Politica
Iniziativa politica dl PD in vista delle elezioni europee.
Intervista a Mirta Merlino su sua iscrizione al Prntt
Presentazione del libro di Luca Ricolfi: "L'enigma della crescita. Alla scoperta della dell'equazione che governa il futuro"
Presentazione del libro: "Le cellule della speranza. Il caso Stamina tra inganno e scienza" a cura di Mauro Capocci e Gilberto Corbellini.
Presentazione del libro "Un Paese smarrito e la speranza di un popolo - Appello politico agli italiani"
Manifestazione a sostegno di Antonio Tajani
Intervista a Franco Scalcinati sulla riforma del lavoro
Unioni Civili: raccolte adesioni su richiesta di autoconvocazione Consiglio, grazie Lista Civica, Sel, M5s
Tradito impegno a discutere delibera nella settimana Rainbow, che volge al termine senza sedute. Con firme lista civica, Sel e M5s chiederemo autoconvocazione. Pd superi timori che hanno paralizzato politiche sui diritti nella capitale, clima cambiato anche oltrevereve
Dichiarazione di Riccardo Magi, consigliere Capitolino Radicale eletto nella Lista civica Marino:
Ringrazio i colleghi della Lista civica Marino, di Sel e del M5s, che hanno aderito alla proposta di autoconvocazione del Consiglio. Con le firme raccolte tra i consiglieri di maggioranza e opposizione siamo pronti a depositare la richiesta di convocare l'assemblea per discutere la delibera sulle Unioni civili ma anche su quella per l'istituzione del Registro dei testamenti biologici, entrambe rimaste per anni nei cassetti del Campidoglio.
Ho proposto ai colleghi di ricorrere allo strumento dell'autoconvocazione, previsto dall'articolo 39 del Testo Unico degli Enti locali, di fronte all'ennesimo tradimento degli impegni politici e della legalità statutaria. Infatti, nonostante l'impegno a discutere la delibera sulle Unioni Civili durante la settimana Rainbow, il consiglio ieri non è stato convocato né si riunirà domani.
Spiace dover constatare ancora una volta la latitanza del gruppo del Pd (che pure aveva voluto contribuire alla stesura del testo nei mesi scorsi), maggior azionista della maggioranza, rispetto a due temi su cui il consenso tra gli elettori democratici, e nel Paese in genere, è ormai radicato. Quasi un effetto deja vu, rispetto al 2007, quando la maggioranza dell'allora sindaco Veltroni bocciò la delibera di iniziativa popolare radicale sulle Unioni Civili, dopo l'incontro del sindaco con il card. Bertone. La politica capitolina dovrebbe far tesoro del clima sta cambiando anche Oltrevere e superare ostacoli e timori che finora hanno paralizzato le politiche per il riconoscimento dei diritti nella Capitale. Inoltre atti amministrativi come l riconoscimento delle unioni civili rapresenterebbero il miglior antidoto al fenomeno dell'omofobia, che anche oggi tutti si impegnano a contrastare.
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Siria: UE sostenga risoluzione francese su ricorso alla Corte penale internazionale
Dichiarazione di Marco Perduca, Rappresentante all'Onu del Partito Radicale:
"Di fronte allo stallo dei negoziati sulla Siria e alla vigilia delle elezioni presidenziali in un paese in conflitto, occorre che la comunità internazionale si assuma la responsabilità di attivare tutti gli strumenti istituzionali a sua disposizione per porre fine allo scempio di legalità internazionale che caratterizza il contesto siriano da oltre tre anni.
Dopo oltre 150mila morti e le recenti rinnovate accuse di uso di armi chimiche e atrocità commesse dai vari gruppi attivi in Siria, occorre che il Consiglio di Sicurezza riferisca quel paese all'ufficio del Procuratore della Corte penale internazionale affinché le violenze in Siria vengano indagate da un'istituzione super partes con un chiaro mandato politico.
Il 12 maggio scorso, la Francia ha fatto circolare una bozza di risoluzione che, proprio come accadde nel 2011 nei confronti della Libia, ritiene le violazioni del diritto umanitario internazionale in Siria di tale portata che debbano divenire centrali per l'azione di una giurisdizione che ha competenza sui crimini contro l'umanità. Regno Unito, USA, Lussemburgo, Argentina, Australia, Corea del sud, Lituania e Nigeria hanno già manifestato il loro favore alla bozza francese; adesso occorre che l'UE in quanto tale faccia ufficialmente propria tale risoluzione e si prepari a sostenerla politicamente nelle prossime settimane in tutti i contatti anche bilaterali che pur continuano col regime di Assad e con la Russia di Putin che non deve arrivare a usare la Siria come pedina di scambio per ciò sta perseguendo in Ucraina.
A gennaio dell'anno scorso 54 paesi avevano votato a favore di una risoluzione dell'Assemblea generale che si prefiggeva il medesimo scopo, non con cogliere questa congiuntura favorevole sarebbe condannare, una volta di più, i siriani all'annientamento totale".
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