Politica
Fenice-EDF: fermi all’anno zero!
Comitato Diritto alla Salute: "Messa in sicurezza del sito non funziona"
line-height:115%;font-family:"Verdana","sans-serif"">Ancora una volta grazie a Maurizio Bolognetti apprendiamo nuove angoscianti notizie circa l’inquinamento provocato dall’inceneritore Fenice-EDF. Fiat-Sata e Snowstorm hanno condotto autonomamente indagini nei loro siti confermando quanto stiamo ripetendo da anni: la messa in sicurezza del sito Fenice-Edf non funziona! Notizia niente affatto scontata. Il ritrovamento nella falda acquifera delle stesse sostanze rilasciate sotto l’inceneritore alle quali si aggiungono altre, come ad esempio il Cromo esavalente - stranamente non più presente delle analisi fatte da Arpab presso Fenice-EDF -, non fanno altro che confermare l’assoluto stato confusionale nel quale ci troviamo e la totale perdita di controllo della situazione. Alla luce di questi nuovi elementi bisogna immediatamente invalidare tutta la procedura messa in atto a partire da marzo 2009 dove, in sede di conferenza di servizi, sono stati approvati il Piano di Caratterizzazione, l’Analisi di Rischio e per giunta stava per essere approvato un piano di bonifica definito “carente” dall’ISPRA. Questi nuovi elementi rimettono tutto in discussione, non solo la definizione dell’area oggetto dell’inquinamento, ma anche e soprattutto il complesso di elementi chimici inquinanti oggetto di indagine e successiva bonifica. Mentre la SATA “pretende” giustamente che venga ripristinata la situazione ambientale da chi l’ha provocata o in subordine da Regione e Comune di Melfi, il sindaco Valvano si dichiara “soddisfatto” per il rilascio dell’AIA. Il sindaco sembra non tener conto del fatto che tutte le prescrizioni che si intendono imporre a Fenice-EDF richiederanno tempi lunghi di progettazione e di attuazione, per alcune delle quali si parla di almeno 3 anni. Nel frattempo chi gestisce l’inceneritore farà l’ennesimo ricorso al TAR e continuerà la propria attività inquinante. Ma il problema non è solo nelle falde acquifere, sulla qualità dell’aria siamo molto carenti e l’unico studio fatto nel 2011 dal dipartimento agricoltura dell’Università di Basilicata con l’uso di licheni in zona Gravetta a Lavello, rileva quantità di metalli pesanti al di sopra della norma. Un inquinamento dell’ambiente fuori controllo, con problemi di sicurezza interna all’inceneritore denunciati dagli stessi lavoratori dell’impianto, l’assenza di un piano di emergenza ed evacuazione, l’assenza di uno studio epidemiologico e l’assenza di un protocollo sanitario per i medici di famiglia. Nonostante tutto la Giunta Regionale, assente il presidente Pittella, decide per il rilascio dell’AIA! E’ una situazione intollerabile per tutti i cittadini della zona che chiedono, ancora una volta, alle Autorità e agli Enti competenti responsabilità e dovere. Ogni giorno in più non fa che aggravare la già martoriata situazione. Non è più il momento di giocare con i tatticismi “burocratico-amministrativi” ma di prendere le uniche decisioni sensate: bloccare l’attività dell’inceneritore e garantire l’occupazione dei lavoratori con la riconversione.
line-height:115%;font-family:"Verdana","sans-serif"">Nicola Abbiuso, Comitato "Diritto alla Salute" Lavello
Approfondimenti
Via Pretoria, 22 aprile(inserto Nuova del Sud)
"Abbiuso di Potere" da Via Pretoria, 22 aprile
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Cannabis, Gallo: in Commissione Affari Sociali alla Camera siano auditi tutti gli esperti
Dichiarazione Filomena Gallo, segretario Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica Dopo l’emanazione del decreto Lorenzin dello scorso 20 marzo recante “Disposizioni urgenti in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza”, con il quale sono state modificate le tabelle delle sostanze psicotrope, sono in corso le audizioni alla Camera presso la XII commissione prima del passaggio in Aula per la conversione in legge del provvedimento. L’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica aveva inviato richiesta di audizione già il 2 aprile u.s.e come richiesto aveva anche indicato gli esperti da audire: Piergiorgio Zuccaro, già direttore Osservatorio Fumo Alcol e Droga (ISS),Valerio Spigarelli, Presidente unione Camere Penali Italiane, Vidmer Scaioli, medico specialista, Carla Rossi, Rappresentante del Parlamento Europeo nel Consiglio di Amministrazione dell’Osservatorio di Lisbona sulle droghe (EMCDDA). A oggi nessuna risposta, mentre sono stati auditi tutti coloro che sostengono il DL 36/2014 (http://www.sanita.ilsole24ore.com/pdf2010/Sanita2/_Oggetti_Correlati/Documenti/In-Parlamento/CAMERA_31_5aprile.pdf?uuid=3612ef9e-b69c-11e3-bbc5-0f735aaa6caf). Filomena Gallo, Segretaria dell’Associazione Luca Coscioni, ha dichiarato: «la Commissione finora ha potuto ascoltare solo i pareri di associazioni e di addetti ai lavori, come il dott. Serpelloni, che hanno portato avanti delle politiche antidroga di cui non possiamo più permetterci di scontare i fallimenti, per cui ci sembrava necessaria un’integrazione. Quello che noi cercheremo di rappresentare, infatti, riguarda piuttosto le criticità difronte alle quali l’elaborazione delle nuove tabelle ci pone, soprattutto per quanto riguarda la cannabis. Come per esempio il fatto che sebbene la cannabis e i suoi derivati siano state inserite in una tabella creata ad hoc, la tabella II, il thc, ovvero il principale principio attivo della cannabis si trovi ancora tra le droghe pesanti, in tabella I. Oppure ancora, il fatto che nonostante formalmente la cannabis sia stata separata dalle droghe pesanti, nei fatti sia ancora equiparata a queste per quanto riguarda i divieti e le sanzioni». Da tempo l’Associazione Luca Coscioni si batte per l’affermazione del diritto di cura con terapie a base di farmaci cannabinoidi, che sebbene riconosciute in Italia dal 2007, ad oggi risultano inaccessibili per migliaia di pazienti, costretti a ricorrere al mercato illegale. «Il persistere nell’equiparare ancora di fatto la cannabis alle droghe pesanti – conclude Filomena Gallo – rappresenta un ostacolo all’affermazione di questa cura su cui gravano solo dei pregiudizi culturali, purtroppo a danno dei malati».
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Elezioni europee: durante "Presi per il web", Radio Radicale organizza micro-dibattiti su Agenda digitale le domeniche sere dal 27 aprile
Dal 27 aprile fino alla fine della campagna elettorale per il Parlamento europeo, la trasmisisone domenicale "Presi per Il web", in onda su Radi Radicale dalle 1930 alle 2030 e condotta da Marco Perduca, Fulvio Sarzana di Sant'Ippolito, Marco Scialdone e Marco Ciaffone, colla collaborazione di Sara Sbaffi, ospiterà dei micro-dibattiti dal titolo "l'Europa presa per il web" dove ai candidati per l'europarlamento verranno poste questioni sull'agenda digitale e questioni relative alle libertà di e nella Rete. Le richieste di partecipazione possono essere inviate direttamente a @presiperilweb su twitter e facebook o per email a presiperilweb@gmail.com. Visto l'incarico che i partecipanti potrebbero andare a ricoprire al Parlamento europeo, i conduttori non escludono domande ad hoc in alcune delle lingue ufficiali del PE.
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Iran. Nessuno Tocchi Caino e Partito Radicale condannano violenze su detenuti politici nel carcere di Evin
Nessuno tocchi Caino e il Partito Radicale condannano l’attacco del 17 aprile al carcere iraniano di Evin da parte di agenti del Ministero dell’Intelligence che, insieme a circa cento guardie del penitenziario, hanno infierito sui prigionieri della sezione 350. Almeno 30 di loro hanno riportato gravi ferite durante il pestaggio e 32 sono stati violentemente trasferiti in isolamento. Fra questi, l’avvocato Abdolfattah Soltani; Sa’id Metinpour, attivista per i diritti della minoranza azera; il sindacalista Behnam Ebrahimzadeh e gli oppositori politici Behzad Arabgol e Hootan Dolati. Molti dei detenuti sottoposti ad atti di violenza appartengono all’Organizzazione dei Mojahedin del Popolo dell’Iran (OMPI). Dal 18 aprile nel carcere di Evin è in corso uno sciopero della fame. Sergio d’Elia, segretario di Nessuno tocchi Caino e Marco Perduca, Rappresentante all'Onu del Partito Radicale hanno dichiarato: “Negli otto mesi di Presidenza di Ruaounai, l’Iran si è distinto non solo per un record di esecuzioni ma anche per una politica criminale nei confronti dei prigionieri politici ed in particolare contro i componenti l’Organizzazione dei Mojahedin del Popolo dell’Iran.” I due esponenti radicali hanno continuato: “La Comunità internazionale apra gli occhi nei confronti di un Presidente salutato da tutti i Governi, in particolare quelli occidentali, come una speranza di cambiamento perché un autentico cambio di regime può esserci solo se si riforma radicalmente il sistema istituzionale basato sul dominio assoluto di una teocrazia anacronistica ed oscurantista che vede ancora nella guida spirituale suprema il fulcro intoccabile ed indiscutibile di un potere assoluto. Occorre sempre più aiutare e sostenere le opposizioni democratiche che in Iran e fuori dall’Iran da decenni lottano per questo autentico cambiamento di regime”. "L'Italia può fare la sua parte confermando la propria disponibilità ad ospitare un centinaio di mujaidin al momento detenuti nel campo "Liberty" in Iraq", hanno concluso i Radicali "anche a dimostrazione del sostegno della resistenza, non armata, alle angherie subite malgrado il loro status internazionale di rifugiati."
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Nota su condizioni cliniche dell’on. Marco Pannella
Roma, 22 aprile 2014 - L'on. Marco Pannella è stato operato di urgenza nella notte al Policlinico “A. Gemelli” per un aneurisma dell'aorta addominale, con rottura della branca iliaca sinistra; ha subito un intervento di ri-protesizzazione aortica e by pass femoro-femorale, eseguito dall’equipe di Chirurgia vascolare del Gemelli, coordinata dal prof. Francesco Snider.
14.0pt;">Dopo l'intervento è stato trasferito nel reparto di rianimazione e terapia intensiva, diretto dal prof. Massimo Antonelli. Le condizioni cardiocircolatorie e respiratorie sono stabili con buon equilibrio emodinamico. 14.0pt;"> 14.0pt;">Il prossimo bollettino medico verrà diramato nelle successive 24 ore.© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Commissione Agricoltura della Camera
L'Italia delle stragi e delle tentazioni golpiste, la P2 di Gelli, il terrorismo, l'Unità Nazionale, Giorgiana Masi, i casi Moro, Mino e D'Urso, i radicali
Comunicato stampa sulle condizioni di salute di Marco Pannella
Marco Pannella ha avuto un malore ieri sera e stamattina all'alba è stato operato. L'intervento di riparazione di endoprotesi vascolare aortica è andato bene. Marco sarà degente per qualche ora in terapia intensiva. Si rinvia a successivo bollettino medico.
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