Politica

Plenum Consulta: lunedì 14 dicembre manifestazione del Partito Radicale in piazza Montecitorio (dalle 14:30 alle 18:30)

Radicali Italiani - Gio, 12/10/2015 - 14:50
10/12/15

“Con il Presidente Sergio Mattarella, per il plenum della Corte Costituzionale”, con queste parole il Partito Radicale nonviolento transnazionale transpartito ha convocato la manifestazione che si terrà lunedì 14 dicembre 2015 dalle ore 14.30 alle 18.30 in piazza Montecitorio in occasione della votazione del Parlamento in seduta comune per l’elezione di tre giudici della Consulta. Si tratterà del trentesimo scrutinio per il giudice mancante da più tempo (giugno 2014), nono e settimo scrutinio per gli altri due.

Dal 13 novembre oltre 50 militanti e dirigenti radicali sono in Satyagraha per tre obiettivi: per il plenum della Consulta; per la cessazione delle violazioni alla Convenzione europea dei diritti dell’Uomo e al Diritto comunitario; per una campagna dello Stato italiano in sede Onu per la transizione allo Stato di Diritto codificando - per affermarlo - il diritto umano alla conoscenza.

In particolare, il tesoriere del Partito Radicale Maurizio Turco e il giornalista Valter Vecellio sono in sciopero della fame da 27 giorni e l’ex parlamentare Marco Beltrandi da molti giorni ha sospeso i farmaci prescritti per una grave patologia.

 

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Cannabis terapeutica, Radicali: Decreto Lorenzin in vigore da dieci giorni ma sconosciuto persino a sito Ministero Salute. Un provvedimento tanto clandestino quanto pessimo

Radicali Italiani - Mer, 12/09/2015 - 18:15
09/12/15

Sulla Gazzetta Ufficiale del 30 novembre scorso è stato pubblicato il Decreto 9 novembre 2015  del Ministero della Salute (Funzioni di Organismo statale per la cannabis previsto dagli articoli 23 e 28 della convenzione unica sugli stupefacenti del 1961, come modificata nel 1972).

 

Alle ore 16:00 di mercoledì 9 dicembre, il sito del Ministero della Salute non riporta né il testo del decreto né alcuna notizia sui suoi contenuti.

 

Giulio Manfredi (Radicali Italiani) e Igor Boni (coordinatore Associazione radicale Adelaide Aglietta):

 

Il “Decreto Lorenzin” regolamenta per la prima volta la coltivazione, produzione e distribuzione su tutto il territorio nazionale dei medicinali di origine vegetale a base di cannabis. E’, quindi, sorprendente che sul sito del Ministero della Salute non compaia traccia del provvedimento.

 

Forse il ministro Lorenzin vuole che si parli il meno possibile di un decreto che esclude dall’utilizzo dei farmaci cannabinoidi diverse patologie (per es. l'epilessia resistente alle altre terapie, il Parkinson, l'Alzheimer), e prevede altresì, per le indicazioni ammesse, l'autorizzazione all'uso solo dopo il fallimento di altre terapie. Non sono ammessi estratti come olii e resine e le condizioni per le preparazioni galeniche sono talmente proibitive da porle "fuori mercato". Dulcis in fundo, il decreto introduce il cosiddetto “monopolio fiorentino” per cui l’unico sito abilitato alla coltivazione e produzione della “sostanza attiva” è lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. Se così fosse ci troveremmo (il condizione è d’obbligo perché il decreto è scritto in puro burocratese di scuola democristiana) di fronte ad una palese violazione del Testo Unico sugli stupefacenti, in particolare dell’art. 17 del DPR 309/90, secondo cui “chiunque voglia coltivare, produrre e commerciare cannabis lo può fare previa autorizzazione del ministero della Sanità; il ministro nel concedere l'autorizzazione, determina, caso per caso, le condizioni e le garanzie alle quali essa è subordinata, sentito il Comando generale della Guardia di finanza nonché quando trattasi di coltivazione, il ministero dell'Agricoltura e delle Foreste”.

La legge parla di “chiunque”, cittadino italiano o meno, fiorentino o meno.

 

E’ possibile che la Conferenza Stato Regioni, che ha dato il via libera al decreto, non abbia formulato alcuna obiezione sul suo contenuto?

E’ possibile che qualche parlamentare, approfittando anche dello stop ai lavori parlamentari fino a lunedì 14, ponga qualche quesito al governo e al ministro Lorenzin su un decreto tanto clandestino quanto pessimo?

 

Link al “Decreto Lorenzin”:

 

http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-11-30&atto.codiceRedazionale=15A08888&elenco30giorni=true

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L. stabilità: no a beffa su risarcimenti per durata processi. Da Pd sostegno a nostri emendamenti, governo tuteli cittadini

Radicali Italiani - Mer, 12/09/2015 - 18:13
09/12/15

Dichiarazione di Riccardo Magi e Valerio Federico, rispettivamente segretario e tesoriere di Radicali Italiani:

"Quelle che abbiamo davanti sono ore fondamentali per salvare i cittadini dal rischio, contenuto nella legge di stabilità, che ai danni causati dalla lentezza della giustizia italiana si aggiunga anche la beffa di vedersi negato il diritto a un giusto risarcimento. Alcune norme previste dal testo in discussione, infatti, renderebbero sostanzialmente impossibile accedere al risarcimento del danno per il protrarsi abnorme di un processo. Chiediamo quindi al governo di scongiurare questa ingiustizia facendo propri gli emendamenti di Radicali Italiani - elaborati dall'avvocato radicale Michele Capano - depositati da Tancredi Turco, di Alternativa Libera, e Antonio Cuomo del Partito Democratico e già dichiarati ammissibili".

"L'articolato attuale comporta l’obbligo per l’avvocato di occuparsi in ogni processo dei 'rimedi preventivi' che, se non correttamente compiuti, impedirebbero al cliente di ottenere in futuro il risarcimento. Ci si esporrebbe così a censure da parte della Corte Europea dei diritti dell' Uomo e della Corte Costituzionale, giacché l'effettività del risarcimento sarebbe messa fortemente in discussione. Si aprirebbe, inoltre, uno scenario di sicuro contenzioso tra avvocati e clienti".

"Gli emendamenti Radicali eviterebbero dunque che, in assenza delle azioni previste da parte dell’avvocato, sia il cliente a pagarne le conseguenze non potendo più ottenere il risarcimento. Infine, senza i nostri emendamenti, lo Stato finirebbe in molti casi per non rischiare più la sanzione europea, unico stimolo che ha costretto il Governo a porsi l’urgenza di ridurre i tempi dei processi".

"Ringraziando i deputati Pd Roberto Giachetti, Demetrio Battaglia, Lia Quartapelle, Michele Ragosta e Gea Schirò che sostengono gli emendamenti, facciamo dunque appello a Renzi e al governo perché tutelino i diritti dei cittadini".

 

 

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Il Comune di Cremona sostituisce il radicale Gino Ruggeri e subentra nel processo d'appello contro i dirigenti Tamoil

Radicali Italiani - Mer, 12/09/2015 - 14:38
09/12/15

Giovedi 10 dicembre alle 18 presso Palazzo comunale si terrà l'incontro tra il sindaco Gianluca Galimberti e l'avvocato del foro di Roma Giuseppe Rossodivita. Saranno altresì presenti l'assessore al territorio e alla salute Alessia Manfredini, il segretario generale Pasquale Criscuolo, l'avvocato Alessio Romanelli e il segretario di Radicalicremona.it Gino Ruggeri. 

Nel corso dell'incontro verrà sottoscritta la procura che consentirà al Comune di Cremona di costituirsi come parte civile davanti alla Corte d'Appello di Brescia nel processo a carico dei dirigenti Tamoil. Con tale atto il Comune subentrerà quindi a pieno titolo al radicale Gino Ruggeri, parte civile nel processo di primo grado attraverso l'esercizio dell'azione popolare sostitutiva, istituto previsto dall'art. 9 del T.U. degli enti locali.

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Inchiesta DDA sul Centro Olio Val d'Agri - Bolognetti: dell'ipocrisia e del fariseismo di CGIL e di Legambiente

Radicali Italiani - Mar, 12/08/2015 - 19:09
08/12/15

Nuova del Sud, 8 dicembre 2015

Di Maurizio Bolognetti, Segretario Radicali Lucani

line-height:115%;font-family:"Verdana","sans-serif"">Trovo a dir poco esilarante l'intervento della CGIL, che, dopo l'ennesimo incidente verificatosi presso il Centro Olio di Viggiano, chiede all'Eni una "presa di coscienza". Un po' come chiedere a un lupo di diventare vegano. Di cosa dovrebbero prendere coscienza quelli del "Cane", del fatto che si è autorizzata la presenza di uno stabilimento a rischio incidente rilevante a ridosso di una diga, di centri abitati e in un'area ad altissimo rischio sismico? Dov'era la CGIL quando, nel 1999, con il Dec/Via(Valutazione di impatto ambientale) 3560 si autorizzava un primo ampliamento dell'originario "Centro olio Monte Alpi", poi ribattezzato "Centro Olio Val d'Agri"? Vogliamo riflettere? Bene, allora il Segretario regionale della CGIL Summa rifletta su quanto riportato a pagina cinque del sopra citato Decreto, dove è dato leggere di carenze sulla "caratterizzazione delle condizioni meteodiffusive" e di "un regime anemologico che presenta alcune criticità" e dove si afferma che "l'area circostante il Centro Olio è sede di episodi significativi di inquinamento da biossidi di zolfo, ossidi di azoto e ossidanti fotochimici di livello tale da comportare rischi significatavi acuti e cronici, agli ecosistemi vegetali". Ai farisaici amici della CGIL dico che non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca. Una manciata di posti di lavoro, di un lavoro maledetto e senza prospettive, non potranno mai ripagare gli "effetti collaterali" prodotti da attività di coltivazione, ricerca e trasporto idrocarburi, svolte in aree delicatissime dal punto di vista idrogeologico. Questo per non dire che la presenza delle attività minerarie nella Valle dell'Agip ha negato altre prospettive e determinato danni ad altri settori produttivi.

line-height:115%;font-family:"Verdana","sans-serif"">Ai dicotomici, o forse sarebbe meglio dire bipolari, rappresentanti della CGIL lucana, che oggi invocano "coscienza e maturità" e ieri hanno assecondato lo sviluppo delle attività petrolifere, dico che i primi a dover prendere coscienza sono loro e che la presa di coscienza, anzi un esame di coscienza e magari un atto di contrizione, va chiesto a chi avrebbe dovuto monitorare e non lo ha fatto e a chi non avrebbe dovuto autorizzare e invece ha autorizzato. Valga per tutte l'esempio dell'autorizzazione alla reinizione delle acque di produzione petrolifera nel Pozzo Costa Molina 2, concessa in patente violazione della delibera C.M. del 4/2/1977 a tutela delle acque dall'inquinamento, che esplicitamente vieta lo smaltimento in unità geologiche profonde in aree ad alto rischio sismico. Oggi il carissimo Summa chiede l'intervento del Prefetto; ieri il suo collega Genovese, dalle pagine di "Rivista Sindacale", esultava per una settantina di assunzioni fatte dalla Total. Verrebbe da chiedersi cosa penserebbe il povero Giuseppe di Vittorio di questo sindacato e di questi sindacalisti. Cari amici della CGIL, la presa di coscienza  e magari il mea culpa  chiedeteli alla Confindustria di Michele Somma, con la quale viaggiate a braccetto.

line-height:115%;font-family:"Verdana","sans-serif"">Altrettanto esilarante, per dirla tutta, l'intervento di Legambiente Basilicata, che nei giorni scorsi ha invocato "trasparenza" sull'affaire petrolio. Peccato, verrebbe da chiosare, che lor signori in questi anni, nonostante i mezzi e la forza finanziaria che hanno a disposizione, non si siano accorti dell'assenza dell'Anagrafe dei siti da bonificare prevista dall'art. 251 del Codice dell'Ambiente. Quelli della Lega per l'Ambiente, che nei Palazzi e nel Palazzo ci vivono e ci bivaccano, non solo non hanno avuto modo di notare la patente violazione di un'importante legge dello Stato, ma hanno anche accuratamente evitato di sostenere quanto da me denunciato in merito, in nome non della "trasparenza" ma del diritto alla conoscenza. Li comprendo, fanno ciò che è nella loro natura: le sacerdotesse di un ambientalismo di regime, che vive di prese di prese di posizione da kamasutra partitocratico/ambientalista.

line-height:115%;font-family:"Verdana","sans-serif"">Si, il tasso di ipocrisia e di fariseismo in Basilicata inquina l'aria più di quanto non facciano le emissioni del COVA.  

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Unioni civili, Magi: In atto tentativo di boicottaggio, aderiamo a marcia dei diritti

Radicali Italiani - Lun, 12/07/2015 - 16:47
07/12/15

Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani:

"Come Radicali Italiani siamo fermamente convinti che l'unica soluzione alle odiose discriminazioni che investono le famiglie e le coppie dello stesso sesso sia una riforma organica del diritto di famiglia che passi per la completa estensione del matrimonio civile alle coppie omosessuali. Nel frattempo, alla luce del dibattito parlamentare sulle unioni civili, non possiamo non reagire con indignazione alle strumentalizzazioni e ai tentativi di smontare il riconoscimento del secondo genitore contenuto nel ddl 2081 in discussione a Palazzo Madama. Qualsiasi evocazione della gestazione per altri, il cui divieto non è in alcun modo scalfito dalla proposta delle unioni civili, è un tentativo di boicottaggio di un primo passo di civiltà verso l'affermazione dei diritti dei minori e verso l'Europa. Chiediamo quindi ai partiti che si sono esposti in campagna elettorale di blindare ufficialmente il testo base Cirinnà così com'è".

Lo dichiara Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani, annunciando l'adesione del movimento alla piattaforma della "Marcia dei diritti" prevista a Roma il prossimo 12 dicembre.

"Dal canto nostro crediamo in una giusta regolamentazione della gestazione per altri anche in Italia, proprio per evitare che possano verificarsi sfruttamenti e abusi. È evidente che il gioco dei nostri avversari è quello di inserire nel dibattito un tema non per affrontarlo ma per confondere e irretire gli animi reazionari", conclude Magi.

 

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Conferenza stampa: La risposta del Ministero dell'ambiente all'interrogazione parlamentare riguardante la mancata costituzione di parte civile nel processo Tamoil

Radicali Italiani - Lun, 12/07/2015 - 12:15
07/12/15

Lunedi 7 dicembre alle ore 11 presso la saletta spaziocomune di piazza Stradivari si terrà una conferenza stampa sul tema:

“La risposta del Ministero dell'ambiente all'interrogazione parlamentare riguardante la mancata costituzione di parte civile nel processo Tamoil”.

 

Intervengono:

Gino Ruggeri, segretario di Radicalicremona.it e cittadino-elettore costituitosi parte civile nel processo Tamoil al posto del Comune di Cremona

Sergio Ravelli, presidente di Radicalicremona.it

 

La conferenza stampa è aperta al pubblico.

Per maggiori informazioni consultare il sito: www.radicalicremona.it

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Ue, Radicali: Corte di Giustizia toglie all’Italia altri 79 milioni, presenteremo esposto alla Corte dei conti

Radicali Italiani - Gio, 12/03/2015 - 17:36
03/12/15

Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani:

"La conferma da parte della Corte di giustizia Ue del taglio di 79 milioni di euro di fondi Ue alla Puglia per carenze nei controlli e nella gestione delle spese prefigura, di tutta evidenza, un nuovo notevole danno erariale. Per questo nei prossimi giorni presenteremo ancora un esposto alla Corte dei conti. E qui bisogna, per l’ennesima volta, ricordare come la questione relativa alle rettifiche finanziarie continui a essere sottovalutata nel nostro Paese, eppure è stata la stessa magistratura contabile a lanciare l’allarme: l’Italia risulta essere tra gli stati membri maggiormente sanzionati, secondo solo alla Grecia, tant’è che nei sei anni che vanno dal 2007 al 2013, abbiamo subito rettifiche finanziarie superiori ai 900 milioni di euro. Di fronte a queste cifre, il governo Renzi non può fare finta di nulla, deve invece intervenire affinché i fondi comunitari siano spesi in modo corretto e trasparente, sollecitando le regioni inadempienti a impegnarsi finalmente nei controlli, fino a prospettarne la surrogazione con commissari ad hoc, visto che fino ad oggi hanno latitato. La perdita di centinaia di milioni di euro del Fondo europeo per lo sviluppo è un lusso che il Paese, e in particolare le regioni economicamente depresse, non possono permettersi. È ora che l'efficacia della politica regionale venga pesata e valutata sulle capacità di ben amministrare le risorse loro affidate".

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Juncker e il pacchetto per l'economia circolare. Su rifiuti, cibo e salute l'Europa torna indietro

Radicali Italiani - Gio, 12/03/2015 - 16:56
03/12/15

L’Unione europea ha presentato oggi il pacchetto di misure per l’economia circolare. Le finalità della normativa sarebbero la rottamazione delle discariche e il contestuale aumento del riciclo dei rifiuti, ridurre lo spreco alimentare, obbligare alla raccolta separata della frazione organica dei rifiuti, allungare la vita ai prodotti e porre fine al fenomeno dell'obsolescenza programmata.
Usiamo il condizionale perché, in realtà, il pacchetto presentato dalla Commissione Juncker non è né una novità, né rappresenta un atto coraggioso. Anzi, si torna proprio indietro.

La normativa è infatti ereditata della precedente Commissione guidata da Barroso. L'attuale commissione Juncker la ritirò all’indomani del suo insediamento: una mossa che espose la nuova Commissione adaspre critiche che in parte rientrarono dietro la promessa del Presidente Junker di ripresentare il documento migliorato. Ma il confronto tra le due proposte è davvero impietoso.

L’obiettivo di riciclo dei rifiuti urbani: era del 70 per cento al 2030 nella prima proposta, scende al 65 per cento, mentre l’obiettivo di riciclo degli imballaggi scende dall’80 al 75 per cento al 2030. Alcuni paesi (Estonia, Grecia, Croazia, Lettonia, Malta, Romania e Slovacchia) potranno anche chiedere una proroga di 5 anni. A questo va aggiunto che il pacchetto non prevede più alcuna misura volta all'eliminazione di quelle sostanze tossiche dai prodotti che impediscono il riciclo e mettono in pericolo la salute di chi li produce o ripara.

Una bella sforbiciata anche per gli obiettivi sulla riduzione del conferimento in discarica. Il documento attuale prevede che possano finire in discarica nel 2030 fino al 10 per cento dei rifiuti domestici, compresi rifiuti riciclabili o compostabili. La proposta originaria fissava, per la stessa data, un massimo del 5 per cento per i rifiuti non pericolosi di origine domestica ed escludeva quelli riciclabili o compostabili.

Indietro tutta anche sulla raccolta separata della frazione organica. Nella proposta della precedente Commissione si fissava la obbligatorietà entro il 2025. Ora si parla di organizzarla ovunque entro il 2025 laddove si dimostri possibile sotto un profilo tecnico, economico e ambientale. Una clausola molto pericolosa che mantiene inalterati i privilegi della lobby degli inceneritori e la pretesa di considerare come rinnovabile la quota di energia derivata dalla combustione della frazione umida dei rifiuti urbani.

Per la riduzione dello spreco di cibo, si indicava un taglio del 30 per cento di cibo finito in spazzatura nel 2025 rispetto ai valori del 2017 mentre ora non viene suggerito nessun obiettivo. Scompare ogni riferimento agli obiettivi di efficienza nell’uso delle risorse, cioè come fare gli stessi prodotti consumando meno materie prime. Un punto che era invece alla base del pacchetto precedente, che indicava una riduzione del 30% rispetto al consumo di materie prime impiegate nella produzione manifatturiera. E pensiamo che questo sarebbe stato un aspetto centrale da rafforzare nel nuovo documento.

L’unico aspetto positivo è quello legato alla direttiva Ecodesign, che introduce criteri di durevolezza, riciclabilità e riparabilità negli elettrodomestici prodotti e venduti in Europa, così da combattere l'odioso fenomeno della obsolescenza programmata.

Complessivamente, il pacchetto non è per nulla un buon biglietto da visita da spendere al Summit sul Clima di Parigi.

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Grattacielo Regione Piemonte - Online variante n. 3 all’opera. Manfredi (Radicali): I quasi 3 milioni e mezzo di euro in più li pagherà come al solito Pantalone. I punti interrogativi sono rimasti scritti nero su bianco nel provvedimento

Radicali Italiani - Gio, 12/03/2015 - 16:41
03/12/15

Dichiarazione di Giulio Manfredi (Radicali Italiani):

 

È stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte del 5 novembre scorso la determinazione dirigenziale 15 settembre 2015, n. 228 (vedi link in calce), contenente la variante n. 3 al progetto della Sede Unica della Regione Piemonte, in costruzione a Torino in zona Lingotto.

Finalmente questo documento,che riepiloga tutti i passaggi della complessa vicenda della costruzione del grattacielo della Regione Piemonte, è a disposizione di tutti i cittadini. Dopo la transazione fra Regione Piemonte e studio Fuksas, era inevitabile che il costo della variante (pari a euro 3.444.823,71) lo pagasse Pantalone, cioè tutti i cittadini. Resta l’amaro in bocca e numerosi interrogativi, che addirittura sono rimasti nero su bianco nel provvedimento (a pag. 8 compaiono ben quattro punti interrogativi).

A proposito dei costi dell’opera, ieri ho inviato formale richiesta di 'accesso civico' al responsabile per la Trasparenza della Regione Piemonte, Dr. Andrea Vanner, perché siano finalmente pubblicate online integralmente (con gli elenchi nominativi) le tre determinazioni dirigenziali relative a compensi ed incentivi pagati in questi anni al personale regionale per l’opera prestata inerente il grattacielo della Regione. Si tratta per la precisione delle determinazioni n. 1001 (DB0700-ST0701) del 28/11/2012, n. 70 (SB0100 STS102) del 8/11/2013 e n. 161 (SB0100-STS102) del 25/11/2014.

Il D. lgs. 33/2013 (cd 'legge sulla trasparenza'), all’art. 18, così recita: 'Le pubbliche amministrazioni pubblicano l'elenco degli incarichi conferiti o autorizzati a ciascuno dei propri dipendenti, con l'indicazione della durata e del compenso spettante per ogni incarico'.

Ho atteso che una richiesta di 'accesso agli atti' (cosa diversa dall’ 'accesso civico': chiedo che gli atti siano dati a me, non che siano resi pubblici per tutti) presentata dalla Cisl/Funzione Pubblica per ottenere le tre determinazioni andasse a buon fine ma dopo due mesi di attesa ho deciso di attivare l’ 'accesso civico' e di segnalare il problema di trasparenza relativo sia all’autorità nazionale Anticorruzione sia al difensore civico regionale, grazie ai banner appositi presente sui siti dei due enti.

Il 10 dicembre sarà la 'Giornata della Trasparenza', con solito convegno in Regione e solite belle parole. Magari arriviamoci anche con qualche buona azione.

 

Link a provvedimento su variante n. 3:

http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2015/44/siste/00000116.htm

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Clima, Radicali: governo renda credibili promesse di Parigi dicendo basta ai sussidi a chi inquina

Radicali Italiani - Gio, 12/03/2015 - 16:18
03/12/15

Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani, e del tesoriere Valerio Federico:

 

"Il presidente del Consiglio Renzi e il ministro dell’Ambiente Galletti hanno inaugurato la partecipazione italiana ai lavori di Parigi sul contenimento del riscaldamento globale auspicando decisioni vincolanti e vantando i successi dell’Italia in materia. In effetti l’Italia ha fatto moltissimo (anche se a caro prezzo per le bollette) in termini di sviluppo delle fonti rinnovabili elettriche: oggi per esempio siamo la terza potenza fotovoltaica mondiale dietro a Germania e Cina.

Eppure proprio questo governo, che auspica obblighi sovranazionali, ha fino a oggi violato la legge delega fiscale con cui a inizio 2014 il suo Parlamento lo impegnava a introdurre un pacchetto di segnali economici coerenti proprio con la decarbonizzazione dell’economia. E questo stesso governo si è per ora guardato bene dal mettere mano a sussidi interni costosi e contrari a ciò su cui Parigi sta lavorando, per esempio gli sconti fiscali alle fonti fossili che solo nel settore dei trasporti ammontano a circa 3,5 miliardi all’anno secondo la bozza di bilancio di previsione 2016-2018. Sussidi distorti che da un lato drogano l’economia avvantaggiando chi depaupera l’ambiente e non innova, dall’altro sono corresponsabili del fatto che le nostre città siano tra quelle in cui in Europa, secondo l’Ue e l’Oms, si muore di più di polveri sottili, e con maggiori violazioni dei limiti di legge in materia.

Se serve un nuovo accordo internazionale per rispettare le leggi ambientali italiane e il diritto alla salute, e per tramutare le promesse di 'Green act' del governo in almeno un presidio della legalità in materia d’ambiente, ben venga l’accordo.

Per ora le proposte concrete non vengono dall’esecutivo, come gli emendamenti “green” alla Stabilità proposti da Radicali Italiani e da Legambiente con l’iniziativa #menoinquinomenopago, che propone di smetterla con i regali a chi inquina e di redistribuire in modo equo le risorse liberate. Proposte riprese prima in un pacchetto di emendamenti alla Stabilità al Senato di Gianni Girotto del M5s (poi cassato in commissione Bilancio) e poi alla Camera dal socialista Oreste Pastorelli e altri deputati del gruppo misto e Pd, che ringraziamo tutti. Una convergenza verso l’approvazione degli emendamenti è un’opportunità per il Parlamento di ottenere il rispetto delle sue stesse indicazioni di un anno e mezzo fa, e per il governo di riempire di contenuti le sue promesse".

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Caccia. Radicali: bene ministro Galletti sul rispetto delle direttive comunitarie. Ora si intervenga subito per impedire la caccia nelle aree protette di interesse comunitario

Radicali Italiani - Gio, 12/03/2015 - 15:46
03/12/15

“Radicali Italiani - afferma Valerio Federico - condivide la scelta del ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, di non concedere deroghe sulla cattura e il commercio di uccelli protetti: una pratica vietata dalle norme comunitarie, ma lungamente praticata nel nostro paese, fino all’apertura di procedure di infrazione da parte dell’Unione europea. Il nostro movimento - prosegue il tesoriere di Radicali Italiani - è impegnato per il pieno rientro dell’Italia nella legalità. Insieme al segretario di Radicali Italiani, Riccardo Magi, abbiamo presentato un piano operativo al governo per sanare le fattispecie di illegalità che, in particolare nella materia ambientale, pongono il nostro paese al primo posto in Europa per violazioni del diritto comunitario".

Maria Giovanna Devetag, segretaria di Parte in Causa – Associazione Radicale Antispecista – ricorda come la pratica di catturare piccoli uccelli mediante l’uso di reti sia finalizzata non solo ad alimentare una radicata tradizione gastronomica presente in alcune regioni del Nord Italia ma anche all’utilizzo dei volatili come “richiami vivi” per i cacciatori. “Una pratica crudele e barbara espressamente vietata dall’Unione europea, che, come Radicali Italiani, chiediamo venga messa definitivamente al bando”.

“Il Ministero dell’Ambiente - conclude Fabrizio Cianci, segretario di EcoRadicali - Associazione Radicale Ecologista - adesso intervenga con una circolare che faccia finalmente chiarezza sulle attività venatorie nelle aree protette di interesse comunitario (Sic e Zps). In queste aree infatti la caccia non è permessa dalle direttive comunitarie ma molte regioni, Liguria in testa, procedono con deregolamentazioni, permettendo la caccia in aree protette anche ad alta densità turistica. Un doppio danno, quindi, per la popolazione faunistica, per gli ecosistemi e per le economie locali".

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Aiuti di stato a imprese venete - Radicali: Già buttati 30 milioni di euro, si accertino i responsabili. Depositato esposto alla Corte dei Conti

Radicali Italiani - Mer, 12/02/2015 - 12:25
02/12/15

Dichiarazione dei rappresentanti di Radicali Italiani Riccardo Magi e Valerio Federico, segretario nazionale e tesoriere, e dei militanti veneti Bruno Martellone e Roberto Zoccolan:

Abbiamo presentato ieri a Venezia un esposto alla Procura generale presso la sezione regionale della Corte dei Conti, per denunciare l’ennesimo grave ritardo del governo italiano nel rispettare gli obblighi del nostro paese. In particolare abbiamo chiesto di accertare le responsabilità per i danni derivanti all’erario a seguito della recente sentenza 17 settembre 2015 nella causa C-367/14 con la quale la Corte di Giustizia europea ha condannato l’Italia al pagamento di una somma forfetaria di 30 milioni di euro e di una penalità pari a 12 milioni di euro per semestre di ritardo,  per la mancata esecuzione di una decisione della Commissione dell’Unione europea risalente al 1999.

La vicenda riguarda la questione degli “aiuti di stato” elargiti a metà degli anni ‘90 ad alcune imprese dell’area sub lagunare veneziana sotto forma di sgravi contributivi. La Commissione europea sentenziò tale surrettizia forma di finanziamento incompatibile col regime comunitario della concorrenza e condannò il governo italiano a recuperare i contributi non riscossi nei confronti delle imprese. 

Benché, poi, i ricorsi contro la decisione della Commissione siano stati tutti respinti e malgrado già nel 2011 una sentenza della Corte di Giustizia europea avesse accertato l’inadempienza dell’Italia, a distanza di quasi 20 anni gli enti preposti non hanno ancora provveduto al recupero dei contributi non pagati, se non in minima parte.

Si accertino, dunque, le responsabilità per un danno di 30 milioni di euro, già sottratti ai contribuenti italiani, e si proceda al più presto a dar seguito alla condanna, per evitare di buttare altre risorse per ulteriori ritardi.

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Stabilità. Artini (AL-Possibile) e Federico (Radicali), rientrare subito nella legalità, permettere di nuovo la conversione delle lire in euro

Radicali Italiani - Mar, 12/01/2015 - 12:27
01/12/15

Dichiarazione di Massimo Artini e Valerio Federico, rispettivamente deputato di Alternativa Libera, vicepresidente della Commissione Difesa e tesoriere di Radicali Italiani

"La Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo la legge del governo Monti che ha 'rubato' tre mesi agli italiani per convertire le lire in euro. Con il nostro emendamento ogni cittadino ancora in possesso delle vecchie lire avrà tempo tre mesi per convertirle in euro. Alla base della sentenza della Corte c’è la violazione dell’articolo 3 della Costituzione determinata dall’anticipo di tre mesi con il quale il governo di allora chiuse la possibilità di conversione. In questo modo Monti garantì al fondo per i titoli di stato un miliardo e mezzo, favorendo i possessori di Bot e Cct rispetto ai possessori di valuta che non poterono più convertire le lire, nonostante fosse un loro diritto. La Corte ha dichiarato che la norma è in contrasto anche con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo "in quanto realizzerebbe, di fatto, una sorta di espropriazione ai danni dei possessori delle banconote in lire, della quale beneficiano in prima battuta lo Stato [...] e in ultima analisi i possessori dei titoli del debito pubblico, che vedono così rafforzata la garanzia dei loro crediti".

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Legge di Stabilità 2016: Governo intervenga immediatamente contro il consumo di suolo riformando la destinazione degli oneri di urbanizzazione

Radicali Italiani - Lun, 11/30/2015 - 15:40
30/11/15

Dichiarazione di Fabrizio Cianci, Segretario di EcoRadicali - Associazione Radicale Ecologista

 

Il 2015 è stato dichiarato dall’Onu anno internazionale dei suoli. Sebbene con gravissimo ritardo, anche l’Italia inizia a discutere nuove norme di protezione dei suoli.

Il disegno di legge sul “contenimento del consumo di suolo e riuso del suolo edificato” (AC n. 2039) è ancora all’esame della Camera dei Deputati e dovrebbe approdare in aula a Montecitorio nel gennaio 2016.

Il testo, che appare in molti punti ambiguo e limitato sul piano operativo, rappresenta in ogni caso un passo in avanti nella legislazione urbanistica italiana.

In particolare, l’articolo 10 del disegno di legge riporta finalmente chiarezza sulla destinazione dei proventi dagli oneri di urbanizzazione, affermando che «i proventi dei titoli abilitativi edilizi [...] sono destinati esclusivamente e senza vincoli temporali alla realizzazione e alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria.»

Riteniamo che il governo debba inserire immediatamente questa norma di buon senso nella legge di Stabilità. L’effetto positivo sarebbe duplice: recuperare efficienza finanziaria e risorse economiche da destinare alla manutenzione ordinaria e alla riqualificazione delle aree già urbanizzate; impedire nuove urbanizzazioni, e quindi consumo di suolo, al fine di fare cassa.

L’inserimento dell’art.10 del disegno di legge sul suolo permetterebbe di restituire senso ed operatività alla Legge 10/1977 (Legge Bucalossi) di fatto azzoppata a seguito della riforma del Codice dell’Edilizia, attraverso la quale si permise un uso disinvolto di questi introiti per coprire fabbisogni di cassa delle amministrazioni, autorizzando - di fatto - le Amministrazioni comunali a usare il territorio come bancomat.

L’Ispra ha certificato come la situazione del suolo italiano sia compromessa: 7 mq al secondo vengono resi impermeabili, oltre il 20 per cento delle coste italiane è ormai cementificato, mentre 34mila ettari di aree protette rischiano cambi d’uso e nuove cementificazioni.

Il governo quindi colga l’occasione storica di porre un freno sin da ora alla distruzione del suolo italiano.

Oltre al governo, per il secondo anno consecutivo, EcoRadicali - Associazione Radicale Ecologista rivolge un appello a tutti i parlamentari affinché venga inserito un emendamento alla legge di Stabilità per la riforma urgente degli oneri di urbanizzazione, assicurandone la destinazione per le finalità di interesse pubblico per i quali furono istituiti. 

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L'Italia in crisi

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Lun, 11/30/2015 - 14:00
Puntata di "L'Italia in crisi" di lunedì 30 novembre 2015 condotta da Claudio Landi che in questa puntata ha ospitato Paolo Guerrieri (senatore, Partito Democratico). La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 9 minuti.
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Carceri: La Corte di Cassazione fa giustizia sui risarcimenti. Bernardini, Orlando intervenga: basta manfrine

Radicali Italiani - Sab, 11/28/2015 - 11:39
28/11/15

Dichiarazione di Rita Bernardini, Membro Assemblea dei legislatori del Partito Radicale:

Un tempo, quando la Corte di Cassazione bocciava con cavilli indigeribili i referendum radicali, la chiamavamo “Cassazione di Giustizia”. Da un po’ di anni la musica è certamente cambiata e occorre dare atto che al “Palazzaccio” spesso si ripristina il diritto violato, in particolare, quando sono in gioco i diritti fondamentali della persona. La sentenza n. 46966 depositata dalla prima sezione penale ha dato infatti ragione ad un cittadino albanese che aveva subito cinque lunghi anni di detenzione in condizioni “inumane e degradanti” nel carcere di Foggia senza avere accesso ai risarcimenti (sconti di pena o indennizzi, peraltro ridicoli, in denaro) perché il magistrato di sorveglianza - a torto - aveva respinto la richiesta del detenuto in quanto, dopo 5 anni, era stato spostato in una cella più grande e più vivibile. Insomma, molti magistrati si sono letteralmente inventati la cosiddetta “attualità del pregiudizio” secondo la quale nel caso in cui siano rimosse le cause dei trattamenti disumani e degradanti, l’accesso ai risarcimenti per il passato avrebbe dovuto essere negato.

Noi radicali avevamo messo in guardia il ministro della Giustizia Andrea Orlando su queste interpretazioni tanto fantasiose quanto ignobili dell’articolo 35 ter dell’Ordinamento penitenziario richiamando quanto stabilito dalla sentenza pilota “Torreggiani” della Corte europea dei Diritti dell’uomo, secondo la quale i rimedi risarcitori dovevano essere effettivi, rapidi ed efficaci. Lo abbiamo fatto con un’interrogazione parlamentare depositata dall’on. Roberto Giachetti e con una “memoria” presentata il 5 maggio scorso al Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa che è chiamato a vigilare sull’esecuzione delle sentenze di condanna.

Ora mi appello direttamente al ministro della Giustizia Adrea Orlando affinché -con un intervento chiaro di interpretazione della norma- ponga fine a queste manfrine che discreditano in nostro paese in una materia delicatissima per una democrazia come quella del rispetto dei diritti umani fondamentali.

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87 ore. Gli ultimi giorni di Francesco Mastrogiovanni - Ingresso gratuito

Radicali Italiani - Ven, 11/27/2015 - 18:30

 

Gli ultimi giorni di Francesco Mastrogiovanni87 ore

un film di Costanza Quatriglio

 

Venerdì 4 dicembre ore 18:30Partito Radicalevia di Torre Argentina 76 - RomaPartecipano

Riccardo Magi
segretario di Radicali Italiani

Valentina Calderone
direttrice associazione A buon diritto

Michele Capano
membro di direzione di Radicali Italiani
e avvocato della famiglia Mastrogiovanni

Rita Bernardini
già segretaria di Radicali Italiani

Grazia Serra
Comitato Verità e giustizia per Franco Mastrogiovanni

 

 

 


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Sondrio: la metà dei consiglieri a favore del Registro dei testamenti biologici

Radicali Italiani - Ven, 11/27/2015 - 17:50
27/11/15

Si firma ancora su cannabis terapeutica, testamento biologico ed eutanasia

Sabato 28 novembre, dalle 9:30 alle 12:30, a Sondrio in piazza Campello, Radicali Sondrio sarà di nuovo presente per consentire ai cittadini di sottoscrivere le due proposte di legge regionali a favore della cannabis terapeutica e del testamento biologico, per cui sono già state raccolte 300 firme per ciascuna.

Sarà disponibile anche la petizione #IoStoConMax, riguardante Max Fanelli, malato di Sla di Senigallia, che si è autosospeso le terapie, rivolgendosi ai capigruppo parlamentari per denunciare la mancata discussione sulle proposte di legge di iniziativa popolare e parlamentare in materia di fine vita, fra cui quella dell'Associazione Luca Coscioni, depositata con oltre 60 mila firme più di due anni fa.

A livello locale, con l'adesione di Salvatore Ambrosi e William Limuti si è intanto raggiunta la metà dei consiglieri comunali sondriesi favorevoli all'istituzione del Registro dei testamenti biologici nel capoluogo: hanno infatti sottoscritto il relativo appello 13 consiglieri di maggioranza e 3 della minoranza (su un totale di 32), in aggiunta a circa 600 cittadini.

È il caso di ricordare che già 151 comuni, una provincia (Cagliari) e una regione (il Friuli Venezia Giulia) hanno deliberato l’istituzione di un registro del testamento biologico, risultando quindi operativo per quasi 15 milioni di italiani a livello locale, pari quasi al 24 per cento della popolazione italiana.

Riteniamo che anche a Sondrio, le ormai numerose e significative adesioni, testimonino la volontà diffusa di responsabilizzare l’amministrazione pubblica nella ricezione e validazione gratuita dei biotestamenti al livello più vicino al cittadino, mandando così anche un messaggio molto chiaro al Parlamento in grave ritardo nell'affrontare la questione con una legge nazionale.

Per informazioni e contatti

Gianfranco Camero email: gianfrancocamero@gmail.com tel. 0342610141

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Lombardia. Lipparini: fine settimana di mobilitazione per la Cannabis terapeutica e i testamenti biologici, già raccolte oltre tremila firme

Radicali Italiani - Ven, 11/27/2015 - 15:41
27/11/15

"Proseguono le raccolte di firme per la cannabis terapeutica e per il testamento biologico, con quattro banchetti previsti per il prossimo fine settimana a Milano. L'iniziativa è stata lanciata lo scorso luglio da Radicali Italiani, che insieme all’Associazione Luca Coscioni, a Possibile e all’Associazione Enzo Tortora Radicali Milano, ha dato vita al Comitato Cannabis Terapeutica Lombardia per promuovere una legge di iniziativa popolare regionale che regolamentasse l’accesso ai farmaci a base di cannabinoidi, semplificando le procedure per i malati e facendo in modo che tali farmaci siano dispensati dal Servizio sanitario nazionale, come già avviene in altre regioni. A tale proposta si è recentemente affiancata quella per l’istituzione del Testamento biologico regionale, che sosteniamo debba essere inserito nella tessera sanitaria", così Lorenzo Lipparini, membro di Direzione di Radicali Italiani.

"Ad oggi sono state già raccolte oltre tremila firme sulla proposta di legge sulla Cannabis, per la quale con i Radicali sono impegnati anche Possibile, Associazione Luca Coscioni, Future Dem, Psi, Giovani Democratici Milano e Arci Lombardia. Domani la mobilitazione entrerà nel vivo in tutta la Lombardia con molti banchetti. Il traguardo delle cinquemila firme è a portata di mano. Confidiamo in un'ampia partecipazione popolare per raggiungere finalmente un risultato importante per tutta la comunità lombarda", conclude Lipparini.

Questi i tavoli di raccolta firme organizzati dai radicali milanesi nei prossimi giorni:

  • Venerdì 27 novembre, dalle 17:00 alle 19:00, in viale Umbria 68 (fronte Makao);
  • Sabato 28 novembre, dalle 21:00 alle 00:30, in Colonne di San Lorenzo (fronte Old Wild West);
  • Domenica 29 novembre dalle 11:00 alle 16:00, in piazza XXIV Maggio in occasione della "Marcia sul Clima";
  • Domenica 29 novembre, dalle 15:00 alle 19:00, in piazza San Babila, angolo Corso Vittorio Emanuele II.

Per maggiori informazioni sull'iniziativa si rimanda ai siti: www.cannabisterapeuticalombardia.it e www.testamentobiologicolombardia.it.

 

 

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