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Cannabis, Radicali lanciano raccolta firme su legge popolare per legalizzazione: da proibizionismo enormi danni e soldi a terrorismo, mobilitiamo cittadini per cambio di passo
Ha preso il via oggi la raccolta firme nazionale sulla proposta di legge di iniziativa popolare della campagna Legalizziamo! per la regolamentazione legale della produzione, consumo e commercio della cannabis e suoi derivati.
La proposta di legge popolare, promossa da Radicali Italiani e Associazione Luca Coscioni, con la collaborazione e il sostegno di Coalizione Italiana per le Libertà Civili e Democratiche, Forum Droghe, Antigone, La PianTiamo e di decine di grow shop/canapai italiani, è stata presentata oggi in due conferenze stampa ai tavoli di raccolta firme di Roma e Milano, alle quali sono intervenuti, tra gli altri, il segretario di Radicali Italiani Riccardo Magi, il presidente Marco Cappato e il tesoriere Valerio Federico, il segretario dell'Associazione Luca Coscioni Filomena Gallo, Rita Bernardini, Hassan Bassi, segretario nazionale del Forum Droghe, Luca Marola, coordinatore dei Grow shop italiani, e l'avvocato Fabio Valcanover.
"I danni sociali, economici e giudiziari del proibizionismo sono sotto gli occhi di tutti. Le droghe illegali sono diventate il terzo business più redditizio al mondo, dopo il cibo e l’energia, interamente controllato da organizzazioni criminali. E' provato infatti che anche il terrorismo si finanzia con i proventi del narcotraffico. Serve un cambio di passo radicale nelle politiche sulle droghe e la scelta antiproibizionista è l'unica ragionevole, fondata su basi scientifiche e riscuote il consenso dell'opinione pubblica. Secondo i dati della Direzione nazionale antimafia, un europeo su 4 ha fatto uso di droghe. Con questa legge di iniziativa popolare chiediamo ai consumatori di cannabis di fare 'coming out' e mobilitarsi, ma lo chiediamo anche a tutti i cittadini italiani perché arrivi un segnale chiaro e forte al legislatore", ha spiegato il segretario di Radicali Italiani, Riccardo Magi.
"Con questa iniziativa continua la nostra storica battaglia per la cannabis terapeutica", ha dichiarato Filomena Gallo segretario dell'Associazione Coscioni. "E' grazie al lavoro dell’associazione Luca Coscioni e di A Buon Diritto che si è raggiunta l’intesa tra ministero della Salute e della Difesa per la produzione di cannabis negli istituti fiorentini dello stabilimento chimico farmaceutico militare, che di fatto però non coprirà il fabbisogno annuale rimandando ancora al mercato illegale. Inoltre, abbiamo impugnato il decreto Lorenzin sulla cannabis, perché esclude alcune patologie dall’accesso alla prescrizione. In questa proposta di legge, insieme alla legalizzazione della cannabis, prevediamo anche che il libero accesso ai farmaci cannabinoidi sia reso effettivo. Ciò è possibile sia attraverso un accesso immediato e gratuito ai farmaci, sia attraverso la regolamentazione dell'autocoltivazione per le persone malate, danneggiate da una classe politica che le criminalizza perché non fa differenza tra le sostanze"
Marco Cappato, presidente di Radicali Italiani e candidato sindaco a Milano, ha dichiarato: "Visto che il Governo è immobile e che il Parlamento si trascina, serve una mobilitazione anche a partire dalle città. Vorrei che il Sindaco di Milano divenisse capofila delle città italiane ed europee che chiedono di fermare la follia proibizioniste sulle droghe, e in particolare sulla cannabis".
L’iniziativa vuole contribuire, con la sottoscrizione di almeno 50.000 italiani nei prossimi sei mesi, alle attività istituzionali dell’inter-gruppo parlamentare per la cannabis legale esattamente un anno fa. Il testo parte dalla versione calendarizzata alla Camera e la arricchisce con proposte storiche dei Radicali e contributi specifici di esperti e militanti delle associazioni sostenitrici, oltre che giuristi a titolo personale, per rendere il modello di regolamentazione quanto più libero possibile. Raggiunte le firme necessarie il testo verrà presentato in Parlamento per esser incluso nell’iter parlamentare in corso.
La regolamentazione è rivolta ai maggiorenni e prevede, tra l'altro, la libertà di auto-coltivazione individuale o associata in "cannabis social club", pratiche semplificate per la produzione commerciale, il più ampio accesso possibile alla cannabis terapeutica, l'allocazione delle entrate ad attività informative e sociali, una relazione annuale al Parlamento e la depenalizzazione totale dell'uso personale di tutte le sostanze nonché la liberazione per i detenuti per condotte non più penalmente sanzionabili.
La raccolta firme è stata avviata in concomitanza con i lavori dell'Ungass, la sessione speciale dell'Assemblea generale dell'Onu dedicata al tema delle droghe, proprio per ribadire la necessità di interrompere l'immobilismo dell'Onu davanti al fallimento del proibizionismo. All'Ungass è presente - a proprie spese - anche una delegazione radicale guidata da Marco Perduca, in rappresentanza del Partito Radicale che come organizzazione non-governativa è affiliato al Consiglio Economico e Sociale dell'Onu, e con la partecipazione del Professor Andrea Boggio in rappresentanza dell'Associazione Luca Coscioni accreditato per decisione del ministro della Giustizia Andrea Orlando.
A questo link è disponibile una scheda sintetica con i punti principali della legge: http://associazionelucacoscioni.it/comunicato/la-nostra-proposta-di-legge-la-legalizzazione-della-cannabis-12-punti
Il testo integrale è disponibile sul sito della campagna Legalizziamo! a questo link: http://www.legalizziamo.it/lip-al-parlamento-italiano/
Qui l'audiovideo della conferenza stampa di Roma: http://www.radioradicale.it/scheda/472863/conferenza-stampa-sulla-raccolta-firme-nazionale-sulla-proposta-di-legge-di-iniziativa
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Assemblea Regionale Siciliana (329ª Seduta)
Assemblea regionale siciliana
OGM: rischio o opportunità
Dibattito: "OGM: rischio o opportunità"
Droga, domani via a raccolta firme su legge popolare per legalizzazione cannabis. Conferenza stampa a Roma e Milano
Domani, mercoledì 20 aprile, Radicali Italiani e l'Associazione Luca Coscioni, insieme agli altri soggetti promotori, lanceranno con due conferenze stampa a Roma e a Milano l'avvio della raccolta firme nazionale sulla proposta di legge di iniziativa popolare della campagna Legalizziamo! per la regolamentazione legale della produzione, consumo e commercio della cannabis e suoi derivati.
La proposta di legge popolare è promossa da Radicali Italiani e Associazione Luca Coscioni, con la collaborazione e il sostegno di Coalizione Italiana per le Libertà Civili e Democratiche, Forum Droghe, Antigone, La PianTiamo e di decine di grow shop/canapai italiani.
L'appuntamento per la stampa a Roma è alle 14.30 presso il tavolo di raccolta firme in L.go di Torre Argentina (fronte Feltrinelli), dove saranno presenti il segretario di Radicali Italiani Riccardo Magi, il segretario dell'Associazione Luca Coscioni Filomena Gallo, Rita Bernardini, Hassan Bassi, segretario nazionale del Forum Droghe.
A Milano la conferenza stampa si terrà alle ore 12 presso il tavolo di piazza San Babila alle ore 12, con la partecipazione del presidente di Radicali Italiani Marco Cappato, candidato sindaco a Milano, del tesoriere di Radicali Italiani Valerio Federico, di Luca Marola, coordinatore dei Grow shop italiani, e dell'avvocato Fabio Valcanover.
"Abbiamo deciso di avviare la raccolta firme sulla legge popolare in concomitanza con la sessione speciale dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite (Ungass) dedicata al tema delle droghe proprio per ribadire la necessità di interrompere l'immobilismo dell'Onu davanti al fallimento del proibizionismo e agli enormi danni prodotti dalla guerra alla droga sul piano sanitario, economico e giudiziario", spiegano Riccardo Magi e Filomena Gallo.
All'Ungass è presente - a proprie spese - anche una delegazione radicale guidata da Marco Perduca, in rappresentanza del Partito Radicale che come organizzazione non-governativa è affiliato al Consiglio Economico e Sociale dell'Onu, con la partecipazione del Professor Andrea Boggio in rappresentanza dell'Associazione Luca Coscioni accreditato per decisione del ministro della Giustizia Andrea Orlando.
Il testo della proposta di legge popolare per la legalizzazione della cannabis e tutte le informazioni sulla campagna sono disponibili sul sito: www.legalizziamo.it
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Processo Tedesco ed altri (sanità pugliese)
Referendum, da radicali appello a opposizioni: Scongiurare che anche quello costituzionale sia plebiscito pro o contro Renzi
Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani:
"Il dibattito post voto conferma che sul referendum trivelle è accaduto ciò che temevamo. La mancanza di informazione sul merito del quesito e la violazione degli obblighi di neutralità da parte del governo, che per primi abbiamo dimostrato nel nostro ricorso al Tar, hanno di fatto trasformato quello di ieri in un voto su Renzi. L'obiettivo più urgente, adesso, è scongiurare che anche il referendum costituzionale sia un plebiscito pro o contro Renzi. Il rischio è infatti che a ottobre i cittadini siano ridotti a comparse dello scontro tra un governo in cerca di legittimazione e chi vorrebbe dargli una spallata utilizzando il referendum. I cittadini devono invece poter decidere sul contenuto di una revisione così ampia e articolata della Costituzione. Ci appelliamo quindi al Movimento 5 Stelle, a Forza Italia, a Sinistra Italiana e alle altre opposizioni perché garantiscano la libertà di voto dei cittadini appoggiando la nostra proposta di voto per parti separate o con i referendum parziali che stiamo per depositare su singoli aspetti della riforma Boschi. Ci sono infatti alcune modiche della Costituzione che, secondo i sondaggi, riscontrano tra gli italiani un consenso dell'80 per cento, altre solo il 30. Farle votare tutte insieme vuol dire fare un referendum sul capo del Governo, come accade nelle dittature sudamericane".
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Consiglio Metropolitano di Milano
Passaggio a Sud Est - La realtà politica dell'Europa sud orientale
Tempo di Giubileo - Giornata di riflessione sul Giubileo della misericordia
Tempo di Giubileo
Trivelle: Ue dice no a concessioni a vita, denuncia a Commissione per violazione direttiva
Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani, e del tesoriere Valerio Federico:
"Le concessioni a vita, cioè fino a esaurimento dei giacimenti, per l'estrazione di idrocarburi previste dalla norma che domenica sarà oggetto del referendum, non risultano in linea con le norme comunitarie sulla concorrenza. Se dunque la legge non verrà abrogata dall'esito referendario l'Italia rischierà una procedura d'infrazione. Per questo, dopo aver sollevato pubblicamente il tema, abbiamo preparato una denuncia alla Commissione europea mettendo in evidenza gli aspetti della legge in conflitto con gli obblighi derivanti dalla direttiva 94/22/CE, la quale impedisce a uno Stato membro di adottare una normativa interna che preveda l'affidamento di concessioni e autorizzazioni senza l'esplicita indicazione di un termine di durata della autorizzazione, pur lasciando aperta la possibilità della proroga della stessa autorizzazione nel caso sussistano i presupposti".
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Governo e lobby. Radicali: Renzi si pronunci sul caso "Pistelli".
Nel giugno 2015, al momento del repentino passaggio di Lapo Pistelli dal governo italiano all’Eni, avevamo denunciato la palese violazione della legge 60/1953 sulle incompatibilità parlamentari. L’Antitrust diede il nulla osta al passaggio di casacca di Pistelli rifacendosi unicamente alla legge sul conflitto di interessi (L. 215/2004), senza minimamente considerare la legge precedente, ancora pienamente in vigore.
Oggi, in un contesto politico connotato da maggiore attenzione al tema della trasparenza dei rapporti fra esecutivo e imprese dell’energia, occorre porre nuovamente sul tavolo il “caso Pistelli”, anche perché la violazione di legge non è stata sanata ma aggravata dal trascorrere del tempo.
Ai sensi dell’art. 6 della legge 60/1953, chi abbia rivestito funzioni di Governo, anche dopo la cessazione del mandato parlamentare, deve attendere almeno un anno prima di “assumere le cariche o le funzioni di amministratore, presidente, liquidatore, sindaco, revisore, direttore generale o centrale, consulente legale o amministrativo con prestazioni di carattere permanente, in associazioni o enti che gestiscano servizi di qualunque genere per conto dello Stato o della pubblica Amministrazione, o ai quali lo Stato contribuisca in via ordinaria, direttamente o indirettamente.”
Lapo Pistelli è attualmente vicepresidente senior dell’Eni, dove si occupa “di promuovere il business internazionale e di tenere i rapporti con gli stakeholders – in Africa e Medio Oriente – e dei progetti sulla sostenibilità” (fonte: wikipedia). Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha il controllo di fatto in Eni S.p.A. in forza della partecipazione detenuta sia direttamente sia indirettamente tramite Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. (CDP S.p.A.).
La legge è uguale per tutti!
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