Politica
Eterologa, Gallo: Roccella cerca solo pretesti per fermare la tecnica
Dichiarazione di Filomena Gallo, Segretario dell'Associazione Luca Coscioni, Soggetto costituente il Partito radicale
Davvero incomprensibile la ripetitività delle dichiarazioni di Eugenia Roccella in merito alla donazione dei gameti. E' da quando la Consulta ha cancellato il divieto di fecondazione eterologa che reitera sempre lo stesso errore. Un rimborso al pari di quello dato in tutta Europa alle donatrici al di sotto dei 1200 euro non è commercializzazione; per configurare commercializzazione ci vorrebbero molti zero in più. Mi stupisce che una come la Roccella, così attaccata al termine 'vita' - di meno al suo senso intrinseco - possa pensare che l'ovulo di una donna abbia una etichetta di 1200 euro. La donna decide di donare con un ovulo la vita ad un bambino che non ha prezzo e lo fa anche sottoponendosi ad un complicato percorso di stimolazione ormonale che non ha prezzo. Ricordiamo anche che prima di essere idonei ad una donazione esiste un colloquio con degli psicologi che valutano l'effettiva volontà e le motivazioni del gesto. Il Ministero della Salute faccia campagne informative sulla donazione come previsto nei suoi compiti. Le coppie sterili con noi chiedono solo di poter essere liberi di avere una gravidanza nella piena legalità in Italia, richieste fatte fin dai referendum del 2005 e che i giudici della Corte costituzionale affermano cancellando il divieto della legge 40. Chi non è d'accordo non farà mai l'eterologa ma chi vuole farlo oggi può in piena legalità.© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Grattacielo regione Piemonte: dov'è l'"operazione trasparenza" promossa da Ciamparino e Reschigna? Sito dedicato fermo al 2012. Perché si cercano i residuati bellici adesso, a opera ultimata?
Giulio Manfredi (segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta):
"Sul lato penale, nulla da dire: la magistratura faccia quel che deve e vale per tutti gli indagati la presunzione di innocenza. Sul lato politico, sulla questione politica della trasparenza, tutto da dire e tutto da fare: come è possibile che il sito dedicato all’opera più impegnativa della Regione Piemonte sia bloccato al 2012 (è stato aggiornato solo il video introduttivo)? Eppure sia Sergio Chiamparino che Aldo Reschigna si erano impegnati, ormai quindici giorni fa, in Consiglio Regionale, a dare finalmente ai cittadini piemontesi tutte le informazioni utili su un grattacielo costruito con i loro soldi".
"Non basta pubblicare sul Bollettino Ufficiale della Regione del 5 febbraio e del 5 marzo un’infornata di provvedimenti risalenti al novembre scorso. Occorre spiegare ai cittadini i provvedimenti. Per esempio quello (D.D. 7 novembre 2014, n. 154, vedi allegato) che autorizza la Società STRABAG di Bologna a subappaltare all’impresa CO.FI.BA. s.r.l. di Roma lo “scavo per il recupero degli ordigni bellici” e l’ “affidamento del servizio di bonifica da ordigni bellici” nella zona del grattacielo, per un totale complessivo di 50.000 euro".
"Non era meglio cercare i residuati bellici nella zona del grattacielo prima di iniziare a costruirlo, e non a grattacielo terminato?"
"Per dirla in rima: al cittadino non far sapere .... che si cercano le bombe nel cantiere!"
In allegato determinazione citata:
http://www.sedeunica.regione.piemonte.it/
Consiglio Abruzzo: Pannella senatore a vita, ok a risoluzione del consigliere regionale Pd Pietrucci
Secondo quanto riportato da Radio Radicale è stata approvata a maggioranza, dal consiglio regionale d'Abruzzo, una risoluzione che impegna il presidente della regione "a intraprendere ogni azione affinché il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nomini l'onorevole abruzzese Marco Pannella Senatore a vita della Repubblica, esercitando i poteri conferitigli ai sensi dell'articolo 59 della Costituzione".
La risoluzione ha come firmatario il consigliere regionale del Pd, Pierpaolo Pietrucci. Nel documento si sottolinea che "Marco Pannella figlio della nostra stessa terra è stato ed è tuttora protagonista indiscusso della storia politica e istituzionale del Paese e che egli è emblema di quella Italia moderna, laica e onesta, che risponde a un sentire diffuso e trasversale connesso alle istanze di crescita civile dell'intera comunità, fuori e al di sopra dei partiti".
Nel documento si spiega ancora che "lungo l'intero suo percorso politico, Pannella ha sempre tracciato con coerenza le proprie iniziative guidato da onestà intellettuale e sempre saldamente ancorato a una visione della politica alta e translazionale, restando per tutti un riferimento ideologico che supera i confini degli schieramenti politici e dello stesso suo Partito Radicale". Pannella ha ricevuto di recente l'onorificenza della Medaglia Aprutium dal Consiglio regionale d'Abruzzo e l'Università di Teramo gli ha conferito la laurea honoris causa in Scienze della Comunicazione.
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Conversazione con il Professor Giuseppe Dalla Torre in occasione della pubblicazione in suo onore dei tre volumi "Recte sapere" (Giappichelli Editore)
Tibet: oggi, 56° anniversario dell'insurrezione di Lhasa, a Roma presso la sede del Partito radicale esposta la bandiera del Tibet, volantinaggi nel centro della città
Oggi, 10 marzo 2015, si celebra il 56° anniversario dell'insurrezione di Lhasa, data nella quale l'intera popolazione tibetana insorse contro l'occupazione militare cinese del Tibet che causò la morte di 87mila tibetani.
La situazione nel paese è ancora oggi molto grave, le notizie che giungono sono di continue repressioni e distruzione della cultura, dell'ambiente naturale e di gravissime discriminazioni nei confronti della popolazione nonostante i continui appelli al dialogo che lo stesso Dalai Lama ha più volte sollecitato con le autorità cinesi.
Negli ultimi anni oltre 140 tibetani sono morti a causa dell'autoimmolazione e di molti altri non si hanno più notizie. Le forme di repressione e di violenza continuano nell'indifferenza generale. Anche per denunciare tutto questo il prossimo 14 marzo a Parigi ci sarà una manifestazione di tutte le comunità tibetane europee.
A Roma, oggi, il Partito Radicale insieme alla Comunità tibetana in Italia ha esposto in Via di Torre Argentina una grande bandiera del Tibet e organizzato volantinaggi nel centro storico della città.
Democrazia a porte chiuse: la città metropolitana di Firenze sembra solo la bella addormenta delle favole. Un ente vicino al fallimento politico
Dichiarazione di Massimo Lensi e Maurizio Buzzegoli, rispettivamente Presidente e Segretario dell'Associazione per l'iniziativa radicale "Andrea Tamburi":
"Basta scorrere l’elenco dei comunicati della Città Metropolitana di Firenze per capire che a settembre, quando si svolsero le elezioni di secondo grado per il consiglio metropolitano, eravamo stati facili profeti. Questo nuovo ente locale, a tutti gli effetti il primo esperimento di democrazia a porte chiuse di impianto renziano, mostra chiaramente, giorno dopo giorno, che sta facendo poco o nulla. È stato approvato solo il piano esecutivo di gestione (un atto dovuto); sono state affidate deleghe ai consiglieri di maggioranza senza un programma di insieme; nel silenzio generale sono state create addirittura due commissioni e i lavori dell’itinerante consiglio metropolitano si svolgono nel disinteresse dell’opinione pubblica. Un bel capolavoro".
"La riforma Delrio, quella grande riforma che avrebbe dovuto garantire il risparmio e modernizzare il paese, è un fallimento. Ci sono perecchie decine di dipendenti provinciali sul territorio regionale da ricollocare e il 28 febbraio è scaduto il termine entro il quale il presidente del consiglio avrebbe dovuto adottare un decreto per regolare le procedure di mobilità del personale in soprannumero. La Regione, senza avere la necessaria copertura finanziaria, sta tentando di assorbire con legge regionale alcune delle principali funzioni delle vecchie provincie: senza uno straccio di governance di progetto e per di più snaturando il profilo costituzionale delle Regioni stesse, enti legislativi e non amministrativi. Un disastro nel disastro. La Città Metropolitana sembra solo la Bella Addormentata in attesa del suo Principe Azzurro. Al Sindaco della Metrocittà, infatti, interessa più - molto di più - governare Firenze che non il territorio provinciale. Per ora i servizi ai cittadini sono garantiti solo dall’esperienza dei dipendenti e dai bilanci della amministrazione provinciale uscente".
"Seguiremo con attenzione e metodo critico i lavori di questo organo, ma siamo sempre più convinti che abolendo la partecipazione diretta dei cittadini, i risultati non potrebbero essere diversi: si è voluto creare un feticcio istituzionale e non si ha neanche il coraggio di governarlo".
(AGI) Giustizia: 608 giorni per cause civili, Italia terzultima in Ue
(AGI) - Bruxelles, 9 mar. - L'Italia resta uno dei peggiori paesi Ue in termini di lunghezza dei processi civili e di natura commerciale. Lo indica oggi la Commissione europea nel suo rapporto annuale sullo stato della giustizia nei singoli paesi Ue. In media in Italia ci vogliono 608 giorni per chiudere una controversia civile o di natura commerciale, per esempio riguardo a un contratto, segnala il rapporto Ue. Questo dato pone l'Italia al terz'ultimo posto tra i paesi dell'Unione europea che hanno fornito dati, meglio solo di Cipro e Malta.
In Germania la media e' di 192 giorni, in Francia di 308 giorni e in Austria di 135 giorni. I tempi della giustizia si sono inoltre allungati in Italia, passando da 493 giorni per risolvere un caso commerciale nel 2010 a 590 nel 2012, per poi aumentare ancora nel 2013 (608). La Commissione europea ha indicato la lentezza della giustizia commerciale come una dei punti deboli dell'economia italiana, e terra' conto di questi dati nelle raccomandazioni economiche che presentera' a maggio nel quadro del semestre europeo, si legge in una nota dell'Esecutivo Ue. (AGI)
Bxy/Ven 091100 MAR 15.
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Russia. Putin premia ricercato omicidio Litvinenko e dittatore Cecenia. Messaggio forte e chiaro a quattro giorni da omicidio Nemtsov: chi sta con Putin è sopra la legge
Alla notizia che sia Andrei Lugovoj (ricercato dall’Interpol per l’omicidio del cittadino inglese Aleksandr Litvinenko) sia Ramzan Kadyrov (governatore-dittatore della Cecenia) sono stati insigniti ieri da Vladimir Putin della “Medaglia dell’Ordine dell’Onore”, Giulio Manfredi e Igor Boni (segretario e presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta) hanno dichiarato:
A soli quattro giorni dall’omicidio di Boris Nemtsov, il messaggio che zar Putin manda sia ai russi sia al mondo è forte e chiaro: chi mi serve fedelmente è sopra la legge e gode di immunità e di impunità. Questo vale per Andrei Lugovoj, oscuro membro del FSB che, dopo l’omicidio Litvinenko e il conseguente mandato di cattura della magistratura britannica, è diventato deputato del partito di Putin alla Duma russa. Questo vale per Ramzan Kadyrov, che governa da dieci anni la Cecenia con pugno di ferro per conto di Putin.
Ricordiamo che la guerra in Cecenia non è finita ma si è semplicemente estesa alle regioni russe confinanti, dal Daghestan all’Inguscezia. E che la radicalizzazione del conflitto e l’espansione fondamentalista nel Caucaso è diretta responsabilità di Vladimir Putin, che, dopo aver aggredito la Cecenia nel 1999, rifiutò qualsiasi dialogo con il legittimo governo ceceno di Aslan Maskhadov, ucciso nel 2005 dopo essere rimasto completamente solo, con l’Occidente alla finestra.
Se i rapporti internazionali fossero regolati dalla legge e dal diritto e non dai rapporti di forza, Andrei Lugovoj sarebbe recluso a Londra in attesa di processo per omicidio e Vladimir Putin e Ramzan Kadyrov sarebbero reclusi all’Aja in attesa di processo da parte del Tribunale dell’Aja per genocidio (centomila ceceni uccisi su una popolazione di un milione di abitanti), crimini di guerra e crimini contro l’umanità.
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