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Città Metropolitana: la Lista Civica presenta i candidati: con noi i cittadini tornano a contare. Lavoriamo con i consiglieri di tutti i partiti
Comunicato stampa della “Lista Civica Costituente per la partecipazione” per elezioni del 28 settembre per il Consiglio della Città metropolitana
Si è tenuta stamane la conferenza stampa di presentazione dei candidati della “Lista Civica Costituente per la partecipazione” che concorre alle elezioni per il Consiglio della Città metropolitana di Milano.
L’obiettivo della lista è quello di utilizzare i poteri costituenti del Consiglio metropolitano per inserire nello Statuto del nuovo Ente: l’elezione diretta da subito del Sindaco e del Consiglio; i referendum e le iniziative popolari; il bilancio partecipato, con open data e open government; l’anagrafe pubblica degli eletti e nominati. La lista, che punta alla costruzione di una vera e propria “Città dei Comuni” che coinvolga il territorio nel pieno rispetto delle autonomie locali e della volontà popolare, è interessata a lavorare concretamente assieme a tutti i Consiglieri comunali, di qualsiasi parte politica siano, fuori dalla logica degli schieramenti.
I candidati sono:ACERNESE MARIA GRAZIA Pozzuolo Martesana, BISCARDINI ROBERTO Milano, BONA MICHELE Cassinetta di Lugagnano, BORGHETTI LORELLA Rho, BROCCOLI YURI Settala, BROI IVANA Vimodrone, CAPPATO MARCO Milano, CORTIANA FIORELLO Buccinasco, DICAPUA GIACOMO Corsico, FERRARI GIANDOMENICO Gorgonzola, FORENZA FRANCESCO SanDonato Milanese, GAMBINI SARA Arluno, MAGGIONI LUCA Carugate, MAIOCCHI LAURA Pero, NIGRELLI RINO NATALECalvignasco, OLDANI PIERLUCASindacodi Casorezzo, PACCHIONI ROBERTO Paullo, RIGITANO RITA Pregnana Milanese, SANCINI GIULIO ALFREDOSindacodi Gessate, SAVINO ANDREA Cassano d'Adda, SOTTILE FRANCESCO Cusago, VIOLI ANTONELLASindacodi Lacchiarella, ZONCA ENRICO Cinisello Balsamo.
Oltre ai 3 sindaci candidati, hanno sottoscritto la lista anche dieci Sindaci eletti con liste civiche.
NOTA DI SINTESI della Conferenza stampaEdoardo CROCI, del Comitato organizzatore: inizia la campagna elettorale. Ci rivolgiamo a tutti i Consiglieri, di qualsiasi parte politica, e faremo una campagna rivolta anche ai cittadini, che hanno il diritto ad essere informati. 20 nostri candidati su 24 sono di liste civiche, per un’iniziativa nata dal basso a partire da comitati locali.
Laura MAIOCCHI, Consigliera comunale a Pero: sono stata eletta in una vera lista civica; staccata da qualsiasi logica di partito per rispondere ai bisogni del cittadino. Fondamentale la rappresentatività: se avessero escluso le liste civiche gran parte dei cittadini sarebbe stata esclusa non solo direttamente, non potendo votare, ma anche indirettamente. Crediamo nella partecipazione democratica. Le coalizioni pensavano di “vincere facile”, ma non sarà così.
Pierpaolo PECCHIARI, del Comitato organizzatore: affrontiamo tre emergenze: un’emergenza democratica, rispetto alla quale chiediamo strumenti di democrazia diretta e iniziativa popolare; un’emergenza di gestione del territorio; un’emergenza di centralismo milanese, al quale contrapponiamo il decentramento, la “Città dei Comuni.
Roberto BISCARDINI, Consiglieri comunale a Milano: La Città metropolitana rischia di esprimere la peggiore tecnocrazia, l’unica riforma che si è fatta è stata l’abolizione per i cittadini del diritto di decidere, l’annullamento del controllo democratico. Noi proponiamo elezione diretta del Sindaco e del Consiglio e l’autocoordinamento dei Sindaci per la gestione del territorio: deve avere peso la Conferenza dei Sindaci. Yuri BROCCOLI, Consigliere comunale di Settala: la città dei Comuni deve essere la città di tutti.
Marco CAPPATO Consigliere comunale a Milano: grazie a questa lista già ora queste elezioni fanno un po’ meno schifo di quanto sarebbe stato, perché abbiamo costretto tutti a fare i conti anche con la logica delle idee e non solo con quella dei numeri.
Fiorello CORTIANA, Consigliere comunale a Buccinasco: diamo l’opportunità ai Consiglieri comunali di qualsiasi partito di partecipare a questo processo costituente. Altrimenti si affermano decisioni, come quelle sulle “vie d’acqua”, che passano sulla testa dei cittadini. Le regole antidemocratiche hanno già determinato l’esclusione del Movimento 5 stelle. A loro diciamo: non mettete i vostri voti in frigorifero, contribuireste al tanto peggio tanto meglio. Puntiamo su open democracy e open government e iniziativa popolare. I cittadini sono per l’elezione diretta.
Luca MAGGIONI, Consigliere comunale di Carugate: persone delle più diverse appartenenze politiche si sono trovate d’accordo su un programma che chiede democrazia, coinvolgimento diretto dei cittadini e attenzione ai comuni della provincia e ai loro problemi; porto il saluto del questore della Camera Stefano DAMBRUOSO del Comitato organizzatore.
Rino NIGRELLI, Consigliere comunale di Calvignasco: sono vicesindaco di un paesino di periferia. Siamo cittadini che si sono trovati sulla base delle idee, non degli schieramenti. Puntiamo molto sullo strumento dei referendum per dare la parola ai cittadini.
Pierluca OLDANI, Sindaco di Casorezzo: è in atto un cambiamento epocale,e starà a noi far sì che sia un cambiamento positivo. bisogna scrivere lo Statuto della città metropolitana, bisogna tener conto dei reali bisogni del territorio e dei cittadini, anche di chi sta ai confini della provincia. Ho aderito a questo progetto perché, al di là delle ideologie propone un metodo di lavoro: quello di decidere tutti insieme quali sono le migliori soluzioni. Una città Metropolitana policentrica.
Alberto PACCHIONI, Consigliere comunale di Paullo: mi è piaciuto molto il motto “La Città dei Comuni”; la grande capacità di attrarre cultura finanza e moda deve far partecipare i Comuni della città metropolitana. Solo aggregando si può far vivere questo sogno. Mi spenderò in tutti gli ambiti. Sono orgoglioso di fare parte di questo progetto.
Giulio SANCINI, Sindaco di Gessate: da quando sono stato eletto vivo un dramma: i cittadini mi hanno dato l’incarico di rappresentare le loro esigenze, ma, ad esempio per le opere connesse alla TEM, si è persa la capacità di calare queste opere nel contesto locale. Non diciamo che le opere non vanno fatte, ma che vanno adattate alle esigenze del territorio: chiediamo partecipazione, le stesse cose che chiede questo fantastico gruppo che si è creato. Non accettiamo che le decisioni siano calate dall’alto.
Enrico ZONCA, Consigliere comunale di Cinisello Balsamo: il mio comune è il terzo della Provincia, e rischia di non essere rappresentato perché i partiti hanno scelto i loro funzionari. Il nostro progetto si basa non sui posti ma sulle idee. Il Consiglio dovrà stabilire le regole, ma se il Sindaco di Milano è automaticamente il Sindaco della Città metropolitana, allora noi vogliamo partecipare alle elezioni per la città di Milano! Con queste elezioni si sapevano già i nomi degli eletti la sera prima del voto. Grazie alla nostra lista non sarà più così. Milano è il miglior laboratorio per la migliore politica italiana.
Milena BERTANI, del Comitato organizzatore: ho visto fallire, dal ’92 in poi, i progetti di rinascita dei partiti. Con questa lista vogliamo scrivere regole che tengano conto degli interessi dei cittadini. E’ una grande speranza.
Il Comitato organizzativo, oltre ai candidati, è composto, tra gli altri, anche da: Milena Bertani, Edoardo Croci, Enrico Fedrighini, Laura Maiocchi, Pierpaolo Pecchiari, Stefano Dambruoso, Alessandro Seracini, Luciano Valaguzza.
Per informazioni: 02-88450480, 02-88464455
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Petrolio e Politica – Bolognetti: Il Ministero della Verità indossa i panni del Corriere della Sera
Fonte Basilicatanet, 9 settembre 2014
Di Maurizio Bolognetti, Direzione Radicali Italiani e Segretario Radicali Lucani
Per descrivere la sporca operazione compiuta dal Corriere della Sera in edicola lunedì 8 settembre, potremmo ricorrere a un classico della letteratura di ogni tempo: 1984 di George Orwell.
Il Ministero della Verità questa volta indossa i panni del quotidiano di Via Solferino e con un tratto di penna cancella la Basilicata Saudita dai progetti del Governo e di Assomineraria o, se volete, dai progetti di Assomineraria e del Governo, tanto invertendo l’ordine dei fattori il prodotto non cambia.
Ad illustrarci la Joint-Venture Governo-Assomineraria, del resto, è stata Celestina Dominelli, che in un articolo pubblicato il 2 agosto dal Sole24Ore e intitolato “Basilicata, Sicilia, Adriatico: sui progetti idrocarburi investimenti per 17 miliardi”, scriveva: “Poche righe per spiegare gli effetti collegati alla valorizzazione delle risorse energetiche del paese. Ma, dietro una delle dieci linee guida dello “Sblocca Italia” illustrato ieri dal premier, c’è tutto un lavoro firmato da Assomineraria”.
Passi l’apologia dello “Sblocca Italia” dell’iperbolico e iperbarico Presidente del Consiglio, ma perché nascondere ai propri lettori quanto sta avvenendo e quanto avverrà in Basilicata?
Perché nell’articolo dedicato alle attività di estrazione idrocarburi e allo “Sblocca Energia” la redazione del Corriere e l’estensore dell’articolo – Alessandra Puato – rimuovono la Basilicata?
Perché cancellare la Regione che più di ogni altra è interessata da progetti di ricerca, che già oggi offre la quasi totalità del greggio estratto in Italia e il cui territorio rischia di essere integralmente occupato dalle compagnie petrolifere?
Difficile allontanare il sospetto di un'operazione degna dell’orwelliano “Grande Fratello”.
A maggio scorso, alcuni siti rilanciavano la notizia di un accordo tra Corsera e il colosso petrolifero italiano: “Riunioni riservate. Incontri tra i vertici dei due gruppi. Cambiamenti rispetto al progetto iniziale. È stata serrata la trattativa tra l'Eni e il “Corriere della Sera” per la partecipazione del colosso petrolifero all'iniziativa pubblicitaria del quotidiano di via Solferino, che il 19 maggio, attraverso Poste Italiane, distribuirà nelle case di tutti gli italiani venti milioni di copie di un'edizione speciale dedicata alla ripartenza dell'Italia”.
Pur non volendo trarre conclusioni affrettate, ho la sgradevole impressione che in queste ore ci si affanni a togliere le castagne dal fuoco a certi “Padroni del Vapore” per silenziare una scelta che, oltre ad essere miope, rischia di compromettere definitivamente risorse ben più preziose dell’oro nero. Quello del Corriere a qualche dietrologo potrebbe apparire un oggettivo assist, offerto a una politica che ha fatto della svendita del nostro territorio una pratica consolidata.
A Davide Tabarelli, che si affanna a citare il Presidente Einaudi, suggerisco una volta di più di ascoltare la voce di chi in scienza e coscienza sta provando a spiegare che trivellare in prossimità di invasi, sorgenti, in aree ad alto rischio sismico, non è saggio.
Non credo che Einaudi si sia mai espresso a favore della devastazione del nostro territorio o a favore della violazione degli articoli 9 e 32 del nostro dettato costituzionale.
E men che meno ritengo che un galantuomo come Einaudi, se fosse stato messo a conoscenza dei rischi, avrebbe avallato ulteriori trivellazioni in un’area che è un unico bacino idrico di superficie e di profondità.
Insisto, gli svantaggi dell’operazione varata dal governo sul fronte energetico sono di gran lunga superiori ai presunti vantaggi. Vale per la Basilicata, per l’Adriatico, per la Sicilia e per l’intero territorio nazionale. Quelle presenti nel nostro sottosuolo andrebbero considerate riserve strategiche da utilizzare in caso di vera emergenza e non come moneta di scambio per favorire una qualche lobby. Ad Alessandra Pauto e a Davide Tabarelli suggerisco di leggere con attenzione due capitoli del libro di Mario Almerighi “Petrolio e Politica”: “I petrolieri hanno comprato le leggi” e “La raffinazione del petrolio: un primato mondiale dell’Italia”.
Magari potrebbero accompagnare questa lettura dando anche un’occhiata al mio libro “Le mani nel petrolio”. Di certo tutti, e sottolineo proprio tutti, potrebbero trarre un qualche giovamento e spunto di riflessione dalla lettura di un editoriale intitolato “Pane, Lavoro, Ecologia” a firma Marco Pannella, pubblicato su Notizie Radicali nel 1978.
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