Politica

La uccisione di tre givani ebrei in Cisgiordania e la reazione di Israele. Intervista a M. Molinari

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Mar, 07/01/2014 - 23:25
Maurizio Molinari è corrispondente de 'la Stampa' da Gerusalemme
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Neureka: dialoghi su politica ed economia nell'Unione Europea

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Mar, 07/01/2014 - 22:00
In studio Valeria Manieri (Radio Radicale). In collegamento Tonia Mastrobuoni, inviata de La Stampa a Berlino. Temi: al via il semestre italiano di Presidenza Ue; le nomine e l'elezione di Juncker e Schulz; la flessibilità in Europa e il tema del taglio del debito in Italia; la fitta agenda di appuntamenti europei.
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Radio Carcere

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Conduce Riccardo Arena. Intervengono Marco Pannella e Rita Bernardini.
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Carceri, Marco Pannella: Strasburgo condanna di nuovo l'Italia, campioni del mondo solo su questo campo.

Radicali Italiani - Mar, 07/01/2014 - 20:03
01/07/14

Dichiarazione di Marco Pannella, presidente del Senato del Partito Radicale.

  Valentino Saba ha denunciato l’Italia, perché  durante la sua detenzione nel 2000 è stato sottoposto a trattamenti inumani e degradanti: ha vissuto una vera e propria tortura fisica. Dopo 14 anni, ancora una volta, c’è stato bisogno dell’intervento di un Tribunale di una giurisdizione superiore, che ha sommato, alle condanne storiche, questa ultima che sancisce una volta in più  lo stato tecnicamente criminale del Regime italiano.   È inaudito che, quando violazioni dell'articolo 3 avvengono, il sistema giudiziario italiano non riesca ad intervenire, perché questo e altri Parlamenti non sono riusciti a istituire il reato di tortura, lasciando l'Italia tra i campioni del mondo, almeno in questo campo, delle condanne. Valentino Saba ha denunciato l’Italia invocando l'articolo 3 (divieto di tortura e trattamenti inumani e degradanti), l'articolo 5 (diritto alla libertà e alla sicurezza) e l'articolo 8 (diritto al rispetto della vita privata e familiare) e l'articolo 13 (diritto ad un ricorso effettivo).   Abbiamo deciso di depositare un amicus curiae con gli avvocati Nicolò Paoletti e Filomena Gallo per Non c’è Pace senza giustizia, Partito Radicale, Radicali Italiani; perché la fotografia della realtà italiana non corrisponde certo alle ragioni che la rappresentanza di Governo rappresenta nel difendere uno Stato che in materia di diritti fondamentali preferisce ignorare i tanti cittadini che chiedono rispetto della loro dignità, e quel rispetto equivale a diritti fondamentali della persona che nel nostro paese hanno perso applicazione diretta.   Appare evidente che lo Stato italiano non riesce ad attuare le garanzie riconosciute a tutti i cittadini e non riesce a ripristinare situazioni di giustizia.   Viene da chiedersi quale Stato democratico possa essere condannato per trattamenti inumani e degradanti e poi presentarsi al mondo come Repubblica democratica.   Sperare che il Regime italiano intervenga immediatamente, potrebbe portare alla disperazione; ma come Radicali vogliamo rappresentare altro, altro che è alternativa all'incapacità manifesta dello Stato italiano di interrompere questa tortura abituale.

© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

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Carceri, Marco Pannella: Strasburgo condanna di nuovo l'Italia, campioni del mondo solo su questo campo.

Radicali Italiani - Mar, 07/01/2014 - 20:03
01/07/14

Dichiarazione di Marco Pannella, presidente del Senato del Partito Radicale.

  Valentino Saba ha denunciato l’Italia, perché  durante la sua detenzione nel 2000 è stato sottoposto a trattamenti inumani e degradanti: ha vissuto una vera e propria tortura fisica. Dopo 14 anni, ancora una volta, c’è stato bisogno dell’intervento di un Tribunale di una giurisdizione superiore, che ha sommato, alle condanne storiche, questa ultima che sancisce una volta in più  lo stato tecnicamente criminale del Regime italiano.   È inaudito che, quando violazioni dell'articolo 3 avvengono, il sistema giudiziario italiano non riesca ad intervenire, perché questo e altri Parlamenti non sono riusciti a istituire il reato di tortura, lasciando l'Italia tra i campioni del mondo, almeno in questo campo, delle condanne. Valentino Saba ha denunciato l’Italia invocando l'articolo 3 (divieto di tortura e trattamenti inumani e degradanti), l'articolo 5 (diritto alla libertà e alla sicurezza) e l'articolo 8 (diritto al rispetto della vita privata e familiare) e l'articolo 13 (diritto ad un ricorso effettivo).   Abbiamo deciso di depositare un amicus curiae con gli avvocati Nicolò Paoletti e Filomena Gallo per Non c’è Pace senza giustizia, Partito Radicale, Radicali Italiani; perché la fotografia della realtà italiana non corrisponde certo alle ragioni che la rappresentanza di Governo rappresenta nel difendere uno Stato che in materia di diritti fondamentali preferisce ignorare i tanti cittadini che chiedono rispetto della loro dignità, e quel rispetto equivale a diritti fondamentali della persona che nel nostro paese hanno perso applicazione diretta.   Appare evidente che lo Stato italiano non riesce ad attuare le garanzie riconosciute a tutti i cittadini e non riesce a ripristinare situazioni di giustizia.   Viene da chiedersi quale Stato democratico possa essere condannato per trattamenti inumani e degradanti e poi presentarsi al mondo come Repubblica democratica.   Sperare che il Regime italiano intervenga immediatamente, potrebbe portare alla disperazione; ma come Radicali vogliamo rappresentare altro, altro che è alternativa all'incapacità manifesta dello Stato italiano di interrompere questa tortura abituale.

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Droghe/Radicali: In attesa risposta governo su tre precise sue inadempienze… ne segnaliamo una quarta

Radicali Italiani - Mar, 07/01/2014 - 18:42
01/07/14

... La mancata presentazione in parlamento della relazione annuale sulle dipendenze

Rita Bernardini, Segretaria di Radicali Italiani, e Giulio Manfredi, membro di Direzione di Radicali Italiani:

Dieci giorni fa avevamo inviato una lettera ufficiale al premier Renzi e ai ministri Orlando e Lorenzin segnalando loro: la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’art. 73 del DPR 309/90 nel testo vecchio e superato dalle modifiche apportate dalla sentenza della Consulta che ha cancellato la legge “Fini-Giovanardi” (con conseguente moltiplicazione dell’errore nelle banche dati giuridiche); la situazione di stallo del Dipartimento Nazionale Antidroga; la mancata convocazione della Sesta Conferenza Nazionale sulle Droghe, prevista dalla legge ogni tre anni (l’ultima conferenza risale al 2009).

Siamo ancora in attesa di una risposta o almeno, come si dice fra persone ben educate, di “un cortese cenno di riscontro”. Approfittiamo dell’attesa per aggiungere una quarta inadempienza: ai sensi dell’art. 131 del DPR 309/90, il Governo deve presentare entro il 30 giugno di ogni anno una relazione al Parlamento sui dati relativi allo stato delle tossicodipendenze in Italia, sulle strategie e sugli obiettivi raggiunti, sugli indirizzi seguiti nonché sull’attività riguardante l’erogazione dei contributi finalizzati al sostegno delle attività di prevenzione, riabilitazione, reinserimento e recupero dei tossicodipendenti.

Siamo a luglio e della Relazione al Parlamento non c'è traccia. Vero è che, come denunciamo da qualche decennio, in Italia i termini sono sempre “perentori” per i cittadini e “ordinatori” per l’amministrazione dello Stato, ma ci permettiamo di chiedere ai nostri interlocutori se, vista l’importanza della materia, non sia il caso di provvedere immediatamente.

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Conferenza africana sulla Pena di Morte in Benin

Radicali Italiani - Mar, 07/01/2014 - 18:39
01/07/14

Mercoledì 2 luglio inizia a Cotonou la conferenza africana sulla pena di morte organizzata dal Governo del Benin e dalla Commissione africana per i diritti umani e dei popoli in collaborazione con Nessuno tocchi Caino ed il Partito Radicale, organizzazioni presenti con il Sen. Marco Perduca.

Gli obiettivi sono sensibilizzare i paesi africani affinchè aumenti il sostegno alla nuova Risoluzione per la moratoria delle esecuzioni al voto della prossima Assemblea Generale delle Nazioni Unite ed  incoraggiare l’adozione di un Protocollo africano per l’abolizione della pena di morte.

La conferenza sarà tramessa webcast da Radio Radicale.     

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Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Mar, 07/01/2014 - 18:00
Seguito dell'audizione del ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gianluca Galletti.
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Dichiarazione di Filomena Gallo e Nicolò Paoletti, entrambi legali per l'Amicus Curiae dinanzi alla Corte EDU nel caso Saba c/Italia

Radicali Italiani - Mar, 07/01/2014 - 17:47
01/07/14

Oggi la Corte europea dei Diritti dell’Uomo ha condannato l'Italia per aver sottoposto a trattamento inumano e degradante Valentino Saba: si configura quindi la violazione dell’art.3 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo (Proibizione della tortura - Trattamento inumano e degradante) che prescrive che “Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamenti inumani o degradanti”.

[LA DECISIONE] [IL SITO DELLA CORTE]

Nel 1989, l’Italia ha ratificato la Convenzione ONU contro la tortura, ma da allora il reato di tortura non è mai stato tradotto in legge penale italiana. L’assenza di una legge italiana contro la tortura determina il paradosso per cui, in Italia, non soltanto il reato in questione non può essere riconosciuto giuridicamente, ma non può neanche essere concepito, né ipotizzato, anche quando è stato manifestamente commesso.

Nel caso Saba contro Italia, in cui il detenuto Valentino Saba nel carcere sardo lamenta i trattamenti ai quali è stato sottomesso dagli agenti penitenziari, il Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, Non C’è Pace Senza Giustizia e Radicali Italiani hanno presentato disgiuntamente delle osservazioni scritte alla Corte EDU (avvocati Paoletti e Gallo), per evidenziare, tra l’altro, che “la Costituzione italiana all’art. 13 stabilisce il principio secondo cui ‘È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà’” e che manca nel nostro ordinamento la fattispecie delittuosa del reato di tortura.

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Stato di diritto, Non C'è Pace Senza Giustizia: il sistema giudiziario italiano favorisce l'impunità

Radicali Italiani - Mar, 07/01/2014 - 17:22
01/07/14

 

Dichiarazione di Niccolò Figà-Talamanca e Antonella Casu, Segretario Generale  e Tesoriera di Non c'è Pace Senza Giustizia   Ci sono voluti 14 anni, tanta forza d'animo e dispendio di importanti risorse economiche perché Valentino Saba potesse vedersi riconosciuti, in Europa, i diritti umani di base che l'Italia gli ha negato. L'odissea giudiziaria di quest'uomo inizia nel 2000, dopo il pestaggio subito assieme ad altri detenuti da parte degli agenti della polizia penitenziaria del carcere San Sebastiano di Sassari. La maggior parte dei procedimenti penali a carico degli agenti coinvolti si è conclusa in un nulla di fatto a causa degli effetti anti-legalitari che la prescrizione produce nel nostro sistema giudiziario. Lungi dall'espletare la funzione che è all'origine della nascita di questo istituto, grazie all'eccessiva durata dei processi in Italia la prescrizione è ormai divenuta strumento di garanzia dell'impunità per chi commette crimini e dispone di adeguati mezzi e assistenza legale.   Il detenuto Valentino Saba non ha avuto altra scelta che rivolgersi alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, che oggi ha depositato una sentenza di condanna, l'ennesima nei confronti dell'Italia, per trattamenti disumani e degradanti. Il Partito Radicale, Radicali Italiani e Non c'è Pace Senza Giustizia, in qualità di "amicus curiæ" avevano sostenuto dinanzi alla Corte le ragioni di Saba.   Nel giorno d'inaugurazione del semestre italiano di presidenza dell'UE, la decisione della giurisdizione europea restituisce dignità alla giustizia, ma rende ancor più evidente il disonore cui il governo guidato da Matteo Renzi continua a costringere il nostro Paese. Quanti anni dovranno ancora trascorrere prima che il Parlamento si decida ad introdurre il reato di tortura nel codice penale conformemente agi impegni presi a livello internazionale? Quante vite dovranno ancora essere distrutte prima che le istituzioni prendano atto e pongano rimedio alla situazione di ingiustizia cui sono costretti tutti quei cittadini che non hanno mezzi per difendersi? Da anni i Radicali denunciano lo sfacelo del sistema giudiziario, ma a Palazzo Chigi si continua a preferire le dichiarazioni di principio ai provvedimenti strutturali.      

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Intervista all'avvocato Giorgio Carta

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Mar, 07/01/2014 - 16:21
intervista di Luca Marco Comellini all'avv. Giorgio Carta sulla responsabilità dell'Amministrazione militare in relazione ai casi dei militari e poliziotti che hanno prestato servizio sulle navi della Marina militare nell'oprerazione Mare Nostrum e sono risultati positivi ai test per la rilevazione della tubercolosi.
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Intervista all'avvocato Giorgio Carta sulla responsabilità dell'Amministrazione nei casi di incidente o infortunio sui luoghi di lavoro

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Intervista di Luca Marco Comellini all'avvocato Giorgio Carta sulla responsabilità dell'Amministrazione nei casi di incidente o infortunio sui luoghi di lavoro con particolare riferimento ai militari e poliziotti che hanno prestato servizio sulle navi della Marina militare impegnate nell'operazione Mare Nostrum e sono risultati positivi ai test per la rilevazione della tubercolosi.
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Intervista a Gianni Tonelli (Segretario Generale SAP) su Mare Nostrum

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Intervista a Gianni Tonelli (Segretario Generale SAP) su Mare Nostrum
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Commissione Giustizia della Camera

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Indagine conoscitiva in merito all'esame delle proposte di legge C. 1138 d'iniziativa popolare, C. 1039 Gadda e C. 1189 Garavini, recanti "Misure per favorire l'emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata". Audizioni di Francesco Menditto, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lanciano, di Enrico Fontana, direttore generale dell'Associazione Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie e di Luciano Silvestri, responsabile ufficio legalità CGIL-nazionale.
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Commissioni Industria, commercio, turismo e Territorio, ambiente, beni ambientali del Senato

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Nell'ambito dell'esame del ddl 1541 di conversione in legge del decreto n. 91/2014 "competitività", audizioni informali di rappresentanti di Confindustria, R.E TE. Imprese Italia, Confederazione italiana della piccola e media industria privata (Confapi), e Associazione nazionale costruttori edili (ANCE).
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Commissione Finanze e tesoro del Senato

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Indagine conoscitiva sugli organismi della fiscalità e sul rapporto tra contribuenti e fisco: audizione di rappresentanti di Federproprietà, Unione Piccoli Proprietari Immobiliari (UPPI), Consiglio nazionale degli ingegneri e RPT.
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