Politica
Il Maratoneta - trasmissione dell'associazione "Luca Coscioni" per la libertà di ricerca scientifica
Tesoriere Valerio Federico: Radicali Italiani dia vita alla "Lega per l'iniziativa popolare". Urge restituire strumenti di democrazia ai cittadini
La relazione del tesoriere conferma l’analisi politica di fondo di Pannella, chiede però di tornare a parlare con segmenti della società con i quali i Radicali hanno smesso di parlare
Il tesoriere Valerio Federico apre la sua relazione al Congresso, forma di accountability naturale e necessaria per un partito che propone l'attuazione dell'articolo 49 della Costituzione quindi la democrazia nei partiti e la completa conoscibilità di quanto fatto, informando i congressisiti del risultato positivo del suo operato: “Il 2014 è stato un anno di azione di risanamento dei conti che ha, inoltre, determinato un’inversione di rotta nell’autofinanziamento, in calo dal 2008 al 2013”.
La proposta politica
Dalla relazione emerge la conferma della continuità della politica e della storia dei Radicali: “L’attualità, così come la storia, confermano la validità dell’analisi di Pannella, che individua come obiettivo primario la necessità di attivare democrazia e diritto dove non sono garantiti, anche al di fuori dell’Italia. Per questo i Radicali devono tornare a parlare con i segmenti della società con i quali hanno interrotto il rapporto, se si esclude la parentesi referendaria del 2013, perchè "se non lo facciamo noi, non lo farà nessuno”.
L’essenza della proposta chiede che il Congresso deliberi sulla Costituzione di una lega per l'iniziativa popolare, cioè che i Radicali si facciano promotori di una azione di aggregazione di individui, personalità, parlamentari, e organizzazioni politiche, partiti, movimenti, associazioni.
La lega è lo strumento per raggiungere un importante obiettivo: promuovere il ripristino o il potenziamento degli strumenti di democrazia diretta o di iniziativa popolare a tutti i livelli istituzionali, per ridare una reale possibilità di scelta ai cittadini.
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Commissione 1 - "Diritto umano alla conoscenza: per la pace, per lo stato di diritto democratico federalista laico contro il ritorno del prevalere dei regimi"
Commissione 2 - "Amnistia per Repubblica, per il diritto alla vita, per la vita del diritto"
Commissione 3 "Economia/ecologia - il dissesto economico, ambentale e idrogeologico effetto dell'illegalità di regime"
Commissione 4 "Riforma delle istituzioni - in senso democratico, federalista, laico"
Metro C, Magi: parole Presidente Roma metropolitane non rassicurano su destino principale opera strategica paese
Le risposte che il presidente e Ad di Roma Metropolitane ci ha fornito oggi, nel corso della prima audizione dal suo insediamento ( link al video integrale audizione http://www.radioradicale.it/scheda/425096 ) , fanno temere per la possibilità dei romani di avere un'opera con costi proporzionati alla sua funzionalità e in tempi ragionevoli.
La principale opera strategica italiana si conferma un'opera strategica "all'italiana" espressione che lo stesso presidente ha utilizzato riferendosi al modo in cui è stato inteso il ruolo del Contraente Generale nella lunga e incredibile vicenda di quest'opera, non proprio conforme a quanto previsto dalla "legge obiettivo".
Il quadro economico e il quadro giuridico dell'opera sono stati completamente stravolti. Basti a testimoniarlo il costo complessivo da Pantano a Colosseo che sarà non inferiore ai 3 miliardi e che fa temere che il costo complessivo dell'opera difficilmente sarà inferiore ai 5 mld.
Il nuovo corso di Roma Metropolitane avrebbe dovuto garantire ai cittadini la discontinuità rispetto alle prassi seguite dall'azienda in questi primi dieci anni di realizzazione dell'opera. In questo senso è ancora più preoccupante che il presidente e amministratore delegato di Roma Metropolitane, nominato a seguito della revoca dei precedenti vertici della società comunale - anche a causa della sottoscrizione dell'Atto attuativo del 9 settembre 2013 - non ritenga di compiere iniziative di autotutela rispetto agli effetti di quell'Atto che riconosce ulteriori somme alle imprese in modo illegittimo.
Peraltro quell'atto prevedeva la consegna della tratta fino a Lodi e l'inizio del presercizio nell'agosto scorso ma ciò non è avvenuto, mentre la stazione di S. Giovanni che avrebbe dovuto essere consegnata entro dicembre 2015 abbiamo appreso oggi che lo sarà entro giugno 2016.
La verità è che ancora oggi nessuno è in grado di dire quando, con quale progetto e con quale costo l'opera sarà completata. Sappiamo che forse lo sarà per il 2023 e con un lungo tratto di circa 2 km senza stazioni, da piazza Venezia a S. Pietro (la stazione dovrebbe collocarsi a ridosso dei bastioni di Castel Sant'Angelo).
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"Venti anni di mafia e di lotte sociali e i nuovi problemi da affrontare per combattere le organizzazioni mafiose"
Approvato il regolamento del XIII Congresso Radicali Italiani
Dopo il voto sugli emendamenti, l'Assemblea plenaria di Radicali Italiani ha approvato il Regolamento del XIII Congresso, in corso a Chianciano dal 30 ottobre al 2 novembre 2014.
Scarica il Regolamento congressuale