Politica

#Nottedellonestà, in piazza contro Mafia capitale

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Sab, 01/24/2015 - 16:56
Intervengono: Luigi Di Maio, Sabina Guzzanti, Dario Fo, Jacopo Fo, Fedez, Salvatore Borsellino, Ferdinando Imposimato, Enrico Montesano, Andrea Sartoretti, Claudio Santamaria e Claudio Gioè che recitano brani tratti dalle intercettazioni di Mafia Capitale.
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Giulia Massari, il ricordo del Partito Radicale

Radicali Italiani - Sab, 01/24/2015 - 16:17
24/01/15

Dichiarazione di Marco Pannella, Maurizio Turco, Valter Vecellio:

Con Giulia Massari i radicali perdono una compagna, un'amica di sempre, che da sempre sosteneva le iniziative e le battaglie per i diritti civili ed umani che nel corso di questi sessant'anni si sono portate avanti. Formatasi alla irripetibile scuola giornalistica del "Mondo" di Mario Pannunzio, Giulia Massari è stata radicale di quel Partito Radicale che aveva come simbolo la donna con il berretto frigio, ma lo è stata per anni, ininterrottamente,  anche nella successiva fase, di rilancio del Partito Radicale, testimone e insieme discreta partecipe di quella grande stagione di progresso e civiltà che ha visto i radicali promotori e animatori.

Non c'è praticamente stata battaglia o iniziativa politica radicale che non abbia visto Giulia schierata con generosità e impegno, si trattasse della lotta per il diritto dei radicali a essere conosciuti e giudicati, alle campagne per "Emma for President", per la moratoria della pena di morte alla campagna internazionale contro le mutilazioni genitali femminili.  Un impegno testimoniato dalla puntuale iscrizione, anno dopo anno al Partito e ai suoi soggetti costituenti. Ciao, Giulia. Chi ha avuto la fortuna e il privilegio di conoscerla, sa che aveva un grande culto, quello della libertà. Non dimenticheremo il tuo impegno, la tua onestà intellettuale, la tua coerenza e il tuo rigore sono per noi un esempio e uno sprone per continuare in quello che abbiamo creduto e crediamo.

 

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Intervista ad Ornella Favero sugli incidenti all'interno del carcere di Padova

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Sab, 01/24/2015 - 16:08
Ornella Favero è direttore responsabile di Ristretti Orizzonti. Secondo la sua ricostruzione all'interno del carcere di Padova non ci sarebbe stato alcun inneggiamento all'Isis, come anticipato da alcuni organi di informazione in un primo momento, ma si sarebbe trattato di un caso originato probabilmente da un atto di autolesionismo.
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Presentazione del libro: "I Diritti della difesa nel processo penale e la riforma della giustizia"

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dei professori Giuseppe Di Federico (Emerito di Ordinamento Giudiziario e membro della Direzione Nazionale di Radicali Italiani) e Michele Sapignoli (Ordinario di Scienza Politica) dell' Università di Bologna. Segue un dibattito sui problemi del processo penale, particolarmente in rapporto all ' assetto dell' Ordinamento Giudiziario. Introduce l' Avv. Michele Capano della Direzione Nazionale di Radicali Italiani. Intervengono: l' Avv. Agostino De Caro del foro di Salerno (Professore Ordinario di Diritto Processuale Penale presso l’ Università degli Studi del Molise); Luigi Gabola (del foro di Nocera Inferiore); Franco Maldonato (del foro di Lagonegro); Domenicantonio D' Alessandro del foro di Vallo della Lucania.
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Speciale Commissioni

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La puntata di oggi del nostro Speciale è dedicata all'ascolto di una delle audizioni svolte dalle commissioni parlamentari nella settimana che si è appena conclusa. Abbiamo scelto la relazione del direttore welfare e lavoro di Confindustria, Pierangelo Albini, sui decreti attuativi del "jobs act", alla Commissione Lavoro della Camera. Il quale come sentirete ha espresso un giudizio sostanzialmente positivo, pur indicando alcune criticità e alcuni possibili interventi migliorativi.
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Conferenza stampa per illustrare il contenuto della comunicazione che i Radicali leggono in tutte le Corti d'Appello d'Italia

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e la denuncia per danno erariale presentata dall'associazione Radicali Catania alla Procura Regionale della Corte dei Conti nei confronti del presidente Rosario Crocetta a causa della mancata nomina del Gara nte siciliano dei detenuti, posizione vacante oramai da 16 mesi. Partecipa Rita Bernardini
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" Politica e vita" Laura Bazzicalupo intervistata da Cecilia D'Elia

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Nell'ambito di "Human Factor", la Conferenza Nazionale Programmatica di Sinistra Ecologia Libertà Prima sessione dei laboratori a tema della Seconda Giornata.
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" Che mondo fa " Massimo Cacciari intervistato da Luca Casarini

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Nell'ambito di "Human Factor", la Conferenza Nazionale Programmatica di Sinistra Ecologia Libertà Seconda sessione dei laboratori a tema della Seconda Giornata.
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Inaugurazione anno giudiziario. Il discorso letto dai radicali in tutte le corti d'appello

Radicali Italiani - Sab, 01/24/2015 - 11:22
24/01/15

Anche quest’anno, come Radicali del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito e come Radicali Italiani abbiamo deciso di essere presenti, chiedendo di intervenire, in tutte le Corti di Appello in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, leggendo lo stesso testo in ogni corte d’Appello, con lo spirito di dialogo e confronto con le istituzioni che hanno la responsabilità di occuparsi della giustizia.

Si tratta di un atto e di una iniziativa che riteniamo doverosa per corrispondere in una sede istituzionale all’unico messaggio formale, inviato alle Camere ai sensi dell’art. 87 Cost., dal Presidente della Repubblica uscente nel corso dei suoi nove anni di Presidenza, contestualmente denunciando il comportamento  degli interlocutori istituzionali del Presidente, in primo luogo quelle Camere alle quali il Capo dello Stato si è rivolto, che con platealità hanno sistematicamente negato dignità al testo formale proveniente dalla più alta carica dello Stato nell’esercizio della sua massima autorità magistrale e volto a richiamare gli improcrastinabili obblighi di riforma strutturale della Giustizia, a partire da un provvedimento di amnistia e indulto.

Un comportamento scandaloso, che siamo convinti abbia suscitato non poca amarezza nell’animo del Presidente, che è servito e serve al regime partitocratico, editore di riferimento dell’informazione radiotelevisiva e di una stampa spesso asservita,  per continuare ad impedire all’opinione pubblica e al popolo italiano di conoscere e giudicare gli atti del Presidente della Repubblica nel solenne esercizio delle sue funzioni costituzionali ed i fatti, gravissimi e che implicano altrettanto gravi violazioni di norme costituzionali e sovranazionali, che di quell’unico messaggio formale alle Camere rappresentano i presupposti.

L’assenza di riforme organiche e strutturali del sistema, a partire da quelle ordinamentali, ha reso - da anni - cronici i mali di una giustizia divenuta strutturalmente inefficiente soprattutto per la sua irragionevole durata.

La giustizia è divenuta in tal modo per i nostri cittadini e le nostre imprese – e queste sono parole del Ministro Orlando dette alla Camera dei Deputati lo scorso 19 gennaio 2015 – non la sfera a cui rivolgersi per vedere garantiti diritti o dare tutela ai propri legittimi interessi, non la dimensione dove anche il più debole tra i cittadini possa trovare riparo dai soprusi del più forte, ma il simbolo di un calvario da tenere il più lontano possibile dalla propria vita.

Tutto questo ha un notevole costo in termini di denaro pubblico, a causa di uno Stato le cui stesse istituzioni non sono in grado di rispettare le proprie leggi.

È ormai accertato che le violazioni delle fondamentali norme della Convenzione europea dei diritti dell’uomo da parte del nostro Stato stanno causando ingenti danni all’intera economia nazionale. Lo stesso Ministero della Giustizia, nella relazione presentata all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2014, ha ammesso che i ritardi della giustizia ordinaria determinano ricadute anche sul debito pubblico.

L’alto numero di condanne ed i limitati stanziamenti sul relativo capitolo di bilancio hanno comportato un forte accumulo di arretrato del debito ancora da pagare sulla base dei risarcimenti previsti dalla “legge Pinto”, debito che, ad ottobre 2013, ammontava ad oltre 387 milioni di euro.

Il fenomeno ha oramai assunto le sembianze di una vera e propria ipoteca accesa a carico di ogni cittadino italiano. A queste cifre si devono aggiungere le somme dovute a titolo di risarcimento per i detenuti che hanno scontato e che stanno scontando la loro pena in condizioni disumane e degradanti. 

Lo scorso 8 ottobre, in occasione dell’anniversario dall’invio del messaggio alle camerte da parte del Presidente Napolitano, noi Radicali abbiamo depositato un esposto presso la procura regionale della Corte dei Conti del Lazio per sollecitare un’indagine volta a stabilire l’esatto ammontare del danno economico patito dall’intera nazione  in relazione alla mancata attuazione di concrete e urgenti riforme volte a impedire il reiterarsi delle violazioni della Convenzione europea dei diritti dell’uomo ed al fine di individuarne i responsabili.

Questa è lo stato in cui versa in Italia una fondamentale infrastruttura immateriale del paese, com’è la giustizia, perno di qualsiasi  processo di crescita civile, sociale  ed economica oltre che un essenziale pilastro di ogni moderna democrazia.

Gli interventi frammentari e disorganici assunti dal Governo anche nel corso del 2014 appena trascorso, l’assenza di un disegno complessivo di riforma del sistema, non hanno affatto posto rimedio alle censure mosse dalla Corte EDU con la nota sentenza Torreggiani, posto che la Corte aveva chiesto soluzioni e rimedi effettivi, mentre i rimedi adottati continuano a rimanere solo sulla carta, com’è evidente ad esempio,  a chiunque conosca, anzitutto la magistratura di sorveglianza, la vicenda del nuovo art. 35 ter dell’ordinamento penitenziario, introdotto con il d.l. 92/2014 successivamente convertito con la legge 117/2014. 

A sei anni dalla sentenza Sulejmanovic e a due dalla sentenza Torreggiani, in Italia abbiamo ancora ben 72 Istituti penitenziari che hanno un sovraffollamento che va dal 130% al 210% se vogliamo riferirci esclusivamente al sovraffollamento; ma tutti sappiamo che la sentenza pilota dell'8 gennaio 2013 faceva riferimento non solo allo spazio disponibile pro-capite in cella, ma anche alla possibilità di accesso alla luce naturale e all'aria, alle condizioni igieniche e, in generale, alle condizioni trattamentali.

L’Italia è ancora sub judice, le Istituzioni Europee sino ad ora hanno fatto fiducia all’Italia, riservandosi di verificare in un prossimo futuro l’effettività dei rimedi adottati in seguito alla sentenza Torreggiani: il 2015 sarà l’anno in cui la Corte EDU, così come il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, non potranno che prendere atto della assoluta ineffettività ed inadeguatezza di questi rimedi e nuove pesanti  ombre si profilano all’orizzonte, sul versante della verifica del rispetto dei diritti umani fondamentali da parte dell’Italia.

È per questo che gli obiettivi indicati al Parlamento dal Capo dello Stato nel 2013, da raggiungere attraverso il percorso pure indicato dal Presidente,  nel messaggio rimasto totalmente inascoltato anche nel corso dell’appena trascorso 2014, rappresentano e continuano a rappresentare i nostri obiettivi che hanno quale fondamentale pilastro quello del rientro nella legalità costituzionale e sovranazionale  del sistema giustizia del nostro Paese.

LEGGI ANCHE: Bernardini: Sabato saremo a inaugurazione Anno giudiziario in tutte le Corti d’Appello


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"L'Italia nei rapporti Internazionali e Napoli porta sul Mediterraneo"

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Ne discutono: Giuseppe Basini, Ugo de Flaviis, Amb. Giulio Terzi di Sant'Agata, Antonio Tajani, Alessandro Sacchi.
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Corso/seminario, nell'ambito di un progetto finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, sull'eliminazione delle barriere architettoniche

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Incontro dedicato a Yasmine Ravaglia (militante dell'Associazione Luca Coscioni che per tutta la vita si è impegnata per i diritti dei disabili). intervengono: Rocco Berardo, Federica Besostri, Gustavo Fraticelli (vice segretario Associazione Luca Coscioni). Relazioni: Vittorio Ceradini (professore, Associazione Luca Coscioni), Alessandro Gerardi (avvocato, Associazione Luca Coscioni), Marco Cappato (Consigliere Comunale Radicale di Milano e dell'Area Metropolitana, tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni), Beatrice Bongiovanni (Architetto), Mariagrazia Albano (Avvocato), Diego Galli (Responsabile RadioRadicale.it). Interviene Maria Carmela Rozza, Assessore ai Lavori pubblici Comune di Milano.
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Inaugurazione dell'Anno Giudiziario 2015

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Con Lorenzo Strick Lievers
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Inaugurazione dell'Anno Giudiziario 2015

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Con Monica Mischiatti
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inaugurazione dell'anno giudiziario 2015

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Con Ariberto Grifoni
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Inaugurazione dell'anno giudiziario 2015

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Con Giancarlo Ciulla
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Inaugurazione dell'anno giudiziario 2015

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Con Giuseppe Alterio
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Inaugurazione dell'anno giudiziario 2015

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Con Maurizio Bolognetti
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