Politica

VIII Congresso Italiano Partito Radicale - messaggio di Marco Pannella

Radicali Italiani - Lun, 05/05/2014 - 17:54
03/05/14

Il messaggio/invito diffuso da Marco Pannella al termine del Senato del Partito Radicale:

Preannuncio che l’VIII Congresso italiano del Partito radicale si terrà a Roma a partire dal primo pomeriggio di venerdì 23 maggio a domenica 25 fino a conclusione dei lavori.
E’ quanto ha appena deliberato all'unanimità il Senato del Partito Radicale alla presenza dei responsabili dei soggetti costituenti (Radicali Italiani, Non c'è Pace senza Giustizia, Nessuno Tocchi Caino, Certi Diritti, Associazione Luca Coscioni, Esperanto Radikala Asocio, Anticlericale.net) riunitosi formalmente a Roma il 2 e 3 maggio 2014.

In allegato troverai un brevissimo messaggio che ho registrato per Radio Radicale. Ho voluto avvisarti immediatamente di questa decisione riservandomi di inviarti nelle prossime ore la convocazione ufficiale.

Spero che tu possa, se non lo hai ancora fatto, iscriverti al Partito Radicale per tentare insieme di compiere questo sforzo

Un abbraccio,
Marco

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Stamina, Gallo e De Luca: intervenga Ministro su dichiarazioni Mantovani

Radicali Italiani - Lun, 05/05/2014 - 17:47
05/05/14

Dichiarazione di Filomena Gallo e Michele De Luca, rispettivamente Segretario e co-Presidente dell'Associazione Luca Coscioni

Le dichiarazioni dell’Assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Mario Mantovani, che ha lanciato un vero e proprio appello  “a tutti i dirigenti delle Aziende ospedaliere chiedendo se c’'e'' qualche medico disponibile a fare le infusioni", sono gravissime. Siamo dinanzi ad una politica schizofrenica, con un membro della Giunta Lombarda che anziché cercare di fare chiarezza contribuisce a peggiorare il già inammissibile far west che la vicenda Stamina ha creato. Perché proprio l’Assessore alla Salute chiede ai medici della sua regione di agire in contrasto con il codice deontologico della loro professione che all’articolo 13 cita ‘Sono vietate l’ adozione e la diffusione di terapie e di presidi diagnostici non provati scientificamente o non supportati da adeguata sperimentazione e documentazione clinico scientifica, nonché di terapie segrete”, come ribadito dalla comunità scientifica nazionale ed internazionale?  Perché Mantovani, che proprio qualche mese fa aveva dichiarato che dalla Regione Lombardia non era giunto nessun ok all’entrata di Stamina agli Spedali civili di Brescia, ora, si mette a fare il battitore d’asta dei medici favorevoli alle infusioni con il cosiddetto “metodo Stamina”? Mantovani ignora il blocco alle infusioni deciso dall'Aifa nel maggio 2012? Mantovani ignora il pericolo per la salute pubblico sotteso alle infusioni?

Siamo dinanzi ad una politica che si fa ricattare da ‘chiunque’ pretenda ‘qualsiasi cosa’ (incluse cure che cure non sono e su cui, ricordiamolo, sta indagando la magistratura con accuse pesantissime)  urlandolo nelle piazze e davanti alle telecamere.
Chiediamo l’immediato intervento del Ministro Lorenzin per fermare questa iniziativa di Mantovani e mostrare rispetto per gli Spedali civili di Brescia e per i medici che, come ha ricordato poco fa Amedeo Bianco, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo) sono, dopo i pazienti, le seconde vittime di questa assurda situazione.

 

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Ucraina/Manfredi: ripetizione accelerata dinamiche "Bosnia anni '90", con Putin al posto di Milosevic

Radicali Italiani - Lun, 05/05/2014 - 17:46
05/05/14

Giulio Manfredi, Direzione Radicali Italiani:

Nel corso delle sue guerre di aggressione alla Croazia e alla Bosnia, il dittatore serbo Slobodan Milosevic si servì di unità speciali del Ministero degli Interni chiamate “berretti rossi”, che appoggiavano i secessionisti serbi nelle Krajne. Vent’anni dopo, in Ucraina, cambia solamente il colore ma la dinamica è la stessa: gli “omini verdi” di Putin fomentano le rivolte nell’est del Paese, dopo aver contribuito alla secessione della Crimea.

Vent’anni fa Milosevic perse ad un certo punto il controllo dei suoi sottoposti Ratko Mladic e Radovan Karadzic (ma anche del tristemente famoso “comandante Arkan”), che credettero di poter fare da soli, senza più il guinzaglio di Belgrado e furono abbandonati nel 1995 da Milosevic al loro destino, insieme ai serbi delle Krajne.

Ora, in Ucraina, lo stesso Putin rischia di perdere il controllo della situazione; sono spuntati dal nulla tanti “comandanti Arkan” che vogliono gestire autonomamente il piccolo potere che si sono conquistati con la violenza, senza dover rispondere più a Mosca.

Rispetto a vent’anni fa, tutto è più accelerato grazie soprattutto alla rivoluzione digitale dei mezzi di comunicazione e di informazione.

Roma, 5 maggio 2014

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Convegno su: “L'interferenza della politica nelle scelte di fondazioni di origine bancaria - le banche conferitarie e le conseguenze economiche sul sistema Paese”.

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Lun, 05/05/2014 - 17:45
organizzato dal gruppo consiliare Siena Rinasce. Saluti istituzionali: Bruno Valentini (sindaco di Siena). Intervengono: Michele Boldrin (coordinatore Nazionale di Fare per Fermare il Declino), Camilla Conti (giornalista economica), Valerio Federico (tesoriere di Radicali Italiani), Alessandro Massari (membro della direzione di Radicali Italiani), Eugenio Neri (consigliere comunale di Siena Rinasce), Roberto Renò (docente Università Siena), Marco Taradash (consigliere regionale della Toscana del Ncd). Moderano: Giuseppe Giordano, consigliere comunale Siena Rinasce - Giulia Simi, membro della Direzione di Radicali Italiani.
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Il tribunale di Grosseto apre la strada al matrimonio tra persone dello stesso sesso. E se accadesse anche a Torino?

Radicali Italiani - Lun, 05/05/2014 - 17:42
30/04/14

Silvio Viale e Igor Boni chiedono che il Sindaco Fassino si renda disponibile a trascrivere sui registri comunali matrimoni celebrati all'estero tra persone dello stesso sesso.

Il Tribunale di Grosseto con ordinanza del 3 aprile 2014 ha ordinato al Cmatriomune di Grosseto di trascrivere nei registri dello stato civile il matrimonio tra persone dello stesso sesso celebrato all'estero, poiché non è contrario all'ordine pubblico, è valido e produce effetti giuridici nel luogo in cui è stato pubblicato e infine non sussiste né nelle norme del diritto internazionale privato né nella legislazione interna, un riferimento alle diversità di sesso quale condizione necessaria per contrarre matrimonio.

Silvio Viale in qualità di consigliere comunale a Torino ha presentato una mozione che chiede tra l'altro che il Sindaco, o un suo delegato, nella qualità di Ufficiale di Stato Civile, possa trascrivere gli atti di matrimonio celebrati all'estero tra persone dello stesso sesso residenti a Torino.

Dichiarazione di Silvio Viale, Presidente del Comitato nazionale di Radicali Italiani e consigliere comunale del PD, e Igor Boni, Presidente Associazione radicale Adelaide Aglietta e candidato alle regionali per il PD:

"Il Tribunale di Grosseto apre la strada al riconoscimento ufficiale in Italia di matrimoni celebrati all'estero tra persone dello stesso sesso. Chiediamo che il Consiglio comunale di Torino e il Sindaco Fassino dichiarino sin da subito la loro disponibilità a fare la stessa cosa per una coppia dello stesso sesso che chiedesse di trascrivere sui registri dello stato civile della città il loro matrimonio realizzato fuori dai confini italiani. Come spesso accade sulle questioni legate ai diritti civili e alle libertà personali i tribunali aprono un varco nella legislazione anticipando il legislatore. In questo caso vorremmo vedere davvero “Torino capitale dei diritti” e vorremmo lo fosse non solo a parole".

 

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Lettera al Presidente della Repubblica. Rita Bernardini scrive a Giorgio Napolitano per ringraziarlo e informarlo sui dati ufficiali in circolazione su carceri e giustizia

Radicali Italiani - Lun, 05/05/2014 - 17:07
05/05/14

Egregio Presidente,

non finirò mai di ringraziarLa per quanto sta facendo a favore del ripristino dello Stato di Diritto nel nostro Paese. Può contare poco, ma come Segretaria di Radicali italiani, mi sento pienamente rappresentata dal modo in cui Lei esercita il mandato di supremo magistrato del rispetto dei principi fondamentali della nostra Costituzione e di quanto in essa è stato recepito dalle giurisdizioni superiori, in primo luogo quelle europee.

Ieri quando ho letto la Sua bellissima dichiarazione sull’ANSA a proposito dell’iniziativa di Marco Pannella, mi sono dovuta subito rammaricare per la nota aggiuntiva dell’agenzia sui dati riguardanti le carceri e intitolata “12 mila detenuti in più rispetto ai posti”. In questo take continuava ad essere fornito il dato totalmente falso di una capienza regolamentare di 48.309 posti.

Nel condurre il mio recente sciopero della fame (Satyagraha) durato 46 giorni, ho contestato al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria la correttezza dei dati diffusi riguardo alla capienza effettiva dei posti disponibili per i detenuti e chiesto ufficialmente al Ministro della Giustizia i dati veritieri sia dell’effettiva ricettività “legale” degli Istituti Penitenziari, sia della composizione dell’immensa mole dei procedimenti penali pendenti che affolla le scrivanie dei magistrati oberate da oltre 5.300.000 procedimenti penali pendenti che rendono la Giustizia italiana illegale sotto il profilo dell’irragionevole durata (violazione sistematica da trent’anni dell’art. 6 della CEDU e art. 111 della Costituzione italiana).

Alla prima delle richieste, il DAP mi rispondeva con una nota riportata dall’agenzia di stampa ADN Kronos del 2 aprile scorso nella quale, dopo aver premesso di ritenere diffamatorie le mie contestazioni sui dati, ammetteva letteralmente: “La vastità del patrimonio edilizio penitenziario determina fisiologicamente un certo numero di posti indisponibili per ragioni di inagibilità e per esigenze di ristrutturazione ordinaria e straordinaria, pertanto alla data odierna il numero esatto dei posti detentivi effettivi disponibili è di 43.547, pari al 90,14% della capienza regolamentare".

Ottenuto questo piccolo successo di “verità”, ho ritenuto di dover confutare anche la cifra finalmente resa nota dei 43.547 posti. Sono infatti da prendere in considerazione alcune realtà penitenziarie che hanno più posti detentivi rispetto all’effettiva presenza di detenuti. Si consideri, per esempio l’isola della Sardegna, dove a fronte di 1.800 posti regolamentari, abbiamo non più di 1.100 reclusi: a meno di pensare ad una deportazione di massa nell’isola, continueranno ad esserci 700 posti inutilizzati che però il DAP fa rientrare nella capienza regolamentare complessiva. Lo stesso vale per gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari in via di dismissione, seppure rallentata da una recente imbarazzante proroga: anche nel caso degli OPG, abbiamo altri 400 posti in più inutilizzabili che il DAP fa rientrare nella capienza regolamentare generale. Non credo di sbagliare, Signor Presidente, se affermo che occorra sottrarre altri 2.739 posti che fanno arrivare il totale dei posti “legali” a 40.808… per oltre 60.000 detenuti. A questo proposito, mi permetto di inviarLe una nota che ho voluto intitolare “I polli di Trilussa”. (Allegato 1)

Inoltre, trovo irrispettoso nei confronti dell’intelligenza dei cittadini che il DAP, nel fornire ufficialmente sul sito del Ministero della Giustizia la irrealistica cifra dei 48.309 posti, se la cavi aggiungendo un asterisco che recita “*Il dato sulla capienza non tiene conto di eventuali situazioni transitorie che comportano scostamenti temporanei dal valore indicato.”

Ma non è solo un problema di metri quadrati e non mi soffermo su questo perché, con il Suo messaggio alle Camere, Lei ha dato una lezione di educazione civica a tutti, me compresa.

Per mettere in pratica il macabro “gioco dei tre metri”, l’Amministrazione penitenziaria sta effettuando in questi giorni massicci spostamenti di detenuti trasferendoli lontani dalle famiglie (600 trasferiti da Poggioreale non si sa dove) mentre si sa che i reclusi preferiscono subire i trattamenti illegali pur di poter avere colloqui con i propri congiunti: figli, mogli, genitori… e, d’altra parte, la vicinanza ai propri familiari è regola di legge stabilita dell’Ordinamento Penitenziario.

Vengo ora all’altro problema che è in totale violazione dell’art. 3 della CEDU: il problema sanitario. È recentissima la notizia di un altro detenuto morto nel carcere di Giarre per mancanza di cure. La notizia è di qualche giorno successiva a quella dell’ennesima sentenza di condanna da parte della Corte EDU che ha chiesto all’Italia di risarcire con 25.000 euro un detenuto che non era stato curato. Il Ministero della Giustizia ha prontamente risposto che il caso si riferiva a 5 anni fa e che oggi la situazione è nettamente migliorata. A questo proposito, Signor Presidente, più delle mie parole (anche se personalmente sono in contatto quotidiano con una moltitudine di familiari di detenuti disperati per le drammatiche condizioni di salute dei loro congiunti), vale il rapporto della Società italiana di medicina penitenziaria (Simpse) secondo il quale “in cella contraggono malattie il 60-80% dei detenuti”.

Il Rapporto in sintesi afferma: “A trasformare le prigioni in veri e propri lazzaretti sono la presenza di soggetti a rischio, come i tossicodipendenti, che sono il 32% del totale, ma anche il sovraffollamento, che favorisce i contagi e l'assenza di controlli sistematici, per cui anche le dimensioni esatte del fenomeno non sono conosciuti. "Questi numeri derivano da nostre stime - spiega il presidente della SIMPSE Sergio Babudieri - non esiste infatti un Osservatorio Epidemiologico Nazionale, che noi chiediamo e solo due Regioni hanno attivato quello regionale. Il risultato è che probabilmente i dati sono sottostimati, anche perché molti dei detenuti non sanno di avere una malattia o non vogliono saperlo per non apparire indeboliti". Secondo le stime presentate, oltre i tossicodipendenti che sono, appunto il 32%, il 27% ha un problema psichiatrico, il 17% ha malattie osteoarticolari, il 16% cardiovascolari e circa il 10% problemi metabolici e dermatologici. Tra le malattie infettive è l'epatite C la più frequente (32,8%), seguita da Tbc (21,8%), Epatite B (5,3%), Hiv (3,8%) e sifilide (2,3%).”

Non mi soffermo – come Le ho detto – sul percorso riabilitativo che, in base al nostro ordinamento, dovrebbe essere addirittura “individualizzato”: il lavoro che non c’è se non per una minoranza di detenuti e lo studio anch’esso riservato a pochi fortunati. Così come tutti gli altri parametri considerati dalla Corte EDU affinché il trattamento in carcere non sia inumano e degradante, cioè illegale.

Ciò che mi preme in conclusione farLe sapere è che ancora non sono riuscita ad ottenere dal Ministero della Giustizia i dati riguardanti la composizione – per titolo di reato e per pena edittale massima – della mole immensa dei procedimenti penali pendenti. Qui siamo nel campo dell’altra violazione sistematica che vede il nostro Paese condannato da oltre trent’anni per l’irragionevole durata dei processi. Il dato è importante perché ci consentirebbe di sapere quanti procedimenti cadrebbero con un’amnistia per pena edittale massima a 3, 4, 5 anni. Solo la Guardasigilli dott.ssa, Annamaria Cancellieri riuscì, almeno, a recapitarmi una nota redatta dai suoi uffici che – con rilevazioni fatte un po’ a spanne – affermava che con un’amnistia a tre anni sarebbero caduti il 30% dei procedimenti (allegato 2). D’altra parte, nessuno degli oppositori ai provvedimenti previsti dall’art. 79 della Costituzione sembra curarsi dell’amnistia strisciante delle prescrizioni sempre più decisa dalle Procure della Repubblica, in violazione del principio costituzionale dell’obbligatorietà dell’azione penale al quale i funzionari pubblici che compongono i ruoli della magistratura penale dovrebbero essere vincolati ad attenersi.

E’ mai possibile che coloro che sono chiamati a “governare” non siano in possesso di dati di conoscenza basilari ai fini della decisione dei provvedimenti da adottare?

Le chiedo veramente scusa, Signor Presidente, del tempo che Le ho sottratto per la lettura di questo mio scritto a Lei indirizzato.

Accolga i miei più deferenti saluti
Rita Bernardini


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AttachmentSize ALLEGATO 1 - "I polli di Trilussa" (pdf)347.89 KB ALLEGATO 2 - PROIEZIONE AMNISTIA (pdf)337.49 KB
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Seminario dal titolo “Verso il G7 Energia – Focus sulla sicurezza internazionale”

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Lun, 05/05/2014 - 15:41
Hanno già confermato la loro partecipazione il Vice Ministro dello sviluppo economico, Claudio De Vincenti, i presidenti delle commissioni Esteri e Industria del Senato, Pier Ferdinando Casini e Massimo Mucchetti, il country manager di Tap, Giampaolo Russo, il direttore della Nato Defense College Foundation, Alessandro Politi e il presidente del Centro Studi Americani, Gianni De Gennaro.
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Overshoot Rassegna

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Conduce Enrico Salvatori in studio. Ospite della puntata: Roberto Savio (Inter Press Service). Temi della puntata: la crescita in Cina e i limiti ambientali.
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Presentazione dell'iniziativa: "Letteratura in carcere"

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Lun, 05/05/2014 - 14:39
con il ministro della Giustizia Andrea Orlando. Intervengono capo Dap Giovanni Tamburino, coordinatore progetto Marco Ferrari, gli scrittori Francesco Piccolo e Romana Petri e il direttore di Radio 3 Marino Sinibaldi.
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Notiziario Antiproibizionista

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Lun, 05/05/2014 - 13:00
Il "decreto Lorenzin" sulle dipendenze approvato la scorsa settimana dalla Camera: scopi e contenuti del provvedimento spiegati dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin e dalla presidente della Commissione giustizia Donatella Ferranti. Il giudizio della segretaria di Radicali Italiani Rita Bernardini e quelli di Daniele Farina (deputato di Sinistra ecologia e libertà), Franco Corleone (garante per detenuti della Regione Toscana), Fausto D'Egidio (presidente di Federserd, federazione degli operatori dei servizi pubblici per le dipendenze) e Stefano Anastasia, presidente onorario dell'associazione Antigone.
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Le violenze in occasioni di manifestazioni sportive, la legge Pisanu del 2005, la sicurezza degli stadi, la tessera del tifoso, l'ordine pubblico

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Paniz, Siniscalchi 21 set 2005 Camera Cento, Galante, Intini, Buontempo 5 ott 2005 Camera Vizzini, Maroni, Bianco, Perduca, Saltamartini, Valentini 24 set 2009 Comm
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Conferenza stampa sull'iniziativa "Sbanchiamoli" -Fuori i partiti dalle banche"

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Parteciperanno Valerio Federico tesoriere diRadicali Italiani e Alessandro Massari della direzione di Radicali italiani e i consiglieri del comune di Arezzo che hanno aderito all'iniziativa
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Udienza appello processo Parmalat, ramo Parmatour

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Ordinanza sulle eccezioni preliminari e calendarizzazione delle udienze successive
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Collegamento con David Carretta da Bruxelles su campagna eletterale in Europa

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realizzato durante il notiziario del mattino
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Notiziario del mattino

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Lun, 05/05/2014 - 08:51
sintesi dell'intervento di Marco Pannella dalla Conversazione settimanale di ieri a cura di Massimo Bordin; sintesi dell'intervista di Lembo a Roberto Della Seta su Pannella e sulle presenze politiche in tv; sintesi dell'intervista di D'Urso ad Andrea Reale sulle carceri; sintesi dell'intervista di De Angelis ad Antonio Stango e Marco Perduca sulla crisi in Ucraina; sintesi dell'intervista di De Angelis a Roberto Lovari sul viaggio del ministro degli esteri russo, Serghei Lavrov, in America Latina; la rubrica di Gianni Betto sull'informazione radiotelevisiva; collegamento con David Carretta da Bruxelles sulle elezioni europee.
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