Politica
Open Gov: ampliare l'ascolto e condividere le decisioni
"Le città protagoniste del cambiamento"
Intervista al Prof. Giuliano Fonderico sulle partecipate
Diritti, Gallo e Cappato (Ass. Coscioni): lettera aperta e urgente a Matteo Renzi, Silvio Berlusconi, Angelino Alfano, Beppe Grillo, Nicki Vendola, Mario Monti
Il 19-20-21 settembre è convocato a Roma l'XI Congresso dell'Associazione Luca Coscioni. Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente Segretario e Tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni, hanno inviato una lettera aperta e urgente a Matteo Renzi, Silvio Berlusconi, Angelino Alfano, Beppe Grillo, Nicki Vendola, Mario Monti.
"Illustrissimi,il Presidente della Repubblica, incontrando il Comitato nazionale di bioetica, si è così espresso, relativamente ai temi delle libertà civili:
"Il silenzio osservato negli ultimi tempi dal Parlamento non può costituire un atteggiamento soddisfacente rispetto a problemi la cui complessità e acutezza continua ad essere largamente avvertita" Da allora, il "silenzio" descritto dal Presidente Napolitano è rimasto tale. Dalla ricerca sugli embrioni alla fecondazione assistita, passando per l'eutanasia e il biotestamento, le droghe e la libertà della scienza, l'aborto e il diritto di famiglia, si deve riconoscere che i nuovi diritti civili mancano dall'ordine del giorno del Governo e del Parlamento. Riteniamo vitale per le istituzioni e la loro stessa credibilità che si apra almeno un confronto di fronte al Paese su obiettivi largamente maggioritari nella società e destinati ad acquisire ancora maggiore importanza negli anni a venire. Per provare a rompere il silenzio, Vi chiediamo di intervenire -al di là delle rispettive posizioni su ciascuno di questi ed altri temi- all'XI Congresso dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca, che si terrà a Roma, dal 19 al 21 settembre prossimi, presso l'hotel Radisson, e che sarà proprio dedicato all'urgenza di una nuova stagione per le libertà civili.. in attesa di una vostra cortese risposta, Vi salutiamo cordialmente.
FIlomena Gallo e Marco Cappato"
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Marco Pannella e Rita Bernardini in Calabria, Giovedì 4 settembre
Su invito di Antonino Castorina (Responsabile Nazionale “LEGALITA’” dei Giovani del PD) e del radicale Giuseppe Candido, giovedì prossimo, Marco Pannella e Rita Bernardini saranno per una giornata intera in Calabria.
Questo il programma di giovedì 4 settembre:
- ore 11.30 visita al nuovo Carcere di Arghillà (RC); oltre a Rita Bernardini e a Marco Pannella, ci saranno l’on. Bruno Censore (deputato PD), Antonino Castorina, Giuseppe Candido, Gianpaolo Catanzariti e Gianmarco Ciccarelli;
- ore 13.30/14.00 - conferenza stampa davanti al Carcere di Arghillà (RC)[CONTRADA RUGOLA n. SNC 89121 REGGIO CALABRIA]
- ore 17.00 - Serra San Bruno (VV) in Piazza Azaria Tedeschi: presentazione del libro “Viaggio nelle carceri” di Davide La Cara e Antonino Castorina
- ore 21.00 - Cariati (CS): Dibattito a Festa Provinciale dell’Unità
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Riunione congiunta dei parlamentari appartenenti ai diversi gruppi di maggioranza e firmatari dellappello per una costituente neo-popolare
Eutanasia, Cappato: da Kung lezione laica e tollerante
Dichiarazione di Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, promotore della campagna EutanaSiaLegale (http://www.eutanasialegale.it/articolo/12-13-settembre-quello-che-puoi-fare) Le dichiarazioni del teologo cattolico Hans Küng a favore del diritto all’autodeterminazione nelle scelte di fine vita fanno emergere il divario tra le coscienze di tanti fedeli e la dottrina ufficiale, che continua a condizionare le nostre leggi. I sondaggi confermano (ad esempio quello del Gazzettino sul Nordest (http://www.demos.it/a00778.php)per cui tra i non praticanti, il consenso intorno all'eutanasia si attesta all'84%, e anche tra coloro che frequentano saltuariamente la messa si mantiene largo (77%). Più contenuta la quota di favore che è osservabile tra i praticanti assidui (53%), ma anche in questo caso si supera la soglia della maggioranza assoluta) che persino i cattolici praticanti preferiscono che ciascuno sia lasciato libero di scegliere. Le parole del teologo, quando dice che "Dal diritto alla vita non deriva affatto il dovere alla vita e l'autodeterminazione fa parte della dignità umana" ricordano quelle di Piergiorgio Welby nella sua lettera al presidente Napolitano: “La morte non può essere “dignitosa”; dignitosa, ovvero decorosa, dovrebbe essere la vita”. Due personalità apparentemente lontane come impostazione culturale e politica sono in realtà unite da un'idea della vita umana che non può essere privata della libertà, e dunque della responsabilità. Quella di Kung è una lezione di laicità e tolleranza per tutti quei clericali e proibizionisti che impediscono anche nel Parlamento italiano quel dibattito che chiediamo da un anno: infatti, il 13 settembre 2013 l’Associazione Luca Coscioni ha consegnato oltre 67.000 firme certificate e autenticate alla Camera dei Deputati per una proposta di legge di iniziativa popolare per il testamento biologico e la liceità dell’eutanasia che non è ancora stata nemmeno presa in considerazione per un dibattito. Per rompere l'indifferenza, l’11 e 12 settembre saremo davanti a Montecitorio e Palazzo Chigi insieme alla nostra co-presidente Mina Welby, per abbracciare con il nostro girotondo Governo e Parlamento.
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L'Italia dell'illegalità e della partitocrazia, la realtà calabrese, la criminalità organizzata, le amministrative dell'83, le politiche dell''87, i radicali
Notiziario del mattino
Collegamento con David Carretta da Bruxelles
L’On. Mario Lettieri commenta l’intervento di Maurizio Bolognetti su “Sblocca Italia”
"Verdana","sans-serif"">"Ho letto con piacere e condivido cio' che Maurizio Bolognetti ha scritto sulla Gazzetta del Mezzogiorno di oggi. Mi auguro che la stampa, non solo quella lucana, scriva del nostro petrolio e approfondisca il nostro no all'ampliamento delle attuali estrazioni. Gli interessi nazionali devono contemperare quelli lucani che non sono i soldi,anche se necessari, ma la necessità di garantire uno sviluppo diverso in grado di dare vita e lavoro ai giovani di oggi e di domani senza distruggere"
On. Mario Lettieri(già sottosegretario del Governo Prodi)
Da Gazzetta del Mezzogiono, 31 agosto 2014
Bolognetti: allo “Sblocca Italia” toccherà contrapporre il “Blocca Renzi”
Di Maurizio Bolognetti, Segretario Radicali Lucani e Direzione Nazionale Radicali Italiani
Matteo Renzi, da buon Presidente del Consiglio-Podestà di un paese sempre più soffocato dall’antidemocrazia e dall’antistato di diritto, continua ad agitare il suo manganello ed utilizza il cosiddetto Decreto “Sblocca Italia” come grimaldello per spalancare le porte alla definitiva petrolizzazione della Basilicata infelix.
La politica lucana tutta - tranne le eccezioni che confermano la regola – abbozza e quasi fa l’inchino, ovviamente non negandosi quel minimo di gioco delle parti utile a gettare fumo negli occhi a cittadini intontiti da decenni di bufale e promesse a vuoto.
Tra specchietti per le allodole e perline distribuite a piene mani a noi altri terroni lucani, il Premier di questa nostra Repubblica delle Banane ha confermato una strategia che ho più volte paragonato al programma “Oil for Food”: più petrolio in cambio delle risorse necessarie alla sopravvivenza di una terra che è da tempo tra i fanalini di coda del paese in base a tutti gli indicatori socio-economici.
Peggio ancora, sua eccellenza Matteo Renzi utilizza la questione “Patto di stabilità” come arma di ricatto. Delle due l’una: o la risoluzione petrolifera votata dal Consiglio regionale lucano, volta a rompere i vincoli del “Patto di stabilità” e consentire quindi l’utilizzo delle royalties, è incostituzionale – e quindi il Governo è tenuto ad opporsi – o non lo è, e allora non si comprende davvero il perché del baratto in corso.
Di certo tutta la vicenda ci consegna l’istantanea di un paese dove le regole e le leggi sono carta straccia o vengono piegate all’interesse del più forte.
Lo Zelig di Firenze ha svenduto e sta svendendo l’Italia tutta alle petrolobby, raccontando panzane e promettendo decine di migliaia di posti di lavoro, che mai verranno creati dal settore petrolifero. Inevitabilmente, ascoltando i discorsi che Renzi rivolge al paese dal balcone della mediatica piazza Venezia, viene in mente l’inchiesta condotta negli anni ’70 dal Pretore Mario Almerighi.
Sta andando tutto come da copione, come avevo previsto qualche anno fa all’alba dell’approvazione del cosiddetto decreto sulle liberalizzazioni e all’indomani dell’approvazione del Memorandum.
Il Premier sappia, però, che non assisteremo inermi al saccheggio della nostra terra e che continueremo ad opporci ad un progetto infame che rischia di regalarci morte e veleni.
Quanto al risparmio sulla bolletta energetica, siamo alla millanteria allo stato puro. Non risulta, infatti, che le compagnie che estraggono il greggio dalle viscere del sottosuolo italico pratichino una qualche forma di sconto sul greggio venduto e, soprattutto il formidabile, iperbolico e iperbarico Renzi commette l’errore di non calcolare i costi ambientali.
Un Governo saggio custodirebbe il greggio presente nel sottosuolo lucano e italiano come riserva strategica. Invece, Renzi e soci lo stanno usando per assecondare gli appetiti di Assomineraria e della Confindustria dei “Padroni del vapore” di ernestorossiana memoria.
Da un lato lo sbloccatutto renziano, che fa un sol boccone del diritto a non essere avvelenati, dall’altra il reiterato tentativo, che ancora una volta registriamo, da parte del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata di negare il diritto alla conoscenza di atti pubblici.
Allo “Sblocca Italia” contrapporremo il “Blocca Renzi”
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