Politica
Rassegna di Geopolitica. Il dibattito nella Amministrazione Obama sull'invio di armi ai ribelli in Siria e il ruolo della Cia - a cura di Lorenzo Rendi
Presentazione di "Stato di diritto contro Ragione di Stato" alla Camera dei Comuni
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Ostia-Incendio doloso X Municipio: Radicali: concessioni già 'in fumo' da anni perché non rispettate. Pubblicheremo su opencampidoglio.it gli atti bruciati
Dichiarazione di Riccardo Magi, consigliere Radicale capitolino e Paolo Izzo, segretario Radicali Roma L'incendio doloso nell'archivio del X municipio in cui si trovavano le concessioni degli stabilimenti balneari di Ostia, mostra quanto sia stato opportuno l'esposto che abbiamo depositato presso la Procura della Repubblica due giorni fa, in cui è stata riportata la attenta e documentata misurazione di tutte le altezze delle barriere. Barriere innalzate dai gestori balneari contravvenendo a quanto richiesto nelle stesse concessioni loro accordate, è una coincidenza che ha dell'incredibile. Opportuno quanto i controlli che stanno avvenendo in queste ore da parte della Capitaneria di Porto su richiesta della Procura. Come sottolinea il Sindaco questo incendio non può che essere un "Atto intimidatorio contro la politica della legalità", ovvero la politica che ha portato, sempre a seguito di un nostro esposto, le autorità locali a riaprire gli accessi pubblici al mare abusivamente ostruiti dagli stabilimenti.
I documenti presentati in questo nuovo esposto dimostrano, a nostro avviso, che alcune delle concessioni andate bruciate andrebbero anche ritirate per l'evidente violazione di leggi nazionali ed europee.
Per questo vogliamo leggere il gravissimo attacco alle istituzioni che tale incendio rappresenta, come un segnale che ci indica che abbiamo trovato la chiave giusta per affrontare l'illegalità onnipresente ad Ostia. Le concessioni sono andate "in fumo" da anni, perché non sono state rispettate con la reticenza di tutte le istituzioni. Dopo quanto accaduto questa notte abbiamo deciso di pubblicare sul sito Opencampidoglio.it la maggior parte delle concessioni riguardanti gli stabilimenti di Ostia, da noi acquisite tramite accesso agli atti nei mesi scorsi e già trasmesse alla Procura allegate all'esposto di un anno fa.
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Relazione legge 194/78 - Viale, basta giustificazioni da ragioneri, servono piani regionali seri per affrontare l'obiezione di coscienza e ridurre l'attesa
Sulla relazione annuale sullo stato di applicazione della legge 194/78, diffusa oggi dal ministero, è intervenuto Silvio Viale, esponente radicale e consigliere comunale del PD, che invita a ad affrontare il tema della cosiddetta "Obiezione di Coscienza" emancipandosi dai calcoli da ragioniere del ministro.
Silvio Viale che è responsabile del servizio IVG della Citta della Salute e della Scienza di Torino - Ospedale Sant'Anna, dove si effettua il 3,3% degli aborti in Italia è il 41% di quelli del Piemonte, ha diffuso la seguente dichiarazione:
"Dopo avere monitorato e approfondito i dati occorre affrontare seriamente le implicazioni dell'obiezione di coscienza con una logica sanitarie e non da ragioniere. Sono stato il primo a far notare come, pur nei limiti legislativi della 194, il numero di ginecologi non obiettori, nel 2012 circa 1551 contro i 3551 obiettori, possa essere sufficiente, ma devo denunciare la logica rassicurante da ragioniere con cui il ministro interpreta i dati. Infatti, se è vero che la media nazionale è di 1,4 IVG a settimana per non obiettore, occorre aggiungere anche che, con gli stessi criteri, la media nazionale è di 2,35 nati a settimana per ginecologo. Purtroppo la discrimininazione verso quei servitori dello Stato, che permettono l'applicazione della 194/78, non è nel carico di lavoro ma nella marginalità sanitaria e professionale con cui le IVG sono relegate ai margini del sistema sanitario.
Occorrono piani sanitari regionali che garantiscano la piena soddisfazione professionale dei medici impegnati nelle IVG, programmando un numero minimo adeguato di interventi nei presidi principali è una percentuale in essi di medici non obiettori. Tutti sanno, compreso il ministro, che nel 90% dei casi l'obiezione non ha motivazioni etiche, ma di convenienza professionale, anche solo per evitare i rischi giudiziari e le implicazioni organizzative di quello che si configura come un servizio in più da svolgere. Volete un esempio di qualcosa che la relazione è continua a non dire? In Italia solo il 41% delle donne riesce a fare l'IVG entro le 9 settimane (62 giorni), mentre la media europea è attorno al 60% con punte molto più alte nei paesi nordici, perché i tempi di attesa per la certificazione portano a eseguire le IVG più tardi. Non serve fare poche IVG in tutti i presidi. Servono, invece, una pianificazione sanitaria seria e il coinvolgimento dei consultori negli interventi come prevede da 36 anni la legge 194/78."
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Disabilità, Gallo: Stato fuorilegge per mancato aggiornamento nomenclatore
Dichiarazione di Filomena Gallo, Segretario dell'Associazione Luca Coscioni, a margine dei lavori del Convegno "Disabilità e Diritti. Aggiornare subito il Nomenclatore" in corso presso il Senato della Repubblica- Sala Capitolare (il Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva, Piazza della Minerva 38), organizzato dalla Commissione Diritti Umani del Senato, insieme con il CSR (Commissione di studio e ricerca Ausili tecnici per le persone disabili)
A luglio di quest'anno, insieme con il professor Gilberto Corbellini, consigliere generale dell’Associazione Luca Coscioni ho incontrato il Ministro Beatrice Lorenzin. A seguito dell’incontro come Associazione Luca Coscioni, abbiamo inviato una nota tecnica (LEGGI QUI) a firma di Gustavo Fraticelli, già co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni, Maria Teresa Agati, presidente C.S.R. (Centro Studi e Ricerche Ausili per persone disabili), Marcello Crivellini, docente di Analisi e organizzazione di sistemi sanitari al Politecnico di Milano, e mia con una serie di proposte per la revisione del regolamento dell’assistenza protesica, vale a dire aggiornamento dei Lea e del Nomenclatore tariffario. Tra i punti evidenziati: -aggiornamento immediato a costo zero perché attualmente su alcuni dispositivi lo Stato spende di somme raddoppiate rispetto all' effettivo costo; - un più efficace sistema di identificazione dei dispositivi erogabili attraverso la registrazione approvata da un’apposita commissione simile a quella del farmaco, dei modelli fornibili (così come avviene in tutta Europa ed in tutti i paesi civili del mondo) in un “Repertorio” degli ausili tecnici, peraltro già previsto dalla legge finanziaria 2006 – art. 292 comma b), permetterebbero da soli e “a costo zero” l’eliminazione della quasi totalità delle forniture difformi, “discrezionali” ed incontrollabili in quanto ad appropriatezza e congruità, che costituiscono il vulnus più appariscente e più grave dell’attuale sistema. E' bene ricordare che secondo l'art. 11 (Decreto Ministeriale - Ministero della Sanità - 27 agosto 1999, n. 332): "Il nomenclatore è aggiornato periodicamente, con riferimento al periodo di validità del Piano sanitario nazionale e, comunque, con cadenza massima triennale, con la contestuale revisione della nomenclatura dei dispositivi erogabili". Cadenza massima triennale!!!! Il nostro è uno Stato fuorilegge in cui pagano le conseguenze i disabili. Le persone disabili hanno il diritto di conoscere con chiarezza e senza ambiguità quali sono i dispositivi a cui hanno effettivamente diritto, senza sottoporsi ad umilianti mercanteggiamenti per sapere se un determinato prodotto può essere ottenuto gratuitamente oppure no, oppure tra quali modelli di ausilio sia possibile effettuare la scelta; l’Associazione Luca Coscioni da anni si batte per i loro diritti e per il dovere da parte delle istituzioni di garantire condizioni di vita accettabili, possibili e degne di un Paese sviluppato come l’Italia. Oggi siamo qui con il nostro co-presidente Marco Gentili che ha rivolto un appello a Matteo Renzi per il rinnovo degli ausili ai disabili. Il premier, come tutti i precedenti Governi, ha procrastinato la questione, dopo un colloquio con il Ministro Lorenzin, a dicembre. Sarà la volta buona o ci troveremo dinanzi all'ennesima presa in giro?© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Droga: sentenza Cassazione sulla riduzione delle pene per piccolo spaccio connessa alla Fini -Giovanardi. Intervista all'avv. Michele Passione
Commissioni Affari esteri e Difesa di Camera e Senato
Intervista a Maurizio Bolognetti sulla sua iniziativa nonviolenta di sciopero della fame ad oltranza
Adozioni gay: diniego a coppia statunitense, ennesimo caso di sequestro di diritti alla dogana
"È possibile che i diritti di cui si beneficia in altri Paesi del mondo vengano costantemente sequestrati alle nostre frontiere? È una situazione assurda per la quale i nostri governanti dovrebbero vergognarsi."
Così Yuri Guaiana, segretario dell'Associazione Radicale Certi Diritti, ha commentato il diniego della Procura che a Bologna ha negato l'adozione del figlio naturale della partner omosessuale già avvenuta negli Stati Uniti d'America. La coppia è composta da una donna statunitense con cittadinanza italiana acquisita per discendenza e da una donna statunitense.
"Mentre tarda ancora una legge che estenda il matrimonio civile alle coppie dello stesso sesso, il 'tira e molla' tra Governo e Parlamento sulle unioni civili mantiene questo scenario surreale in cui ci si accanisce persino sui bambini. Siamo arrivati persino al paradosso per il quale una bambina rischia di perdere il riconoscimento del legame con una delle madri e persino con il fratellino. La bimba rischia anche di essere privata anche del diritto di cittadinanza italiana e europea riconosciuto invece al fratellino per discendenza dalla madre cittadina italiana. i due fratellini verrebbero quindi trattati differentemente e la bimba non avrebbe l'opportunità futura di studiare e lavorare in Europa.
L'assenza di una legge che estenda il matrimonio civile alle coppie dello stesso sesso rappresenta ormai un vulnus morale le cui conseguenze sono sempre più spesso pagate dai più piccoli e dai più indifesi. basta giocare con le nostre vite e con quelle dei nostri figli! Uguaglianza, subito!"
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Radio Radicale domani ricorderà Sergio Stanzani ad un anno dalla morte
In occasione del primo anniversario della sua morte, domani Radio Radicale ricorderà Sergio Stanzani, fondatore del Partito Radicale e a lungo dirigente e parlamentare.
Verranno per l'occasione trasmessi diversi servizi su di lui a partire da questa notte, per poi proseguire nelle diverse fasce di programmazione della giornata di domani.
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