Politica
Trasmissione dell'Associazione Non c'è Pace Senza Giustizia
Intervista a Salvatore Laurenzana e Mimmo Nardozza autori del documentario Mal dAgri
Vel-Eni di Regime - Un reportage di Maurizio Bolognetti
Farina Coscioni. Morto il professor Attenasio, presidente di Psichiatria Democratica. Fondamentale il suo impegno per il superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari
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Incontro con Gianmarco Pondrano Altavilla sul tema: "Il liberismo coerente di Ernesto Rossi"
Insieme contro le mafie e la corruzione
Plenum straordinario del Csm
Ostia, Radicali: ordinanza sindaco espliciti accesso libero e gratuito h24. Ci si fermi con la delibera su P.U.A e S.U.A. che è sanatoria, prima si ristabilisca legalità.
Dichiarazione di Riccardo Magi, presidente di Radicali italiani e consigliere comunale a Roma, e Alessandro Capriccioli segretario di Radicali Roma
Per restituire ai cittadini il mare di Roma è necessario cominciare a ristabilire un minimo di legalità con alcuni atti di buona amministrazione. In questo senso, come Radicali, siamo pronti da tempo a sostenere il sindaco Marino e l’assessore Sabella non tanto nell’apertura di ”nuovi varchi”, ma soprattutto affinché venga esplicitamente ribadito nell’ordinanza che disciplina la stagione balneare, che come ogni anno il Sindaco si appresta a emanare, l’obbligo per tutti i concessionari di consentire l’accesso al mare 24 ore al giorno per 12 mesi l’anno. Affinché, cioè, sia ribadito che ogni accesso alla spiaggia è per definizione pubblico, libero e gratuito, come prescrive la legge italiana, e quindi non può essere condizionato agli orari di apertura dei vari servizi offerti dai concessionari, i quali possono e devono trovare le soluzioni migliori per chiudere i loro esercizi di somministrazione o commerciali senza precludere l’accesso alla spiaggia. Così, d’altra parte, accade nel resto d’Italia e del mondo. In caso contrario, i nuovi varchi rischiano di diventare un boomerang e di legittimare le gravissime violazioni agli obblighi contenuti nelle concessioni stesse, sul cui rispetto è indispensabile avviare un controllo a tappeto. Allo stesso modo il SUA (Strumento Urbanistico per gli Arenili), così come è stato impostato, non è assolutamente funzionale agli obiettivi che si dovrebbero perseguire con il PUA (Piano di Utilizzo degli Arenili), cioè al recupero della visibilità del mare e al riequilibrio tra spiagge libere e spiagge in concessione. Per ora si avvii questo difficile ma indispensabile percorso verso il ripristino della legalità e della buona amministrazione: poi si affronterà la redazione del nuovo PUA chiarendone gli obiettivi e il modo in cui si intende raggiungerli.
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Intervista a Marco Cavina sull'eutanasia tra passato e presente, in occasione dell'uscita del suo volume "Andarsene al momento giusto" (Ed. Il Mulino)
Convegno "Un secolo di passioni. Pietro Ingrao, lezioni per la sinistra", promosso da Sel per i 100 anni di Ingrao
Complimenti e buon lavoro a Rosanna Degiovanni, eletta garante dei detenuti del comune di Fossano (Cn)
Dichiarazione di Igor Boni e Giulio Manfredi, presidente e segretario dell'Associazione radicale Adelaide Aglietta:
"Dopo Torino, Ivrea, Asti e Vercelli si aggiunge un nuovo garante comunale che potrà collaborare a creare un coordinamento tra i garanti comunali a supporto dell'azione del garante regionale, volta alla soluzione dei tanti problemi presenti nelle strutture carcerarie piemontesi. Questa buona notizia segue quella della prossima attivazione del garante nazionale dei detenuti che dovrà monitorare una situazione che riprende a peggiorare dal punto di vista del sovraffollamento, dopo un periodo di miglioramento. Il rispetto dei diritti dei detenuti e degli agenti di polizia penitenziaria passa dalla necessità di aprire le porte delle strutture penitenziarie, facendo uscire le informazioni necessarie affinché la politica - e chi ne ha competenze e responsabilità - possa assumere decisioni che vadano nel senso di alleviare le sofferenze e di avvicinarsi a quanto previsto dalla nostra Costituzione, sulla funzione rieducativa del carcere e sulla necessità di utilizzare il lavoro dei detenuti come principale strumento di reinserimento sociale".
"Rosanna Degiovanni ha dimostrato in tanti anni di impegno che tutto questo si può fare e che vale la pena spendersi per i meno garantiti".
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Opg: Un anno di tempo per trasferire gli internati da Montelupo Fiorentino. Regione Toscana inadempiente, commissariamento necessario e urgente
Dichiarazione di Massimo Lensi e Maurizio Buzzegoli, Presidente e Segretario dell’associazione radicale “Andrea Tamburi”:
"Di male in peggio. Apprendiamo dalla stampa che occorrerà almeno un anno di tempo per trasferire gli internati dall’OPG di Montelupo al carcere Gozzini di Firenze: un anno di tempo per adeguare il carcere fiorentino e trasformarlo in un fantasioso 'centro di eccellenza per la salute mentale', indire la necessaria gara di appalto, assumere infermieri specializzati e trovare una sistemazione ai detenuti in regime di semi-libertà del Gozzini. Ci chiediamo, non senza stupore, ma dove era la Regione Toscana negli ultimi due anni?".
"La Legge 81 del 2014, infatti, aveva indicato in tempo e disposto quanto necessario per chiudere gli Opg, sia deistituzionalizzando gli internati con programmi individualizzati di inserimento sociale, sia abrogando gli 'ergastoli bianchi', sia prevedendo strutture residenziali alternative".
"Ribadiamo la nostra contrarietà a scelte che comportano l’impiego di strutture carcerarie, pur adeguate strutturalmente, per il trasferimento degli internati. E riteniamo inaccettabile il tempo previsto di un anno per adempiere, benché in maniera non consona, agli adempimenti di legge: forse non è chiaro, ma ogni giorno trascorso in OPG da parte di un internato è una violazione della legge 81. Fin dalla cosiddetta 'Legge Marino' (Legge del 17 febbraio 2012), è stata prevista la nomina del Commissario (in sostituzione) per inerzia delle Regioni. Ci sembra che questo sia proprio il caso della Regione Toscana".
Per informazioni contattare Maurizio Buzzegoli (3382318159).
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