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Piemonte/elezioni/m5s - Viale a Bono: Bresso e Boni sono gli unici candidati che si sono battuti per la legalità sul caso Giovine. Grazie a loro che oggi si vota
Prendendo spunto da un confronto tra Mercedes BRESSO, candidata alle elezioni europee nel PD (nordovest), e Igor BONI, candidato alle elezioni regionali del Pemonte nel PD (circoscrizione di Torino), sui contenuti e i programmi delle loro candidature, Silvio Viale fa notare a Davide Bono come sia merito loro se in Piemonte si va finalmente al voto, aggiungendo che Igor Boni è l'unico candidato alle prossime elezioni regionali che si sia battuto contro le firme false di Giovine.
Silvio Viale, esponente radicale e consigliere comunale del PD, ha dichiarato:
"Prendo atto che Davide Bono, senza avere raccolto a sua volta le firme, rinuncia al ricorso contro chi non ha raccolto le firme come lui e proclami di volere restituire il Piemonte ai cittadini. Aldilà d ella formula, che più demagogica non si può, voglio ricordargli che alle regionali c'è solo un candidato che si è battuto per la legalità e non è lui: non è il pentastellato Bono, ma è il radicale Igor Boni, che sin dall'inizio ha sostenuto il ricorso di Mercedes Bresso. Dispiace dirlo, ma Mercedes Bresso e Igor Boni sono gli unici candidati che si sono battuti per la legalità e la trasparenza sul caso Giovine. E' principalmente grazie a Mercedes Bresso, e di conseguenza un po' anche di Boni, se oggi Bono può dire di voler restituire il Piemonte ai piemontesi. Sia onesto e lo riconosca."
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Fatto in Italia
Giustizia-Berlusconi. Vecellio: Il miope e masochista appello per la revoca ai servizi sociali. E' Berlusconi il demone da esorcizzare. E lo stato comatoso della giustizia italiana?
"Si appellano contro l'affidamento ai servizi sociali di Silvio Berlusconi, perche' la legge prevede che questa formula sia presente solo nei casi in cui si puo' ritenere "che il provvedimento contribuisca alla rieducazione del reo". Un appello miope, masochista, ipocrita". E' quanto scrive Valter Vecellio della direzione di Radicali italiani in un editoriale per il periodico "Notizie Radicali".
"Don Aldo Antonelli, Roberta De Monticelli, Angelo Orsi, Paolo Flores d'Arcais, Giorgio Parisi, Adriano Prosperi promuovono una raccolta di firme perche' questa misura sia revocata. Averla concessa a Berlusconi, sostengo o, e' un'indecenza. Bene. Bravi. Noi ingenui pensavamo (ma lo pensiamo ancora) che l'intollerabile indecenza che andrebbe immediatamente sanata sia quella individuata dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dalla Corte Costituzionale, dalle Corti di giustizia d'Europa, da decine, centinaia di giuristi ed esperti del diritto, e da ultimo, ma non ultimo, da Papa Francesco: lo stato vergognoso, e questo si indecente, delle carceri italiane, le condizioni di vita di tutte la comunita' penitenziaria, in generale l'intollerabile durata e lentezza della giustizia italiana e dei suoi processi. Hanno mai firmato e promosso appelli contro questa indecenza? Al contrario, dobbiamo registrare la loro indifferenza e inerzia. A loro preme Berlusoni: e' lui il demone da esorcizzare, la causa e il responsabile di ogni male. Un falso. Perche' Berlusconi e' solo l'ultimo anello di una catena che si snoda da sessant'anni. Un inganno. Perche' oggi, al pari di Berlusconi sempre piu' accecato da un delirio da impotenza, per quel che riguarda la responsabilita' di una autentica riforma della giustizia, vanno associati il presidente del Consiglio Renzi e buona parte del PD, che per un miope e meschino calcolo politico si oppongono ai provvedimenti di amnistia e indulto. Un calcolo miope e masochista. Perche' neppure si rendo o conto che cosi' facendo il "nemico" Berlusconi viene ulteriormente rafforzato e aiutato nel tentati o di recuperare voti e consensi".© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati