Politica
Commissione Lavori pubblici, comunicazioni del Senato
Commissioni Industria, commercio, turismo e Territorio, ambiente, beni ambientali del Senato
Commissioni Cultura, scienza e istruzione e Affari sociali della Camera
Commissione d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere
Commissioni Finanze e Attività produttive della Camera
Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera
Giorgio Napolitano, l'amnistrazione della giustizia, la realtà carceraria, l'aministia, il messaggio alle camere del 2013, il caso Welby, i radicali
Processo a Salvatore Riina come mandante della Strage del Rapido 904 (Strage di Natale del 23 dicembre 1984)
Convegno dal titolo "Riforma del lavoro: cosa cambia con i primi decreti del Jobs Act e la legge di stabilità?", promosso da Adapt (Association for International and Comparative Studies in Labour and Industrial Relations)
Notiziario del mattino
Matteo Renzi terrà oggi a Strasburgo un discorso sul semestre europeo: collegamento con David Carretta da Bruxelles
ADAPT - scuola e spesa pubblica
Bollettino dell'Antitrust: collegamento con Roberto Sommella
Satyagraha di Natale con Marco Pannella
Mercoledì 7 gennaio, una delegazione di Radicali di Parma, a sostegno del Satyagraha di Natale con Marco Pannella, composta da Marco Maria Freddi, Silvio Tiseno, Agostino Agnero, Giovanni Ronda, Marina Rossi e Mara Rossi, si è recata in visita ispettiva al carcere di Parma:
"Visitare un carcere non è un esperienza semplice, è una cosa che ti segna davvero.
Ma è una esperienza importante per chi fa politica, poichè poche cose come la visita di un carcere ti ricordano che se ti dimentichi degli ultimi, dei più emarginati, non hai capito nulla di cosa deve essere la politica.
Raccontare il carcere nel nostro paese non è facile perché calato in quella cività che definiamo democrazia.
Il sovraffollamento, i suicidi, il richiamo istituzionale del Presidente della Repubblica Napolitano non sono sufficenti per trovare soluzioni politiche in grado di restituire dignità alle migliaia di detenuti le cui condizioni di vita coincidono con quel «trattamento disumano e degradante» ricordato dalle sentenze europee.
Parma è un carcere problematico, per i diversi regimi detentivi a cui sono soggetti i detenuti.
Accompagnati nella visita dal Direttore, Mario Antonio Galati, abbiamo visitato un settore del 41bis, un settore dei detenuti comuni e le infermerie.
Il sovraffollamento è stato contenuto dalle recenti norme approvate dal Governo, a ieri, 7 Gennaio 2015, i detenuti erano 530 su una capienza regolamentare di 430 detenuti.
Da notare che solo 115 detenuti, sono nella media sicurezza, il rimanete dei detenuti appartengono a stati detentivi di alta sicurezza o regime di 41bis.
Ciò di cui abbiamo discusso, durante il breve briefing, oltre al problema sovrappopolazione, abbiamo discusso dell’accesso ai servizi sanitari e ai tirocini lavorativi al fine di poter effettuare lavori esterni di utilità pubblica o presso l’industria privata.
Abbiamo riscontrato che nonostante la complessità dei regimi detentivi, Parma ha un numero elevato di detenuti in semi-libertà o impiegati a lavori di pubblica utilità.
L’importanza della formazione è legata a doppio filo alla necessità del reinserimento nel mondo del lavoro, in carcere prima e fuori successivamente, e nonostante l’amministrazione comunale abbia in essere un protocollo per attivare tirocini formativi ed inserimenti lavorativi protetti, le necessità di rinserimento all’esterno sarebbero più ampio.
Il ruolo delle cooperative è fondamentale sia dentro che fuori dal carcere e se l’industria privata difficilmente assume, le cooperative sociali offrono possibilità di inserimento nel mondo del lavoro.
Il carcere di Parma è dotato di un centro diagnostico terapeutico e quando questo non è sufficiente a coprire le esigenze, i detenuti hanno un canale di accesso dedicato, all’ospedale di Parma, che riduce i tempi di attesa in caso di urgenza.
In attesa della reale messa in opera dello 'svuota-carceri' con il ricorso alle pene alternative, il carcere di Parma attuerà il regolamento carcerario con il modello della sorveglianza dinamica che prevede una sorta di carcere a 'regime aperto' che, per i detenuti a media e bassa pericolosità, potenzia gli spazi dedicati a lavoro, sport, attività ricreative e culturali, accesso al lavoro esterno e come dichiarato dal Direttore, 'la vigilanza dinamica punta sull'aspetto riabilitativo della pena, la vigilanza dinamica funziona e da questo nuovo modello di 'regime aperto', non si torna indietro. La sorveglianza dinamica, rappresenta il sistema più efficace per assicurare l'ordine all'interno degli istituti, senza ostacolare le attività trattamentali e fonda i suoi presupposti su di un sistema che fa della conoscenza del detenuto il fulcro su cui deve poggiare qualsiasi tipo di intervento trattamentale o securitario adeguato'.
Tanto da fare, diritti da garantire, da tutelare, in nome di ciò che crediamo essere il livello di cività di società a cui ambiamo.
A Parma, il servizio penitenziario non è sufficiente ma adeguato, anche grazie alle qualità umane di chi dirige e lavora nel carcere".