Politica
Manifestazione di chiusura della campagna elettorale di Forza Italia nella circoscrizione Nord ovest
Furore. Storie e letture della crisi economica
L'Ungheria di Viktor Orban al voto per le europee. Intervista ad Andrea Carteny
Chiusura della campagna elettorale per le Europee 2014 del Movimento 5 stelle.
Vecellio/Elezioni. Non c'è peggio, sono tutti affratellati nella divisione della torta partitocratica. Sulla scheda scrivere giustizia, amnistia, libertà
Credo che l'organizzazione Radicali italiani non possa e non debba dare alcuna indicazione di voto per le ormai prossime elezioni al Parlamento europeo e le amministrative
È quanto scrive Valter Vecellio:
Il gioco elettorale, scrive Vecellio è da tempo completamente falsato, confiscato, e se possibile, oggi in occasione di queste elezioni la situazione è ulteriormente degradata. Non ci sono insomma le condizioni per "giocare" e tutti i concorrenti in gara sono "figli" di una identica logica perversa, che comportano anche enormi interessi concreti che, come documentano le cronache quotidiane, li affratellano tutti. Pensare che si possa individuare in un Renzi un qualcosa di "meno peggio" di un Beppe Grillo o di un Silvio Berlusconi è nel migliore dei casi illusorio e miope.
A livello individuale, naturalmente, i radicali, come sempre, possono votare candidati e liste che risultano loro meno sgraditi, e sgradevoli, meno illusori, meno falsificanti. Ma il problema non è mandare a Strasburgo o in un palazzo regionale questo o quel candidato. Il problema è il tipo di politica che si vuole portare avanti, di cui ci vuole essere interpreti e protagonisti. Per quel che riguarda le tematiche ritenute prioritarie dai radicali nessun partito, nessun candidato ha fiatato e fiaterà. Tutti insieme appassionatamente si preparano a spartirsi e a ingollare l'ennesima torta. I singoli possono accettare questo miserabile gioco. Propongo però che le organizzazioni della galassia radicale se proprio devono e vogliono dare una indicazione di voto suggeriscano di scrivere sulla scheda: Amnistia, Giustizia, Libertà".
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"Lamministrazione e la destinazione delle imprese. Sottratte al circuito mafioso: un approccio interdisciplinare"
Dichiarazione di voto di Silvio Viale e Giulio Manfredi: Alle regionali voteremo Pd con preferenza Boni, alle Europee Pd con preferenza Bresso
Silvio Viale, Presidente Comitato nazionale Radicali Italiani e consigliere comunale radicale a Torino e Giulio Manfredi, membro di Direzione di Radicali Italiani e segretario Associazione radicale Adelaide Aglietta:
Igor Boni si è iscritto per la prima volta al Partito Radicale nel 1986; da allora ha rinnovato sempre l'iscrizione ed è attualmente iscritto sia al Partito Radicale transnazionale sia a Radicali Italiani. E' stato per vari anni segretario dell'Associazione radicale Adelaide Aglietta, di cui ora è presidente.
Ma al di là e al di sopra delle cariche, Igor è da 28 anni un militante radicale, giorno per giorno, ogni giorno; ha partecipato a tutte le iniziative radicali di questi anni, dimostrando capacità di azione non comune; sempre impegnando tempo, intelligenza e denaro, senza ricevere in cambio nulla se non la soddisfazione di fare politica in modo onesto e pulito.
La capacità di dialogo di Igor gli porterà sicuramente preferenze da mondi e contesti non radicali; anche per questo, dai radicali di Torino e provincia deve arrivare a Igor Boni, nell'urna, un voto convinto, per la storia di Igor, per quanto Igor rappresenta oggi e per dargli forza per le lotte future.
Per le elezioni europee voteremo PD dando la preferenza a Mercedes Bresso; se la merita soprattutto per la sua lotta per la legalità, ostinata, durata quattro anni, che ha avuto ragione sia degli attacchi feroci di Cota e compagni (questo centrodestra è sceso per due volte in piazza per difendere Giovine e le sue firme false e Pichetto ha imbarcato per la terza volta la lista dei Pensionati ex Giovine) sia di un PD che fino a poco prima della vittoria finale non comprese l'importanza di quella lotta. Noi, con Igor Boni in prima fila, siamo stati accanto alla Bresso per quattro anni; lo saremo anche domenica con il nostro voto.
www.igorboni.it
www.associazioneaglietta.it
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I Radicali consegnano un Dossier a Strasburgo sulla sentenza Torreggiani
Punto per punto, oltre 50 pagine di analisi della mancata ottemperanza da parte del nostro Paese.
Non interrotto lo stato di illegalità: i trattamenti inumani e degradanti dei detenuti proseguono (violazione art. 3 - tortura).
In allegato l'intero dossier
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AttachmentSize Dossier carceri 22.05.2014 (pdf)1.49 MB Dossier - english version (pdf)1.81 MBI Radicali consegnano un Dossier a Strasburgo sulla sentenza Torreggiani
Punto per punto, oltre 50 pagine di analisi della mancata ottemperanza da parte del nostro Paese.
Non interrotto lo stato di illegalità: i trattamenti inumani e degradanti dei detenuti proseguono (violazione art. 3 - tortura).
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