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Presentazione del libro: "Mafia capitale" di Giampiero Calapa
Conferenza stampa su "Riforme senza democrazia diretta".
Torino, Referendum comunali. Comitato promotore richiede a Consiglio comunale di accorparli al primo voto utile
Lunedì pomeriggio si vota. Sit-in sotto il municipio
Aprendo la conferenza stampa del Comitato promotore dei due referendum comunali consultivi sul road pricing e contro il consumo di suolo, Giulio Manfredi, segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta, ha ricordato come il progetto refendario originario di "Torino Sì Muove" comprendeva sei referendum; gli altri riguardavano: città metropolitana, legalizzazione prostituzione, narcosale e riduzione del danno sulle droghe illegali, ruota panoramica. Il Consiglio Comunale ha già cassato i primi tre perché, a parer suo, concernevano materie oggetto di leggi nazionali e non di competenza comunale. Rispetto alla ruota panoramica (che sarà installata comunque) la materia è di competenza della Giunta.
Sui due referendum superstiti, il Consiglio comunale di Torino si esprimerà nella seduta di lunedì 16 febbraio. In caso di voto affermativo, i referendum si devono tenere entro l'anno. Il comitato promotore chiede al Consiglio di accorpare i due referendum alle prime elezioni utili che si terranno in futuro; il primo appuntamento certo sono le elezioni comunali della primavera 2016. Con l'accorpamento ci sarebbe un risparmio consistente delle spese per il voto e sarebbe garantita l'affluenza ai seggi. Nel 1987 il Parlamento nazionale decise di fissare i referendum non tra maggio e giugno, come prevede la legge, ma a novembre; il precedente a livello nazionale puo' essere fatto valere in sede locale, dove comunque il Consiglio Comunale è sovrano.
Il comitato promotore referendum invita tutti i cittadini a partecipare al sit-in per il "Sì ai Refedendum", che si terrà lunedì 16, a partire dalle ore 16:00, in Piazza Palazzo di Città (sotto i portici in caso di pioggia).
Luigi Lavecchia (Alleanza per la Città) ha illustrato brevemente il referendum sul road pricing (vedi link in calce e scheda allegata).
Igor Boni (presidente Associazione Aglietta) ha illustrato il referendum contro il consumo di suolo (vedi link in calce).
Dario Troiano (capogruppo Moderati) ha ricordato come la proposta del road pricing faceva parte del programma elettorale di Alberto Musy, tragicamente scomparso. Tale proposta era stata recepita da Piero Fassino dopo lo svolgimento delle elezioni comunali.
Silvio Viale (consigliere comunale radicale eletto nel Pd) ha assicurato il massimo sforzo suo ma anche di Vittorio Bertola (capogruppo M5S) - che non ha potuto partecipare alla conferenza stampa - affinché i due referendum si possano tenere nelle condizioni migliori possibili. Sarebbe la prima volta che succede per uno uno strumento di democrazia diretta previsto dallo Statuto comunale.
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Referendum contro il consumo di suolo
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Torino, grattacielo Regione. Manfredi e Viale: Nodi vengono al pettine, su trasparenza Chiamparino deve recuperare subito 15 anni di ritardo
Dichiarazione di Giulio Manfredi segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta di Silvio Viale,consigliere comunale radicale eletto nella lista Pd:
"Chiediamo a Sergio Chiamparino di annunciare, martedì, in Consiglio Regionale, il varo di una 'operazione trasparenza' sul grattacielo della Regione, tentando di recuperare 15 anni di ritardo".
"Ci pare che la parola 'trasparenza' sia usata da molti come slogan elettorale, da soddisfare poi emanando una serie infinita di circolari e provvedimenti; eppure, nel nostro caso, sarebbe stato così semplice e poco costoso, in questi 15 anni, con tutte i ritrovati dell’informatica e della tecnologia, dare vita a un sito web sul grattacielo in costruzione in grado di informare giorno per giorno i cittadini sul progredire di un’opera da loro finanziata con oltre 200 milioni di euro. Diamo atto a Roberto Cota di avere creato il sito, che è però fermo al 2012 ed è oggettivamente pessimo per qualità e quantità delle informazioni contenute".
"Si è perso del tempo prezioso e ora è tutto più difficile. Ora l’obiettivo politico della trasparenza rischia di essere soffocato e confuso fra le inchieste giudiziarie, certo doverose ma che sono altra cosa rispetto alla trasparenza, e le rivendicazioni sindacali di quei dipendenti regionali che vedono negativamente il loro trasferimento nel grattacielo, del tutto legittime ma che sono altra cosa rispetto alla trasparenza".
"Ci attendiamo da Chiamparino un segnale concreto e immediato di cambiamento rispetto ad uno status quo veramente umiliante, che non fa onore alle motivazioni e ragioni che stanno alla base della costruzione del grattacielo, motivazioni che abbiamo sempre condiviso".
LINKIl sito attuale della Regione Piemonte dedicato al grattacielo del Lingotto.
La Delibera regionale sui lavori nel grattacielo di cui era stato pubblicato in un primo tempo solo il titolo e di cui i radicali chiesero ed ottennero la pubblicazione del testo completo mediante un “accesso civico”.
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