Politica
Cannabis terapeutica. Radicali auditi da commissione Sanità Consiglio regionale, con rappresentanti medici, farmacisti e pazienti
Viale e Manfredi: Proporremo modifiche a pdl ma è essenziale che iter proceda spedito. Regione chieda autorizzazione a ministero per progetto pilota
Si sono svolte oggi pomeriggio, presso il Consiglio Regionale del Piemonte, le consultazioni indette dalla Commissione Sanità sul Progetto di legge n. 78/2014 su “Uso terapeutico della canapa (Cannabis) ...”, presentato dal consigliere regionale Marco Grimaldi (Sel) più altri 12 consiglieri della maggioranza di centrosinistra.
Sono stati auditi, assieme ai rappresentanti delle organizzazioni di medici, farmacisti e pazienti, anche gli esponenti radicali Giulio Manfredi e Silvio Viale, che al termine dell'audizione hanno dichiarato:
“Abbiamo illustrato le nostre proposte di modifica – che inseriremo anche sul sito del Consiglio, in “consultazioni online” – ad un testo di legge che riteniamo comunque soddisfacente. Come anche l'esperienza della Regione Toscana (che ha già approvato una legge sulla cannabis terapeutica nel 2012) ha dimostrato, solo testando la legge sul territorio si possono poi fare i necessari aggiustamenti. Ora è prioritario che si arrivi alla legge piemontese entro l'estate. E qui, a differenza della Toscana (che può contare sul progetto pilota in atto presso lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze su impulso dei ministeri della Salute e della Difesa), occorre che la Regione Piemonte richieda al ministero della Salute l'autorizzazione ad attuare uno o più progetti pilota. Le competenze ci sono; noi radicali abbiamo indicato l'Ipla (Istituto Piante da Legno e per l'Ambiente), istituto controllato dalla Regione, e l' “Istituto Bonafous” di Chieri ma l'elenco sarebbe lungo. I luoghi sicuri, controllati, a partire dalle tante caserme esistenti a Torino, dove effettuare la coltivazione della canapa ci sono.
Ancora una volta, come in tanti altri casi, sarà la volontà politica a fare la differenza. Lo diciamo ai consiglieri di maggioranza ma lo diciamo anche ai consiglieri del M5S, che in audizione ci hanno chiesto: perché in Italia siamo così indietro sul fronte delle politiche sulle droghe? Se avessimo decine di consiglieri regionali in tutta Italia e centinaia di parlamentari come ha l'M5S, noi radicali ci porremmo un altro interrogativo: perché non facciamo di più per recuperare il tempo perduto?”.
Leggi la Proposta di Legge 78/2014
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Costi della politica: Radicali su anagrafe patrimoniale dei parlamentari e affitti d’oro della Camera
Dichiarazione di Rita Bernardini, Segretaria di Radicali Italiani
Due cosette “radicali” riguardanti il diritto alla conoscenza e i costi della politica partitocratica. Secondo “Open Parlamento” tutti i parlamentari, eccetto uno, hanno presentato online la loro dichiarazione patrimoniale e il meritorio sito di Openpolis ha dato atto a me, che questo successo si sia potuto verificare: “Grazie all'iniziativa dell'On. Rita Bernardini ora per i parlamentari che lo desiderano è sufficiente compilare un modulo perché gli uffici inseriscano la dichiarazione nella pagina web del parlamentare”. Con i miei 5 colleghi radicali, infatti, nella scorsa legislatura abbiamo dovuto battagliare non poco contro i vertici di Montecitorio per rendere pubblico quel che era già previsto dalla LEGGE 5 luglio 1982, n. 441. http://politici.openpolis.it/dichiarazioni-patrimoniali-dei-politici-eletti La seconda “cosetta” riguarda i Palazzi Marini di cui scrivono oggi Il Fatto e Corriere della Sera, a proposito degli “affitti d’oro” della Camera dei deputati. Apprendiamo che la strada aperta dalla delegazione radicale nella scorsa legislatura è stata sbarrata: noi – in 6 – siamo riusciti a far rescindere il contratto di uno dei Palazzo Marini, il Parlamento “rinnovato” con l'aggiunta di 91 grillini, si rimangia la decisione dell’Ufficio di Presidenza del 26 giugno 2014 che aveva deciso “di recedere dai contratti di locazione relativi ai cosiddetti Palazzi Marini”. Il tutto per la felicità di Scarpellini, della sua Milano 90 e del Fascio Unito Partitocratico. Della perizia dell’Agenzia del Demanio che valuta che quegli affitti siano stati pagati il doppio (solo?) del prezzo di mercato, al FUP non gliene può fregar di meno. Noi lo avevo denunciato nell’agosto del 2010. Vedere per credere http://www.radicali.it/milano90© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati