Politica
FRAMMENTI DI MEMORIA - I PETROLIERI HANNO COMPRATO LE LEGGI
"Vado avanti e sfoglio alcuni appunti redatti dal dott. Gaia, ex funzionario Shell in pensione, utilizzato dall'UPI per la riscossione delle quote-tangenti dalle varie compagnie petrolifere. L'incarico era così delicato, che l'improvvisato esattore scrive giorno per giorno i risultati del suo non gratificante lavoro. Mentre li leggo, ho la sensazione di aprire il coperchio di un vaso senza fondo, dal quale proviene un puzzo nausente. Sì, perchè non si trattava di un mercato qualsiasi: era il mercato delle leggi e dietro al banco, a vendere, c'erano i rappresentanti del popolo, gli autori di quelle leggi che applicavo nel mio lavoro pronunciando sentenze in nome del popolo italiano".
da Petrolio e Politica
P.S.
Segnalo queste pagine al Presidente dell'Unione Petrolifera Italiana Alessandro Gilotti. Le legga Presidente, vedrà che dopo averle lette la smetterà di parlare dei sussidi di Stato che l'Asia sta dando ai petrolieri. Di "sussidi" l'Upi ne ha dati e ricevuti tanti.
Maurizio Bolognetti, Segretario Radicali Lucani
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Fatto in Italia
Riforma elettorale. Cappato: i collegi uninominali sono l'alternativa democratica a liste bloccate e sbarramenti. Se non cambia, Renzi sarà responsabile di una controriforma
Dichiarazione di Marco Cappato, Radicale
La trattativa in corso sulle legge elettorale si limita a considerare il ritorno alle preferenze come alternativa alle liste bloccate. In realtà, la storia italiana insegna come le preferenze siano uno strumento perfetto per il controllo mafioso e clientelare del voto.
L'unico strumento in grado di spazzare via il potere dei Capipartito nel nominare gli eletti in liste bloccate senza ritornare alle preferenze corrisponde all'unico modello che -non a caso- è totalmente espulso del dibattito parlamentare e televisivo: il modello basato sui collegi uninominali, preferito dagli italiani nei referendum degli anni '90 e nei sondaggi.
I collegi uninominali sono anche l'unica alternativa al mercato delle vacche della soglia di sbarramento, utilizzata sin dai tempi degli accordi Veltroni-Berlusconi per ricattare i partiti piccoli senza riformare i partiti stessi.
Se il Presidente del Consiglio Renzi non sarà costretto da qualcuno a modificare profondamente l'impianto della legge elettorale -ma, in assenza di un dibattito che coinvolga l'opinione pubblica, questo non può accadere- sarà responsabile di una controriforma che aumenta il potere dei Capipartito a discapito della rappresentatività dei candidati.
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