Politica

PASSAGGIO A SUD EST - La realtà politica dell'Europa sud orientale

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Gio, 04/17/2014 - 06:20
A cura di Roberto Spagnoli con le corrispondenze di Marina Sikora e Artur Nura. Sommario della puntata. Albania: lo scontro politico tra il presidente della repubblica Bujar Nishani e la maggioranza di centro-sinistra che sostiene il governo di Edi Rama. Kosovo: le grandi manovre dentro e fuori i partiti in vista delle sempre più probabili elezioni anticipate. Serbia: il grande vincitore delle elezioni del 16 marzo Aleksandar Vucic prosegue i colloqui per formare la nuova maggioranza di governo. Macedonia/Fyrom: l'intreccio tra elezioni politiche anticipate e presidenziali, mentre il presidente uscente Giorgj Ivanov vince il primo turno ma deve andare al ballottaggio e fare i conti con il non voto della minoranza albanese. In apertura le decisioni del Consiglio Esteri dell'UE: la crisi ucraina e l'intregrazione europea dei Balcani a partire dalla Bosnia. Infine, l'ultima parte del viaggio di Matteo Tacconi e Ignacio Maria Coccia lungo la ex cortina di ferro, 25 anni dopo la caduta del muro di Berlino.
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Il Comune di Missanello aderisce al Satyagraha Radicale: Intervista al Sindaco di Missanello

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Gio, 04/17/2014 - 00:00
La Giunta comunale di Missanello, su proposta dell'Associazione Radicali Lucani, ha approvato all'unanimità una delibera di sostegno al Satyagraha radicale e all'iniziativa "Abbiamo contato gli anni, ora contiamo i giorni". Tra gli impegni assunti quello di inviare il testo approvato al Presidente del Consiglio e ai Presidenti di Camera e Senato.
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Convegno: "Yes, we cannabis. No, we cannabisn’t. Diritto, società, medicina, economia"

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Iniziativa realizzata con il contributo concesso dalla Commisione Permanente Studenti dell’Università degli Studi di Pavia nell’ambito del programma per la promozione delle attività culturali e ricreative degli studenti. Interverrano: Prof. Plinio Richelmi (Docente di farmacolocia e tossicologia presso il Dipartimento di medicina interna e terapia medica dell’Università di Pavia), Rita Bernardini (Segretaria dei Radicali Italiani), Vincenzo Andraous (Tutor presso la Comunità “Casa del giovane” di Pavia), Prof. Francesco Rigano (Docente di diritto costituzionale e giustizia costituzionale e diritti fondamentali presso il Dipartimento di giurisprudenza dell’Università degli Studi di Pavia).
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Roma, Magi: Morgante segnava discontinuità con passato. Risanamento resti obiettivo principale Giunta

Radicali Italiani - Mer, 04/16/2014 - 19:33
16/04/14

Come Radicali continueremo a vigilare su gestione finanziaria del Comune

  Dichiarazione di Riccardo Magi, consigliere comunale Radicale eletto nella Lista civica Marino   Ho sempre creduto che la presenza nella Giunta dell'assessore Morgante fosse di fondamentale importanza per segnare una discontinuità netta con la gestione finanziaria del Comune di Roma negli ultimi anni. Anni in cui attraverso una folle gestione delle risorse pubbliche si è prodotto un debito spaventoso, un carico enorme di pressione fiscale, un disastro nei servizi pubblici e l'opacità di molte procedure amministrative. Un assessore al bilancio con le caratteristiche di Daniela Morgante costituiva una garanzia per i cittadini romani e non vorrei che il suo congedo sia anche frutto delle forti resistenze al risanamento economico e finanziario della Capitale che rappresenterebbe un veri cambio di regime Noi Radicali siamo invece convinti che il risanamento debba restare il primo obiettivo di questa consiliatura, per questo continueremo a vigilare, come facciamo da anni, sulla gestione finanziaria del Comune. Auspichiamo, per il bene della città, che chi assumerà le deleghe del bilancio continui a tenere ben presente questa priorità.    

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Voto di scambio, la riforma è legge. Intervista al presidente dell'Anm, Rodolfo Sabelli

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La candidatura nel Pd alle europee di Giovanni Fiandaca, che ha detto magistrati non siano intoccabili
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Le aziende pubbliche, la forma societaria privata, le scelte politiche partitocratiche, il patto del Nazareno, i nominati2.0: #Italiastaiserena

Radicali Italiani - Mer, 04/16/2014 - 18:18
16/04/14

Alessandro Massari, Direzione nazionale di radicali Italiani


Nel corso dell’ultimo comitato di Radicali Italiani abbiamo denunciato la nuova forma - privata - che la politica e i partiti hanno adottato in questi ultimi 20 anni per mantenere il controllo delle più importanti società italiane. La sostanza è quasi immutata rispetto agli anni ’90 - ove la forma pubblica era preponderante - grazie a un semplice effetto ottico distorcente che ha simulato una modernità fittizia e ci ha lasciato una privatizzazione finta. Infatti i vertici delle società rimangono nominati dalla politica, frutto di intrecci robusti, di comuni interessi spartitori tra i partiti, di dibattiti televisivi fuorvianti, per simulare una distinzione inesistente nei fatti. Con scelte non sempre basate sul merito. Ultimo fatto in ordine cronologico a testimoniare questa lettura è il noto patto del Nazareno, foriero di riforme inutili e dannose e che esplicitamente rende ancor oggi manifesta la continuità e la coincidenza di interessi esistente nell’intero sistema partitocratico italiano, ed i sistemi utilizzati che hanno portato alle nomine dei dirigenti delle società in mano al ministero del Tesoro.

Vediamo allora chi sono i nuovi dirigenti di società solo apparentemente private e da quali esperienze provengono.

Emma Marcegaglia all'Eni, imprenditrice, dopo le scialbe vicende che l’hanno vista in precedenza alla guida di Confindustria, non lascia ben sperare per la compagnia del cavallino a sei zampe.

Luisa Todini alle Poste, già parlamentare di FI, dal luglio 2012 consigliere d’amministrazione RAI, l’azienda che dovrebbe fornire il servizio pubblico dell’informazione e che invece dilapida denari in trasmissioni inutili e dibattiti dannosi perché parziali, in grado di manipolare la conoscenza, con i conti rigorosamente in rosso.

Patrizia Grieco all'Italgas, ex amministratore delegato Olivetti, in precedenza alla FIAT. Ottima manager nel settore media, viene messa in un posto dove non ha le migliori competenze.

Carla Bastioli a Terna, proveniente da Novamont, importante azienda nella produzione di chimica e plastica, dove naturalmente non si è mai occupata di reti per la trasmissione di energia elettrica.

Claudio Descalzi all’ENI, in perfetta continuità con Scaroni, di cui è stato stretto collaboratore, il manager che ha stipulato patti coi dittatori come Putin e Gheddafi.

Francesco Starace all'Enel, anche lui da anni nell’azienda, noto per aver tagliato pubblicità ai media che criticavano la sua scelta di quotare in borsa Green Power ai tempi in cui ne era direttore generale.

Mauro Moretti passa dalle Ferrovie a Finmeccanica, la fondamentale holding dell'aerospazio e della difesa. Uno spostamento difficilmente spiegabile se non alla luce della polemica sugli stipendi dei manager che lo ha visto recentemente protagonista. Un economista competente, impiegato in un settore strategico che non conosce.

Gianni De Gennaro è l’unico tra i manager confermati. Rimane Presidente di Finmeccanica, incarico assunto nel luglio 2013, anche in seguito agli scandali del gruppo che hanno indotto a scegliere un investigatore, infatti è stato capo della polizia dal 2000 al 2007.

Molti hanno criticato il basso profilo di alcuni di questi alti dirigenti pubblici, frutto di scelte fatte in base ai criteri detti, che appaiono ancora quelli del mitico manuale Cencelli. Non esiste più quel sistema misto pubblico privato tipico della prima repubblica, l’IRI e il sistema Beneduce, per intenderci, che almeno formava tecnici altamente professionali e capaci.

Oggi, i figli chi non fanno parte delle famiglie che contano, anche se sono manager bravi, preferiscono divenire “cervelli in fuga”. Fuggono all’estero e stanno lontani da questa Paese ove la Politica decide tutto in base a logiche inefficienti, inefficaci, antieconomiche. Fuggono perché sanno che oggi si può esser premiati anche senza merito, ma che si può essere “scaricarti” con la stessa naturalezza e senza alcun motivo; o meglio, perché si è mantenuta la schiena dritta, si è agito per il bene comune senza ascoltare i “suggerimenti” di partiti, sindacati, imprese assistite.


Renzi, come per la fase della formazione del Governo, ha incassato molti no. Lui non è un cervelo in fuga, rimane, e quando va all’estero la stampa del Paese che lo accoglie neanche se ne accorge.
Come abbiamo già affermato pochi giorni fa nella mozione conclusiva del Comitato nazionale di Radicali Italiani, e che pare trovar conferma nella vicenda delle nomine, ribadiamo che “Il Comitato di Radicali italiani evidenzia come la partitocrazia abbia assunto negli ultimi 20 anni nuove forme, mantenendo le vecchie pratiche, da sempre evidenziate dall’analisi radicale. Oggi si struttura in oligarchie e reti di potere legate o interne a partiti e corporazioni. Questa “nuova” partitocrazia occupa le strutture economiche della società italiana conservando i vizi del consociativismo e del metodo spartitorio. Essa non agisce più prioritariamente tramite le Istituzioni e le assemblee elettive, ma attraverso un’enorme area solo formalmente privata, di fatto sottoposta a controllo partitocratico.”

A questo link puoi trovare il documento completo 

 

 

 

 

 

 

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In viaggio lungo la ex cortina di ferro / 4. Intervista a Matteo Tacconi.

Ultimi Feed da www.radioradicale.it - Mer, 04/16/2014 - 18:11
Ultima parte del viaggio di Matteo Tacconi e del fotografo Ignacio Maria Coccia lungo quella che fu la "linea del fronte" della guerra fredda per raccontare come è cambiata questa parte dell'Europa. Da Vienna e Bratislava all'Ungheria e all'Austria sud orientale. Poi la Slovenia, in quella che era la Jugoslavia di Tito e non apparteneva al blocco sovietico: Gorizia, Nova Gorica e infine Trieste. 25 anni dopo la caduta del muro di Berlino, insieme a tanti problemi e alle diverse memorie di quel passato, là dove c'erano reticolati, cavalli di frisia e torrette di guardia si toccano però anche i tanti segni concreti dell'unione dei popoli europei.
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Intervista a Giorgio Bernardini sul conflitto generazionale nelle famiglie cinesi

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Giorgio Bernardini - corrispondente da Prato del " Corriere fiorentino" - parla del suo libro "Chen contro Chen", edito da Round Robin, nel quale racconta, attraverso 15 storie di cinesi in Italia, le diverse aspettative dei giovani cinesi nati in Italia e il conflitto generazionale nelle famiglie che vivono a Prato.
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Intervista a Valter Vecellio sulle nomine governative in Eni ed in Finmeccanica

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Valter Vecellio, giornalista Rai, Direttore di Notizie Radicali e membro della Direzione di Radicali Italiani
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Presentazione dello studio sulla stampa in Italia negli anni 2011-2013

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curato dal Centro Studi della Federazione, alla presenza del Presidente Giulio Anselmi.
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