Politica
L'amministrazione della giustizia, la situazione carceraria, i maxi processi, il pentitismo, il caso Tortora, la realtà napoletana, i radicali
Laurea Honoris Causa a Marco Pannella: il 20 febbraio all'Università degli Studi di Teramo
Venerdì 20 febbraio 2015 - ore 10.30 - Aula Magna - Campus universitario di Coste Sant’Agostino il Rettore dell’Università degli Studi di Teramo Luciano D’Amico, il Preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione Stefano Traini, sono lieti di invitarla alla cerimonia ci conferimento della Laurea Honoris Causa in Comunicazione a: Marco Pannella
LAUDATIO Stefano Traini LECTIO DOCTORALIS Marco Pannella CONSEGNA DELLA PERGAMENA DI LAUREA INTERVENTI Luciano D’Alfonso Gianni Letta Scarica l'invito Per informazioni istituzionali e per partecipare alla cerimonia: UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI TERAMO Ufficio stampa Campus di Coste Sant'Agostino-Teramo Tel. 0861 266096 - Fax. 0861 266085 - uffsta@unite.it© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Cerimonia d'inaugurazione dell'anno giudiziario 2015 in Cassazione
Conferenza stampa congiunta del Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi e della Cancelliera della Repubblica Federale di Germania Angela Merkel al termine del vertice bilaterale Italia - Germania
Giornata inaugurale della seconda edizione del Master di II livello in Diritto penitenziario e Costituzione, diretto dal Prof. Marco Ruotolo.
Notiziario del mattino
Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera
Trasmissione dell'Associazione Non c'è Pace Senza Giustizia
Collegamento con David Carretta da Bruxelles su decisioni assunte ieri al consiglio direttivo della BCE
Overshoot
San Vito lo Capo. Governatori e Raciti: Interrompere concessione per giusta causa, beni demaniali hanno funzione pubblica
Dichiarazione di Zelda Raciti, Radicali Italiani e Michele Governatori, responsabile della campagna politica #menoinquinomenopago:
Leggiamo sulla stampa del grave danneggiamento della spiaggia di Grotticelle di Bue Marino nel territorio di Macari, frazione del comune di San Vito lo Capo (provincia di Trapani), di cui sarebbe responsabile lo stesso concessionario locale per i servizi di balneazione.
Se la responsabilità sarà accertata, ci sembra che il primo passo delle istituzioni competenti, in questo caso la Regione Sicilia, dovrebbe essere quello di provvedere a interrompere la concessione in corso per giusta causa.
Nell'ambito del pacchetto di iniziative #menoinquinomenopago, Radicali Italiani e Legambiente hanno evidenziato come all'uso delle risorse ambientali non faccia seguito una sufficiente responsabilizzazione anche economica.
Questo caso di incuria criminale verso il bene ambientale pubblico richiede una reazione innanzitutto in termini di provvedimenti circa le modalità di affidamento e ritiro delle concessioni relative allo sfruttamento dell'ambiente pubblico. La legge stabilisce che Il demanio destinato a soddisfare gli usi pubblici del mare, comprendendo in tale categoria non solo quelli riguardanti le attività in connessione diretta col mare, come la pesca o la navigazione, ma anche quelli che godono dell'utilizzo indiretto a favore della comunità, come ad esempio la balneazione, rientra nella categoria del demanio marittimo. I beni demaniali marittimi fanno parte del demanio necessario che comprende tutti quei beni immobili (ad es. il lido) che appartengono allo stato e in qualche caso alle regioni, tra queste la Regione Sicilia con il D.P.R n.684/1977.
Il bene demaniale, dunque, appartiene allo Stato ed è destinato, per legge, al soddisfacimento di una funzione pubblica, nel rispetto della sua inalienabilità, incommerciabilità e inespropriabilità. Ne consegue che i beni che fanno parte del demanio in generale e marittimo, in particolare, non possono formare oggetto di diritti a favore di terzi se non nei modi e nei limiti sanciti da leggi specifiche (Cass., Sez. II, n. 2844).
Vai alla campagna "Meno inquino meno pago".
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Opg: La risposta dell'assessore Marroni conferma i nostri dubbi
In merito alla risposta sulla chiusura dell'Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Montelupo Fiorentino, formulata dall’assessore regionale alla Sanità Luigi Marroni, sono intervenuti Massimo Lensi, componente del Comitato nazionale di Radicali Italiani, e Maurizio Buzzegoli, segretario dell'Associazione radicale "Andrea Tamburi":
"Anche a seguito della nostra ultima visita all'interno della struttura, avevamo il sospetto che qualcosa non andasse nel verso giusto e le parole dell’assessore Marroni confermano i nostri dubbi: ad oggi risulta difficoltoso rispettare la scadenza del superamento dell'Opg entro il prossimo 31 marzo".
I due radicali auspicano una forte collaborazione interistituzionale per trovare una soluzione non solo per la destinazione degli internati ma anche per il reperimento delle risorse finanziarie: "Non si riesce a trovare una soluzione probabilmente per il groviglio di riflessi economici che la chiusura degli edifici di Montelupo si porterebbe con sé".
Infine Lensi e Buzzegoli annunciano che i Radicali verificheranno con attenzione l'iter di chiusura della struttura: "Annunciamo fin da adesso che il 1º aprile saremo di fronte l'ingresso dell'OPG per vedere con i nostri occhi se alle parole dei rappresentanti istituzionali sono seguiti realmente i fatti".
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