Politica
AgiChina24: colloqui tra studenti e rappresentanti governo Hong Kong, avvio IV Plenum e Pil cinese
Collegamento con David Carretta da Bruxelles
Collegamento con Matteo Angioli da Londra
Comitato parlamentare di controllo sullattuazione dellaccordo di Schengen, di vigilanza sullattività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione
Notiziario del mattino
Bolognetti: Caro Berlinguer, la ringrazio, ma non basta.
Caro Berlinguer,
innanzitutto mi consenta di esprimerle la mia gratitudine per aver corrisposto alla lettera aperta che le avevo anticipato a mezzo posta elettronica.
Prima di entrare nel merito di impegni, che al momento ritengo un po’ troppo generici, mi permetta, però, di esporle il mio punto di vista.
Caro Assessore, io non protesto ma propongo. Il mio non né ricatto, né “estremismo”, come pure lei ha avuto la bontà di definirlo qualche giorno fa.
Qui non parliamo di “quesiti”, ma di una Regione che è una Regione canaglia incapace di rispettare la sua propria legalità. E lei, caro Assessore, non può lavarsene le mani. In qualità di rappresentante di una Istituzione che da troppo tempo è fuorilegge, lei è tenuto ad assumersi la sua quota parte di responsabilità.
Caro Assessore Berlinguer, sto percorrendo la via della nonviolenza per chiedere alle Istituzioni, al massimo Ente regionale di rispettare la sua propria legalità. Non uso strumenti estremi, uso il mio corpo per provare a darvi la forza necessaria a rispettare le leggi e i diritti che da troppo tempo negate.
Lei era in carica anche il 14 maggio del 2014 quando per l’ennesima volta gli uffici del Dipartimento Ambiente hanno dovuto rispondere picche alla mia richieta inerente l’inesistente “anagrafe dei siti da bonificare”.
L’unico aspetto diseducativo è rappresentato dal mancato rispetto di una legge dello Stato da parte della Regione Basilicata.
L’unica cosa diseducativa in Basilicata come in Italia è “la quotidiana font-family:"Verdana","sans-serif"">strage di leggi, di diritto, di principi costituzionali, di norme e di regole che avrebbero dovuto governare la convivenza civile della democrazia italiana”.
E’ diseducativa la strage di legalità che si fa strage di popoli. E’ diseducativa l’assenza di Stato di diritto. E’ diseducativo il negare l’einaudiano diritto a poter conoscere per deliberare.
Cosa c’è di educativo nella reiterata e prolungata violazione di direttive comunitarie poste a tutela dell’Ambiente e della salute umana, che pure è stata perpetrata in Basilicata?
Ho apprezzato davvero, mi creda, lo sforzo che lei ha compiuto, ma dopo anni di ritardi ed omissioni non posso accontentarmi di una risposta che non da alcuna garanzia sui tempi e sui modi.
Non posso accontentarmi del suo “cercheremo di rimediare”. No, non può bastare, anche alla luce dei ritardi che lei stesso ha citato.
Almeno per ora continuerò la mia iniziativa nonviolenta. Lo faccio chiedendole un ulteriore sforzo, di cui mi auguro saprà e vorrà essere capace: Quando?
So per certo che per sbloccare questa situazione basterebbe indire una gara d’appalto per l’acquisizione di un software.
La mia, Assessore, è fame di legalità e di verità. Deluso - le confesso - dal tombale silenzio con il quale il “rivoluzionario” Presidente della Giunta ha accolto la mia offerta di aiuto, le chiedo di essere se possibile meno evasivo e di chiarire le tappe che porteranno la Regione a rispettare finalmente l’art. 251 del Codice dell’Ambiente e il diritto di tutti e di ciascuno a poter conoscere per deliberare. Per parte mia, che estremista non sono, continuerò lo sciopero della fame, ma mi impegno a recedere dal proposito di passare allo sciopero della sete, come atto di fiducia nei suoi confronti.
La ringrazio e resto in attesa e in ascolto. A volte anche da “Marte” possono arrivare inaspettati segni di vita.
Cordiali saluti
Maurizio Bolognetti
Segretario di Radicali Lucani
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Cannabis terapeutica, Bernardini: Coinvolgere i malati nel gruppo di lavoro per l’avvio del progetto pilota
Dichiarazione di Rita Bernardini, segretaria nazionale di Radicali Italiani e presidente d’onore dell’Associazione LapianTiamo - Cannabis Social Club Racale (LE)
Entro la fine del mese dovrà essere costituito il gruppo di lavoro che elaborerà l’allegato tecnico previsto al punto 2 dell’Accordo di collaborazione tra il Ministro della salute e il Ministro della difesa per l’avvio del Progetto Pilota per la produzione nazionale di sostanze e preparazioni di origine vegetale a base di cannabis.
Questo gruppo di lavoro, che sarà composto da rappresentanti del Ministero della salute, del Ministero della difesa, dello Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, dell’AIFA, dell’Istituto Superiore di Sanità, del Ministero delle politiche agricole e forestali e delle Regioni e Province autonome, avrà il compito di “definire in un protocollo operativo la programmazione delle operazioni da compiere, la quantificazione dei fabbisogni in relazione alle patologie da trattare, la fitosorveglianza da esercitare, le verifiche da effettuare e le tariffe da applicare ai prodotti” e formulare “proposte sullo svolgimento delle attività, sui risultati e sull’appropriatezza prescrittiva, sulle condizioni patologiche che possono essere trattate con tali medicinali, nonché avvertenze e precauzioni d’uso, eventuali interazioni, controindicazioni ed effetti indesiderati”.
Proprio in vista delle finalità e dei compiti assegnati, sarebbe a mio avviso estremamente opportuno e utile che il gruppo di lavoro per l’avvio del Progetto Pilota possa prevedere forme di coinvolgimento dei malati, veri destinatari delle cure in oggetto, e così arricchirsi dell’apporto qualificato di chi già da anni sperimenta sul proprio corpo i benefici dei farmaci cannabinoidi. Per questo chiedo - nella mia qualità di presidente ad honorem dell’Associazione LapianTiamo (www.lapiantiamo.it) - che ad Andrea Trisciuoglio e a Lucia Spiri, rispettivamente segretario e presidente dell’Associazione LapianTiamo, sia consentito di poter partecipare, o perlomeno di poter “osservare” i lavori che da qui a breve il costituendo gruppo sarà chiamato a svolgere. Sarebbe un importante segnale di apertura e di trasparenza che le istituzioni competenti, e in primis il Ministero della salute, mi auguro possano e vogliano dare senza esitazioni per avviare nel migliore dei modi, sia pure tardivamente, un percorso che per tanti cittadini malati è sinonimo di speranza e di vita.
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