Politica
Intervista a Roberto Bardelli su campagna "sbanchiamioli, fuori i partiti dalle banche"
Carceri: Bernardini al DAP, finalmente, a forza di insistere, salta fuori la verità che è tutta in questa cifra: 43.547
Dichiarazione di Rita Bernardini, Segretaria di Radicali Italiani:
Il DAP risponde risentito alle mie dichiarazioni di oggi ritenendole “diffamatorie”. Se non fossi al 34° giorno di sciopero della fame e in contatto costante con la sofferenza dei detenuti e dei loro familiari, mi verrebbe da sorridere perché è proprio lo stesso DAP a “rivelare” alla fine del suo comunicato il dato inedito che chiedevo da tempo: i posti effettivamente disponibili nei 205 istituti penitenziari sono 43.547, cioè 4.762 in meno della capienza regolamentare finora pubblicizzata ai quattro venti. Già perché ai detenuti ammassati in una cella non è che possiamo raccontare che in fondo non stanno così stretti perché da un’altra parte c’è una sezione chiusa in cui sognare di stare. Ora i dati dei posti effettivi devono – se si vuole essere trasparenti fino in fondo e corrispondere al diritto dei cittadini alla conoscenza – essere forniti istituto per istituto.
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Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale
Commissione Igiene e Sanità del Senato
Divorzio breve: conferenza stampa di Alessandra Moretti e Luca D'Alessandro
Commissioni Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni e Lavoro pubblico e privato della Camera
Commissione parlamentare per le questioni regionali
Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera
Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera
Riforma Senato, Beltrandi: frettolosa, superficiale e miope
Dichiarazione di Marco Beltrandi, componente della Direzione nazionale di Radicali Italiani, già parlamentare radicale nella XV e XVI legislatura
“Non intendo minimamente difendere l’attuale assetto del bicameralismo italiano paritario, sicuramente da riformare. Ma una riforma di questa portata non può essere stabilita da poche persone in due mesi e imposta alle Camere con il ricatto delle dimissioni dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Ma soprattutto, venendo al merito, dovrebbe tenere conto dell’assetto complessivo dell’ordinamento costituzionale italiano, dovrebbe, anzi deve cioè essere calibrata e valutata in un ambito generale, non affrontata separatamente per ogni singola voce ed istituzione Infatti, se è necessario velocizzare l’iter legislativo e rafforzare l’esecutivo non si vede perché per fare questo si debba creare un parlamento debole, reso tale da un Senato partime, che è facile prevedere sarà marginale e disertato persino nei suoi lavori. E’ora di finirla, infatti, di inventarsi sistemi italiani per fare le riforme istituzionali e quelle elettorali: si riprendano i migliori modelli storicamente collaudati, e si importino nel nostro Paese dove produrranno effetti analoghi. Per esempio negli USA il Governo è forte e non dipende dalla fiducia del Parlamento, che è anch’esso molto più forte di quello italiano, in un sistema di pesi e contrappesi, in un sistema presidenziale, maggioritario ed autenticamente federalista. Ma in Italia si preferisce procedere per approssimazione, con fretta, “purchè si faccia”. Auguri.© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani
L'iniziativa radicale per l'introduzione del divorzio in Italia, la Lid, la Chiesa, Gabrio Lombardi, la legge Fortuna, il divorzio breve
Presentazione del Manifesto di Confindustria per le elezioni europee 2014
Bernardini: la verità l’aveva detta la Cancellieri tre mesi fa. Cosa aspetta il Ministro Orlando a far conoscere ai cittadini i dati veri sulle carceri e sulla giustizia?
La Segretaria Nazionale di Radicali italiani Rita Bernardini, ha rilasciato oggi questa dichiarazione
La verità sui posti regolamentari (cioè legali) disponibili nelle carceri italiane è stata detta dall’allora guardasigilli Annamaria Cancellieri in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2014 (dati aggiornati al 25 gennaio) quando la capienza "regolamentare" veniva data a 47.599 posti. Nella relazione, il Ministro aggiungeva: “ma il dato subisce una flessione abbastanza rilevante (quantificabile in circa 4.500 posti regolamentari) per il mancato utilizzo di spazi a causa degli ordinari interventi di manutenzione o di ristrutturazione edilizia”. Queste ultime non sono parole dei radicali o di Antigone o di Ristretti Orizzonti; sono parole scritte e “ufficiali”. Oggi, invece, a 56 giorni dall’ultimatum che la Corte EDU ha dato all’Italia per porre fine alla tortura in carcere, vengono sparate cifre assurde fino all’ultima panzana diffusa dal Capo del DAP Giovanni Tamburino che ha parlato di 50.000 posti regolamentari. Con il mio sciopero della fame giunto al 34° giorno e con il Satyagraha radicale che coinvolge 1.500 persone, chiediamo di conoscere la verità sui posti regolamentari effettivamente disponibili in ciascuno dei 205 istituti penitenziari e sulla composizione – per titolo di reato e per pena edittale massima – degli oltre 5.000.000 di procedimenti penali pendenti. E’ troppo chiedere al Governo e al Ministro della Giustizia Andrea Orlando che sia rispettato il diritto alla conoscenza del popolo italiano, mentre l’Italia è da anni condannata per la “tortura” in carcere e per la giustizia negata a causa dell’ “irragionevole durata” dei processi?
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