Politica

La Turchia, l'Europa, il Mediterraneo, i radicali

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Bonino, Pannella, Foa, Zyal, Mezran... 13 set 2005 Dini, Ahtisaari, Bonino 6 ott 2009 Cavusoglu, Giustino, Pannella 22 lug 2014
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Intervista a Giulio Manfredi sul caso Marrone a Torino e sull'affaire Telecom Serbia dopo lerecenti dichiarazioni di Andrea Matacena

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Giulio Manfredi, Segretario dell'Associazionee Adelaide Aglietta ed autore del libro "Telecom Serbia - Presidente Ciampi , nulla da dichiarare?" , Edizioni Stampa Alternativa 2003
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Telekom Serbia. Manfredi: Dichiarazioni di Matacena ricordano sinistramente quelle di Igor Marini, il pifferaio magico che portò la commissione parlamentare ad affogarsi in mare

Radicali Italiani - Mer, 03/25/2015 - 10:04
25/03/15

Dichiarazione di Giulio Manfredi, segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta, autore del libro “Telekom Serbia – Presidente Ciampi, nulla da dichiarare?” (edizioni Stampa Alternativa, 2003):

"Le esternazioni di Amedeo Matacena sui tre esponenti di centro-sinistra che avrebbero percepito tangenti sull'affaire Telekom Serbia ricordano sinistramente le dichiarazioni di Igor Marini che nel 2003 accusò “Cicogna” (Piero Fassino), “Ranocchio” (Lamberto Dini) e “Mortadella” (Romano Prodi) di avere intascato tali tangenti. Marini fu il pifferaio magico che sedusse la maggioranza di centro-destra della commissione parlamentare d'inchiesta su Telekom Serbia e che la portò praticamente a buttare a mare tutto il lavoro fatto fino ad allora, sviando completamente la commissione dall’accertamento delle responsabilità politiche (aver finanziato il regime di Milosevic con i soldi dei cittadini italiani) e non penali dei suddetti esponenti del centro-sinistra. La fine dell’organismo parlamentare fu vergognosa: il 25 maggio 2005, nella seduta congiunta delle commissioni Esteri e Trasporti della Camera, passò un emendamento dell’opposizione con cui venne bocciata la ricostituzione della commissione Telekom Serbia, grazie al fatto che molti parlamentari del centro-destra erano in volo per Istanbul per assistere alla finale di Coppa dei Campioni, Milan-Liverpool!".

"Visto che in questi giorni è su tutti i giornali la vendita di Pirelli ai cinesi da parte di Marco Tronchetti Provera, ricordo che nel dicembre 2002, lo stesso Marco Tronchetti Provera, allora proprietario di Telecom Italia, rivendette la quota del 29% di Telekom Serbia al governo democratico di Belgrado per soli 195 milioni di euro. Per ogni 100 euro investiti nell’avventura serba nel 1997, cinque anni dopo ne tornarono in Italia 43: non c’è che dire, un gran bell’affare".

Telekom Serbia, per non dimenticare

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Caffè mondo

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Francesco De Leo e Giulia Raffaelli in studio. Il senatore Alfredo Mantica, già sottosegretario agli Affari Esteri, ospite questa mattina a Caffè Mondo, la trasmissione quotidiana di oltreradio. Pierluigi Puglia, capo ufficio stampa dell’Ambasciata del Regno Unito in Italia, illustra l’iniziativa #FiveFilms4Freedom, promossa dal British Council.
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Notiziario del mattino

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sintesi interviste a Pannella, Bernardini, Casson, Zaccagnini, Orlando, Tabacci, Bombassei
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Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria

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Indagine conoscitiva sull'anagrafe tributaria nella prospettiva di una razionalizzazione delle banche dati pubbliche in materia economica e finanziaria, e sulla potenzialità e criticità del sistema nel contrasto all’evasione fiscale: audizione del presidente dell'Autorità garante per la protezione dei dati personali, Antonello Soro.
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Commissione Politiche dell'Unione Europea della Camera

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Audizione del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con delega agli Affari Europei, Sandro Gozi, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sull’attuazione e l’efficacia delle politiche Ue in Italia.
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Caso Marrone. Rinviato appello al 10 maggio 2016. Manfredi: Risultato di una giunta elezioni degna di Ponzio Pilato

Radicali Italiani - Mer, 03/25/2015 - 01:35
25/03/15

Alla notizia che il processo di appello inerente la decadenza del consigliere regionale Maurizio Marrone è stato rinviato al 10 maggio 2016, il segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta, Giulio Manfredi, ha dichiarato:

"Non era mai successo nella storia del Consiglio regionale che il plenum non fosse regolarmente costituito a quasi un anno dalle elezioni e con la quasi certezza di non esserlo ancora per un altro anno. Tutte le precedenti “azioni popolari” avevano avuto una “corsia preferenziale”, poiché si trattava di garantire il diritto elettorale, il primo dei diritti costituzionali; un esempio per tutti: l' azione popolare promossa dai radicali nell'autunno 2004 per la decadenza di Rolando Picchioni aveva visto la sentenza di primo grado nel gennaio 2005 e l'appello nell'aprile 2005".

"Tutta la responsabilità di questa situazione ricade sulla Giunta delle Elezioni del Consiglio Regionale, che ha deciso di non decidere sul “caso Marrone” e di attendere l'esito della causa (azione popolare) in tribunale, nonostante l'art. 18, comma 3, del Regolamento del Consiglio fissi termini precisi, ampiamente scaduti, per la convalida degli eletti, senza prevedere alcuna eccezione e alcuna dilazione.

La Giunta del Regolamento ha avallato all'unanimità (da Marrone al M5S) la decisione della Giunta delle Elezioni. La diffida radicale ad adempiere non ha avuto neppure diritto a una risposta formale da parte del presidente della Giunta delle Elezioni, Paolo Mighetti (M5S). In questi mesi né la Giunta del Regolamento né la Giunta delle Elezioni si sono riunite per porre almeno il problema politico e giuridico della modifica dell'articolo 18".

"Come radicali avevamo salutato positivamente l'elezione di un esponente del M5S alla presidenza della Giunta delle Elezioni. Ci dobbiamo ricredere: le dinamiche perverse di Palazzo Lascaris hanno la capacità di annichilire qualsiasi elemento di novità e di alterità".

APPROFONDISCI

Leggi qui l'ordinanza di decadenza »

Approfondisci il caso Marrone sul sito dell'associazione Adelaide Aglietta »

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Carceri. Buzzegoli e Lensi: Bene ordinanza di scarcerazione anticipata e risarcimento, ma servono amnistia e indulto

Radicali Italiani - Mer, 03/25/2015 - 00:59
25/03/15

Dopo la notizia della scarcerazione anticipata e il risarcimento concessi ad un detenuto del carcere fiorentino di Sollicciano, sono intervenuti Maurizio Buzzegoli e Massimo Lensi, rispettivamente segretario e presidente dell'Associazione radicale fiorentina "Andrea Tamburi": "L'ordinanza della dottoressa Susanna Raimondo che riconosce Sollicciano come un luogo dove un detenuto ha subito detenzione "inumana e degradante" rappresenta un barlume di lucidità nella giustizia italiana: speriamo che a questa sentenza ne seguano altre e che si riesca a compensare la totale inerzia delle Istituzioni, nazionali e locali".

I due esponenti radicali, però, non sono convinti che le soluzioni messe in campo dal governo Renzi sui risarcimenti ai detenuti possano risolvere il problema delle carceri italiane: "La decisione del Tribunale di Firenze fa riferimento alla sentenza pilota "Torregiani" che ha imposto all'Italia di porre fine alla violazione dei diritti umani: anche il Presidente emerito Napolitano inviò un messaggio alle Camere per chiedere l'amnistia e l'indulto, unici provvedimenti in grado di ripristinare nel Paese lo Stato di Diritto e la Democrazia". Intanto i radicali fiorentini annunciano nuove mobilitazioni sul tema e ricordano quelle in corso: "La segretaria di Radicali Italiani, Rita Bernardini, è in sciopero della fame proprio per ricordare il messaggio alle Camere del Presidente Napolitano: anche a Firenze, a ridosso della scadenza di giugno (mese in cui la Corte Edu si riunirà per valutare l'operato dell'Italia, ndr), verranno organizzate manifestazioni per continuare a denunciare la drammatica situazione delle carceri italiane".

Per maggiori informazioni contattrre Maurizio Buzzegoli al 3382318159.

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Divorziobreve.it

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a cura di Diego Sabatinelli ed Alessandro Gerardi con Jean Santilli in collegamento telefonico
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Rassegna di Geopolitica. Il dialogo tra Cuba e Stati Uniti e le opportunità commerciali secondo Sace - a cura di Lorenzo Rendi

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"Cuba, alla ricerca di una nuova alma" Focus a cura di Sace, febbraio 2015
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Radio Carcere

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Conduce Riccardo Arena. Partecipano: Marco Pannella e Rita Bernardini.
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Commissione parlamentare di inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro

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Audizione del procuratore della Repubblica presso il tribunale di Tivoli, Luigi De Ficchy.
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Commissione Lavori pubblici, comunicazioni del Senato

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Comunicazioni del ministro del lavoro e delle politiche sociali Giuliano Poletti su alcuni aspetti giuslavoristici relativi al recepimento delle nuove direttive europee in materia di appalti pubblici e concessioni.
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Giustizia:Pannella a Mattarella, non vogliamo continuare ad essere complici di chi ignora i messaggi della Presidenza della Repubblica

Radicali Italiani - Mar, 03/24/2015 - 19:31
24/03/15

“Con rispetto dico al Presidente della Repubblica e a tutte le istituzioni italiane che non vogliamo continuare ad essere complici della imprudenza del continuare ad aspettare che sulla giustizia, carceri, tortura e disperazione sociale si continui ad ignorare il messaggio della Presidenza della Repubblica, ,i messaggi di decenni che ci sono venuti dai pontefici e per prudenza occorre dire che l'Italia deve uscire hic et nunc dalla condizione criminale erede della criminalità di 50 anni fa fascista, nazista e magari adesso califfato”. Lo ha detto a Radio Radicale Marco Pannella, annunciando la sua presenza questa sera a Radio Carcere (trasmissione in onda alle 21 su Radio Radicale) nel corso della  quale annuncerà iniziative nonviolente gravissime.

"Contrariamente a quello che speravamo - ha detto Pannella -  questo anno è stato proclamato da Papa Francesco come quello della misericordia, mentre noi proponevamo che fosse quello dell'essere speranza, spes contra spem. A questo punto chi ha bisogno di misericordia è innanzitutto Cesare, lo stato italiano, che come aveva previsto Giorgio Napolitano il suo messaggio, senza provvedimenti come amnistia e l'indulto ed altro, sarebbe proseguita la condizione tecnicamente criminale, direi assassina e torturatrice, di Cesare, dello stato. E a questo punto quindi dico, Papa Francesco d'accordo, misericordia per quell'assassino, torturatore incallito che è Cesare, lo stato italiano, e mi a pare che misericordia. Rispetto ad un Cesare di questo genere sarebbe il caso di pensarci e non solo che la misericordia è quella che si dà ai poveri oppressi e ai poveri che non fanno nulla di male se non soffrire e non essere capaci di uscire fuori dal dolore”.  “Per questo stasera a Radio Carcere, alle 21 - ha annunciato Pannella - intendo chiarire che la misericordia rispetto al nostro Paese è anche la misericordia come aveva previsto con il suo messaggio alle Camere Giorgio Napolitano in quanto Cesare, nell'esercizio delle sue funzioni aveva ribadito quanto il suo illustre predecessore (di Papa Francesco, cioè Giovanni Paolo) aveva fatto recandosi in Parlamento italiano ad alta voce pubblica, chiedere immediatamente amnistia e indulto e non semplicemente compassione”.  “Allora questa sera a Radio Carcere spiegherò perché occorre innanzitutto compiere un atto di misericordia rispetto al mondo, a noi stessi e allo stato italiano ed è quello di costringerlo, come moralmente e giuridicamente di già dovrebbe fare, come dimostrava Giorgio Napolitano con il suo splendido messaggio,a prendere atto che non vi sono alternative agli strumenti dell'amnistia e dell'indulto per uscire fuori dalla dimensione assassina e torturatrice nella quale Cesare in Italia continua ad insistere. E quindi per questo annuncerò in modo preciso perché, anche in omaggio alla virtù della prudenza, prenderemo iniziative nonviolente radicalissime per aiutare Cesare ad uscire dalla sua condizione orrida, assassina, perché questo la prudenza ci chiede, di consentire a questo Cesare, a questo Stato, di uscire fuori dalla condizione assassina, violenza negatrice della legge nella quale persiste, perché non si ascolta il messaggio dei predecessori di Papa Franceso, non si ascolta il messaggio de Presidente emerito, della Presidenza della Repubblica italiana, e addirittura adesso si proclama un anno della misericordia.  “La misericordia va oggi in effetti per prudenza esercitata nei confronti di Cesare, dello stato italiano per indurlo ad uscire fuori dalla sua condizione assassina, dalla sua funzione torturatrice, dalla violazione della sua propria legalità”. “Con rispetto - ha concluso Pannella - dico al Presidente della Repubblica e a tutte le istituzioni italiane che non vogliamo continuare ad essere complici della imprudenza del continuare ad aspettare che sulla giustizia, carceri, tortura e disperazione sociale si continui ad ignorare il messaggio della Presidenza della Repubblica, , i messaggi di decenni che ci sono venuti dai pontefici e per prudenza occorre dire che l'Italia deve uscire hic et nunc dalla condizione criminale erede della criminalità di 50 anni fa fascista, nazista e magari adesso califfato”.  

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Presentazione del libro: "Anche se tutti io no. La Chiesa e l'impegno per la giustizia", libro autobiografico scirtto da padre Giovanni Ladiana, edito da Laterza.

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Partecipano: il procuratore capo della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone, e il superiore dei gesuiti italiani, Gianfranco Matarazzo.
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