Politica

Intervento di Rita Bernardini su Il Tempo: Caste e referendum negati. La giustizia non si riforma

Radicali Italiani - Gio, 09/11/2014 - 14:38
11/09/14

Caro direttore,

a proposito di riforma della giustizia.Ricordi? «No, non firmo i referendum perché leriforme le farà il Parlamento»: così Matteo Renzi a Marco Pannella nel mese di agosto 2013, un anno fa. Oppure. «Cari elettori, andate pure al mare disertando le urne perché queste riforme le farà il Parlamento quando io sarò divenuto Presidente del Consiglio»: così Silvio Berlusconi al momento del voto referendario nel 2000. Nel primo caso (quello di Matteo Renzi che non firma, mentre Silvio Berlusconi di firme ne metteva pubblicamente e platealmente dodici al tavolo radicale di Largo Argentina per poi doversi accorgere che il Popolo delle Libertà occupava il tempo più ad organizzare la scissione che ad allestire i banchetti) noi radicali non raggiungemmo, secondo una discutibile decisione della Corte di Cassazione, le 500.000 firme necessarie a convocare i referendum. Nel secondo caso (quello di Berlusconi che invita alla diserzione delle urne), non si arrivò al quorum pur registrando il massiccio voto favorevole dei dieci milioni di elettori che si recarono ai seggi, malgrado l’ostracismo dei media. In ambedue le vicende citate, molti dei referendum riguardavano proprio la Giustizia: separazione delle carriere dei magistrati, responsabilità civile (riproposto perché nonostante la vittoria del 1987 fu proprio il Parlamento a vanificarne l’esito), incarichi extra-giudiziari, carriere dei magistrati e magistrati fuori ruolo, sistema d’elezione del Consiglio Superiore della Magistratura, custodia cautelare, ergastolo. Oggi, invece, quale è lo “spettacolo” che si propone ai nostri occhi? Un guazzabuglio di disegni di legge che, c’è da scommettere, difficilmente vedranno la luce a causa dei sempre efficacissimi veti incrociati. Il tutto condito con tanto di scontri su problemi epocali come le ferie dei magistrati i quali - parola di ANM! – giustificano la prolungatissima villeggiatura annuale affermando di utilizzarla (poverini) per motivare sentenze, studiarsi le carte, aggiornarsi. Se fossimo in un Paese democratico, la riforma strutturale della Giustizia avrebbe già imboccato la strada maestra della decisione popolare con alcuni punti veri di riforma che sarebbero stati già acquisiti grazie al voto dei cittadini. Ma da decenni e sempre di più viviamo in una «non democrazia» che nega il diritto alla conoscenza al suo popolo in nome di una sotterranea Ragion di Stato partitocratica, correntocratica, spartitoria e dilapidatrice di risorse e di diritti umani fondamentali universalmente acquisiti. Ragion di Stato che, opponendosi allo Stato di Diritto, ha fatto precipitare l’Italia agli ultimi posti delle classifiche mondiali riguardo all’amministrazione della Giustizia, alla libertà d’impresa, all’inarrestabile formazione del debito pubblico. Da Radicale sono convinta che è proprio per l’affermazione del “nuovo” diritto umano alla conoscenza - oggi negato (non solo in Italia) - che occorra urgentemente impegnarsi ricercando e trovando nuove risorse che diano respiro e forza al Partito Radicale Nonviolento transnazionale e transpartito già artefice di grandi conquiste umane e civili in sede Organizzazione delle Nazioni Unite come la moratoria delle esecuzioni capitali, l’istituzione della Corte Penale internazionale e la messa al bando delle mutilazioni genitali femminili. Rita Bernardini

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Eutanasia: oggi, dalle 18.00, Laura Arconti con Mina Welby per il girotondo attorno ai palazzi di Governo e Parlamento

Radicali Italiani - Gio, 09/11/2014 - 11:31
11/09/14

La Presidente di Radicali Italiani, Laura Arconti, affiancherà Mina Welby (dalle 18 alle 20) nel lungo walk-around attorno ai palazzi del Governo e del Parlamento deciso dalla co-presidente dell'Associazione Luca Coscioni.

Mina Welby, chiederà "la calendarizzazione della proposta di legge di iniziativa popolare per la liceità dell'eutanasia e il testamento biologico, depositata alla Camera il 13 settembre di un anno fa e mai dibattuta”.

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Farina Coscioni (Radicali): chiedo al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di rendere accessibili e conoscibili tutti i progetti finanziati dal ministero per l’integrazione e il superamento delle discriminazioni.

Radicali Italiani - Gio, 09/11/2014 - 09:43
11/09/14

Maria Antonietta Farina Coscioni, dirigente radicale e presidente onorario della Associazione Luca Coscioni, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

  “Mi rivolgo espressamente al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, che ha anche le deleghe per quel che riguarda le politiche giovanili, il servizio civile nazionale, l’integrazione e le politiche per la famiglia. Con fondi del ministero, e dunque denaro pubblico, tra le altre cose si finanziano periodicamente progetti appunto tesi a favorire e incrementare politiche a favore di giovani e delle loro famiglie, a superare discriminazioni e rimuovere disparità, per un’integrazione che consenta a tutti pari opportunità a prescindere dalle loro condizioni fisiche. Conosciamo l’entità dei fondi erogati, abbiamo la possibilità di conoscere come questi vengono ripartiti, a quali enti e organizzazioni vengono attribuiti di volta in volta. Manca tuttavia un elemento fondamentale, ed è la possibilità di conoscere i progetti che vengono accettati e beneficiano del sostegno statale. È un elemento di trasparenza che andrebbe garantito e assicurato, pubblicandoli nel sito del ministero, o prevedendo che siano pubblicati nei siti on line delle varie organizzazioni. Un elementare elemento di chiarezza. Il ministro Poletti è d’accordo? E si attiverà in questo senso? E’ quanto voglio sperare, e mi auguro accada”.

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Notiziario del mattino

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Gio, 09/11/2014 - 08:53
collegamento con David Carretta da Bruxelles; sintesi dell'intervista a Luigi Manconi e a Gianfranco Chiarelli sul caso Provenzano; sintesi dell'intervista ad Umberto Bossial microfono di Alessio Falconio; sul caso "spese pazze" alla Regione Emilia, sintesi dell'intervista a Giuseppe Rossodivita e a Franco Grillini; sintesi dell'intervista a Rocco Berardo sul progetto "Soccorso civile"; sintesi delle interviste a Vannino Chiti e a Luciano Uras al microfono di Claudio Landi
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Elezione dei componenti del CSM: collegamento con Giovanna Reanda

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collegamento realizzato nello spazio del notiziario pomeridiano
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Nuova commissione europea: collegamento con David Carretta da Bruxelles

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Fine vita mai. La puntata settimanale di Fai Notizia

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In questa puntata "Lo Stato immobile. Coma, minima coscienza e stato vegetativo, così le Regioni abbandonano i malati" di Daniela Sala e l'intevista di Antonella Soldo a Mario Riccio, il medico di Piergiorgio Welby.
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