Politica

Eutanasia, Cappato: il Palazzo risponda a Piludu prima che sia troppo tardi

Radicali Italiani - Lun, 12/01/2014 - 16:11
01/12/14

Dichiarazione di Marco Cappato, promotore della campagna Eutanasia legale e Tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni

Walter Piludu, malato di sla, ex Presidente della Provincia di Cagliari ha rivolto a Angelino Alfano, Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni, Matteo Renzi, Matteo Salvini, Nichi Vendola, Beppe Grillo, Mario Monti delle domande semplici, che ha inoltrato anche a Papa Francesco, e che non devono essere eluse: "è accettabile, è umano, è pietoso costringere una persona e i suoi cari ad un tale fardello di prolungata, indicibile sofferenza? Mi chiedo e vi chiedo: perché costringermi ad andare in Svizzera invece di poterlo fare vicino ai miei affetti, nella mia terra, nella mia patria? Ancora, mi chiedo e vi chiedo: se, come temo, non potrò andare in Svizzera, in ragione di insuperabili ostacoli logistici ed emozionali, in quale altro modo potrò realizzare la mia volontà se non col rifiuto di acqua e cibo e, dunque, con una lenta morte per sete e fame?"   Come Associazione Luca Coscioni ci uniamo alla richiesta di Walter Piludu (che ci fa l'onore di essere anche nostro iscritto) e sollecitiamo, come lui stesso ha fatto una risposta non soltanto alla sua lettera, ma anche alla proposta di legge di iniziativa popolare da noi depositata nel settembre 2013, cioè lo stesso mese nel quale Walter Piludu ha visto precipitare le proprie condizioni: "da metà del 2013 -scrive Piludu- sono completamente immobilizzato, vivo con un tubo che collega, 24 ore al giorno, il mio naso ad un respiratore meccanico, le mie funzioni vocali sono fortemente compromesse, non avendo più il riflesso difensivo della tosse mangio e bevo ogni volta con il terrore che qualcosa vada di traverso – mi è già successo due volte- generando una situazione terribile di soffocamento". Come si vede, la richiesta di una risposta è della massima urgenza.

 

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SLA: L’atroce realtà dei malati e delle loro famiglie: uno stato assente e ostile. Una vita degna di questo nome, diritto da conquistare. Dichiarazione di Maria Antonietta Farina Coscioni

Radicali Italiani - Lun, 12/01/2014 - 15:55
01/12/14

 

La dirigente radicale Maria Antonietta Farina Coscioni ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione:     “C’è da conquistare il diritto a una morte dignitosa, ma soprattutto c’è da conquistare il diritto a una vita che meriti di essere vissuta. Da questo punto di vista i casi sempre più frequenti di malati si SLA che rivendicano i loro diritti colpevolmente disattesi, sono un caso paradigmatico. Il poter mettere la parola fine in piena coscienza e consapevolezza a uno stato che si ritiene insopportabile e inutilmente doloroso, è solo l’anello terminale di una lunga catena: costituita da scelte e necessità quotidiane che lo Stato dovrebbe garantire e che nei fatti disattende. Come ben sa chiunque si trovi coinvolto con la SLA, questa malattia richiede assistenza continuativa e qualificata; tecnologia avanzata; sostegni concreti e psicologici. Niente di tutto questo viene garantito. Lo Stato sceglie di erogare finanziamenti a organizzazioni private e delega loro compiti che sono suoi, foraggia “residenze” che si tramutano in veri e propri ghetti per i malati di SLA, che non sono “liberi” di decidere, se lo desiderano, di poter continuare a vivere all’interno del proprio nucleo familiare. Questo perché un malato di SLA ha dei costi che solitamente una famiglia non è in grado di sostenere, e le istituzioni non se ne fanno carico. Ci sono delle precise responsabilità: l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza è bloccato al 2001! Gli ausili e le protesi sono obsoleti; se il malato vuole, come suo diritto, strumenti tecnologicamente avanzati, deve pagarli di tasca propria; lo Stato inoltre non si limita a non voler garantire un’adeguata assistenza in vita; si accanisce contro il malato, impedendogli di decidere quando far uso delle macchine “salvavita”, e quando decidere di privarsene… Questa l’atroce realtà del malato di SLA che si occulta, che si impedisce sia conosciuta e dibattuta; malati e le loro famiglie ostaggi di logiche perverse e mercantiliste, e uno Stato (e una classe politica) colpevolmente assente e indifferente. È per il diritto a una vita degna di questo nome che si deve lottare, per il diritto di tutti e di ciascuno di determinare quando non la si ritiene più degna e si vuole scrivere la parola "Fine’”.  

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Convegno: "Diventare globali. La sfida dell'internazionalizzazione per le imprese italiane"

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Apre e coordina Antonio Taverna. relazione Andrea Guerra. Interventi: Stefano Firpo, Francesco Merloni, GIovanni Sabatini, Vincenzo Grassi. Conclude Enrico Letta.
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Rom, Magi: in sciopero della fame per chiusura centro fuori legge finanziato con milioni dei romani. Si riconvertano queste risorse per percorsi inclusione per Rom e non Rom

Radicali Italiani - Lun, 12/01/2014 - 13:28
01/12/14

Il Presidente di Radicali Italiani: "Per il centro accoglienza di Via Visso Comune paga milioni di euro per tenere cittadini rom in 2,5 mq a testa, senza aria né luce naturale. Dalla mezzanotte di ieri ho iniziato un digiuno per chiedere al sindaco Marino la chiusura di questo centro che viola legge e diritti e causa enorme spreco di risorse pubbliche. Il superamento dei campi Rom deve partire da qui".

“Mentre su periferie, immigrazione e Rom assistiamo da settimane alla messa in scena di uno scontro strumentale e ideologico tra chi vorrebbe “mandarli via tutti” e chi invece - per interesse o buona fede - si schiera a difesa di un sistema fallito, milioni e milioni dei contribuenti continuano a essere sperperati in politiche di accoglienza inadeguate che violano leggi e diritti fondamentali e non producono risultati.
Uno scandalo che a Roma è rappresentato in modo emblematico dal Best House Rom di via Visso, il “centro di accoglienza” inaugurato nel 2012 dall'Amministrazione Alemanno, finanziato dal Comune e gestito dalla Coop. Soc. Inopera, dove oltre 300 cittadini Rom vivono in condizioni disumane, con un enorme esborso di risorse pubbliche e in violazione delle leggi italiane ed europee”, lo dichiara Riccardo Magi, Presidente di Radicali Italiani e consigliere al Comune di Roma.

Per questo ho deciso di intraprendere dalla mezzanotte di ieri uno sciopero della fame di dialogo rivolto al sindaco Ignazio Marino, e all’Amministrazione Capitolina, per portare istituzioni e opinione pubblica a conoscenza di questo caso e dare il mio contributo perché si trovi la forza di chiudere questa struttura. Ecco la mia proposta: chiudere questo centro illegale il prima possibile e convertire le ingenti risorse che ogni mese vengono dissipate, per costruire quei percorsi di inclusione abitativa e lavorativa per Rom e non Rom che attualmente sono del tutto assenti” annuncia Riccardo Magi.

“Quella di via Visso è una realtà fuori legge e ignorata a cui bisogna porre fine. La struttura non ha nemmeno l’abitabilità e le sue condizioni sono paragonabili a quelle di un lager: privo di fonti di luce naturale e di ricambio d'aria e con servizi igienici insufficienti, con gravissimi rischi per la salute degli adulti e soprattutto dei bambini. Un lager, però, dai costi esorbitanti, che l’anno scorso è costato oltre 1 milione di euro dei cittadini romani e nel 2014 ne costerà almeno doppio. Roma Capitale spende infatti 600 euro al mese a persona per tenere famiglie intere accalcate in stanze di appena 12 mq senza finestre”.
"E’ urgente uscire dall'angolo di un dibattito demagogico, utile solo a nascondere le vere cause del disagio sociale delle nostre periferie e ad alimentare il clima di tensione. Siamo davanti a un drammatico deficit di accountability democratica: i campi, e luoghi come via Visso, sono infatti un problema non solo per chi li abita e per chi risiede nei dintorni, ma per la democrazia, perché se si ammette la sospensione dello stato di diritto e della legalità, promuovendola perfino a modello istituzionale, si opera contro la possibilità di una vita civile democratica. Proprio per questo la mia azione è al contempo una adesione all’iniziativa per la giustizia giusta, per la legalità del sistema della carceri italiane, per il diritto alla conoscenza, per lo stato di diritto, che Marco Pannella sta rilanciando in queste ore” conclude Magi.

 

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Vie d'acqua: Expo condannata per aver negato a Cappato copia del progetto. La società dovrà consegnargli il progetto e versargli 1.800 euro

Radicali Italiani - Lun, 12/01/2014 - 13:25
01/12/14

Cappato: se Sala non riesce a garantire il rispetto della legge, rinunci al ruolo di Commissario o a quello di Amministratore delegato

Comunicato stampa del Gruppo Radicale - federalista europeo a Milano

La società EXPO 2015 è stata condannata dal TAR della Lombardia (a questo LINK copia della sentenza) a fornire al Presidente del Gruppo Radicale - federalista europeo al Comune di Milano Marco Cappato copia del progetto "Vie d'acqua sud", che Cappato aveva chiesto a maggio 2014 per poter valutare l'impatto sul territorio della nuova versione di un'opera da subito denunciata come inutile da Milanosìmuove e dai Radicali, e realizzata con un appalto commissariato a novembre 2014. Il TAR ha anche condannato EXPO 2015 al pagamento a Cappato di 1.800 Euro oltre IVA e Contributo obbligatorio.   La società EXPO 2015 aveva negato copia dei documenti di progetto in quanto non ancora "perfezionati e approvati da competenti organi", ma il TAR ha ribadito l'obbligo di consentire l'accesso ad atti anche in itinere per consentire al ricorrente di provare a "fornire soluzioni alternative" rispetto al progetto in corso.   A seguito della sentenza, Marco Cappato ha dichiarato:   "lL vie d'acqua sono un'opera tanto inutile quanto devastante, uno spreco di danaro che abbiamo denunciato prima ancora che la magistratura se ne interessasse. Dopo tutto quello che è successo, il minimo sarebbe stato da parte di EXPO 2015 di rispettare la legge nel fornire puntuale accesso agli atti ai Consiglieri comunali, ma anche ai Comitati e ai cittadini. Invece, non è bastato nemmeno un ricorso davanti al TAR per ottenere i documenti richiesti.   Chiedo all'Amministratore delegato di Expo 2015 e Commissario unico a Expo, Giuseppe Sala, di spiegare le ragioni di un comportamento del genere e quali provvedimenti intenda prendere per il futuro. Se nella sua duplice veste non riesce a garantire il rispetto della legge nemmeno su una questione così elementare come la risposta ad un accesso agli atti, allora è meglio che si faccia da parte o come Commissario o come Amministratore delegato. Non è infatti ragionevole continuare -come fanno Maroni e Pisapia- a far gravare sulla stessa persona sia le responsabilità di gestione sia quelle di indirizzo e controllo". 

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Notiziario Antiproibizionista

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Con il confronto su quanto emerso nei veri gruppi di lavoro si conclude l'ascolto della Summer School 2014, organizzata da Forum Droghe e dal Cnca a Firenze il 4 e 5 settembre, che quest'anno ha messo a confronto studiosi, esperrti e operatori dei servizi pubblici e del privato sociale, sul tema dell'autoregolazione dei consumi di sostanze: le nuove tendenze, i nuovi modi di guardare ai consumi, le nuove risposte della reteb dei servizi.
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LavorareInfo:monitoraggio sulla garanzia europea per i giovani

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In studio Valeria Manieri (Radio Radicale). In collegamento Eleonora Voltolina, Direttrice de La Repubblica degli Stagisti e di Articolo 36. Temi: monitoraggio sullo stato di attuazione della garanzia europea per i giovani; il ruolo del servizio civile nel nostro Paese; i ritardi nelle politiche attive per il lavoro. www.radioradicale.it ioascolto@radioradicale.it
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Seminario Nazionale di Studi: "Per qualche metro e un po’ di amore in più"

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Hanno già dato la disponibilità a partecipare ai lavori tra gli operatori: Lucia Castellano (ex direttrice del carcere di Bollate, autrice con Donatella Stasio del libro “Diritti e castighi. Storie di umanità cancellata in carcere”), Mauro Palma (presidente del Consiglio europeo per la cooperazione nell’esecuzione penale e consigliere del ministero di Giustizia), Desi Bruno (garante dei detenuti Regione Emilia Romagna), Diego De Leo (Professore Ordinario di Psichiatria alla Griffith University, Australia - è uno dei maggiori esperti internazionali di suicidio, direttore dell`Australian Institute for suicide research and prevention), Margherita Forestan (Garante dei diritti dei detenuti del Comune di Verona), Armando Michelizza (Garante del Comune di Ivrea per i diritti delle persone private della libertà personale), Enrico Sbriglia (Provveditore dell’Amministrazione penitenziaria per il Triveneto), Andrea Pugiotto (Ordinario di Diritto Costituzionale all'Università di Ferrara), Annamaria Alborghetti (Avvocato dell'Osservatorio Carcere dell'Unione delle Camere Penali), Adriana Tocco (Garante dei diritti dei detenuti della Regione Campania). Tra gli esponenti politici: Alessandro Zan (deputato di Libertà e diritti), Sandro Favi (responsabile carceri del Partito Democratico), Sergio Lo Giudice (Senatore del Partito Democratico), Rita Bernardini (Segretaria di Radicali italiani), Gessica Rostellato (deputata del Movimento 5 stelle), Gianpiero Dalla Zuanna (Senatore del Partito Democratico), Agnese Moro (figlia dello statista Aldo Moro, rapito e ucciso dalle Brigate Rosse).
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Caffè mondo

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La puntata di "Caffè Mondo", la trasmissione radiofonica nata dalla collaborazione tra oltreradio.it e la stampa.it Ogni giorno in diretta, dal lunedì al venerdì dalle 9.30, ascoltabile, oltre che da oltreradio.it, dal sito lastampa.it Aggiornamenti in tempo reale sull’attualità internazionale, una rassegna dei più importanti media nel mondo, ospiti, testimonianze e storie dal mondo. A cura di Francesca Sforza e Micol Sarfatti. In studio Francesco De Leo. Si parlerà di Turchia, Islam e cattolicesimo oggi a Caffè Mondo. Ospite lo storico e saggista italiano Franco Cardini. professore all’Università di Verona, sulla relazione fra Spagna e giurisdizione internazionale
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Notiziario del mattino

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Sintesi dell'intervento di Marco Pannella dalla Conversazione settimanale di ieri; sintesi dell'intervista di Lorena D'Urso a Beniamino Migliucci sul problema della prescrizione; sintesi delle interviste di Mariano Giustino al padre Federico Lombardi e di Roberto Spagnoli a Marta Ottaviani sulla visita di Papa Francesco in Turchia; rubrica Oikonomia a cura di Marco Valerio Lo Prete; collegamento con David Carretta da Bruxelles sul nuovo presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk.
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