Politica
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Eterologa: Cappato, la Corte Costituzionale ci riporti in Europa
Dichiarazione di Marco Cappato, tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni
text-align:justify"> text-align:justify">Con la pronuncia di domani sulla questione della fecondazione eterologa, la Corte costituzionale ha nuovamente l'occasione di riportare l'Italia nell'Europa delle libertà civili, perlomeno per quanto riguarda il diritto di una coppia, nel caso di sterilità assoluta di una delle due persone, di accedere alla donazione di gamete, cioè all'unica procedura medica in grado di consentire di aver un figlio. Ci auguriamo che questa occasione sarà colta dalla Consulta. Come radicali dell'Associazione Luca Coscioni non abbiamo mai smesso di batterci sia sul piano giudiziario che su quello politico per questo obiettivo nei 10 anni trascorsi dal sabotaggio antireferendario.© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Fecondazione, Filomena Gallo: domani Consulta decide su divieto eterologa; l'attesa di migliaia di coppie che desiderano solo avere un figlio
text-align:justify">Comunicato stampa dell’Associazione Luca Coscioni con le dichiarazioni di Filomena Gallo e Gianni Baldini, legali della coppia che si è rivolta al tribunale di Firenze e rispettivamente, Segretario associazione Luca Coscioni e Docente università di Firenze. text-align:justify"> text-align:justify">Ancora una volta la Corte Costituzionale sarà chiamata a pronunciarsi sulla legge 40/04. Dopo che i Tribunali di Firenze, Milano e Catania hanno sollevato nuovamente la questione di legittimità costituzionale dopo il rinvio operato dalla corte nel maggio 2012 (ord. 159/2012), la Consulta dovrà nuovamente occuparsi della spinosa questione della fecondazione medicalmente assistita di tipo eterologa, cioè eseguita mediante utilizzo di materiale genetico di terzo donatore (quando uno dei due partner è sterile, vi è necessità di ricorrere a spermatozoi o a ovociti ''esterni'' alla coppia per concepire un bambino, pratica oggi vietata in Italia). · Domani, 8 aprile, alle 9 l’avvocato Filomena Gallo, Segretario dell’Associazione, che rappresentava la coppia che chiedeva al Tribunale di Firenze di accedere alla fecondazione eterologa, con l’avvocato Gianni Baldini rappresenterà l'Associazione Luca Coscioni e le associazioni di pazienti Cerco un bimbo, l'Altra Cicogna, Amica Cicogna intervenute nel procedimento pervenuto dal Tribunale di Catania. text-align:justify">Dichiarano gli avvocati: "Non discuteremo il procedimento per la coppia di Firenze perché non ci siamo costituiti, poiché la legge 40 ha negato alla coppia la possibilità di una famiglia con conseguenze anche all'interno della coppia stessa. Per correttezza professionale nel rispetto dei fatti accaduti non abbiamo neppure costituito le associazioni che rappresentiamo ammesse al procedimenti dinanzi al Tribunale di Firenze, ma abbiamo presentato intervento nel procedimento sollevato dal Tribunale di Catania pubblicato successivamente in GU". · Non verranno discussi in sede costituzionale il divieto di ricerca sugli embrioni e il divieto di revoca del consenso informato, in quanto la Consulta su richiesta dell’Avv. Baldini ha disposto il rinvio della discussione in attesa della decisione della Grande Camera della Corte Europea dei diritti dell''Uomo del 18 giugno prossimo sul procedimento Parrillo c/Italia (vedova di Nassiriya che vuole donare gli embrioni del marito deceduto), sostenuto dall’avv. Paoletti, con intervento tramite amicus curiae dell’associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca e le associazioni Cerco un bimbo, Amica Cicogna, L’altra cicogna. text-align:justify">Il legale della coppia ricorrente Prof. Gianni Baldini aveva appunto presentato istanza di rinvio dinanzi la Consulta per costituirsi anche anche con le associazioni Madre Provetta, CECOS, Liberi di Decidere dinanzi alla Corte Edu nel caso Parrillo. text-align:justify">Le questioni implicate dalla metodica sono molteplici: da un lato i fautori del divieto di fecondazione eterologa sostengono che la tecnica violerebbe il diritto del nato all'identità genetica, comporterebbe rischi di commercializzazione del corpo umano e di relazioni atipiche. text-align:justify">Dall'altra parte, le pronunce della Corte EDU del 2019 (SH c Austria ) e del 2010, nonché un quadro normativo che a livello europeo ammette e regola in quasi tutti i Paesi la procreazione medicalmente assistita di tipo eterologa, rilevano che si tratta di un divieto anacronistico che penalizza e discrimina proprio coloro che presentano forme di sterilità assoluta, non consente di realizzare il progetto genitoriale e di famiglia di tante coppie, impedisce l'esercizio di un diritto alla procreazione cosciente e responsabile come sancito in leggi nazionali e dichiarazioni internazionali. text-align:justify">Dunque il divieto generalizzato è del tutto sproporzionato rispetto alla rilevanza degli interessi in campo e ai rischi della tecnica che possono essere evitati con una adeguata normativa sul modello di quanto fatto in altri paesi europei. text-align:justify">Come è noto l'iter della legge 40/04 è particolarmente travagliato, essendo la stessa stata oggetto di numerose censure da parte dei tribunali di merito per le questioni inerenti: legittimità della indagine genetica di pre-impianto; libertà di accesso delle coppie fertili ma portatrici di patologie genetiche trasmissibili; crioconservazione degli embrioni sovrannumerari; numero di embrioni producibili, obbligo di contemporaneo impianto e tutela della salute della donna ( 29 interventi dei Tribunali). text-align:justify">Proprio a seguito della ordinanza di remissione del Tribunale di Firenze nel 2009, nel maggio 2009 con la sentenza 151/09 la Consulta dichiarava la incostituzionalità delle norme sul divieto di creazione di più di 3 embrioni, sull'obbligo di trasferimento di tutti gli embrioni prodotti in un unico e contemporaneo impianto e sul divieto di crioconservazione in caso di pregiudizio alla salute della donna. La Consulta aveva affermato che vanno tutelate ''le giuste esigenze di procreazione'', che è prioritaria la salvaguardia della salute della donna e che a lei, insieme al medico, spetta la decisione in merito all' “applicazione delle tecniche di fecondazione assistita". text-align:justify">"Le coppie che questa volta hanno sollevato la questione – ricordano gli Avv.ti Gallo e Baldini - sono affette dalla sterilità assoluta di uno dei partner e dunque la richiesta di accedere alla donazione di gamete rappresenta l'unica procedura medica in grado di consentire di aver un figlio e quindi di poter perseguire un progetto genitoriale. Il risultato dell'eventuale eliminazione del divieto di fecondazione eterologa consentirebbe all'Italia di evitare vergognosi fenomeni di turismo procreativo come accade oggi, e nel contempo permetterebbe ai propri cittadini in piena sicurezza e senza discriminazioni (spesso basate sul censo) di realizzare il proprio progetto genitoriale in condizioni di massima sicurezza”.
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Il monopolio e le sigarette elettroniche e l'intervista integrale all'europarlamentare Graham Waston. La puntata settimanale di Fai Notizia
Da sabato 12 aprile tavoli per sottoscrivere la petizione #Sbanchiamoli a Parma con FARE per fermare il declino
"#Sbanchiamoli, Fuori i partiti dalla banche" è il nome dell'iniziativa, promossa di Radicali Italiani e sostenuta da Fare per Fermare il Declino, presentata nel pomeriggio del 4 aprile a Parma. Da sabato 12 aprile, i Radicali e Fare inizieranno a raccogliere le firme dei cittadini che vorranno aderire all'iniziativa con i banchetti in via Mazzini.
Gian Marco Ferri di Fare per Fermare il Declino ha sottolineato: "Sosteniamo volentieri questa campagna, anche perché siamo stati tra i primi ad affrontare il tema dell'influenza della politica sulle banche. La politica dovrebbe disinteressarsi degli istituti di credito: le Fondazioni devono essere private".
La politica controlla le banche tramite le Fondazioni bancarie, i cui componenti sono nominati dagli Enti locali e dalla Chiesa. Le Fondazioni, il cui ruolo sarebbe quello di erogare contributi a favore del sociale, in realtà controllano gli istituti di credito, incidendo poi sulle scelte, anche per l'erogazione del credito. La campagna nazionale è stata avviata dal tesoriere dei Radicali Valerio Federico e da Alessandro Massari, membro della dirigenza nazionale. Le banche hanno chiuso i rubinetti anche agli Enti virtuosi: questo meccanismo deve essere capovolto. Il credito deve essere dato a chi se lo merita.
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Cappato: autentico le firme e sottoscrivo referendum della Lega
Comunicato stampa del Gruppo Radicale Federalista - europeo
Marco Cappato, Presidente del gruppo radicale, ha appena annunciato in Consiglio comunale di aver ufficializzato la comunicazione agli uffici di voler autenticare le firme sui 5 referendum promossi dalla Lega, che sottoscrive. "Da oggi autenticherò le firme per i 5 referendum promossi dalla Lega, cercando così di adempiere alla funzione pubblica che la legge mi attribuisce, al di là di qualsiasi valutazione sul merito, per dare ai cittadini la possibilità di decidere sui diversi temi.Con lo stesso obiettivo, sottoscriverò i quesiti referendari: sia quelli che condivido nell'obiettivo, come l'abolizione delle prefetture e la legalizzazione della prostituzione (sulla quale deve però essere mantenuta la proibizione dello sfruttamento), sia quelli che non condivido, come l'abrogazione della riforma delle pensioni, che ha arginato il tracollo economico-finanziario dello Stato italiano, o l'abrogazione della legge Mancino (condivisibile per quanto riguarda l'abrogazione dei reati d'opinione, ma non per quanto riguarda l'incitazione all'odio e la violenza per motivi razziali). Per quanto riguarda l'abrogazione della norma che estende agli immigrati la possibilità di partecipare ai concorsi pubblici, ritengo che si tratti di un referendum non solo non condivisibile nel merito, ma anche anticostituzionale.
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LavorareInfo: il disegno di legge delega su ammortizzatori sociali, politiche attive, contrattualistica del lavoro
Intervista a Stefano Ruvolo su tassazione
Presentazione del libro: "Con le periferie nel cuore" di Raffaele Luise
Droghe, Bernardini e Manfredi: vuoi conoscere le nuove tabelle sugli stupefacenti? Alfano non ti dà una mano!
Rita Bernardini, Segretaria Radicali Italiani, e Giulio Manfredi, membro di Direzione RI:
Prendiamo atto che il Prof. Serpelloni, che sappiamo consultare attentamente i siti radicali (l’unico posto dove compaiono i comunicati radicali), ha provveduto finalmente a far aggiornare il testo del DPR 309/90 (testo unico sugli stupefacenti) sul sito del Dipartimento Antidroga.
Rileviamo, invece, che i curatori del sito del Ministero degli Interni non si sono ancora accorti che lo scorso marzo il governo di cui il ministro Alfano ci risulta continui a far parte ha emanato un decreto-legge in materia, per sua natura immediatamente vigente, con allegate le nuove tabelle delle sostanze stupefacenti. Sul sito del Ministero compare il testo aggiornato della legge ma con allegate ancora le vecchie tabelle. Non sono questioni di lana caprina: a tabella diversa corrisponde sanzione e pena detentiva diversa (oppure nessuna sanzione o pena).
Piccolo consiglio: ma perché, con un semplice giro di telefonate, i vari uffici governativi preposti, dal Dipartimento Antidroga, ai Ministeri dell’Interno, della Sanità, della Giustizia non si mettono d’accordo nel mettere sui siti un’unica versione della normativa (non solo sugli stupefacenti), magari quella di “Normattiva” del Servizio Poligrafico e Zecca dello Stato, che consente una visione chiara e completa degli aggiornamenti delle leggi?
Prima di fare proclami antidroga, telefonatevi.
N. B.
Le tabelle presenti sul sito del Ministero dell’Interno (ore 15:00 di oggi)
Le tabelle vigenti dal 21 marzo 2014
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Notiziario Antiproibizionista
Biotestamento, Magi (Radicali): registro rientra pienamente nelle funzioni del comune. PD non usi stesse argomentazioni di Alemanno nel 2009 già bocciate da A.N.C.I.
Chi parla di assenza di fondamento giuridico del registro cerca alibi per non discutere tema. Il pungolo lo esercitino gli iscritti al Partito Democratico per non perdere altro tempo.
Affermare come fanno alcuni esponenti del Partito Democratico di Roma, che l'istituzione del registro comunale dei testamenti biologici non abbia fondamento giuridico significa allinearsi alla posizione dell'amministrazione Alemanno, che nel 2009 diede parere contrario alla proposta di delibera depositata da Mina Welby, Beppino Englaro, Carlo Lizzani, Emma Bonino e Marco Pannella sostenendo proprio che essa vertesse "su una materia che può essere disciplinata unicamente da una legge ordinaria dello Stato". Un'argomentazione strumentale, che all'epoca servì come pretesto per evitare il dibattito pubblico e in Consiglio comunale su una proposta che portava la firma di 8000 romani e che oggi rischia di rinviare ancora nella Capitale il riconoscimento del diritto dei cittadini a certificare la propria volontà sul fine di vita, come invece accade già in città importanti tra cui Torino, Milano e Venezia e in tanti altri comuni italiani da nord a sud. La proposta di delibera, infatti, non vuole affatto disciplinare la materia del fine vita, né chiede al Comune di farlo, ma attraverso l'istituzione del registro dei testamenti biologici intende attestare l'autenticità delle dichiarazioni anticipate di trattamento dei cittadini. Si tratta, perciò, di fornire un servizio “dedicato” ai cittadini, nell'ambito delle competenze e delle funzioni amministrative già esercitate dal Comune, La piena competenza dei Comuni sull’istituzione del Registro del Testamento biologico è stata chiarita anche dal parere fornito dall’A.N.C.I. alla circolare interministeriale del Governo Berlusconi che ha tentato di osteggiare i registri. L'A.N.C.I ha infatti affermato l'assoluta legittimità della pratica ad attribuire certezza di provenienza e data alle dichiarazioni rese dai cittadini, rientrando appunto nelle funzioni proprie del Comune.© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati