Politica
Notiziario del mattino
Il rovescio del diritto - La Pillola
Rassegna di Geopolitica. Il soft power degli aiuti allo sviluppo - a cura di Lorenzo Rendi
Intervista al Ministro della Giustizia, Andrea Orlando
Dibattito su: "Regioni e riforme istituzionali"
Speciale Giustizia
Incontro pubblico: "il nuovo registro dei testamenti biologici a Rimini e la necessità di un dibattito parlamentare".
Città Metropolitana, Magi: oltre al totonomi?
Dichiarazione di Riccardo Magi, consigliere capitolino Radicale eletto nella Lista civica Marino:
"Il rischio che una riforma tanto attesa si trasformi in controriforma è sempre più realtà. Oltre alla mancanza di una consultazione elettorale popolare e alla modalità che rendono difficilissimo poter presentare una lista per il consiglio Metropolitano "costituente", c'è il vuoto di dibattito e di politica
Ci si avvicina al deposito delle liste per la prima elezione del Consiglio metropolitano di Roma Capitale nell'assenza totale di dibattito pubblico e, anche per questo, nella totale mancanza di informazione. Il fatto che non vi sia una consultazione a suffragio universale non giustifica questo vuoto di dibattito e di politica, anzi lo rende più grave. Si intende recuperare il suffragio popolare percorrendo la via indicata da una legge frettolosa e burocratica, come è la legge Delrio in particolare rispetto alla Capitale? E se sì come? In quale modo il processo di costruzione dell'ente Città Metropolitana di Roma si armonizza con quello di costruzione di Roma Capitale, anch'esso tutt'altro che compiuto? Quale si vuole che sia il ruolo dei municipi di Roma o dei "comuni metropolitani"? C'è la volontà di prevedere strumenti di iniziativa popolare forti e di tutelarne l'efficacia?
Questi sono solo alcuni degli Interrogativi enormi che questa stramba procedura fa sorgere. Meritano risposte serie e nutrite di un dibattito reale. Il rischio altrimenti è che la funzione di "capitale" e quella "metropolitana" anzichè armonizzarsi si intralcino e si sminuiscano a vicenda all'interno di operazioni di cordata e di partito che non hanno alcun respiro riformatore. Altrimenti anzichè semplificare e efficientare le istituzioni creando nuovi ambiti di governo condiviso delle questioni strategiche si appesantirà la qualità della vita e le tasche dei cittadini di Roma e di tutti gli altri 121 comuni."
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Intervista a Filomena Gallo sull'eterologa a pagamento e solo per coppie sterili o infertili in Lombardia
"Riformare la cittadinanza"
Eterologa: Gallo e Cappato, Se violato principio uguaglianza nell’accesso a cure, torneremo nei Tribunali
Dichiarazione Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente segretario e tesoriere
dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica soggetto costituente del Partiti radicale. Garantire la possibilità di accedere alle tecniche di fecondazione medicalmente assistita con donazione di gameti nelle strutture pubbliche come nelle strutture private significa rispettare il principio di uguaglianza nell’acceso alle cure. La regione Toscana ha aperto la strada, le altre regioni dovrebbero seguire questo esempio. In Lombardia con l'impegno di Maroni e Mantovani, è stato approvato un atto che invece discrimina le coppie lombarde in ragione della gravità della patologia: per cui, se sono infertili possono accedere alla fecondazione omologa nelle strutture pubbliche con un ticket molto basso, ma se sono sterili pagheranno l’intera tecnica fino a 3000 euro. Siamo pronti a ritornare in Tribunale contro la delibera regionale. I conservatori di ogni parte, benedetti da Comunione e Liberazione, devono arrendersi al fatto che l‘eterologa è un diritto in Italia e che le coppie devono poter accedere alla tecnica senza alcun tipo di discriminazione. Basta divieti che violano le libertà civili. Intanto in Parlamento abbiamo lavorato con esperti e giuristi a due testi normativi che sono stati depositati dal Senatore Luigi Manconi e altri al Senato, e dall’On. Michela Marzano e altri alla Camera, per una riforma della legge 40 volta all’eliminazione degli ultimi divieti e per la donazione dei gameti e embrioni alla ricerca e a fini riproduttivi.© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Intervista al Dott.re Diego Piazza sul riordino della sanità ed i tagli annunciati dal governo
Jobs Act e articolo 18. Intervista alla senatrice Annamaria Parente (Pd)
"Riformare lo Stato Sociale"
Eutanasia: Cappato, il Parlamento rispetti se stesso e la Costituzione
Dichiarazione di Marco Cappato, Promotore del Gruppo radicale - federalista europeo, tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni Abbiamo concluso le nostre 20 ore di Presidio davanti a Montecitorio (al quale è oggi intervenuto anche il Sottesegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova) con un applauso di incoraggiamento ai Parlamentari, perché trovino quel coraggio che finora è mancato non solo per rispettare le libertà, ma anche per rispettare se stessi e l'istituzione dove siedono. La Presidente Boldrini, i Capigruppo alla Camera e i Presidenti di Commissione Vargiu e Ferranti non sono riusciti, in un anno, a garantire la trattazione della proposta di legge sull'eutanasia, nemmeno con un'audizione o un'indagine conoscitiva. Anche la preannunciata riforma dei regolamenti, che avrebbe dovuto garantire tempi certi per la trattazione delle leggi popolari, è impantanata da mesi. Il comportamento dei partiti alla Camera danneggia i cittadini e la credibilità del Parlamento.
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Milano, Federico: “Mi dimetto da presidente della Commissione Decentramento e Città metropolitana di Zona 6. La Giunta Pisapia ha dormito sul decentramento col pretesto di attendere la costituzione della Città metropolitana"
La Città metropolitana: il peggior avvio che si potesse immaginare
Dichiarazione di Valerio Federico, consigliere di Zona 6 a Milano e tesoriere di Radicali Italiani:
“Il decentramento di poteri effettivi verso le Zone si sarebbe potuto e dovuto realizzare nei primi 3 anni di Giunta Pisapia. Nulla è stato fatto fino al tentativo recente di nascondere l’evidente incapacità riformatrice della maggioranza, in questo ambito, con la scusa che l’occasione sarebbe stata la costituzione della città metropolitana”. “Peggio di così l’avvio della costituzione della Città metropolitana non poteva avvenire! Elezioni di secondo livello prive di qualunque forma di dibattito pubblico, che escludono i cittadini dal processo decisionale e dalla conoscenza delle proposte in campo”. “Un passaggio istituzionale che ha messo nelle condizioni solo la partitocrazia strutturata di presentare agevolmente liste, senza che né Pisapia né Podestà a Milano muovessero un dito perché si creassero le condizioni minime di informazione e di legalità tali da permettere, a consiglieri al di fuori dei blocchi di potere aggregatisi attorno a PD e Forza Italia, di giocare la partita, se non con difficoltà estreme. A Torino, addirittura, lo spazio si è creato solo per un listone unico “castrista” con destre, centri e sinistre partitocratiche tutte insieme”.
“In campagna elettorale a Milano, il centrosinistra si impegnò ad attuare finalmente un decentramento di funzioni esclusive effettive, dopo il nulla prodotto dai predecessori pidiellini e leghisti. Sostanzialmente nulla è stato fatto e le nove Zone di Milano sono state irrilevanti in qualunque o mancata decisione. Nel 2013 una Zona a Milano è costata mediamente 525 mila Euro e ha deliberato iniziative per un importo di 105 mila euro*: un anno per deliberare finanziamenti corrispondenti allo stipendio di un dirigente medio. I consiglieri sono tuttora privi di poteri, mezzi e strumenti, per dar seguito al loro mandato, dopo quasi 3 anni e mezzo dall’impegno preso dal centrosinistra in campagna elettorale e in piena violazione del Regolamento del Decentramento, violazione che viene perpetrata da 17 anni”.
“La presenza di commissioni “Decentramento e Città metropolitana” nelle Zone, in questo quadro, senza alcun potere, nemmeno consultivo, risulta essere una vera e propria beffa per i Consigli di Zona e soprattutto per i cittadini”.
“Di conseguenza, mi dimetto dopo aver assunto l’incarico 15 mesi fa, ringrazio la maggioranza di centrosinistra del Consiglio di Zona 6 che ha voluto darmi fiducia”.
Gruppo Radicale - Federalista europeo
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