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Ecoblog.it - Petrolio in Basilicata, Il Foglio: "Senza tornerebbero i pecorai e i morti di fame". La risposta di Bolognetti: "Meglio terroni e pecorai che inquinatori e saccheggiatori"

Radicali Italiani - Gio, 02/26/2015 - 19:28
26/02/15

 

mso-fareast-font-family:Calibri;mso-fareast-theme-font:minor-latin;mso-bidi-font-family:
"Times New Roman";mso-bidi-theme-font:minor-bidi;mso-ansi-language:IT;
mso-fareast-language:EN-US;mso-bidi-language:AR-SA">Anche Maurizio Bolognetti non ci sta. Il giornalista e segretario di Radicali Lucani, che abbiamo imparato a conoscere grazie al lavoro attento, documentato e mai azzardato fatto nel corso degli anni proprio sul petrolio e sull'inquinamento che deriva dalle attività estrattive nel territorio lucano, riconosciuto anche dal servizio, ha rilasciato una dichiarazione che non lascia spazio ai fraintendimenti

 

Fonte Ecoblog.it, 25 febbraio 2015

Di Andrea Spinelli Barrile

Durissimo pezzo sul quotidiano di opinione, che polemizza con il servizio di Presa Diretta di domenica sera sui danni da estrazioni in Basilicata. La risposta di Bolognetti: "Meglio terroni e pecorai che inquinatori e saccheggiatori"

Domenica sera la trasmissione di RaiTre Presa Diretta ha trasmesso un ampio e documentato reportage sullo Sblocca Italia, concentrando l'attenzione su due aspetti che (molto immodestamente) noi di Ecoblog poniamo come centrali da diverso tempo, già da prima del decreto renziano: le estrazioni petrolifere in Basilicata ed in Sicilia e l'impatto che queste hanno su ambiente ed occupazione.

Il reportage, lungo e completo, ha dato agli spettatori un servizio pubblico decisamente di qualità per quanto riguarda l'informazione ambientale, su un tema tra l'altro decisamente dimenticato dalla stampa mainstream, suscitando le classiche "polemiche del giorno dopo": un segno che, mi si perdoni il gioco di parole, si è colpiti nel segno.

Lunedì mattina infatti il governatore Marcello Pittella si è affrettato a scrivere una lettera piccatissima ai vertici della Rai: la disinformazione che Presa Diretta avrebbe messo in onda senza alcun contraddittorio (qualcuno mi spieghi come delle analisi chimiche possano avere un contraddittorio) rappresenterebbe a suo dire un grave danno di immagine per la Basilicata (o per il suo governatore? Vai a capire):

"[...] Mi hanno intervistato due mesi fa per oltre 45 minuti e mandano in onda solo un paio di dichiarazioni senza neanche tenere conto che in tutto questo tempo trascorso le cose sono cambiate con le sostanziali modifiche previste dalla Legge di Stabilità all’articolo 38 della legge Sblocca Italia".

La terra di Basilicata, a nostro modesto avviso, non esce male da Presa Diretta, anzi: nel corso del reportage si mostrano panorami mozzafiato e si spiega la ricchezza della terra lucana, dall'acqua ai prodotti agricoli fino alle eccellenze enogastronomiche che questo territorio è in grado di produrre. E si lancia un monito a coloro i quali, grazie allo Sblocca Italia, intendono appropriarsi di oltre il 70% del suo territorio per estrarre petrolio. Certo è che il governatore Pittella non si mostra esattamente come chi ha tutto sotto controllo, cosa che si affretta a dichiarare a inizio trasmissione.

Ma non è solo il Presidente della Regione Basilicata a dirsi indignato per il servizio di domenica sera: ieri il quotidiano d'opinione Il Foglio ha pubblicato un articolo firmato dal docente di Storia dell'Industria all'Università di Bari, e membro del Centro studi Confindustria Puglia, Federico Pirro nel quale si contesta il merito del servizio trasmesso da RaiTre.

Tutte frottole, in sostanza, scarsamente documentate e comunque tutto fortemente irrealistico: la Basilicata ha bisogno del petrolio come questo (sostiene Pirro) ha bisogno dei lucani, che non è vero non abbiano mai avuto giovamento dalle estrazioni. Ad esempio Pirro cita il Centro Oli di Viggiano: "si sono enunciati (enfatizzandoli) i rischi connessi a tale aumento di capacità, non evidenziando invece gli incrementi occupazionali che quei nuovi investimenti dell’Eni comporteranno" si legge nell'articolo; non si contesta dunque l'inquinamento prodotto dal Centro Oli ma si sottolinea che quell'inquinamento giova all'occupazione, spiegando che gli attuali 650 addetti sono solo una parte di quei 2200 posti di lavoro creati nel tempo in tutta la filiera delle attività indotte.

Conti alla mano quindi, 2200 persone (di cui solo un terzo lucane, citando gli stessi dati della Fondazione Mattei che cita Il Foglio) lavorano in attività, pericolose per l'ambiente, che occuperanno oltre il 70% del territorio regionale lucano, che comunque di abitanti ne conta 550mila in totale: la sproporzione è piuttosto evidente. E se "quell'ambiente inestimabile e di pregio" non ha mai prodotto occupazione (cosa vera) è nella storia di questa regione la ragione del perchè, una storia che gli italiani conoscono grazie a chi l'ha raccontata: ai Carlo Levi, ai Rocco Scotellaro (citato nel pezzo, allora è conosciuto anche fuori dalla Lucania!), agli Albino Pierro. 

Anche Maurizio Bolognetti non ci sta. Il giornalista e segretario di Radicali Lucani, che abbiamo imparato a conoscere grazie al lavoro attento, documentato e mai azzardato fatto nel corso degli anni proprio sul petrolio e sull'inquinamento che deriva dalle attività estrattive nel territorio lucano, riconosciuto anche dal servizio, ha rilasciato una dichiarazione che non lascia spazio ai fraintendimenti:

"Al non so quanto autorevole dirigente dell'Eni, che stamane ha diffuso il suo verbo attraverso le pagine del Foglio, dico che son terrone e pecoraio e me ne vanto. Sono un terrone dalla testa dura, che continuerà a chiedere in ogni sede perché sia stata autorizzata la reiniezione delle acque di produzione petrolifera in una zona ad altissimo rischio sismico. Sono uno di quei terroni alla costante ricerca della verità. Sono un terrone la cui coscienza non è in vendita e che prova a chiedere il rispetto dell’articolo 32 della Costituzione, di leggi della Repubblica e direttive comunitarie poste a presidio della tutela dell’ambiente e della salute pubblica. Nel prendere atto che l’autorevole fonte Eni de Il Foglio non ha voluto nemmeno metterci la faccia, dico: meglio terroni e 'pecorai' che inquinatori e saccheggiatori."

Se le estrazioni petrolifere servono non solo alla Basilicata ma a tutto il Paese occorre tenere conto che i costi ambientali li paga la Basilicata ma tutti quanti gli altri pagano i costi di risanamento. E ancora: a cosa servono a tutto il Paese 3 anni di riserve di petrolio quando sole, vento e moti marini (per dire) generano energia fino a quando il sole non diventerà una supernova?

Il problema del petrolio in Basilicata non è il rischio che deriva da nuove estrazioni: è l'inquinamento che già esiste per le attività in corso, che impedisce alla popolazione di avere fiducia nell'interlocutore (fosse l'Eni, la Regione o lo Stato).

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Affisioni Abusive: Cappato, come su Firmigoni, giustizia (forse) a babbo morto

Radicali Italiani - Gio, 02/26/2015 - 18:45
26/02/15

Dichiarazione di Marco Cappato, Presidente del Gruppo Radicale - federalista europeo

  Il Consiglio comunale ha deciso di spospendere fino al pronunciamento della Corte costituzionale la decisione sull'incompatibilità dei Consiglieri comunali che hanno "lite pendente" contro il Comune di Milano per le multe sulle affissioni. Con ogni probabilità, la decisione della Corte arriverà a Consigliatura terminata o in procinto di terminare. La responsabilità politica di questa vicenda è dell'amministrazione Pisapia, che si è rifiutata di ascoltare le indicazioni espresse dal Consiglio comunale nel settembre 2011, che impegnava "il Sindaco e la Giunta a fare quanto possibile affinché i crediti che l’amministrazione eventualmente maturerà presso partiti e candidati siano celermente riscossi". Invece di riscuotere celermente, le ordinanze di ingiunzione sono arrivate dopo oltre 3 anni dai fatti, e con grandi riduzioni rispetto alle somme previste inizialmente dalle contravvenzioni.
  Proprio 3 giorni fa abbiamo appreso dalle motivazioni del giudice penale sul caso "Firmigoni" che le elezioni del 2010 avrebbero dovuto essere annullate, cioè quello che noi avevamo denunciato 5 anni fa. Sulle affissioni finirà nello stesso modo: giustizia, forse, ma a babbo morto.  

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Presentazione del libro: "Diritti traditi.La legge 40 cambiata dai cittadini" (L'Asino d'oro) di Maria Paola Costantini,Marilisa D'Amico e Marina Flamigni

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Gio, 02/26/2015 - 18:14
Insieme alle autrici intervengono: Giuseppe Tesauro (Presidente Emerito della Corte Costituzionale), Emilia Grazia De Biasi (Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato); Giuseppe Cotturri (ordinario di Sociologia del diritto, Università degli studi di Bari Aldo Moro), Chiara Valentini (giornalista e scrittrice). Modera Caterina Pasolini, giornalista di "la Repubblica".
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Tagli ai vitalizi. Non siamo i prigionieri di Zenda

Radicali Italiani - Gio, 02/26/2015 - 18:05
26/02/15

Dichiarazione di Irene Testa, coautrice insieme ad Alessandro Gerardi del libro Parlamento zona franca, e di Maurizio Turco, già parlamentare Radicale e membro della commissione Affari costituzionali della Camera:

I presidenti delle Camere si fanno belli con l’opinione pubblica, mediante l’autodichia: i vitalizi degli ex parlamentari condannati saranno tagliati senza una legge.

Il metodo seguito per regolare “in casa” i rapporti di lavoro, sottraendoli al giudice di tutti gli italiani, ora viene utilizzato per tutta una serie di vicende: si invoca la presunta autonomia normativa dei Consigli di Presidenza delle Camere ogni qualvolta non si ha la forza, il coraggio, la competenza e la professionalità giuridica per scrivere una proposta di legge e sottoporla alle due Camere che ancora, fino a prova contraria, hanno la competenza legislativa.

In questo modo si sancisce la vera e propria ineluttabilità storica dell’autodichia: siamo diventati le vittime di questo modo malato di gestire le pubbliche amministrazioni degli organi costituzionali. Nessun organo di stampa da due anni rilancia la battaglia di un dipendente Senato demansionato, mandato in giro tra le supreme Corti di questo Paese: ora sappiamo perché.

I presidenti possono farsi belli con l’opinione pubblica grazie alla connivenza della libera stampa, che fa da tribuna ai loro gesti di monarchi illuminati, che tagliano privilegi con un tratto di penna. La convenienza del cosiddetto giornalismo d’inchiesta, per battaglie mediatiche permanenti, si giova della delegittimazione delle Istituzioni, che proviene da Presidenti che possono accordare la loro benevola adesione con un tratto di penna.

Nessuna risposta a chi ha chiesto un nuovo approccio alla gestione amministrativa delle Camere, nel rispetto dell’articolo 23 della Costituzione e dismettendo l’antico privilegio dell’autodichia. Molto più comodo è invocarla per evitare il costo di bilanciare interessi con il dibattito pubblico, proprio di un corretto ed ordinario procedimento legislativo. Molto più comodo tagliare a fette l’ordinamento delle Camere, come un salame.

Noi non siamo d'accordo e rispettosamente intendiamo farlo sapere.

Firma anche tu! Visita il sito http://autodichia.blogspot.it/

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Intervista a Giulio Manfredi sulle iniziative dell'Associazione radicale Adelaide Aglietta

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Il punto sull'iniziativa di trasparenza sulla costruzione del Grattacielo della Regione Piemonte e i referendum consultivi regionali.
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Presentazione del libro di Giuliano Ferrara dal titolo: "Il Royal Baby. Matteo Renzi e l'Italia che vorrà"

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Intervengono: Patrizia Boldini, Biagio De Giovanni, Umberto Ranieri, Genni Sangiuliano. Modera Marco Demarco.
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Presentazione del libro di Paolo Bonetti: "Breve storia del liberalismo di sinistra da Gobetti a Bobbio" (Liberilibri)

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Conduce Giuseppe Di Leo. Indirizzo di saluto: Rita Bernardini. Con l'autore ne parlano: Marco Pannella, Dino Cofrancesco e Valter Vecellio.
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Patrimonio, Magi a Marino: trasparenza totale su immobili e revoca delle concessioni a partiti per ok a delibera

Radicali Italiani - Gio, 02/26/2015 - 17:12
26/02/15

 

Dichiarazione di Riccardo Magi, presidente di Radicali Italiani e consigliere comunale a Roma

 

“La confusione nata intorno al tentativo di dismissione di parte del patrimonio immobiliare di Roma Capitale rischia di aggravare ulteriormente la situazione senza controllo in cui, da decenni, versa un settore così delicato per l’amministrazione comunale. Ritengo dunque fondamentale, da parte del sindaco Marino e dell’assessore Cattoi, fare chiarezza sull’intero capitolo patrimonio e dare un segnale di coraggio per trasformare un’operazione a rischio fallimento in una reale opportunità”, lo dichiara in una nota il consigliere comunale Riccardo Magi, Presidente di Radicali Italiani.
“Le questioni centrali che ho sollevato, tempestivamente e in modo costruttivo, rispetto ai criteri fissati per la vendita degli immobili - dallo sconto per i conduttori definito in un primo momento obbligatorio in base a normative non ben identificate, al diritto di opzione/prelazione, all’abbattimento del 10% del prezzo dopo la prima asta deserta - hanno contribuito a modificare la delibera, ma il modo in cui sono state accolte non mette a riparo l’amministrazione da probabili ricorsi. Per questa ragione - continua Magi - dieci giorni fa ho inoltrato una richiesta di parere al Segretario Generale, che risulta però caduta nel vuoto.

Così come il mio appello a rendere pubblico il patrimonio complessivo degli immobili non ERP disponibili e in concessione. Gli elenchi che mi sono stati trasmessi a seguito della mia richiesta all’assessore Cattoi e ai dirigenti del Dipartimento Patrimonio, infatti, non riportano l'indicazione dei soggetti beneficiari: dati fondamentali per ottenere un quadro di insieme e porre fine alla prassi che negli anni ha visto regalare spazi pubblici anche in base a logiche clientelari.

Proprio perchè resto convinto che si debbano vendere tutti gli immobili che non abbiano un valore strategico per l’amministrazione, escludere questi immobili dagli elenchi delle dismissioni significherebbe accettare e confermare tutte le concessioni accordate e vigenti, rinunciando così a massimizzare gli introiti.    
E’ evidente, alla luce di tutto ciò, che il mio voto sulla delibera in discussione non potrà prescindere dal parere giuridico del Segretario generale sui punti sollevati con la mia richiesta e dalle scelte dell’amministrazione su quelli in concessione.
Al sindaco e all’assessore al Patrimonio chiedo infatti di impegnarsi a rivedere tutte le concessioni, annunciando la revoca immediata di quelle a favore di partiti e sindacati che sono tra i soggetti che in Italia detengono patrimoni immobiliari tra i più grandi. Come alternativa alle sedi regalate ai partiti,  l’Amministrazione può lanciare l'apertura di spazi dotati di servizi aperti all’uso condiviso di una molteplicità di soggetti civici, sul modello dei “coworking” che in città riscuote un consenso sempre maggiore. Sarebbe un segnale chiaro dell’uso del tutto nuovo che si intende fare di spazi che, in quanto pubblici, appartengono a tutti i cittadini”, ha concluso Riccardo Magi.  

 

 

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Sanità, Gallo e Crivellini: Italia da dieci anni nella bassa classifica dell’Euro Health Consumer Index

Radicali Italiani - Gio, 02/26/2015 - 16:48
26/02/15

Dichiarazione di Filomena Gallo e Marcello Crivellini, rispettivamente Segretario e Membro di direzione  dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica soggetto costituente del Partito Radicale:

“Le valutazioni dell’Euro Health Consumer Index (Ehci) per l’anno 2014 ( link rapporto originale) rese pubbliche a Bruxelles in queste settimane sono impietose verso i difetti della sanità italiana: mediocrità nei rapporti con l’utenza, divario nord-sud, gravi mancanze nelle cure delle cronicità".

"L’Ehci è un indice di valutazione della sanità dei paesi europei che tiene conto soprattutto del rapporto con gli utenti e si basa sulla misura di 38 grandezze suddivise in 6 settori: diritti dei pazienti e informazione, accessibilità, risultati, servizi offerti, prevenzione, farmac"i.

"L’Italia figura ormai da dieci anni nella bassa classifica, vicino ai paesi dell’est europeo e lontano dai paesi del nord Europa".

"Malgrado gli ottimi valori della salute della popolazione, il sistema sanitario italiano è definito dal rapporto Ehci 'mediocre' nei confronti del cittadino e perde posizioni rispetto all’anno precedente".

"È l’ennesima conferma dell’analisi dell’Associazione Coscioni che da sempre indica nei diritti, nell’informazione e nella libertà di scelta i veri difetti del sistema sanitario italiano".

"Per migliorare non servono nuove spese ma volontà di rispettare i diritti dei cittadini e disponibilità a scontrarsi con le tante corporazioni e i tanti interessi interni alla sanità".

"Purtroppo anche la recente vicenda della distribuzione dei farmaci di fascia C  testimonia l’incertezza e la debolezza del governo quando si tratta di tutelare gli interessi dei cittadini".

"Governo e regioni non fanno altro che litigare sui finanziamenti, mentre estendere libertà, diritti, informazione per i cittadini e valutazioni su operatori e centri sanitari costituisce la via maestra (senza ulteriori costi) per innalzare la qualità della sanità e la salute dei cittadini”.

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Rassegna Web

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Alcuni contenuti d'approfondimento segnalati da Notizie Radicali, Radical Nonviolent News e Openpolis.
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Sabato 28 febbraio Marco Pannella a Montelupo Fiorentino

Radicali Italiani - Gio, 02/26/2015 - 15:57
26/02/15

Sabato 28 febbraio a Montelupo Fiorentino, in provincia di Firenze, si terrà il XV Congresso dell'Associazione per l'iniziativa radicale "Andrea Tamburi".

L'evento si terrà presso il circolo "Il Progresso" (in via Virgilio Rovai) a partire dalle ore 10,30. Saranno presenti all’iniziativa il sindaco di Montelupo Fiorentino, Paolo Masetti, la segretaria di Radicali Italiani, Rita Bernardini, la dirigente radicale e autrice del libro "Matti in libertà", Maria Antonietta Farina Coscioni, il tesoriere del Partito Radicale, Maurizio Turco, il direttore sanitario dell'Opg, Franco Scarpa, l'ex componente della commissione Marino, Donatella Poretti, il cappellano del carcere di Sollicciano, don Vincenzo Russo e altri ospiti che interverranno nel corso della giornata.

Alle 18 è previsto l'intervento del leader radicale Marco Pannella.

Per informazioni: Maurizio Buzzegoli, 3382318159.

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