Politica
Rassegna di Geopolitica. Altre letture sulla crisi in Libia - a cura di Lorenzo Rendi
Appello per Elisabetta Zamparutti al Comitato per la prevenzione della tortura del Consiglio d’Europa
Sosteniamo la candidatura di Elisabetta Zamparutti a membro italiano per il Comitato per la prevenzione della tortura (CPT) del Consiglio d’Europa perché ne conosco l’impegno e l’esperienza ventennale, con Nessuno tocchi Caino ed il Partito Radicale, contro la tortura e le pene o i trattamenti inumani o degradanti, a partire dalla pena di morte.
Una dedizione che le ha permesso, durate la XVI legislatura, dal 2008 al 2013, di essere tra i parlamentari più attivi nel far funzionare gli strumenti istituzionali in materia di diritti umani, a cominciare dalle visite ispettive nei luoghi di reclusione del nostro Paese.
Saper coniugare, come ha fatto in questi anni, conoscenza e rispetto delle regole con la dimensione creativa e propositiva di nuovo diritto, di nuovi diritti umani, è la miglior garanzia per il corretto funzionamento di un’istituzione sovranazionale come il Consiglio d’Europa, faro per il rispetto degli obblighi internazionali relativamente all’affermazione dei diritti fondamentali.
Don Ciotti, fondatore Gruppo Abele e dell’Associazione Libera
Umberto Veronesi, IEO Istituto Europeo di Oncologia
Furio Colombo, già Presidente del Comitato per la Difesa dei Diritti Umani della Camera dei Deputati
Tullio Padovani, Ordinario di Diritto Penale, Scuola Superiore S. Anna di Pisa
Giulio Maria Terzi, ex Ministro degli Esteri
Andrea Pugiotto, ordinario di Diritto Costituzionale, Università di Ferrara
Davide Galliani, Ricercatore in Istituzioni di diritto pubblico, Università degli Studi di Milano
Mario Lana, Presidente Unione Forense Diritti Umani, Chargé des missions auprès du Bureau FIDH
Carmen Bertolazzi, Presidente Associazione Ora d'Aria, Nadia Bizzotto, referente carcere della Comunità Papa Giovanni XXIII, Ornella Favero, Ristretti Orizzonti, Bruno Mellano, Garante detenuti Regione Piemonte, Pronto Intervento Disagio, Elisabetta Rampelli, Segretario generale dell'Unione Italiana Forense, Carla Rocchi, Presidente ENPA, Sergio Segio, curatore del Rapporto sui diritti globali e direttore di Associazione Società Informazione
Fulvio Abbate, scrittore, Achille Bonito Oliva, critico d’arte, Liliana Cavani, regista, Francesca d’Aloja, artista, Maria Grazia Chiarcossi, studiosa, Stefania Craxi, Roberta Mazzoni, sceneggiatrice, regista e scrittrice, Susanna Tamaro, scrittrice, Oliviero Toscani, fotografo.
© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Celebrazione per la ricorrenza dei Patti Lateranensi e dellAccordo di modificazione del Concordato.
Cremona, sentenza Tamoil. Ravelli: ci auguriamo sia l’inizio di una storia nuova per difesa ambiente e salute pubblica
Dichiarazione di Sergio Ravelli, presidente dell'Associazione radicale Piero Welby:
Sabato scorso nel corso della conferenza stampa sul caso Tamoil, alla quale hanno partecipato gli avvocati di parte civile Alessio Romanelli e Claudio Tampelli, Maurizio Turco e il cittadino elettore Gino Ruggeri, segretario dell'associazione radicale Piero Welby - parte civile nel processo attraverso l'azione popolare in sostituzione del Comune di Cremona, avevamo definito la sentenza emessa dal giudice Guido Salvini come una sentenza storica e “pilota”.
Le motivazioni depositate oggi dal giudice confermano in pieno le denunce sempre circostanziate dei Radicali di Cremona e rappresentano un riconoscimento per la nostra lotta trentennale contro l'inquinamento ambientale, economico, sociale e politico.
Chi non ha voluto ascoltare la voce solitaria e silenziata dei radicali ora avrà modo di ricredersi. Speriamo solo che da oggi possa iniziare una nuova storia e che le istituzioni pubbliche, i soggetti politici, imprenditoriali e sindacali sappiamo finalmente operare per il bene della collettività, per la difesa dell'ambiente e della salute pubblica.
© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Torino, Grattacielo. Manfredi e Viale: Belli gli impegni su trasparenza di Chiamparino e Reschigna, ma siamo devoti solo a San Tommaso: non crediamo finché non vediamo
Dichiarazione di Giulio Manfredi, segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta e Silvio Viale, consigliere comunale radicale eletto nel Pd:
Il primo dei nostri innumerevoli comunicati sulla mancanza assoluta di trasparenza rispetto ai lavori della prossima sede unica della Regione Piemonte risale all’8 agosto 2013. Abbiamo dovuto fare un accesso civico e poi un ulteriore diffida per costringere la giunta Cota a pubblicare integralmente una delibera sui rapporti intercorsi con lo studio Fuksas, di cui era stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale solo il titolo. Abbiamo denunciato il fatto che Roberto Cota abbia atteso fino a un mese prima delle elezioni per nominare il responsabile per la trasparenza e l’anticorruzione della Giunta Regionale. Nell’unica occasione in cui siamo stati ricevuti da Sergio Chiamparino, nel luglio 2014, gli abbiamo fatto presente la situazione di stallo in cui versava il sito web regionale dedicato al grattacielo.
Con questi presupposti, non possiamo che apprezzare il forte impegno, assunto oggi in Consiglio Regionale sia da Chiamparino sia dal vice-presidente Aldo Reschigna, per assicurare finalmente quella trasparenza e quel diritto alla conoscenza che finora sono mancati; apprezziamo pure la nomina del nuovo responsabile per la trasparenza e il rafforzamento del relativo staff.
Ma noi siamo devoti solo a San Tommaso: non crediamo finché non vediamo. A partire dall’aggiornamento del sito web, la cosa più semplice da fare, alla portata di tutti i cittadini piemontesi.
Approfondisci: http://www.sedeunica.regione.piemonte.it
© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati