Politica

Comunali Roma, Magi: grazie a chi guarda a noi con interesse. Pronti a confronto su riforme drastiche e coraggiose

Radicali Italiani - Ven, 11/27/2015 - 15:20
27/11/15

"Ringrazio Civati e gli altri che in questi giorni hanno manifestato interesse nei miei riguardi in vista delle amministrative a Roma: da Italia Unica, ai socialisti, a Stefano Fassina che oggi mi invita a 'fare squadra'. Queste interlocuzioni politiche sono il frutto e il riconoscimento del valore della nostra attività in consiglio comunale e con l'associazione Radicali Roma. Ora bisogna verificare se le nostre analisi e proposte possono rappresentare un terreno comune con chi oggi guarda a noi con attenzione per il futuro della Capitale", lo ha dichiarato il segretario di Radicali Italiani, Riccardo Magi, nel corso della sua intervista settimanale a Radio Radicale.

"Fassina parla della necessità di abbattere il debito, ma quel debito è soprattutto frutto della gestione fallimentare delle municipalizzate su cui ha inciso in modo determinante la spinta conservatrice di Sel e di buona parte del Pd. Il welfare aziendale portato avanti in Atac, Ama e altre aziende è incompatibile con qualsiasi obiettivo di risanamento, ma quando noi radicali l'abbiamo denunciato proponendo modelli alternativi di erogazione dei servizi, anche attraverso la messa a gara, ci siamo scontrati con tabù trasversali legati a clientele e ai meccanismi di produzione del consenso".  

"Rispetto alle altre capitali europee Roma sconta decenni di ritardo - ha spiegato Magi -, mentre viviamo la quarta rivoluzione industriale, quella della 'sharing economy', qui si mettono in condivisione i debiti di aziende fallite come Atac. Il divario è impietoso anche per le infrastrutture: poche e inutili, dalla Fiera di Roma che sta sprofondando, alla Nuvola di Fuksas, alla Città dello sport di Calatrava, per non parlare della Metro C, un’opera senza più un progetto né una destinazione. Tutti investimenti avviati durante gli anni del Modello Roma, una stagione con cui bisogna rompere perché causa dei principali vizi che hanno condotto sul lastrico la Capitale".

"Bisogna riformare il sistema dei servizi affinché 'bene comune' diventi la qualità del servizio e non l'azienda o la cooperativa che lo fornisce. Bisogna mettere al centro l'efficienza, dai trasporti alla gestione dei rifiuti, e la libertà di scelta dei cittadini per quanto riguarda servizi come l'assistenza ad anziani e disabili, ad esempio introducendo i voucher. Bisogna poi dotare Roma di un piano strategico di mobilità e di infrastrutture, visto che ad oggi manca perfino l'ossatura del trasporto pubblico. Sono queste le riforme drastiche, chiare e coraggiose sui cui vogliamo a fare squadra con chi ci sta anche in vista delle prossime amministrative", ha concluso Riccardo Magi.    

© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

L.Stabilità. Magi e Federico, No alla beffa del mancato risarcimento ai cittadini vittime dell’irragionevole durata dei processi. Il Governo accolga gli emendamenti Radicali e di Alternativa Libera

Radicali Italiani - Gio, 11/26/2015 - 17:39
26/11/15

Dichiarazione di Riccardo Magi e Valerio Federico, rispettivamente segretario e tesoriere di Radicali Italiani:

“La legge di stabilità introduce norme e meccanismi volti a rendere sostanzialmente impossibile l’accessibilità al risarcimento del danno a fronte del protrarsi abnorme di un processo, secondo il meccanismo previsto dalla legge 89 del 2001, detta legge Pinto”.

“E’ interesse dello stesso governo riformare il meccanismo presente nella legge di stabilità in discussione a breve alla Camera. Togliere ai cittadini la possibilità di essere risarciti contrasterebbe con i meritori tentativi del ministero della Giustizia - con il lavoro del capo del Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria Mario Barbuto - di introdurre meccanismi volti a smaltire l’arretrato. Non si dimentichi che è stato ancora una volta l’intervento dell’Europa, con lo spettro dei risarcimenti, a spingere il governo a metter finalmente mano alla tempistica dei processi”.

“Non è accettabile infliggere, oltre al danno di un processo durato magari vent’anni, anche la beffa del mancato risarcimento per la lesione di un diritto previsto sia dalla Costituzione repubblicana che dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Il governo accolga, nell’interesse di tutti, gli emendamenti elaborati da Michele Capano della Direzione di Radicali Italiani e dal deputato di Alternativa Libera Tancredi Turco, che li ha depositati in commissione Giustizia della Camera”.

 

 

© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

Kit per iniziativa popolare per l'elezione diretta di Sindaco e Consiglio della Città Metropolitana

Radicali Italiani - Mer, 11/25/2015 - 17:11
25/11/15

Proposta di legge di iniziativa popolare per l'elezione diretta del sindaco e del consiglio della città metropolitana

Nel 2014 la legge Delrio ha istituito le Città Metropolitane, ma ha tolto a 21 milioni di cittadini italiani il diritto di voto per l’elezione del sindaco e dei consiglieri metropolitani.

Così, il futuro di trasporti, servizi e appalti metropolitani sono di fatto scelti senza alcun controllo né dibattito pubblico.

Il sindaco metropolitano è oggi automaticamente quello del comune capoluogo e decide per tutti, anche se è votato solo dagli elettori del proprio comune. Fino a quando la legge non cambierà, i cittadini degli altri comuni saranno esclusi dalle decisioni.

(Presentato e depositato in Corte di Cassazione il 28/7/2015 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 173 del 28-7-2015)

 

Testo della Proposta di Legge di iniziativa popolare per le elezioni dirette nelle città metropolitane [pdf];

Verbale di presentazione in Cassazione [pdf] e la relativa relazione illustrativa [pdf];

 

Approfondimento di Daniele Comero [pdf]

La Legge Delrio – contributo di Daniele Comero [pdf]

 

Contributi audio-video

27/3/2015 -Intervista a Marco Cappato- Milano, Città metropolitana: democrazia abolita [Youtube];

29/7/2015 - Intervista a Marco Cappato - Depositata in Cassazione la proposta d'iniziativa popolare per l'elezione diretta nelle città metropolitane [Radio Radicale];

1/7/2015 - Conferenza stampa Presentazione proposta di legge d’iniziativa popolare per l'elezione diretta del sindaco e dei consiglieri della città metropolitana [Radio Radicale].

 

Documentazione varie utile per la campagna

 

 

© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

Parigi, Radicali: appelliamoci al Papa per incarnare la forza della non violenza (Agenparl)

Radicali Italiani - Mar, 11/24/2015 - 18:06
24/11/15

(AGENPARL) – Roma, 23 nov 2015 –  Dopo aver digiunato 50 giorni in auto davanti al Ministero dell’istruzione per il diritto degli italiani a formarsi nella loro lingua, Giorgio Pagano lancia una petizione perché Papa Francesco torni ad usare la Lingua Internazionale detta Esperanto come già fece Giovanni Paolo II fin dal 1994, dandone questa volta indicazioni di promozione al mondo intero e anzitutto alle scuole cattoliche.

“Santo Padre, non è giusto che ci siano lacrime più lacrime di altre, né uomini o Paesi il cui dolore è maggiore perché essi sono più forti o ricchi.

Quando si parla di «spietatezza» o «sterminio» come risposta ad attentati terroristici, il mondo intero rischia di piombare nella prassi del “occhio per occhio, dente per dente”, se non peggio” esordisce l’articolata Petizione, assolutamente da leggere nella sua integralità.

Dobbiamo dare e darci – sostiene il Segretario dell’Associazione Radicale Esperanto – uno strumento concreto per rifondare il diritto internazionale su di un universalismo nuovo perché giusto. Bisogna alzare al massimo il livello dell’incontro incarnando la non violenza transnazionale fin nella lingua che si utilizza, dando uno strumento concreto e al di sopra delle parti, di tutte le parti, a coloro che, cristiani e non, lavorano per la comprensione contro l’odio, per il dialogo contro la sopraffazione, per la giustizia contro il privilegio.

“La Sua impresa di rinnovamento della Chiesa Cattolica, di rilancio della misericordia cristiana, unita alla Sua fermezza e capacità di comprendere ed ascoltare tutti, in questi giorni drammatici e in prossimità dell’apertura dell’anno giubilare – continua la Petizione -avrebbero un ulteriore rafforzamento con un messaggio nella lingua della nonviolenza. La lingua comune dell’umanità, seconda lingua di/per tutti, è un obiettivo trasversale oggi imprescindibile sia per affrontare le dimensioni economiche, sociali e religiose della povertà – liberando risorse economiche e mentali inimmaginabili – sia per fornire soluzioni innovative di questioni complesse: dalla salute all’ambiente, dalla preservazione della biodiversità linguistico-culturale del pianeta alla promozione dell’educazione internazionale equalitaria e di qualità per tutti. Conferendo alla forza del dialogo una casa comune e non violenta.

Piaccia al Pontefice che porta il nome del Santo che parlava anche agli animali, compresi quelli feroci, – conclude la Petizione – accogliere questa nostra supplica pacifera e riprendere ad impartire la benedizione ‘Urbi et Orbi’ nella Lingua Internazionale detta Esperanto”.

Leggi l'articolo originale sul sito dell'agenzia di stampa Agenparl.

 

 

© 2015 Agenparl. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

L'Italia in crisi

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Lun, 11/23/2015 - 14:00
Puntata di "L'Italia in crisi" di lunedì 23 novembre 2015 condotta da Claudio Landi con gli interventi di Paolo Guerrieri (senatore, Partito Democratico). La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 7 minuti.
Categorie: Notizie, Politica

Terrorismo: Federico e Angioli (Radicali): Stato di Diritto, Stati Uniti d’Europa e intelligence europea subito

Radicali Italiani - Gio, 11/19/2015 - 18:50
19/11/15

Dichiarazione di Valerio Federico e Matteo Angioli, rispettivamente tesoriere e membro di Direzione di Radicali Italiani:

Il rapporto “Global Terrorism Index” pubblicato ieri dall'Institute of Economics & Peace conferma un’evidenza incontrovertibile: il terrorismo colpisce soprattutto il mondo islamico. Tra le prime motivazioni del terrorismo nel mondo ci sono rivendicazioni nazionalistiche, xenofobe e religiose. Ogni iniziativa per contrastare il fenomeno in crescita non può non considerare risposte strutturali, globali e di lungo periodo da affiancare all’azione emergenziale, troppo spesso foriera di violazione di diritti individuali. 

L’impegno essenziale è far crescere nel mondo islamico la domanda di stato di diritto. 

Identifichiamo, come Radicali, nel primato di un Diritto sovranazionale l’unico passaggio possibile verso una convivenza laica e pacifica tale da garantire giustizia e libertà. È urgente perseguire strade sovranazionali utili a creare o rendere effettivo lo stato di diritto, anche nei Paesi occidentali. Solo autorità sovranazionali potranno agire efficacemente.

Proponiamo che lo Stato italiano, in sede Onu, agisca per la transizione verso lo stato di diritto codificando – per affermarlo – il diritto umano alla conoscenza. Su questo vi è in corso un’iniziativa nonviolenta che unisce nell’obiettivo Marco Pannella e altre 50 persone. Proponiamo di trasformare, finalmente, in senso federale il livello istituzionale europeo, un'Europa, dunque, in grado di giocare una partita di democrazia, diritti e libertà sullo scenario globale. Proponiamo da subito strutture comuni europee di intelligence da creare modificando i trattati.

© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

Parigi: governo italiano proponga al Consiglio Ue la condivisione dell'intelligence

Radicali Italiani - Mer, 11/18/2015 - 18:06
18/11/15

Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali italiani:

Al Consiglio europeo dei ministri degli Interni sarà bene prendere atto innanzitutto delle falle nei servizi di intelligence emerse dalle prime ricostruzioni degli attentati di Parigi, e della necessità di una risposta europea su questo fronte, come sottolineato da Emma Bonino.

Come Radicali Italiani, chiediamo al ministro Alfano di proporre ai ministri degli Interni della Ue un provvedimento urgente per la condivisione delle informazioni di intelligence sulle reti del terrorismo. Per una risposta più strutturale e di lungo periodo, chiediamo ad Alfano e Renzi di farsi promotori di una riforma dei trattati che vada nella direzione di strutture comuni europee di intelligence. 

L'insufficienza degli schemi nazionali è sempre più evidente. Per questo è necessario muovere passi decisi verso una comune politica estera e di difesa.

 

 

 

© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

Grattacielo, pagano solo i dirigenti. Appalto senza bando, prescrizione per Bresso e due ex assessori. Non per Bairati: deve versare 137 euro

Radicali Italiani - Mar, 11/17/2015 - 16:13
17/11/15

Era stato contestato un danno erariale di 6,7 milioni di euro: torneranno nelle casse pubbliche "solo" 400 mila euro. Erano stati chiamati in causa i responsabili politici, l'ex presidente e tre assessori: pagheranno soltanto i dirigenti degli uffici, se si esclude l’ex assessore alla ricerca Andrea Bairati, che però dei quasi 400 mila euro richiesti dovrà rifondere 137 euro. Finisce così - in attesa dei ricorsi già annunciati contro la sentenza - l’azione della Corte dei Conti per le operazioni illegittime che hanno caratterizzato la progettazione e l’affidamento del bando per il grattacielo della Regione Piemonte firmato da Massimiliano Fuksas. Su quello che è successo, il collegio non ha dubbi: "la decisione di affidare la redazione della variante urbanistica al raggruppamento di professionisti Fuksas & Associazti sr. è stata assunta in palese violazione delle regole di evidenza pubblica che imponevano lo svolgimento di una gara".

Le accuse

I giudici hanno accolto l’impostazione dell’accusa, portata avanti dal procuratore Ivano Malpesi. Al centro delle contestazioni c’era l’esplosione dei costi avvenuta tra il 2006 e il 2009 quando il grattacielo progettato da Fuksas, che inizialmente doveva sorgere sulla Spina 1, venne rilocalizzato sui terreni dell’ex Fiat Avio, al Lingotto. Una scelta dettata anche dal Comune, che aveva negato la variante per realizzare la torre nel luogo inizialmente prescelto. Ma il primo contratto con Fuksas era condizionato dalla variante: il trasferimento implicava la necessità di fare una nuova gara, anche perché il progetto cambiò in modo radicale. Le dimensioni furono raddoppiate, perché la regione decise che il trasferimento di dipendenti nella nuova sede doveva essere più massiccio di quello inizialmente previsto. Ma la gara non ci fu. Nel marzo 2006, la giunta Bresso si limitò a recuperare i risultati della gara e trasferì il contratto sulla nuova area.

Prescrizione

L’ex presidente Mercedes Bresso e due ex assessori, Sergio Deorsola e Gianluca Susta, si salvano per intervenuta prescrizione.Avevano invece già saldato il conto - le cifre sono nell’ordine di quelle contestate a Bairati - Nicola De Ruggiero, Angela Migliasso, Giovanni Oliva, Giovanna Pentenero, Bruna Sibille, Giacomino Taricco e Giovanni Caracciolo.

Il conto più salato

Chi deve pagare il conto più salato (nonostante uno sconto dei giudici) per il pasticcio del bando mancato - e degli atti che ne sono conseguiti - è Maria Grazia Ferreri, ex dirigente del settore Patrimonio e Tecnico, che svolse l’istruttoria e curò le fasi dell’affidamento. I giudici ritengono non scusabile «negligenza e imperizia che connotano la sua condotta». Ed è colpa grave anche per la sua «notoria esperienza e l’elevata qualificazione di cui era indubbiamente dotata». Poi c’è Carlo Savasta, ex direttore dei lavori, dimissionario nel febbraio scorso: a lui sono chiesti indietro oltre 101 mila euro. Infine, 17 mila euro è la cifra addebitata a Chiara Candiollo, funzionaria del settore affari generali e avvocatura.

Sul fronte delle reazioni politiche, si registra solo quella dei Radicali, che con Giulio Manfredi invocano trasparenza con la pubblicazione on line di documenti e compensi (la legge lo prevede): "La sentenza - dice - getta un’ombra pesante sul grattacielo: non è possibile circoscrivere la vicenda alla responsabilità amministrativa di tre funzionari regionali".

Categorie: Politica

Nominata la nuova Giunta di Radicali Italiani

Radicali Italiani - Mar, 11/17/2015 - 15:40
17/11/15

Il 16 novembre 2015 il segretario di Radicali Italiani Riccardo Magi e il tesoriere Valerio Federico hanno nominato la nuova Giunta esecutiva 2015-2016, che risulta così composta:

  • Ariano Matteo
  • Barazzetta Claudio
  • Canelles Genea
  • Devetag Maria Giovanna
  • Monaco Leonardo
  • Pitta Marcello

La nomina avviene a norma dell'articolo 5 bis dello statuto di Radicali Italiani, che sul punto recita:

Il Segretario e il Tesoriere possono dotarsi di una Giunta esecutiva, composta da non oltre dieci membri.

I componenti della Giunta sono invitati alle riunioni della Direzione.

   

© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

Documento: Controllo dell'applicazione del diritto dell'Unione Europea. Il caso Italia

Radicali Italiani - Lun, 11/16/2015 - 18:08
16/11/15

Pubblichiamo un lavoro realizzato da Radicali Italiani che si prefigge lo scopo di fornire dei dati riguardanti il rapporto tra l’Italia e l’Unione Europea ossia la mancata applicazione dei diritto comunitario in Italia. Proprio per questo vengono riportati dei dati riguardanti le denunce, le indagini, le infrazioni e le condanne che, negli anni, la Commissione europea ovvero la Corte di Giustizia ha disposto contro il nostro Paese. 

Controllo dell'applicazione del diritto dell'Unione Europea. Il caso Italia

 

 

© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

Grattacielo Regione: Manfredi, sentenza Corte dei conti getta ombra pesante su opera. Subito online compensi a personale e ultima variante

Radicali Italiani - Lun, 11/16/2015 - 17:58
16/11/15

Dichiarazione di Giulio Manfredi (Radicali Italiani)

La sentenza della sezione piemontese della Corte dei Conti (n. 198/15 del 12/11/2015) getta un’ombra pesante sul grattacielo ormai terminato che ospiterà la sede unica della Regione Piemonte. Non è possibile circoscrivere la vicenda alla responsabilità amministrativa di tre funzionari regionali (comunque destinatari di pesanti sanzioni, per poco meno di 400.00 euro complessivi). La politica deve interrogarsi sulle sue inadeguatezze, sulla scarsa trasparenza che ha contrassegnato fino ad oggi la vicenda della costruzione di quello che sarà il più alto grattacielo a destinazione uffici d’Europa, costato ai cittadini contribuenti 262 milioni di euro.

E non servono lacrime di coccodrillo ma servono da subito atti concreti; come mai – nonostante i solleciti prima dei radicali e poi anche della CISL/Funziona Pubblica - non sono ancora state pubblicate online integralmente, con i relativi elenchi, le determinazioni inerenti gli incentivi assegnati ai dipendenti regionali impegnati nell’opera determinazioni dirigenziali n. 1001 (DB0700-ST0701) del 28/11/2012, n. 70 (SB0100 STS102) del 8/11/2013 e n. 161 (SB0100-STS102) del 25/11/2014+ quella relativa al 2015) nonché la determinazione n. 228 del 15/09/2015, relativa alla variante n. 3 al progetto del grattacielo? 

L’art. 18 del D. lgs. 33/2013 (“Le pubbliche amministrazioni pubblicano l'elenco degli incarichi conferiti o autorizzati a ciascuno dei propri dipendenti, con l'indicazione della durata e del compenso spettante per ogni incarico”) vale per tutta Italia tranne che per la Regione Piemonte?.Il responsabile per la legalità e trasparenza della Giunta Regionale, Dott. Andrea Vanner, non ha nulla da dire e da fare a tal proposito? Non serve organizzare interessanti giornate di approfondimento con illustri magistrati sul testo unico sulla trasparenza se poi non si mette in pratica, giorno per giorno e senza eccezioni, quello che si è appreso in quelle giornate.

 

 

© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

Radicali: Indispensabile Europa unita e democratica per non cadere nella trappola del terrorismo

Radicali Italiani - Lun, 11/16/2015 - 17:42
16/11/15

Dichiarazione di Riccardo Magi, Segretario di Radicali italiani

Per non cadere nella trappola del terrorismo è indispensabile prima di tutto comprendere i molti errori commessi e correre ai ripari con fermezza. Un’Europa più unita ci consentirebbe non solo di affrontare al meglio l'emergenza di un attacco terroristico come quello subito a Parigi, ma anche, evidentemente, di avere una politica estera in grado di dare risposte più adeguate e una politica di difesa e di intelligence non indebolita dagli schemi nazionalisti. Isis agisce nel vuoto di una politica internazionale divisa, e al contrario di quanto accadeva per Al Qaeda, trova intorno a sé stati relativamente fragili. Come ci ripete da anni Emma Bonino, non stiamo assistendo a uno scontro tra civiltà, ma a una guerra intra-islamica senza confini - neppure quelli dei nostri stati europei - tra concezioni profondamente diverse dell’islam e dettata da interessi egemonici.

Il primo urgente banco di prova è quello siriano. Si tratta di un’operazione difficile che deve essere compiuta da un Occidente unito capace di dialogare e coinvolgere nella soluzione anche stati finora considerati nemici. Al contempo, ai terroristi che vogliono imporre nelle nostre città il loro clima di guerra è necessario contrapporre il nostro modello di convivenza: ora più che mai è necessario ribadire l’importanza di diritti e democrazia anche nei nostri paesi. Radicali Italiani ha inviato nei giorni scorsi, proprio su questo tema, una lettera al premier Renzi e al sottosegretario Gozi, per chiedere impegni certi in vista del vertice di domani, 17 novembre, sullo Stato di diritto nell’‎Ue, poiché l’Italia è ancora fuorilegge per procedure d’infrazione e condanne europee su questioni che incidono profondamente sulla qualità della vita dei cittadini. E’ oggi necessario conquistare maggiori libertà e diritto e non cedere a chi li minaccia. Per questo, anche le reazioni emotive che stanno conducendo a misure come chiusure delle frontiere, rimpatri ed espulsioni, sospensioni dei diritti civili se prolungate possono mettere a rischio quanto si stava faticosamente tentando di costruire nelle politiche europee, alimentando le sacche di esclusione che da sempre costituiscono il bacino di arruolamento dei terroristi. Occorre, al contrario, da un lato rilanciare delle politiche di accoglienza in chiave europea, e dall’altro mettere in atto politiche di inclusione degli stranieri già presenti nei nostri territori, per scongiurare il rischio che l’isolamento spinga le seconde e terze generazioni verso il fondamentalismo.

Categorie: Politica

L'Italia in crisi - Intervista a Natale D'Amico e Paolo Guerrieri

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Lun, 11/16/2015 - 00:00
Intervista a Natale D'Amico e Paolo Guerrieri. Puntata di "L'Italia in crisi - Intervista a Natale D'Amico e Paolo Guerrieri" di lunedì 16 novembre 2015 , condotta da Claudio Landi con gli interventi di Paolo Guerrieri (senatore, Partito Democratico), Natale D'Amico (economista, già dirigente della Banca d'Italia e parlamentare). Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cina, Commercio, Consumatori, Consumi, Crisi, Debito Pubblico, Draghi, Economia, Euro, Finanza, Fmi, Giappone, Governo, Imprenditori, Impresa, Italia, Parigi, Pil, Politica, Recessione, Russia, Stragi, Terrorismo Internazionale, Usa. La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 20 minuti.
Categorie: Notizie, Politica

Giustizia: 34 militanti in digiuno per plenum Corte costituzionale, cessazione violazioni italiane della Convenzione europea e per lo stato di diritto e il diritto alla conoscenza all'Onu

Radicali Italiani - Sab, 11/14/2015 - 16:33
14/11/15

Dalla mezzanotte di venerdì 13 novembre 34 militanti in digiuno di dialogo con il Presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio sugli obiettivi proposti da Marco Pannella e fatti propri dal Partito Radicale per:

  • completare del plenum della Corte costituzionale;
  • la cessazione delle violazioni alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e del diritto comunitario;
  • una campagna dello Stato italiano in sede Onu per la transizione allo stato di diritto codificando - per affermarlo - il diritto umano alla conoscenza.

Trentaquattro militanti radicali hanno iniziato dalla mezzanotte di venerdì 13 novembre un digiuno di dialogo con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del premier Matteo Renzi.

Obiettivi dell’azione nonviolenta, proposti da Marco Pannella e fatti propri dal Partito Radicale, sono:

  • il rilancio del richiamo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella del 2 ottobre scorso al Parlamento affinché provveda, con la massima urgenza, a questo doveroso e fondamentale adempimento, a tutela del buon funzionamento e del prestigio della Corte Costituzionale e a salvaguardia della propria responsabilità istituzionale.
  • le iniziative parlamentari volte a dare seguito all’unico messaggio alle Camere dell’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, con il quale ha ricordato che “è fatto obbligo per i poteri dello Stato, ciascuno nel rigoroso rispetto delle proprie attribuzioni, di adoperarsi affinché gli effetti normativi lesivi della Convenzione europea dei diritti dell’Uomo cessino”.
  • oggi più che mai, dopo la strage di Parigi, aiutare lo Stato italiano a dar vita ad una campagna in sede Onu per la transizione allo Stato di Diritto codificando - per affermarlo – il diritto umano alla conoscenza.

Sono in digiuno dalla mezzanotte di venerdì 13 novembre: Rita Bernardini, Guido Biancardi, Maurizio Bolognetti, Giuseppe Candido, Michele Capano, Alberto Chiodi, Deborah Cianfanelli, Gianmarco Ciccarelli, Mattia Da Re, Diego De Gioiellis, Carmine De Martino Adinolfi, Gaetano Dentamaro, Paola Di Folco, Annarita Di Giorgio, Paolo Dova, Maria Antonietta Farina Coscioni, Federica Frasconi, Marco Maria Freddi, Francesco Gnech, Ivan Innocenti, Giovanni Lombardi, Maria Grazia Lucchiari, Alfonso Papa, Luca Ponchiroli, Elisabetta Rampelli, Rosalba Rizzardi, Stefano Saccone, Elio Sarigu, Silvana Tei, Ettore Turco, Maurizio Turco, Ilaria Valbonesi, Valter Vecellio, Stefano Vitelli.

Per aderire all’iniziativa nonviolenta di digiuno scrivere a info@partitoradicale.org 

 

 

 

 

© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

Radicali a governo: Italia ‘delinquente abituale’ per procedure d’infrazione e condanne, subito piano di rientro nella legalità

Radicali Italiani - Ven, 11/13/2015 - 15:37
13/11/15

Gentile sottosegretario Affari europei Sandro Gozi,


e p.c. Presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi Presidente commissione Politiche dell'Unione europea Camera dei deputati  On. Michele Bordo Presidente commissione Politiche dell'Unione europea Senato della Repubblica  Sen. Giovanni Mauro

 

grazie a un’iniziativa intrapresa dal Governo durante il semestre italiano della Presidenza del Consiglio dell’Unione europea, il Consiglio Affari Generali del 17 novembre - preparatorio del Consiglio europeo del 17 e 18 dicembre 2015 - discuterà della condizione dello stato di diritto nell’Ue.

Si tratta di un appuntamento importante se affrontato dagli Stati membri con volontà politica all’altezza del tema. Per l’Italia può essere un’occasione per fare il punto sulla grave posizione del Paese in Europa e avviare un percorso, a nostro avviso non più rinviabile, di rientro nella legalità e di riaffermazione del primato del diritto europeo su leggi e regolamenti nazionali.

L’impegno annunciato, e in parte già avviato dal Governo, è senz’altro un segnale positivo. Tuttavia i percorsi di rientro sono efficaci solo se prevedono obiettivi espliciti in tempi certi su cui misurare i risultati.

Riteniamo pertanto che, in vista della riunione del 17 novembre, il Governo debba assumere maggiori impegni, precisi e ufficiali, affinché l’Italia abbandoni finalmente il sistematico primato negativo non solo per il numero di procedure d’infrazione ancora pendenti tra gli Stati membri, ma anche per le condanne della Corte di Giustizia.

La nostra credibilità nei confronti degli altri Stati membri, infatti, si misura anche dall’osservanza del diritto europeo e, come Lei sa, nel 2014, con 89 procedure di infrazione pendenti, l’Italia ha raggiunto nuovamente insieme alla Grecia, la testa della classifica dei contenziosi aperti dalla Commissione europea. Un primato che il nostro Paese detiene sin dal 2002 e che si è visto sottrarre solo in due occasioni dalla Francia.

Al record di contenziosi, che Lei si è impegnato ad abbattere, va aggiunto quello delle condanne della Corte di Giustizia dell’Unione europea: 34 dal 2010 al 2014. Dal 2005 al 2009 la situazione non è stata certo migliore: l’Italia infatti con 117 deferimenti alla Corte di Giustizia dell’Unione europea primeggiava tra i Paesi UE, seguita da Grecia (103) e dal Lussemburgo (90). Al record di deferimenti corrispondeva di tutta evidenza quello delle condanne, tant’è che tra il 2005 ed il 2009 il nostro Paese è stato condannato per ben 72 volte.

L’Italia ha inoltre già subito dalla Cgue quattro condanne pecuniarie per le cause sul regime di aiuti concessi dall’Italia per interventi a favore dell’occupazione; sulle 198 discariche abusive; sulla cattiva gestione dei rifiuti in Campania e sulle riduzioni e/o sgravi dagli oneri sociali concessi a una serie di imprese di Venezia e Chioggia.

Dai dati forniti dalla Commissione europea il 30 settembre 2015, si evince che tra i 28 Stati membri dell’Ue l’Italia ha pagato le multe più alte. Parliamo di una cifra pari a 152.585.000 euro, contro gli 88.520.850 della Francia e i 53.900.000 della Spagna.

Questi numeri, allarmanti, non testimoniano l'inosservanza di norme burocratiche o astratte, ma incarnano la violazione sistematica dei diritti fondamentali su questioni che - dall'ambiente, alla salute, ai servizi - incidono fortemente sulla qualità della vita dei cittadini. 

In vista del vertice del Consiglio Affari Generali, come Radicali Italiani chiediamo al Governo italiano di avviare un “piano di rientro” nella legalità fissando una serie di obiettivi precisi e significativi  che possono essere così riassunti: 

  • la chiusura, entro la fine del 2016, di almeno la metà delle procedure di infrazione ancora pendenti;
  • il rispetto, in tempi brevi, di quanto stabilito dalle tre sentenze (ex art. 260 Tfue) della Corte di Giustizia dell’Unione europea che, ancora oggi, prevedono il pagamento di multe;
  • l’osservanza di quanto stabilito dalle dieci sentenze (ex art. 258 Tfue) della Corte di Giustizia Ue affinché si evitino nuovi deferimenti che, in caso di condanna, comporterebbero nuove ed ingenti multe.

 Solo attraverso impegni puntuali, chiari e concreti sarà possibile intraprendere un percorso reale ed efficace verso lo Stato di diritto.

RingraziandoLa della consueta attenzione Le porgiamo i nostri migliori saluti


Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani Valerio Federico, tesoriere di Radicali Italiani



© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

Sorteggiati i 5 membri del Comitato Nazionale di Radicali Italiani come previsto dallo Statuto

Radicali Italiani - Gio, 11/12/2015 - 16:24
12/11/15

Art. 4 Statuto - Il Comitato Nazionale

    3 - Il Comitato Nazionale è composto:

a. da 5 membri estratti a sorte tra chi si è iscritto almeno due volte negli ultimi tre anni e da 40 membri eletti sulla base di candidature individuali. Ogni iscritto può esprimere fino a quattro preferenze in ordine di gradimento (Metodo australiano).


In allegato la lista completa dei sorteggiati, il regolamento del sorteggio e lo Statuto che, all'art.4 (versione completa) disciplina le funzioni, i compiti e la composizione del Comitato Nazionale.

 

Lista sorteggiati


Regolamento sorteggio
Statuto 
Categorie: Politica

Fondi Ue, Radicali: Italia ancora bocciata, in 6 anni sanzioni per quasi un miliardo

Radicali Italiani - Gio, 11/12/2015 - 16:20
12/11/15

Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani:

Come molto spesso accade, anche oggi il Tribunale dell’Unione europea ha respinto il ricorso in merito alla decisione della Commissione europea (2013/123/UE) recante esclusione dal finanziamento dell’Ue di alcune spese sostenute dall’Italia in materia di politica agricola comune. Parliamo di una cifra superiore ai 70 milioni di euro che vanno ad aggiungersi ai tanti fondi persi dal nostro Paese per carenze nei controlli. Su questo è utile richiamare quanto affermato dal Procuratore generale presso la Corte dei conti, Martino Colella, nel giudizio sul rendiconto generale dello Stato esercizio 2014, ossia che: non indifferente incidenza sul bilancio statale hanno anche le rettifiche finanziarie, adottate dalla Commissione europea, nei confronti dell’Italia, nei sei anni dal 2007 al 2013, per un ammontare di complessivi euro 916.260.344,90. Va ricordato, inoltre, che dal 2007 al 2011, il nostro Paese risultava essere tra gli Stati membri maggiormente sanzionati attraverso le rettifiche finanziarie, secondo solo alla Grecia. In merito alla decisione presa oggi dal Tribunale dell’Unione europea attendiamo di conoscere la posizione dell’Italia relativamente ad un possibile ricorso dinanzi alla Corte di Giustizia, per poi presentare una denuncia dettagliata alla Corte dei conti per danno erariale.

© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

#menoinquinomenopago. Legambiente e Radicali hanno presentato al Senato gli emendamenti ecologici alla legge di Stabilità

Radicali Italiani - Gio, 11/12/2015 - 15:39
12/11/15

Cancellare sussidi alle fonti energetiche fossili e al depauperamento dell’ambiente e per liberare oltre 5 miliardi di euro da usare per ridurre il costo del lavoro, investire in efficienza energetica e in riqualificazione ambientale. È questo il senso della proposta di “correzione ecologica” alla legge di Stabilità presentata oggi da Edoardo Zanchini di Legambiente e Michele Governatori di Radicali italiani in una conferenza stampa al Senato.

"Se le nostre proposte di correzione trovassero spazio nella legge di Stabilità si tratterebbe una riforma strategica, sia dal punto di vista fiscale che da quello ambientale. Ringraziamo tutti i deputati e i senatori che hanno fatto propri i nostri emendamenti e lanciamo un appello anche a tutti i singoli parlamentari e a tutti i gruppi politici affinché si impegnino a sostenerli", ha dichiarato il segretario di Radicali Italiani Riccardo Magi.

Per Michele Governatori, responsabile dell’iniziativa per Radicali Italiani, "paradossalmente questa è una iniziativa di retroguardia, chiediamo che il governo rispetti la legge delega fiscale 2014 che all'articolo 15 già lo impegna a una revisione ecologica del fisco".

Per Valerio Federico, tesoriere di Radicali Italiani: "In Italia chi consuma ambiente viene premiato, con varie forme di sussidi, che per le fonti energetiche fossili valgono 5 miliardi. Legambiente e Radicali Italiani chiedono di cancellarli e di usarli per abbassare le tasse sul lavoro e per liberare risorse per investire in innovazione ambientale. C'è un'occasione per il governo Renzi: tutelare l'ambiente, la salute e nello stesso tempo ridurre la tassazione senza deficit rispettando gli impegni presi con l'Europa".

All’incontro hanno partecipato anche Gianni Girotto (Senato, Movimento 5 Stelle), Oreste Pastorelli (Camera Deputati, Pd), Samuele Segoni (Camera, Misto - Alternativa Libera), Mara Mucci (Camera, Misto - Alternativa Libera), Pippo Civati (Camera, Possibile), Eleonora Bechis (Camera, Misto - Alternativa Libera), Gessica Rostellato, (Camera, Partito Democratico), Giovanni Piccoli (Senato, Forza Italia), Valerio Federico (tesoriere Radicali Italiani), Riccardo Magi (segretario Radicali Italiani), Annalisa Corrado (Green Italia), Massimo Caleo (Senato, capogruppo Pd commissione Ambiente), Mara Mucci (Camera dei deputati, Misto - Alternativa Libera), Pia Locatelli (Camera - Misto - Partito Socialista Italiano), Adriano Zaccagnini (Camera, Sinistra Italiana - Sel), Walter Rizzetto (Camera, Misto-Alternativa Libera), Massimiliano Manfredi (Camera, Partito Democratico), Beatrice Brignone (Camera, Misto - Possibile), Luca Pastorino (Camera, Misto - Possibile).

Gli impegni che l’Italia ha preso a livello europeo e che saranno al centro del prossimo vertice sul clima di Parigi (COP21) richiedono un sistema di segnali economici corretti o perlomeno non clamorosamente incoerenti come quelli attuali. Serve un sistema fiscale meno pesante sui redditi e che disincentivi di più il depauperamento dell’ambiente, lo hanno dichiarato tra gli altri l’Ocse, l’Imf e la Banca Mondiale, e l’Italia nel 2014 si è impegnata con l’Onu a studiare come farlo.

I due articoli che l’iniziativa “#menoinquinomenopago” propone di aggiungere alla Legge di Stabilità 2016 applicano alcuni degli obiettivi su cui il Parlamento ha già impegnato il governo con la Delega Fiscale del marzo 2014, e che il Governo – salvo l’annuncio di un Green Act – ha per ora ignorato.

La proposta prevede, nel sistema fiscale:

  • L’abolizione di tutte le esenzioni alle accise sui prodotti energetici fossili, stimate dal Tesoro in circa 5 miliardi all’anno;
  • La rimodulazione delle accise sugli stessi prodotti sulla base del contenuto di gas-serra (carbon tax).

Nelle regole d’accesso al patrimonio ambientale oggi il sistema di tutela e la fiscalità sul prelievo e l'uso di risorse limitate e non rinnovabili è iniquo, pro-consumo e a favore delle rendite. Con #menoinquinomenopago si propone di intervenire attraverso:

  • L’introduzione di un canone minimo nazionale per le concessioni di coltivazione di cava differenziato per tipologie di materiali;
  • La fissazione di un’ecotassa minima per lo smaltimento in discarica;
  • L’adeguamento al rialzo dei canoni per le concessioni di acque minerali in tutto il territorio nazionale;
  • L’introduzione di principi e regole di tutela uniformi in tutto il territorio nazionale sull’esclusione di aree di pregio dalle attività di escavazione e di estrazione di acque.

I canoni per le concessioni da cava passerebbero così da 34 milioni di euro all'anno a 230 milioni, quelli per le concessioni di acqua minerale da 12 milioni di euro all'anno a 240 milioni, quelli per il conferimento a discarica da 40 milioni di a 500 milioni. Mentre oggi per l’estrazione di acque minerali si pagano canoni in media pari a 0,1 centesimi per litro mentre per le cave si pagherebbe il 20 per cento del prezzo di vendita finale del materiale (oggi siamo al 3,5 per cento e in alcune regioni a zero).

Le risorse generate da tutte queste proposte finanzierebbero:

  • Riduzione delle imposte sul reddito di persone e imprese;
  • Contributi a investimenti in efficienza energetica nei settori interessati alle modifiche;
  • Recupero e messa in sicurezza ambientali negli ambiti coinvolti.

 

 

© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

Fondazione libro: Manfredi, oltre a “legge Madia”, si attui in modo corretto e completo legge sulla trasparenza

Radicali Italiani - Mar, 11/10/2015 - 15:34
10/11/15

Giulio Manfredi (Radicali Italiani) ha inviato oggi a Giovanna Milella (presidente Fondazione per il Libro di Torino) la seguente lettera aperta

Gentile Presidente,

ho apprezzato le sue recenti dichiarazioni apparse sulla stampa, in cui Lei ribadiva il suo impegno per assicurare nella Fondazione da Lei presieduta la massima trasparenza. Proprio perché sono convinto della sincerità di tali dichiarazioni, vorrei segnalare alla Sua attenzione la situazione esistente nel sito web della Fondazione per il Libro, in particolare per quanto concerne il banner “Amministrazione trasparente”, inserito ai sensi del D. lgs. n. 33/2013. 

È indubbio che tale banner sia stato incrementato notevolmente negli ultimi tempi; è altrettanto indubbio che vi siano ancora vistose mancanze di dati e di informazioni, fra le quali:

- la dichiarazione dei redditi  e la dichiarazione patrimoniale dei membri del Consiglio di Amministrazione della Fondazione del Libro. Ai sensi dell’art. 14, comma 1, del D. lgs. n. 33/2013, tali documenti devono essere pubblicati entro tre mesi dalla nomina. Dal sito della Fondazione è rilevabile come sia stato applicato a tutti i membri del Cda della Fondazione (organo di indirizzo politico-amministrativo) l’art. 15 del D. lgs. 33/2013, che è invece rivolto a dirigenti, collaboratori e consulenti.

- l’indicazione del “responsabile alla trasparenza e all’anticorruzione” e del “Programma triennale per trasparenza e la prevenzione della corruzione”.

Ho indicato solo alcuni dei dati mancanti. Per tutto il resto, La rimando alle esaustive “Linee guida per l’attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e dagli enti pubblici economici” (Determinazione n. 8 del 17 giugno 2015 dell’Autorità Nazionale Anticorruzione).

Certo che saprà tenere nella giusta considerazione quanto da me rilevato (nell’ambito della campagna nazionale per la trasparenza delle istituzioni portata avanti da Radicali Italiani dal lontano 2008), attendo un Suo cortese cenno di riscontro e Le invio distinti saluti.

Giulio Manfredi (Radicali Italiani)

 


© 2015 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

Nominati i membri della direzione di Radicali Italiani

Radicali Italiani - Mar, 11/10/2015 - 12:00
10/11/15

Quello che segue è l'elenco dei membri della direzione di Radicali Italiani 2015-2016:

  1. Alterio Giuseppe
  2. Angioli Matteo
  3. Berardo Rocco
  4. Capano Michele
  5. Capriccioli Alessandro
  6. Cianfanelli Deborah
  7. Crivellini Giulia
  8. Di Carlo Alessio
  9. Governatori Michele
  10. Iervolino Massimiliano
  11. Lipparini Lorenzo
  12. Massari Alessandro
  13. Sapienza Simone
  14. Simi Giulia
  15. Soldo Antonella

Alle riunioni di Direzione partecipano come invitati:

  • Marco Pannella ed Emma Bonino
  • Gli ex Segretari del Partito Radicale e di Radicali italiani iscritti a Radicali Italiani
  • I Segretari dei soggetti costituenti il Partito Radicale, iscritti a Radicali Italiani
  • La rappresentante italiana nel Comitato Prevenzione Tortura del Consiglio d’Europa, Elisabetta Zamparutti
  • Il Direttore e i membri della redazione di Radio Radicale
  • Il responsabile del Centro d'Ascolto dell'Informazione Radiotelevisiva
  • I parlamentari italiani e europei iscritti a Radicali Italiani
  • I consiglieri regionali, metropolitani, comunali iscritti a Radicali Italiani
  • La Segretaria di Pari o Dispare 
  • Francesco Mingiardi, avvocato, già responsabile di Fare per fermare il declino Lazio

Il Segretario d’intesa con il Tesoriere può integrare gli inviti alle riunioni della Direzione.

 

 

 

© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Categorie: Politica

Pagine