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VIDEO | Disoccupazione, Finanziamento pubblico ai partiti, partitocrazia, lottizzazione, clientele... quanto vale il tuo voto?

E' bene premettere che il finanziamento pubblico ai partiti è solo una delle due gambe sulle quali si regge un intero regime, quello partitocratico; l'altra, di cui poco si parla, è la lottizzazione delle cariche, pubbliche e private, a favore dei protetti delle varie caste, politiche e non, senza alcun pudore rispetto all'affossamento della meritocrazia.

Foraggiare senza alcun controllo e con miliardi e miliardi di euro i partiti politici significa determinare la superfetazione delle loro burocrazie e dei loro apparati che non “fanno politica”, ma “vivono della politica”, implica il rafforzamento delle dinamiche partitocratiche, fa perdere alla politica la sua nobiltà, deprimendo la sovranità, le idee e lo spirito di chi vorrebbe “respirare politica”, quella vera, e non invece annaspare e soffocare per il fetore di una feccia putrescente, autoreferenziale e criminale.

Nichi chi? Nikita Sergeevič Chruščёv!

Sapete qual è il punto? L'Italia è un Paese senza vero welfare e senza vera classe imprenditoriale (se si escludono i poveri piccoli e medi imprenditori non sfiancati dal fisco e dalla faraginosità della burocrazia imperante). Abbiamo il peggio del pubblico e del privato. Tutto ciò è stato determinato dall'accumulo di un debito pubblico da bancarotta fraudolenta e dall'assistenzialismo fornito a falsi imprenditori che hanno sempre socializzato le perdite e privatizzato i profitti (FIAT docet!). Nonostante ciò, dobbiamo sentire gente come Vendola parlare di liberismo "selvaggio", quando è stato proprio il suo fu partito (il PCI), quando lui già faceva politica, a votare con DC e PSI, negli anni '80 e non solo, l'83% delle leggi di bilancio che hanno determinato questo disastro!