Politica
Conferenza stampa della Cgil sul Def
La Regione Toscana intende superare l’OPG di Montelupo creando un altro mini OPG nel carcere Gozzini di Firenze. Interrogazione di Roberto Giachetti (Pd). “Irresponsabile scelta”: dichiarazione dalla segretaria di Radicali Italiani, Rita Bernardini.
La Regione Toscana ha presentato un programma di superamento dell’OPG di Montelupo Fiorentino che prevede, tra le altre cose, il trasferimento degli internati psichiatrici al carcere a custodia attenuata “Gozzini” di Firenze, più conosciuto come “Solliccianino”. Il trasferimento è previsto non prima di un anno, non prima cioè dei lavori di adeguamento strutturale del carcere fiorentino, l’indizione della relativa gara di appalto, e l’assunzione di personale specializzato. Da qui la decisione di spostare i detenuti del Gozzini e chiudere di conseguenza la positiva esperienza dell’istituto a custodia attenuata che ha funzionato bene nel suo difficile compito di reinserimento sociale e riabilitazione del detenuto. Senza contare che la decisione presa dalla Regione Toscana è avvenuta, consapevolmente, in piena violazione della Legge 81/2014 che ha sancito la chiusura degli OPG il 31 marzo, senza nessuna proroga. Nell’interrogazione, presentata dal vicepresidente della Camera Roberto Giachetti (PD), si chiede proprio perché, con questi presupposti di merito, la Regione Toscana non sia stata ancora commissariata da parte del Governo.
* Dichiarazione di Rita Bernardini, segretario di Radicali Italiani.“Ogni giorno aumentano le ragioni a fondamento dell’iniziativa nonviolenta che abbiamo intrapreso con Marco Pannella e tanti altri compagni sui temi della giustizia e contro la continua macelleria di diritto che avviene nel nostro Paese. Abbiamo saputo, per esempio, che la Regione Toscana ha deciso di fare un ‘mini Opg’, smantellando l'unico carcere (a custodia attenuata) che funzioni in termini di reinserimento futuro dei detenuti: via, dunque, i detenuti di Solliccianino (Firenze), questa la scelta irresponsabile della Regione per contrastare la quale sono al lavoro i compagni dell’Associazione per l’iniziativa radicale “Andrea Tamburi” di Firenze. Grazie, ancora una volta, al vicepresidente della Camera, Roberto Giachetti (PD), che su questa vergogna ha depositato un'interrogazione parlamentare.” * Testo dell’interrogazione depositata da Roberto Giachetti (PD), vicepresidente della Camera dei Deputati.
http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=4/08765&ramo=CAMERA&leg=17
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Corte Costituzionale - Udienza pubblica sul un nuovo divieto della legge 40.
Notiziario del mattino
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LavorareInfo: rassegna e intervista sul lavoro sostenibile
Piemonte, Nomine sanità. Manfredi: Gutgeld ha fatto propria la proposta del 2001 dei radicali piemontesi. Su riduzione Asr Regione si cauteli inserendo clausola rescissione nei contratti dei nuovi 19 direttori generali
Dichiarazione di Giulio Manfredi, segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta:
"La proposta di Yoram Gutgeld, neo commissario del governo per la spending rewiew, di creare un'agenzia indipendente dal potere politico, che definisca i requisiti attitudinali per la nomina dei vertici di Asl e ospedali, per stilare un albo dei manager, ricalca quanto proposto dai radicali prima in Piemonte (proposta di legge 'Palma/Mellano' del gennaio 2001) e poi in Parlamento (Pdl 'Farina Coscioni e altri' del 2008). Solo staccando completamente le nomine dal potere politico è possibile ottenere quel cambiamento di cui la sanità ha bisogno, in Piemonte come in tutta Italia".
"Rispetto alla proposta di Renzi di tagliare il numero delle Asl, è necessario che tale taglio avvenga senza intaccare il rapporto delle strutture sanitarie con il territorio. Prendo atto della disponbilità dell'Assessore Saita a ragionare su sole 9 aziende sanitarie regionali ma rilevo un'apparente contraddizione: lo stesso Saitta, entro 15 giorni, nominerà ben 19 nuovi direttori di Asr, che rimarranno in carica per tre anni. Sarà credo utile inserire nei contratti dei nuovi direttori un clausola di salvaguardia che consenta alla Regione di rescindere il contratto ... in caso di scomparsa dell'Azienda sanitaria. Ricordo che in passato vi sono state cause legali durate anni fra direttori "licenziati" e Regione".
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Grattacielo Regione. Manfredi: Aggiornato dopo tre anni sito web dedicato, grazie unicamente al batti e ribatti radicale. Avanti così
"Il sito web istituzionale dedicato alla “sede unica” della Regione Piemonte (http://www.regione.piemonte.it/sedeunica/index.htm) è stato aggiornato nel fine settimana, dopo essere rimasto senza aggiornamenti dal 2012". Lo rende noto il segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta Giulio Manfredi.
“In questi anni - prosegue Manfredi - l'Associazione radicale Adelaide Aglietta è stata l'unica organizzazione, politica e non, a chiedere costantemente, ossessivamente, l'aggiornamento del sito dedicato al grattacielo della Regione Piemonte. L'abbiamo chiesto perché si tratta di una doverosa comunicazione di informazioni ai cittadini su un'opera pagata da loro e finalizzata a migliorare i rapporti fra loro e il Palazzo. L'abbiamo chiesto perché non ci si può riempire la bocca con i bei discorsi sulla trasparenza, sul “Palazzo di vetro”, e poi non attuare concretamente tali discorsi anche con siti web pieni di dati ed informazioni comprensibili".
"Ci sarà tempo per verificare cosa c'è e cosa ancora manca. Anche per noi radicali “il meglio è nemico del bene”. Oggi prendiamo atto che i cittadini possono già avere un minimo di racconto su quello che è avvenuto in questi anni e accedere ai testi dei provvedimenti più importanti relativi all'opera. Cota ha avuto quattro anni di tempo per fornire queste semplici informazioni e non l'ha fatto. Chiamparino l'ha fatto dopo 11 mesi di governo e dopo essersi formalmente impegnato a farlo in sede di informativa al Consiglio Regionale, il 17 febbraio scorso, due mesi fa".
"Avanti così, anche perché all'approssimarsi del trasferimento degli uffici regionali nel grattacielo dovrà corrispondere il massimo dell'informazione possibile".
"Oggi portiamo a casa una vittoria nella migliore tradizione radicale: un risultato che serve a tutti i cittadini, di qualunque partito essi siano. Di questi tempi non è poco".
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Opg Toscana. Regione vuole spostare internati da Montelupo al carcere Gozzini di Firenze. Bernardini: “Scelta irresponsabile”. Interrogazione di Giachetti (Pd) su mancato commissariamento Regione
La Regione Toscana ha presentato un programma di superamento dell’OPG di Montelupo Fiorentino che prevede, tra le altre cose, il trasferimento degli internati psichiatrici al carcere a custodia attenuata “Gozzini” di Firenze, più conosciuto come “Solliccianino”. Il trasferimento è previsto non prima di un anno, non prima cioè dei lavori di adeguamento strutturale del carcere fiorentino, l’indizione della relativa gara di appalto, e l’assunzione di personale specializzato. Da qui la decisione di spostare i detenuti del Gozzini e chiudere di conseguenza la positiva esperienza dell’istituto a custodia attenuata che ha funzionato bene nel suo difficile compito di reinserimento sociale e riabilitazione del detenuto. Senza contare che la decisione presa dalla Regione Toscana è avvenuta, consapevolmente, in piena violazione della Legge 81/2014 che ha sancito la chiusura degli OPG il 31 marzo, senza nessuna proroga. Nell’interrogazione, presentata dal vicepresidente della Camera Roberto Giachetti (PD), si chiede proprio perché, con questi presupposti di merito, la Regione Toscana non sia stata ancora commissariata da parte del Governo.
Dichiarazione di Rita Bernardini, segretaria di Radicali Italiani:
"Ogni giorno aumentano le ragioni a fondamento dell’iniziativa nonviolenta che ho intrapreso con Marco Pannella e tanti altri compagni sui temi della giustizia e contro la continua macelleria di diritto che avviene nel nostro Paese. Abbiamo saputo, per esempio, che la Regione Toscana ha deciso di fare un ‘mini Opg’, smantellando l'unico carcere (a custodia attenuata) che funzioni in termini di reinserimento futuro dei detenuti: via, dunque, i detenuti di Solliccianino (Firenze), questa la scelta irresponsabile della Regione per contrastare la quale sono al lavoro i compagni dell’Associazione per l’iniziativa radicale 'Andrea Tamburi' di Firenze. Grazie, ancora una volta, al vicepresidente della Camera, Roberto Giachetti (PD), che su questa vergogna ha depositato un'interrogazione parlamentare".
Segue il testo dell’interrogazione depositata dal vicepresidente della Camera dei Deputati Roberto Giachetti (Pd)
Al Ministro della Giustizia
Al Ministro della Salute
per sapere, premesso che
il sito internet fionline.it, riporta la notizia della delibera approvata dalla giunta regionale in data 30 marzo 2015 in merito alla chiusura dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Montelupo Fiorentino, fissata al 31 marzo 2015 dalla legge 81/2014 per tutti e sei gli OPG esistenti in Italia;
fra le soluzioni – tutte provvisorie in dispregio di quanto richiesto dalla legge 81/2014 - la delibera individua quella dell’Istituto penitenziario Mario Gozzini – Località Sollicciano Firenze, che fino ad oggi ha ospitato una trentina di “semiliberi” e circa sessanta detenuti a custodia attenuata con problemi di tossicodipendenza;
Il quotidiano La Repubblica, nella sua edizione fiorentina di martedì 31 marzo 2015, a pagina VIII pubblica un articolo dal titolo “Ventidue ricoverati all’Opg di Montelupo verso Solliccianino” con sottotitolo “Tramonta l’ipotesi Rems nella casa di cura Villanova, la giunta regionale punta sulla struttura carceraria”;
nel sopracitato articolo di Repubblica-Firenze si legge: “Si parla di “superamento dell’Opg”, l’ospedale psichiatrico giudiziario. Ma di fatto almeno 22 degli attuali ricoverati a Montelupo andranno a finire a Solliccianino, la struttura a custodia attenuata vicino al carcere vero e proprio che accrescerà la sua popolazione. Sparisce dall’orizzonte delle possibilità il ricorso all’ex casa di cura Villanova, a cui in un primo tempo la Regione aveva pensato per accogliere una parte dei pazienti dell’Opg. Ieri pomeriggio la giunta ha approvato altre cinque destinazioni, oltre a Solliccianino. I luoghi individuati per essere trasformati in Rems (Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza) sono la struttura psichiatrica residenziale “Le Querce” di Firenze, la comunità terapeutica “Tiziano” di Aulla, in provincia di Massa, la struttura residenziale “Morel” dell’ospedale di Volterra, “I Parti” di Abbadia San Salvatore nel senese, la residenza terapeutico riabilitativa di Arezzo. Il trasferimento verrà effettuato nei prossimi mesi e sarà una soluzione definitiva. Per Solliccianino la delibera stabilisce di far eseguire opere di adeguamento per realizzare un’area ad hoc e di attivare un tavolo tra tutte le autorità coinvolte nel processo di superamento dell’Opg, coordinato dalla direzione generale Diritti di cittadinanza e coesione sociale, con la partecipazione del Provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria per la Toscana, del presidente del tribunale di Sorveglianza, del direttore generale dell’azienda sanitaria 10. Saranno poi organizzati corsi di formazione per gli operatori che dovranno seguire i “nuovi” percorsi terapeutici. Una riforma del settore che nei piani della Regione dovrebbe accompagnare le vite di persone che finora erano relegate fuori dal mondo e che hanno storie difficilissime alle spalle. I dipartimenti di salute mentale devono attrezzarsi ad accoglierli. Dal 2011 ad oggi sono stati promossi e sostenuti a livello regionale 65 programmi di dimissione dall’Opg, per favorire il rientro degli internati toscani nel territorio di provenienza. I 65 percorsi di dimissioni sono stati diretti per il 73% in comunità terapeutiche psichiatriche, per il 9% in comunità terapeutiche per doppia diagnosi, il 14% in residenze sociali e il 4% al domicilio proprio o dei familiari. Adesso all’Opg di Montelupo sono presenti 115 internati, di cui 49 toscani, mentre il resto viene da altre regioni. Da fuori torneranno 3 pazienti, uno da Reggio Emilia e due da Castiglione delle Stiviere. Questa la distribuzione prevista. Per 14 pazienti ci sono percorsi di dimissione in corso, 12 andranno nel padiglione Morel appositamente realizzati a Volterra, 10 ad Aulla, 8 a “Le Querce” ad Ugnano. A Siena e ad Arezzo 4 pazienti in Rems che entreranno in funzione a Ottobre. E per 22 si apriranno le porte di Solliccianino”;
la Segretaria di Radicali italiani ha ricevuto la tormentata lettera dei detenuti di Solliccianino che scrivono tra l’altro “abbiamo appreso dai giornali e dalle TV che questa struttura verrà convertita ad uso sanitario per la detenzione di soggetti con patologie psichiatriche (anche gravi) dell’Opg di Montelupo Fiorentino. Siamo sinceramente preoccupati dal momento che questo istituto è nato 25 anni fa come primo carcere a custodia attenuta in Italia allo scopo di seguire e sostenere i progetti delle persone detenute. Si sottolinea poi che il Mario Gozzini (meglio conosciuto in città come Solliccianino) ospita anche un reparto dove confluiscono detenuti per concludere la pena in semilibertà. La nostra preoccupazione riguarda l’eventuale cambio di destinazione dell’attuale struttura ad uso totalmente psichiatrico e quindi la domanda che ci poniamo è: come finirà il nostro percorso di riabilitazione nella società se verremo abbandonati e trasferiti in altre carceri? Qualcuno tra noi mentre si trovava in altri penitenziari, era diventato depresso e non vedeva più il futuro, mentre qui ha ricominciato a sperare”.
se siano a conoscenza di quanto descritto in premessa;
se corrisponde al vero quanto affermato dal quotidiano La Repubblica – edizione di Firenze in merito alla destinazione dei pazienti toscani dell’Opg di Montelupo Fiorentino;
se 14 pazienti siano stati effettivamente dimessi;
se i 12 pazienti destinati nel padiglione Morel siano stati effettivamente allocati nella struttura di Volterra e, in caso contrario, dove siano stati attualmente sistemati;
se i 10 pazienti destinati ad Aulla e gli 8 destinati a “Le Querce” ad Ugnano siano stati effettivamente allocati e, in caso contrario, dove siano stati attualmente sistemati;
dove si trovano attualmente i 4 pazienti destinati a Siena e ad Arezzo;
dove si trovano attualmente i 22 pazienti destinati alla Rems che dovrà essere predisposta presso l’Istituto Mario Gozzini di Firenze;
se ritengano conciliabile la coesistenza della Rems a Solliccianino con l’istituto a custodia attenuata in funzione da 20 anni con risultati d’eccellenza per quel che riguarda il percorso riabilitativo dei detenuti;
quali risposte intenda dare il ministro della Giustizia alle preoccupazioni manifestate dai detenuti dell’Istituto Mario Gozzini;
quali sono le ragioni per le quali la Regione Toscana, pur non avendo previsto entro il 31 marzo alcuna Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza con le caratteristiche previste dalla legge, non sia stata commissariata."
Per informazioni contattare Maurizio Buzzegoli (3382318159).
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Approfondimento sul lavoro sostenibile
Co-housing e autorecupero. La puntata settimanale di Fai Notizia
Giustizia/Carceri: il punto sulla lotta nonviolenta.
“Scomunicato” della Segretaria di Radicali Italiani, Rita Bernardini. text-align:justify">Sabato scorso (11 aprile), al 38° giorno di sciopero della fame, ho dovuto sospendere a causa di un ascesso ad un dente che richiedeva -e richiede tuttora- l'assunzione di antibiotici. text-align:justify">Ringrazio text-decoration:none;text-underline:none">Marco Beltrandi della Direzione di Radicali Italiani e Paola Di Folco (Comitato Nazionale) che hanno deciso di sostituirmi (Paola, in particolare, non assume cibo dal giorno di Pasqua). Così come ringrazio text-decoration:none;text-underline:none">Giuseppe Candido che ogni venerdì oltre a non mangiare sospende anche la terapia insulinica e text-decoration:none;text-underline:none">Maurizio Bolognetti che ha deciso di unirsi a me e text-decoration:none;text-underline:none">Marco Pannella (che non beve nemmeno) per 72 ore. text-align:justify">Ogni giorno aumentano le ragioni a fondamento di questa iniziativa nonviolenta. Abbiamo saputo, per esempio, che la Regione Toscana ha deciso di fare un "mini Opg", smantellando l'unico carcere (a custodia attenuata) che funzioni in termini di reinserimento futuro dei detenuti: via, dunque, i 90 ospiti di Solliccianino (Firenze), questa la scelta irresponsabile della Regione per contrastare la quale sono al lavoro i compagni dell' windowtext;text-decoration:none;text-underline:none">Associazione per l'iniziativa radicale Andrea Tamburi text-decoration:none;text-underline:none">Maurizio Buzzegoli, text-decoration:none;text-underline:none">Massimo Lensi, text-decoration:none;text-underline:none">Emanuele Baciocchi. Grazie, ancora una volta, all’on. text-decoration:none;text-underline:none">Roberto Giachetti che su questa vergogna ha depositato un'interrogazione parlamentare. L'altra ragione, che chiama in causa i rappresentanti istituzionali, è lo smantellamento dell'Alta Sicurezza del carcere Due Palazzi di Padova: anche qui si distruggono tutti i percorsi di reinserimento sociale dei quali si occupa soprattutto Ristretti Orizzonti. La lotta per l'amnistia e l'indulto, per gli obiettivi del messaggio alle Camere del Presidente Giorgio Napolitano, deve proseguire. Aiutatemi, aiutate text-decoration:none;text-underline:none">Marco Pannella, aiutate text-decoration:none;text-underline:none">Radicali italiani, il text-decoration:none;text-underline:none">Partito Radicale Nonviolento transpartito transnazionale, facciamo insieme questa lotta di civiltà e per lo Stato di diritto: iscriviamoci, iscrivetevi. text-align:justify">E grazie, per il ruolo di servizio pubblico che svolge, al Direttore di Radio Radicale Alessio Falconio e a Il Garantista. AGGIORNAMENTO: Ci sono anche Claudio Giuseppe Scaldaferri, che da lunedì 13 aprile farà alternati 1 giorno di sciopero della fame ed 1 giorno di sciopero totale della fame e della sete, text-decoration:none;text-underline:none">Vittoria Bolettieri che fa 4 giorni di sciopero della fame, Lucio Bertè, compagno storico milanese già consigliere regionale, impegnato da sempre sulle problematiche del carcere e della nonviolenza, Domenico Letizia. text-align:justify"> text-align:justify">Nota riguardante l’uso del termine “scomunicato” - stampa: text-align:justify">Era il 1998 quando l’allora senatore del PDS Antonello Falomi (membro della Commissione Parlamentare di Vigilanza) giustificò il comportamento di totale censura di Rai e Mediaset nei confronti dei radicali con la “non notiziabilità” delle iniziative portate avanti dal movimento radicale. A ripensarci oggi viene da ridere, se non ci fosse da piangere, perché la “non notiziabilità” riguardò, per esempio, lo strenuo impegno radicale per difendere i risultati del referendum vinto del 1993 contro il finanziamento pubblico dei partiti. Persino la distribuzione in piazza ai cittadini di miliardi di lire (restituzione del bottino partitocratico) rientrò nella categoria della “non notiziabilità”…
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