Sui "ghigliottinari" e sui "ghigliottinati"

La verità è che siamo un Paese di "ghigliottinari"! La verità è che gente come Sant'Oro, Travaglio et similia ci sguazzano in mezzo al letame da loro stessi lanciato senza che si possa avere diritto di replica! La verità è che l'atroce destino che ci attende come popolo, il medesimo sempre storicamente riservato ai "ghigliottinari", è di essere... "ghigliottinati", e ghigliottinati proprio dalla nostra storia, quella che ogni giorno contribuiamo a scrivere! La risposta necessaria ed urgente? Il ripristino dello Stato di diritto, cominciando con l'amnistia! Ma... si sa... queste sono pinzillacchere radicali. Si ritiene, comunemente, che lo Stato di diritto non riempia la pancia.

VIDEO | Presidenza della Repubblica: Emma perchè donna? No! Emma perchè Emma!

Oggi il mio sito avrebbe dovuto essere pronto e lo è, in parte, dal punto di vista tecnico; tuttavia, mancano ancora molti contenuti (la mission, il mio profilo, etc.), che non ho avuto tempo di scrivere bene ed inserire perchè mi son dedicato alla realizzazione di un video, quello su Emma Bonino che chiude questo articolo. Ho ritenuto fosse urgente prepararlo perchè queste sono le ore decisive prima che il Parlamento in seduta comune, organo costituzionale che eleggerà il nuovo Presidente della Repubblica, adempia al proprio compito. I contenuti che mancano (articoli, foto, playlist, video, etc.), saranno pubblicati con calma, nei prossimi giorni.

VIDEO | Presidenza della Repubblica? Vogliamo Emma Bonino!

In questo video ho selezionato le parti a mio avviso più significative delle dichiarazioni a sostegno della candidatura di Emma Bonino al Quirinale da parte di eminenti esponenti del mondo della cultura, della poltica, dello spettacolo, del lavoro: da Angela Finocchiaro a Renzo Arbore, da Gianfranco Pasquino a Dado, da Margherita Hack a Geppy Cucciari, da Paolo Mieli a Mara Carfagna, da Eva Grimaldi a Marco Bellocchio, da Luca Argentero ad Anna Rea, da Tony Garrani a Luca Barbareschi, da Remo Girone a Michele Placido, da Paola Minaccioni ad Anna Paola Concia, da Barbara Palombelli ad Aureliana Alberici.

VIDEO | Finanziamento pubblico dei partiti, questo "sconosciuto".

E' bene premettere che il finanziamento pubblico ai partiti è solo una delle due gambe sulle quali si regge un intero regime, quello partitocratico; l'altra, di cui poco si parla, è la lottizzazione delle cariche, pubbliche e private, a favore dei protetti delle varie caste, politiche e non, senza alcun pudore rispetto all'affossamento della meritocrazia.

Foraggiare senza alcun controllo e con miliardi e miliardi di euro i partiti politici significa determinare la superfetazione delle loro burocrazie e dei loro apparati che non “fanno politica”, ma “vivono della politica”, implica il rafforzamento delle dinamiche partitocratiche, fa perdere alla politica la sua nobiltà, deprimendo la sovranità, le idee e lo spirito di chi vorrebbe “respirare politica”, quella vera, e non invece annaspare e soffocare per il fetore di una feccia putrescente, autoreferenziale e criminale.

Save the lizard!

Anni addietro, a Bologna, percorrevo con l'auto una strada del centro storico a velocità moderata, quando improvvisamente inchiodai i freni per far passare dei piccioni che attraversavano sulle strisce pedonali, in fila indiana! Gli amici che erano con me in auto ancora ridono, non tanto o non solo per la scena cui avevano assistito, ma soprattutto perchè ai loro improperi per l'inchiodata candidamente risposi: "Beh... attraversano sulle strisce! Se tutti i pedoni prendessero esempio da loro il traffico sarebbe più ordinato!". 

Nichi chi? Nikita Sergeevič Chruščёv!

Sapete qual è il punto? L'Italia è un Paese senza vero welfare e senza vera classe imprenditoriale (se si escludono i poveri piccoli e medi imprenditori non sfiancati dal fisco e dalla faraginosità della burocrazia imperante). Abbiamo il peggio del pubblico e del privato. Tutto ciò è stato determinato dall'accumulo di un debito pubblico da bancarotta fraudolenta e dall'assistenzialismo fornito a falsi imprenditori che hanno sempre socializzato le perdite e privatizzato i profitti (FIAT docet!). Nonostante ciò, dobbiamo sentire gente come Vendola parlare di liberismo "selvaggio", quando è stato proprio il suo fu partito (il PCI), quando lui già faceva politica, a votare con DC e PSI, negli anni '80 e non solo, l'83% delle leggi di bilancio che hanno determinato questo disastro!

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