Politica
Confermento del Premio per lEuropa Federico II a Marco Pannella"
Eterologa Tar Veneto. Farina Coscioni: ora il ministro della Salute passi dalle parole e dagli annunci ai fatti
Dichiarazione di Maria Antonietta Farina Coscioni membro del Comitato Nazionale di Radicali Italiani:
“Dobbiamo essere grati, ancora una volta, a una giurisdizione che ha annullato la delibera della Giunta della Regione Veneto che prevedeva il limite dei 43 anni per l’accesso alla tecnica eterologa nelle strutture pubbliche. Una sentenza, quella del TAR del Veneto che recepisce lodevolmente gli assunti annunciati e promessi a suo tempo dal ministero della Salute. Detto questo è necessario osservare che le regioni ancora “vagano” in ordine sparso, ognuna con una sua normativa, e questa “anomalia” non può durare a lungo per evidenti ragioni. Non ci possono essere discriminazioni e differenziazioni di trattamento; l’accesso alla tecnica eterologa nelle strutture pubbliche non può trasformarsi in una lotteria, a seconda di dove si è nati e si vive. Va registrata, e stigmatizzata, la sostanziale latitanza del ministero della Salute. L’attuale responsabile aveva annunciato un intervento legislativo del Governo, e avevamo salutato l’evento come iniziativa positiva e da sostenere, perché finalmente si sarebbero riconosciuti anche normativamente legittimi diritti. Dopo l’annuncio – e sono trascorsi svariati mesi – nella più coerente tradizione dell’imperante renzismo, ancora non si vede nulla. Sarebbe il caso di passare dalle parole ai fatti”.
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Il Maratoneta - Trasmissione a cura dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà della ricerca scientifica
Parte la grande asta! Sessanta anni di momenti Radicali
Mercoledì 13 maggio inizierà un’asta online di oggetti – libri, manifesti, fotografie e altro ancora – legati alla storia dei Radicali e del Paese. Nel sito www.astaradicale.it, creato per l’occasione, sono già visibili i primi lotti, all’asta dei quali potrete partecipare con semplici passaggi. Questi oggetti saranno spesso accompagnati da video dove i protagonisti della vicenda Radicale narrano momenti, significati, scelte che hanno segnato oltre mezzo secolo di storia. Ora abbiamo la possibilità di ripercorrere alcuni di questi momenti. Questo il video di presentazione dell’evento realizzato con Emma Bonino e Marco Pannella.
Radicali Italiani vuole, con questa iniziativa, celebrare i sessanta anni del Partito Radicale, sessanta anni di lotte, conquiste sociali e contributi alla conoscenza e al dibattito pubblico. I sessanta anni del Partito Radicale sono questo e anche di più. Sono la storia del partito più longevo d’Italia. Sono storia di Diritto e Diritti, di Libertà, dal passato al futuro.
È anche, certo, un’iniziativa di autofinanziamento per far sì che il partito che per primo ha lottato per abolire il finanziamento pubblico, il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, possa continuare a vivere e lottare ancora, così come Radicali Italiani, che dal 2001 produce e promuove politica Radicale nel Paese di Felice Cavallotti, di Carlo Rosselli, di Piero Calamandrei, di Mario Pannunzio, di Nicolò Carandini, di Gaetano Salvemini, di Ernesto Rossi, di Marco Pannella, di Adele Faccio, di Luca Coscioni, di Piero Welby, di Emma Bonino, ma anche nel Paese di un regime costituito da poteri associati che operano contro Democrazia e Stato di Diritto.
Partecipa all’asta, dunque, fai tuo un pezzo di storia Radicale, un pezzo di storia del Paese, aiutandoci a preparare, a dar vita alle lotte future.
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Speciale Commissioni
Conferenza stampa di Maurizio Buzzegoli e Massimo Lensi ( segretario e presidente dell'Associazione per l'iniziativa radicale fiorentina "Andrea Tamburi")
EcoRadicali: interroghiamo Marino su costi e regolarità di canili e gattili comunali e su ingresso persone armate nella Riserva Naturale del Litorale Romano. 10 maggio inizia raccolta firme
EcoRadicali - Associazione Radicale Ecologista lancia la campagna “Interroghiamo Marino”, un pacchetto di interrogazioni popolari che rivolgeremo al Sindaco Ignazio Marino su alcune iniziative dell’Amministrazione comunale: dall’urbanistica ai trasporti, fino alla gestione del verde pubblico.
Domenica 10 maggio le prime due raccolte di firme sulla chiusura di canili e gattili comunali e autorizzazioni comunali l’introduzione di armi nella Riserva Naturale del Litorale Romano.
INTERROGAZIONE 1. Chiusura canili e gattili comunali
Con la Delibera 148 del 22 maggio 2014, la Giunta Marino ha deciso che canili e i gattili comunali non sono a norma, decretando la chiusura di 6 strutture su 4. Che fine faranno cani e gatti? Il Comune li sta trasferendo “temporaneamente” presso strutture private, nonostante l’approvazione di una Mozione del Consiglio comunale ne abbia chiesto la sospensione.
Sulla vicenda chiederemo al Sindaco di fare chiarezza, prima di tutto sul rispetto della Mozione sospensiva. Vogliamo vederci chiaro anche sui costi dal momento che l’ospitalità presso le strutture private costa più di 6 euro al giorno e che il Comune ha già speso 150mila euro solo per il trasferimento di 67 cani in strutture private. Dovendone trasferire altri 495/545 i costi annuali lieviterebbero a 2.200.000 all’anno: solo per i cani.
A questo va aggiunto il licenziamento di 106 operatori e l’attivazione degli ammortizzatori sociali che comporterà un ulteriore aggravio per le finanze pubbliche.
Vogliamo chiarezza anche sui bandi di affidamento scaduti. L’ultimo è stato bloccato proprio dalla giunta e quindi domandiamo al sindaco in base a quale criterio vengono assegnati cani e gatti (e quindi fondi pubblici) alle strutture private.
Chiediamo quindi al sindaco: perché non utilizzare quei fondi per realizzare e adeguare le strutture comunali e, soprattutto, perché pagare due volte. La legge, infatti, obbliga ogni Comune a realizzare canili e gattili pubblici: agli oltre 2 milioni di euro occorrerà, in ogni caso, aggiungere ulteriori risorse per realizzare e adeguare le strutture di accoglienza pubbliche.
Leggi il testo dell'interrogazione
INTERROGAZIONE 2. Introduzione di armi nella riserva naturale statale del litorale romano
Beni archeologici, paesaggi di straordinaria bellezza, boschi e tanta biodiversità. I tesori della Riserva Naturale del Litorale Romano sono tali che potrebbero farne il terzo polo turistico e scientifico di Roma, creando tanto lavoro qualificato. La Riserva è stata istituita nel 1996 proprio per tutelare e valorizzare a fini turistici e scientifici l’area. In tutti questi anni, le Amministrazioni che si sono succedute, oltre a non fare nulla per valorizzare l’area, hanno anche pensato di istituire un vero e proprio servizio comunale che autorizza l’ingresso nella Riserva di persone armate per finalità venatorie e sportive: in un’area dove vige il divieto di caccia e frequentata anche da cittadini e turisti.
Non è un caso se in questi anni siano aumentati i fenomeni di bracconaggio di pari passo con il degrado e l’abbandono dell’area.
Al Sindaco Marino chiediamo quali siano le ragioni e i criteri del rilascio di queste autorizzazioni, che durano 5 anni per i residenti e 1 per i non residenti. Contestualmente chiediamo se non sia il caso di eliminare queste autorizzazioni, promuovendo quelle politiche di protezione e valorizzazione a fini turistici e scientifici della Riserva.
Leggi il testo dell'interrogazione
Le interrogazioni popolari, previste dallo Statuto di Roma Capitale permettono di rivolgere interrogazioni dirette al Sindaco che deve rispondere per iscritto entro 60 giorni.
Diamo appuntamento a tutti i cittadini per firmare presso il nostro banchetto allestito presso la Festa Nazionale dei Vegani, nei giardini di piazza Re di Roma, domenica 10 maggio dalle ore 10.30 alle 21.00. Possono firmare tutti i cittadini maggiorenni residenti a Roma; i cittadini maggiorenni non residenti a Roma che esercitano in essa la propria attività di lavoro o di studio, presso scuole o università; gli stranieri maggiorenni regolarmente presenti nel territorio nazionale, residenti o domiciliati a Roma per ragioni di studio o di lavoro.
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