Politica
Firmigoni: dopo 5 anni il Consiglio di Stato certifica l'illegalità delle Regionali 2010 e della candidatura Formigoni. 20.000 euro di rimborso spese a Cappato e Lipparini
Dichiarazione di Marco Cappato e Lorenzo Lipparini, Radicali della Lista Bonino - Pannella
Dopo oltre 5 anni dai fatti, si è chiuso il procedimento amministrativo avviato dal ricorso che presentammo un mese prima delle elezioni regionali lombarde del 2010 chiedendo l'esclusione di Roberto Formigoni e della sua coalizione dalle elezioni. Il Consiglio di Stato, ribaltando la sentenza con la quale il TAR Lombardia (giudice Leo) aveva riammesso Formigoni alle elezioni, ha stabilito tra le altre cose quanto segue:
"risulta per tabulas - e non è stato oggetto di contestazione specifica dalle controparti costituite – che, sottraendo alle 3.918 firme a suo tempo dichiarate dagli autenticatori le 723 firme riconosciute false dal giudicato civile, la lista «Per la Lombardia» non avrebbe raggiunto il numero di sottoscrizioni minime (pari a 3.500) richiesto dalla legge per la presentazione della lista; da qui l’erroneità dell’ammissione della lista in questione alla competizione elettorale e l’invalidità delle successive operazioni elettorali culminate nella proclamazione delle eletti al consiglio regionale e del candidato signor Roberto Formigoni alla presidenza della giunta regionale.
Il Consiglio di Stato “dichiara illegittima la proclamazione degli eletti e le presupposte operazioni elettorali per il rinnovo del consiglio regionale della Lombardia svoltesi il 28 e 29 marzo 2010"; Segue anche la (non scontata) condanna delle parti costituite, compresa la regione Lombardia (ma escluso l’Ufficio centrale regionale presso la Corte d'appello di Milano), in solido fra loro, a "rifondere in favore dei signori Marco Cappato e Lorenzo Lipparini le spese e gli onorari di ambedue i gradi di giudizio che liquida in complessivi euro 20.000/00 (ventimila/00), oltre accessori di legge (I.V.A., C.P.A. e 15% a titolo di rimborso di spese generali)".
Avendo infine il Consiglio di Stato dichiarato nella sentenza che on possono "essere determinate in questa sede le implicazioni di tale declaratoria di illegittimità", ci riserviamo di verificare tali "implicazioni" in altre sedi giurisdizionali.
Ringraziamo gli avvocati Giovanni Pesce, Simona Viola e Mario Bucello per aver reso possibile questa vittoria.
Il ritardo di 5 anni dal nostro ricorso, quando ormai Formigoni è Presidente di Commissione Parlamentare e i Radicali sono esclusi dal Consiglio regionale e dal Parlamento, è l'emblema di una democrazia totalmente cancellata e negata, ai danni degli elettori lombardi. Chiediamo al Presidente della Repubblica e ai Presidenti delle Camere di intervenire per impedire che un simile attentato ai diritti civili e politici dei cittadini possa ripetersi.
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Manifestazione nazionale "Unions! Diritti, lavoro, democrazia, giustizia sociale, legalità, reddito, europa"
Il Maratoneta - Trasmissione dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà della ricerca
Speciale Commissioni
Firme false regionali, Manfredi: Cinque anni fa Cota scese in piazza per tenere poltrona. Domani per chiedere dimissioni Chiamparino. Viva la coerenza. Solidarietà per attacco vandalico sede Lega San Salvario
Dichiarazione di Giulio Manfredi, segretario dell'Associazione radicale Adelaide Aglietta:
Il 28 giugno 2010 la Lega Nord sfilò con le fiaccole nel centro di Torino - assieme a tutto il centro-destra, Michele Giovine compreso - al grido di “L´ha scelto la gente: Cota presidente!” e “Giù le mani dal voto. Il popolo è sovrano”. Così si esprimeva l’allora Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, contro i ricorsi in tribunale presentati da Mercedes Bresso (e sostenuti dai radicali): “Le sembra normale in un momento come questo far spendere ai cittadini altri 25 milioni di euro? Tanto costerebbero nuove elezioni. Ma cosa andiamo a dire alla gente? Ma che segnale si dà sulle istituzioni e sulla democrazia? Io sono senza parole.” (“Corriere della Sera”, 29/06/2010).
Roberto Cota è la stessa persona che, assieme a Matteo Salvini, domani porterà nuovamente in piazza a Torino tutto il centro-destra per chiedere a Sergio Chiamparino di fare quello che lui non fece per ben quattro anni, dal 2010 al 2014: dimettersi da presidente della Regione.
Nel 2010, Chiamparino, allora sindaco di Torino, stigmatizzò duramente la fiaccolata di Cota: “Si può concordare o dissentire ma la magistratura non va influenzata con manifestazioni esterne”. La stessa cosa si può dire per la manifestazione di domani.
Ciò detto, esprimo solidarietà alla Lega Nord per l’attacco vandalico alla sua sede di San Salvario. Noi radicali abbiamo sempre contestato i leghisti con strumenti politici e a volte giudiziari, i soli ammissibili. Gli incitamenti all’odio, a maggior ragione nell’attuale contesto internazionale, sono inaccettabili e da condannare; violenze e vandalismi sono, infine, stupidi, perché portano solamente voti e simpatie a chi intendono danneggiare.
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Intervista a Emma Bonino
Autofinanziamento straordinario al giro di boa: raccolto quasi il 50 per cento della somma necessaria a proseguire le lotte radicali
Radicali Italiani ha raggiunto il 45 per cento (16.636 euro) del suo obiettivo: raccogliere 37mila euro per rilanciare la propria attività politica. Più di cento persone e 2 associazioni hanno dato il loro contribuito di libertà.
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