Politica
Convegno "Verso la Liberazione. Roma in guerra tra occupazione, antifascismo e Resistenza armata 1943-44" (2° giornata)
Appello al Sindaco di Milano Giuliano Pisapia affinché si inserisca nel Piano Triennale delle Opere la riapertura delle conche dell'Incoronata e di Viarenna
text-autospace:none">Ill.mo signor. Sindaco Giuliano Pisapia, text-autospace:none"> siamo convinti che Lei e la Sua Giunta possano concordare con noi che il futuro di Milano dipenderà moltissimo da scelte indirizzate verso una nuova idea di città, verso una città con una diversa qualità della vita e verso uno sviluppo eco sostenibile. Investendo su interventi strategici, che possano inoltre costituire un volano per la crescita dell'economia e dell’occupazione, nella direzione di una maggiore attrattività mondiale della nostra città. Uno di questi progetti riguarda la riqualificazione e il completamento del sistema dei Navigli milanesi e lombardi, su cui si affacciano peraltro molti comuni che faranno parte della futura Città Metropolitana milanese. I milanesi tramite un referendum hanno già chiesto la riapertura dei tratti urbani dei Navigli che in tempi oscuri sono stati chiusi. Certo un’opera complessa, quanto affascinante, che però è già oggetto oggi di tanti studi e verifiche di fattibilità in fase di elaborazione, mentre per quanto concerne le Conche dell'Incoronata e di Viarenna, che potrebbero rappresentare l’inizio di questa grande realizzazione, i progetti in parte ci sono già e i costi per la loro realizzazione sono del tutto compatibili con l’attività dell’amministrazione comunale. L'appello che rivolgiamo a Lei, alla Sua Giunta e al Consiglio Comunale è di inserire nel Piano Triennale delle Opere pubbliche i progetti di riapertura delle due conche, quale segnale chiaro e visibile di scelte che guardano avanti, nelle quali i milanesi si riconoscono e che, siamo convinti, sono anche parte degli obiettivi della Sua Amministrazione. Sottolineiamo il valore simbolico che avrebbe la riapertura delle Conche dei Navigli, quale risposta concreta non solo a tutti i milanesi che si sono recati alle urne per sostenere la riapertura dei Navigli, ma anche per gli abitanti dei comuni della provincia e della Regione interessati, per i quali il ripristino della navigabilità e la riqualificazione dell'intero sistema dei Navigli è parte di un progetto strategico generale milanese e lombardo. Empio Malara - Presidente Amici dei Navigli Pippo Amato - Presidente Amici della Martesana Edoardo Croci - Presidente MilanoSiMuove Roberto Biscardini - Presidente Riaprire i Navigli Marco Cappato - Segretario MilanoSiMuove Franco Beccari 11.0pt;line-height:150%;">-Coordinatore Circoli milanesi Lega Marco Proverbio – Associazione “Il Multiverso
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Intervista all'economista Nicola Salerno su misure BCE annunciate il 5 giugno
Attuazione della delega fiscale. Intervista al viceministro dell'economia Luigi Casero
Stamina, Gallo: che garanzia hanno i cittadini da un Ministro inerte?
Dichiarazione di Filomena Gallo, Segretario dell'Associazione Luca Coscioni
I dati forniti dall’agenzia di stampa AdnKronos in merito ai ricorsi presentati presso i Tribunali italiani per accedere al metodo Stamina confermano nuovamente quanto la vicenda sia stata gestita male, soprattutto dalla politica. In primis dall’ex Ministro Renato Balduzzi che ha aperto le porte del Parlamento all’ancora ignota metodica di Vannoni ed Andolina. 519 ricorsi che rappresentano la lavata di mani di chi, con pieni poteri, avrebbe potuto fermare fin dall’inizio l’entrata di Stamina nel Sistema Sanitario Nazionale, e invece ha lasciato tutto al parere dei giudici. Prima Balduzzi per accaparrarsi il consenso popolare; ora il Ministro Lorenzin che nonostante l’indagine della procura di Torino, nonostante la sentenza della Corte Edu, nonostante l’intervento del Csm rimane inerte pur non essendo inerme. E intanto domani verranno riprese le infusioni agli Spedali Civili di Brescia. Che tutela hanno i cittadini da parte di un Ministero che permette di somministrare, nonostante l’articolo 13 del codice di deontologia medica, qualcosa che non ha superato alcuna fase di sperimentazione, ignota alla comunità scientifica, fuori da ogni regola di sicurezza e controllo? Ci auguriamo che questo atteggiamento di ponderatezza da parte della Lorenzin lasci presto il posto ad una azione diretta che blocchi per sempre Stamina.© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati
Eutanasia: Cappato, il Movimento 5 Stelle non boicotti la legge popolare
Dichiarazione di Marco Cappato, Promotore della campagna eutanasia legale e Tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni
Il Presidente del gruppo Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali della Camera, Andrea Cecconi, ha dichiarato che il fine vita "non è all''ordine del giorno tra le priorita'' del Movimento di Grillo, e ha preannunciato che se ne riparlerà in autunno perché devono elaborare una loro proposta di legge sul testamento biologico.Se questa davvero fosse la scelta del Movimento, ciò significherebbe semplicemente INFISCHIARSENE dei 70.000 cittadini che hanno sottoscritto al proposta di legge di iniziativa per l'eutanasia legale depositata il 13 settembre. Mi auguro che il Movimento Cinque Stelle non compia quello che sarebbe un vero e proprio atto di boicottaggio di uno strumento di democrazia diretta che hanno sempre professato di rispettare e apprezzare, attaccando -duramente e giustamente- quei partiti che ai tempi se infischiarono della loro proposta "Parlamento pulito".
Insomma: non facciano oggi ciò che imputarono a Schifani di aver fatto ieri.
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Presentazione del libro di Vincenzo Maiello: "Il concorso esterno tra indeterminatezza legislativa e tipizzazione giurisprudenziale"
"Le nuove regole deontologiche per l'avvocato penalista"
Divorzio breve/Federico: "Buone notizie dal Parlamento, un primo successo Radicale!"
Dichiarazione di Valerio Federico, tesoriere di Radicali Italiani:
Saranno più brevi i tempi per ottenere il divorzio e si ridurranno i tempi per i contenziosi se il testo passato alla Camera verrà approvato dal Senato. E’ necessario però , come richiesto dalla Lega Italiana Divorzio Breve, rendere facoltativo e non più obbligatorio il passaggio dalla separazione legale.
Si tratta comunque di un primo successo Radicale. Diego Sabatinelli e Alessandro Gerardi hanno costituito nel 2007 la Lega per il DIVORZIO BREVE e dopo anni di iniziative politiche e lotte nonviolente stanno raccogliendo i frutti, a beneficio dei cittadini e della libertà di scelta.
Secondo il Cardinale Bagnasco i tempi per il doppio iter procedurale – separazione e divorzio – “servono a far decantare l’emotività e le situazioni di conflitto”. In realtà solo il 2% delle coppie che si separa poi torna a vivere insieme. Siano dunque i cittadini a valutare i tempi di “decantazione”, Bagnasco si impegni ad accorciare i tempi utili a che le gerarchie ecclesiastiche, finanziate dallo Stato, la finiscano di intromettersi nelle decisioni individuali e di coppia.
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Collegamento con David Carretta da Bruxelles sulle trattative per la nomina del nuovo presidente della Commissione Europea
Carceri. Ass.Detenuto Ignoto (Radicali), vergognoso torturare i detenuti e ricompensarli con 8euro al giorno. Finto progresso quello mostrato a UE
Il segretario di Detenuto ignoto, Irene TESTA, in riferimento allo schema di decreto preannunciato ieri dal ministro Orlando, e reso noto oggi dall'agenzia Public Policy, ha dichiarato:
"L'obolo di otto euro al giorno è l'ultima trovata con cui il Governo italiano va cercando di evitare le condanne europee. Il percorso politico di Orlando, presso il Comitato dei ministri, ha segnato un finto progresso, mediante la sistematica falsificazione dei dati di capienza carceraria forniti al Consiglio d'Europa dal Governo italiano, come denunciato oggi sul tempo da Rita Bernardini. Ma questo non impediva che il percorso giudiziario presso la Corte europea dei diritti umani riprendesse. Ecco perché si ricorre al sistema di monetizzazione della sofferenza, introdotto nel nostro ordinamento dalla legge Pinto nel 2001 per l'eccessiva durata dei processi in Italia. Se però il ministro Orlando si fosse andato a rileggere la Relazione del suo Ministero sull’amministrazione della giustizia nell'anno 2011, saprebbe che "il sistema Pinto concorre, ad oggi, ad incrementare l’eccessivo volume di affari trattati dalle Corti territoriali" che "di fatto sono generalmente non rispettose del termine legale di quattro mesi dal ricorso per il deposito del decreto" di liquidazione dell'equo indennizzo (pagina 95). In quel documento, il ministro Severino rivolgeva ai capi delle Corti "il fermo invito alla immediata fissazione e conclusione delle procedure per legge Pinto per evitare l’incremento degli interessi sugli indennizzi e l’ intensificarsi del contenzioso internazionale, che sanziona lo Stato italiano non solo per il ritardo nei pagamenti degli indennizzi, ma anche per il ritardo nella trattazione". Il Ministero di via Arenula sa quindi benissimo che, ricorrendo a quel sistema, si limita a coprire con pannicelli caldi le vergogne di un sistema penitenziario, insostenibile per qualsivoglia criterio di civiltà e di rispetto dei diritti umani. Invece di pensare a soluzioni pecuniarie risibili per ammontare e per efficacia, Orlando si dedichi al più presto a dare seguito alla proposta finale contenuta nel messaggio del Capo dello Stato dell'anno scorso per risolvere il sistema, ossia la presentazione di un disegno di legge governativo di amnistia e di indulto."© 2014 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati