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#Menoinquinomenopago – Federico: “Riduzione dei sussidi alle fonti fossili, piccolo passo avanti del Governo, ma resteranno solo buoni propositi?”
Dichiarazione di Valerio Federico, tesoriere di Radicali Italiani:
Apprezzabile che il Governo affermi di voler "ridurre i sussidi alle fonti fossili", così come proposto nel manifesto della campagna #Menoinquinomenopago di Radicali Italiani e Legambiente.
Mercoledì 18 giugno, il ministro dello Sviluppo Guidi e il suo collega dell'Economia Padoan hanno preannunciato una serie di misure per la competitività che toccano anche le bollette dell'energia. Si tratta di un piano d'azione (approfondisci) a cui dovrebbe far seguito una serie di decreti.
Purtroppo però la bozza del decreto chiarisce che l'intervento diretto su alcuni dei sussidi alle fossili non sarà contenuto nel primo dispositivo. Esso, in termini di riduzione dei sussidi alle fonti energetiche fossili, si limita a ridurre alcune componenti di redistribuzione tra clienti dell'energia che oggi favoriscono i consumatori più intensi a spese degli altri. La direzione è giusta, ma l'approccio è incoerente e insufficiente. Il Governo dovrebbe agire sui sussidi alle fonti fossili non solo dopo un intervento di riduzione di quelli alle “rinnovabili”, e dovrebbe superare del tutto l'uso a fini di "politica industriale" delle bollette, con vantaggi di trasparenza e in ossequio al principio, presente nel Trattato fondativo della Comunità Europea e nel Trattato di Kyoto, "Chi inquina (o consuma) paga".
Radicali Italiani e Legambiente con #Menoinquinomenopago propongono una riforma fiscale ecologica che prevede il taglio di sussidi, esenzioni e sconti a chi consuma l’ambiente e la riduzione, con quanto risparmiato, della pressione fiscale sui redditi d’impresa e lavoro.
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