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Su processo presunta compravendita di Senatori; udienza dell'11 Novembre scorso: teste Bondi
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Incontro dal titolo: "Sciascia ed l'impegno civile"

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nell'ambito del 25° anniversario della scopmparsa d Leonardo Sicascia. Interviene il Presidente del Senato Grasso.
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Rassegna di Geopolitica. L'influenza delle religioni e delle lingue sulle dinamiche geopolitiche - a cura di Lorenzo Rendi

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"La Geopolitica delle Lingue" - rivista 'Eurasia', settembre 2013 ----- " La Geopolitica delle Religioni" - rivista 'Eurasia', settembre 2014
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Bolognetti: Storie di merda, depuratori e reflui urbani

Radicali Italiani - Ven, 11/28/2014 - 17:08
28/11/14

Quante volte ho ripetuto che l’Italia è uno Stato canaglia incapace di rispettare il diritto comunitario posto a tutela dell’ambiente e della salute umana. Siamo uno Stato canaglia incapace di rispettare la sua propria legalità. Siamo uno Stato che recepisce con puntuale e disarmante ritardo le direttive comunitarie in materia ambientale e che con altrettanta puntualità, anche quando le ha recepite, non le applica.
Ma se l’Italia è Stato canaglia, la Basilicata nero petrolio non è da meno. La Lucania fenix è sul fronte della tutela ambientale, dell’applicazione delle direttive comunitarie in materia di ambiente, una regione canaglia, dove può succedere che in una città di 60mila abitanti i rifiuti restino a marcire per strada e dove i reflui fognari non depurati finiscono nei fiumi e nelle dighe.
In Basilicata è passata pressoché inosservata la “messa in mora” del nostro Paese per la violazione della direttiva 1991/271/CEE.
Eppure, proprio la Basilicata ha offerto un importante contributo all’ennesima procedura di infrazione aperta dalla Commissione Europea a carico del nostro Paese, in base a quanto previsto dall’art. 258 del TFUE(Trattato Funzionamento Unione Europea).
Sì, avete capito bene, parliamo di una direttiva del 1991 “concernente il trattamento delle acque reflue urbane”, successivamente modificata dalla direttiva 98/15/CE della Commissione.
Una direttiva varata “per evitare ripercussioni negative sull'ambiente, dovute allo scarico di acque reflue urbane trattate in modo insufficiente”.
A fine marzo 2014, la Commissione Europea ha inviato al nostro Ministero degli Esteri una missiva che ha un che di ironico, nella quale è tra l’altro dato leggere: “Signora Ministro, la Commissione ha l’onore di attirare l’attenzione del Suo governo sull’applicazione in Italia degli articoli 3, 4, 5 e 10 della direttiva del Consiglio 91/271/CEE[…]. La direttiva ha per obiettivo quello di assicurare che le acque reflue urbane siano raccolte e sottoposte a un trattamento appropriato, al fine di assicurare un elevato livello di protezione dell’ambiente e, di conseguenza, della salute dei cittadini dell’Unione Europea”.
Onore loro, ma evidentemente non nostro, beccati per l’ennesima volta con il sorcio in bocca o, verrebbe da dire pensando alla Basilicata, con qualche fogna non collettata o scarichi non adeguatamente trattati.
La Commissione ci ricorda che ai sensi del sopracitato art. 3, entro e non oltre il 31 dicembre 2005, tutti i comuni con un numero di abitanti compreso tra i 2000 e i 15000 avrebbero dovuto essere provvisti di reti fognarie per le acque reflue urbane e che l’art. 4 imponeva entro la stessa data l’obbligo di sottoporre i reflui, prima dello scarico, ad un trattamento secondario.
Ovviamente non è andata così, anzi. E tra le centinaia di comuni italiani tra i 2000 e i 15000 abitanti che hanno violato la direttiva 91/271 troviamo ben 41 comuni lucani, tra i quali Latronico, Lauria, Maratea, Moliterno, Muro Lucano, Montescaglioso, Ferrandina, Francavilla, Chiaromonte. Nella quasi totalità dei casi in Basilicata si è violato l’art. 4. Tradotto c’è stato un inadeguato trattamento volto a ridurre nei limiti previsti il carico inquinante delle acque reflue.
Che dire? Viene in mente quella parola “onore” con la quale la Commissione si è rivolta al nostro Ministero, ma viene soprattutto da chiedersi quanto guano scarichiamo nelle nostre acque, in una regione che paga già un prezzo molto alto in termini di inquinamento collegato alle attività di estrazione idrocarburi.
E vogliamo meravigliarci se AQL non riesce a garantire la salubrità dell’acqua a Ferrandina? C’è solo da incrociare le dita, da invocare ciascuno il proprio santo patrono mormorando. “Io speriamo che me la cavo”.
Quanto a Latronico, che ambisce ad essere la città del benessere, se l’attuale primo cittadino, prototipo del renzismo imperante, dismettesse i panni del Paolini lucano e si occupasse di più della cosa pubblica, non sarebbe male.

* intervento pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 27 novembre 2014

Per approfondire

Bolognetti: Sul fronte della tutela ambientale l’Italia è uno Stato canaglia (radicali.it, 7 luglio 2011)

Alla ricerca della fogna perduta (Radio Radicale, 23 maggio 2010)

Storie di merda e di depuratori (Canale Youtube Radicali Lucani, 27 gennaio 2010)

© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

Bolognetti: Storie di merda, depuratori e reflui urbani

Radicali Italiani - Ven, 11/28/2014 - 16:59
28/11/14

Quante volte ho ripetuto che l’Italia è uno Stato canaglia incapace di rispettare il diritto comunitario posto a tutela dell’ambiente e della salute umana. Siamo uno Stato canaglia incapace di rispettare la sua propria legalità. Siamo uno Stato che recepisce con puntuale e disarmante ritardo le direttive comunitarie in materia ambientale e che con altrettanta puntualità, anche quando le ha recepite, non le applica.

Ma se l’Italia è Stato canaglia, la Basilicata nero petrolio non è da meno. La Lucania fenix è sul fronte della tutela ambientale, dell’applicazione delle direttive comunitarie in materia di ambiente, una regione canaglia, dove può succedere che in una città di 60mila abitanti i rifiuti restino a marcire per strada e dove i reflui fognari non depurati finiscono nei fiumi e nelle dighe.

In Basilicata è passata pressoché inosservata la “messa in mora” del nostro Paese per la violazione della direttiva 1991/271/CEE.

Eppure, proprio la Basilicata ha offerto un importante contributo all’ennesima procedura di infrazione aperta dalla Commissione Europea a carico del nostro Paese, in base a quanto previsto dall’art. 258 del TFUE(Trattato Funzionamento Unione Europea).

Sì, avete capito bene, parliamo di una direttiva del 1991 “concernente il trattamento delle acque reflue urbane”, successivamente modificata dalla direttiva 98/15/CE della Commissione.

Una direttiva varata “per evitare ripercussioni negative sull'ambiente, dovute allo scarico di acque reflue urbane trattate in modo insufficiente”.

A fine marzo 2014, la Commissione Europea ha inviato al nostro Ministero degli Esteri una missiva che ha un che di ironico, nella quale è tra l’altro dato leggere: “Signora Ministro, la Commissione ha l’onore di attirare l’attenzione del Suo governo sull’applicazione in Italia degli articoli 3, 4, 5 e 10 della direttiva del Consiglio 91/271/CEE[…]La direttiva ha per obiettivo quello di assicurare che le acque reflue urbane siano raccolte e sottoposte a un trattamento appropriato, al fine di assicurare un elevato livello di protezione dell’ambiente e, di conseguenza, della salute dei cittadini dell’Unione Europea”.

Onore loro, ma evidentemente non nostro, beccati per l’ennesima volta con il sorcio in bocca o, verrebbe da dire pensando alla Basilicata, con qualche fogna non collettata o scarichi non adeguatamente trattati.

La Commissione ci ricorda che ai sensi del sopracitato art. 3, entro e non oltre il 31 dicembre 2005, tutti i comuni con un numero di abitanti compreso tra i 2000 e i 15000 avrebbero dovuto essere provvisti di reti fognarie per le acque reflue urbane e che l’art. 4 imponeva entro la stessa data l’obbligo di sottoporre i reflui, prima dello scarico,  ad un trattamento secondario.

Ovviamente non è andata così, anzi. E tra le centinaia di comuni italiani tra i 2000 e i 15000 abitanti che hanno violato la direttiva 91/271 troviamo ben 41 comuni lucani, tra i quali Latronico, Lauria, Maratea, Moliterno, Muro Lucano, Montescaglioso, Ferrandina, Francavilla, Chiaromonte. Nella quasi totalità dei casi in Basilicata si è violato l’art. 4. Tradotto c’è stato un inadeguato trattamento volto a ridurre nei limiti previsti il carico inquinante delle acque reflue.

Che dire? Viene in mente quella parola “onore” con la quale la Commissione si è rivolta al nostro Ministero, ma viene soprattutto da chiedersi quanto guano scarichiamo nelle nostre acque, in una regione che paga già un prezzo molto alto in termini di inquinamento collegato alle attività di estrazione idrocarburi.

E vogliamo meravigliarci se AQL non riesce a garantire la salubrità dell’acqua a Ferrandina? C’è solo da incrociare le dita, da invocare ciascuno il proprio santo patrono mormorando. “Io speriamo che me la cavo”.

Quanto a Latronico, che ambisce ad essere la città del benessere, se l’attuale primo cittadino, prototipo del renzismo imperante, dismettesse i panni del Paolini lucano e si occupasse di più della cosa pubblica, non sarebbe male.

* intervento pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 27 novembre 2014.

Per approfondire:

Bolognetti: Sul fronte della tutela ambientale l’Italia è uno Stato canaglia (radicali.it, 7 luglio 2011)

Alla ricerca della fogna perduta (Radio Radicale, 23 maggio 2010)

Storie di merda e di depuratori (Canale Youtube Radicali Lucani, 27 gennaio 2010)

 

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Convegno: “Per il Mezzogiorno, l’impegno di Enrico Berlinguer sulla questione meridionale”

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Ven, 11/28/2014 - 16:49
Presenti: Massimo D’Alema, presidente FEPS; Roberto Speranza , capogruppo Pd alla Camera; Elisa Mariano deputata Pd, Assunta Tartaglione, deputata Pd e segretaria regionale Pd; professor Giorgio Caredda, dell’Università degli studi La Sapienza. L'evento è organizzato dal Gruppo Pd della Camera dei Deputati e dalla Fondazione Gramsci.
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Firme false, Cappato e Lipparini: sono crimini gravi e il primo criminale è lo Stato italiano

Radicali Italiani - Ven, 11/28/2014 - 16:31
28/11/14

Dichiarazione di Marco Cappato e Lorenzo Lipparini della lista Bonino-Pannella:

"Sono passati quattro anni e nove mesi da quando ci rivolgemmo alla giustizia italiana per denunciare (in particolare all'allora sostituto procuratore Bruti Liberati) la truffa elettorale 'Firmigoni' e per chiedere l'annullamento delle elezioni regionali lombarde del 2010".

"Il processo civile è ancora in corso davanti al Consiglio di Stato, mentre è arrivata oggi la conclusione del primo grado al penale, rispetto alla quale ci permettiamo di sottolineare che i crimini contro la democrazia dovrebbero essere considerati tra i crimini più gravi".

"Le responsabilità di quanto accaduto vanno al di là di quelle dei singoli autenticatori e di chi li ha organizzati. Nella truffa Firmigoni il primo criminale è lo Stato italiano che - nelle sue varie ramificazioni politiche, giudiziarie ed editoriali- ha impedito agli elettori lombardi di ottenere elezioni legali e democratiche e ha negato per anni il diritto alla verità sui crimini commessi".

"Solo così è stato possibile eliminare dalle istituzioni lombarde noi Radicali, cioè l'unica alternativa a un sistema di potere assolutamente trasversale e ancora oggi attivo. Le condanne di oggi non rappresentano per noi un impossibile risarcimento, ma la conferma di un delitto che avrebbe potuto e dovuto essere evitato se fossimo stati subito ascoltati".

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Il Maratoneta

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Ven, 11/28/2014 - 15:12
La situazione delle cure palliative in Italia. Intervista di Paolo Izzo a Beppino Englaro. Aspetti tecnici relativi alle barriere architettoniche. Partrecipano in collegamento telefonico Francesca Lozito, Carlo Troilo e Matteo Mainardi In studio Valentina Stella
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Legge elettorale. Intervista a Giuseppe Calderisi

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Ven, 11/28/2014 - 14:20
L'ex deputato del Pdl Giuseppe Calderisi, ascoltato in settimana dalla Commissione Affari costituzionali del Senato in qualità di esperto di sistemi elettorali, spiega aspetti positivi e criticità del cosiddetto "Italicum", il testo di legge elettorale all'esame del Senato: il ballottaggio, il premio di maggioranza, l'introduzione delle preferenze e dei capilista bloccati, il nodo del sistema d'elezione per il Senato, non essendo ancora stata approvata la riforma costituzionale.
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Neureka- Speciale: il piano Juncker, le parole di Draghi i rischi nell'Eurozona

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Ven, 11/28/2014 - 12:37
In studio Valeria Manieri (Radio Radicale). In collegamento Tonia Mastrobuoni, inviata de La Stampa a Berlino. Temi: il piano Juncker per gli investimenti e la figura del nuovo Presidente della Commissione europea; la preoccupazione nelle parole di Mario Draghi; bassa inflazione in Germania e deflazione in Spagna. www.radioradicale.it ioascolto@radioradicale.it
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LavorareInfo Speciale: bando internazionale per Città della Scienza

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Ven, 11/28/2014 - 12:30
In studio Valeria Manieri (Radio Radicale). In collegamento Andrea Tomasi, Presidente Fondazione Inarcassa. Il concorso internazionale di progettazione per il nuovo Science Centre di Città della Scienza, che da spazio ai giovani professionisti architetti e ingegneri. www.radioradicale.it ioascolto@radioradicale.it
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La Costituzione, il ruolo e le funzioni del capo dello Stato, le presidenze Cossiga, Scalfaro, Ciampi, la campagna Emma for president, i radicali

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Pannella, Cossiga 6 dic 91 Pannella, Funari 7 dic 91 Scalfaro 12 giu e 23 lu 91 Pannella 7 feb 96 Bologna lettera a Ciampi 2 mar 2001 Bonino 10 mag 99 Fabris, Bonino.. 12 mag 99
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"Bolognetti viene a mettere in guardia i montesi". Domani presentazione del libro "Le mani nel petrolio" a Montescaglioso(MT)

Radicali Italiani - Ven, 11/28/2014 - 11:09
28/11/14

Maurizio Bolognetti inaugura il primo di una serie di INCONTRI FORMATIVI sul tema del PETROLIO e dell'inquinamento Ambientale.

line-height:115%;font-family:"Verdana","sans-serif"">a Montescaglioso - Sabato 29 Novembre 2014 - Sala Sandro Pertini - Ore 18.00

line-height:115%;font-family:"Verdana","sans-serif"">Approfondimenti line-height:115%;font-family:"Verdana","sans-serif"">

Montescaglioso.net

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"Un passo avanti". Un confronto transnazionale delle donne Rom, Sinte e Camminanti su Lavoro, Salute, Casa, Apolidia.

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organizzato da Rowni - Roma Women Network Italy. Intervengono: Saška Jovanović (Presidente, Associazione Romni onlus, Roma), Danijela Jovanović (Vicepresidente, Associazione YU ROM, Napoli), Miglena Mihaylova (Direttore esecutivo, Associazione LIDER, Blagoevgrad – Bulgaria), Concetta Sarachella (Stilista; Presidente: Isernia in rete- Museo del viaggio Fabrizio De Andre- Tikanè-assiem), Indira Bajramović (Presidente, Associazione Bolja budućnost Futuro Migliore), Tuzla - Bosnia e Herzegovina), Selly Kane (coordinatrice nazionale politiche immigrazione CGIL), Sanela Mikić (Associazione Romni onlus, Roma), Miglena Mihaylova (Direttore esecutivo, Associazione LIDER, Blagoevgrad – Bulgaria), Sarita Jasarova (Presidente, Associazione LIL, Skopje - Macedonia), Dijana Pavlović (Vicepresidente, Federazione Rom e Sinti, Milano), Sarita Jasarova (Presidente, Associazione LIL, Skopje - Macedonia), Saška Jovanović (Presidente, Associazione Romni onlus, Roma), Gordana Herold (Iniziativa ''Romane Romnja'', Köln - Germania), Maja Familić (Poetessa e Pittrice; Fondatrice della Fondazione No madik, Novi Sad – Serbia), Claudia Anfossi (ASGI, Rappresentanti delle Ambasciate: Serbia), Dragana Vukovic Ljubojevic (primo consigliere Capo sezione Consolare, Croazia), Sonja Lovrek Velkov (Secondo Segretario Capo sezione Consolare)
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